VIZI E DIFETTI MOLTO COMUNI NEI CAVALLI...
In questa parte del testo sono stati raggruppati insieme, centinaia di soluzioni riguardanti vizi, difetti, e problemi molto comuni nei cavalli, oltre che ad alcune malattie e problemi quotidiani che un cavallo ha, ed ai quali spesso non si pensa o non si sa come risolverli,
Tutto ciò potrà farvi risparmiare tempo e denaro in quanto non sempre i cosiddetti esperti o pratici di cavalli sono disponibili nel momento in cui ci serve la loro consulenza; mentre quelle poche volte che sono disponibili ci fanno pagare delle tariffe eccessivamente salate!
I nostri rimedi vanno da conoscenze scientifiche, ai più piccoli trucchi e sapienti idee venute fuori da “gente pratica”, la quale si è trovata ad affinare “l'astuzia del bisogno” per uscire da certe situazioni non sempre facili e a portata di mano.
Non penso di avere esaurientemente risolto tutti i problemi che un cavallo presenta, ma sono certo che quando uno deve fare un lungo lavoro ed è già arrivato a metà strada, si trova più verso il traguardo che verso la partenza! E noi con queste risposte abbiamo di certo già dato e segnato un percorso verso il sapere, il conoscere, che ci sta portando verso una meta e verso l’erudirsi, il che credo faccia sempre bene.
Il mio intento è quello di dare uno “strumento” tramite il quale renda un servizio ed apra una via per avvicinarsi di più a capire i miei amici cavalli.
Io tutte queste piccole ed utili soluzioni le ho raccolte assieme, sperando di aver reso un buon servizio sia ai cavalli, che ai cavalieri, che a gli addestratori; in quanto penso che i primi avranno più sollievo e meno sofferenze, mentre i secondi più soddisfazione e meno impegni.
L'autore
COSA FARE SE ...?!
IN CASO DI VIZI E DIFETTI...
Cosa fare se ... il cavallo rosicchia il legno?
Innanzi tutto è necessario che il cavallo in questo caso si possa muovere sufficientemente durante il giorno, pertanto è necessario creargli un piccolo paddock collegato al box o tenerlo al pascolo onde consentirgli di distrarsi e non rimanere in ozio.
E’ necessario inoltre verniciare tutti gli spigoli o tutti gli angoli a portata del cavallo; comunque si potrà in ogni caso ricorrere anche a prodotti già preconfezionati che potrete acquistare senza problemi dal vostro sellaio di fiducia. Non dimenticare inoltre di lasciare nella mangiatoia o in prossimità di questa anche un buon blocco di sale il quale oltre a distrarre il cavallo gli fornisce i sali minerali necessari ai suoi bisogni fisiologici.
Cosa fare se ... il cavallo si sfrega la coda o la criniera?
Questo è il caso più comunemente e frequentemente dovuto agli acari, pertanto è necessario lavare con un buon sapone che troverete in commercio, sia la coda che la criniera, non dimenticando di risciacquare bene ed abbondantemente con acqua.
Ripetete l’operazione per almeno cinque o sei giorni e poi dopo due settimane per almeno altri tre giorni.
Cosa fare se ... il cavallo mangia troppa paglia?
Le cause che determinano questo fatto sono molteplici ed a volte di natura soggettiva per ogni cavallo, comunque in linea generale si può intervenire sostituendo la lettiera di paglia con quella di segatura o trucioli, o con quella di torba o di pula di riso; per chi invece preferisce indiscutibilmente la paglia può cospargere la lettiera con della creolina, la quale avendo un odore non troppo gradevole per il cavallo lo condiziona a non mangiarla rendendola “inappetibile”.
Cosa fare se ... il cavallo mangia gli escrementi?
La causa di questo problema è dovuta ad una certa carenza vitaminica nel cavallo, pertanto nell’attesa di fare le analisi ricorrendo ad un buon veterinario e ad una buona cura che sopperisca a tale mancanza reintegrando le giuste vitamine, si può legare sotto la capezza della scuderia una musara in pelle o plastica con delle aperture che lo costringano però a non mangiare, staccandola per forza di cosa nell’ora dei pasti; naturalmente questa è una soluzione provvisoria, che però aiuta nell’attesa di danni all’apparato gastro-intestinale del cavallo e quindi dell’intervento del veterinario e della giusta cura.
Cosa fare se ... il cavallo calpesta la corda a cui è legato?
In questo caso bisogna far scorrere la corda attraverso un anello legando dall’altro capo della stessa un peso che può essere rappresentato da una boccia di gomma o da un peso in ferro o altro materiale.
Pertanto il cavallo sarà costretto per forza di cosa a muoversi seguendo la corda, la quale, se mollata, non potrà resistere al peso attaccato dall’altro lato della stessa, mentre inversamente, se tirata, non può essere calpestata dal cavallo.
Cosa fare se ... il cavallo rosicchia la coperta?
Per questo problema esiste già in commercio un ottimo e funzionale rimedio che è costituito da una capezza la quale provvista di una bavarola consente al cavallo di mangiare il cibo ma non di rosicchiare la coperta, essendo la bavarola collocata sotto la mascella inferiore del cavallo. Basterà richiederla al vostro sellaio di fiducia o nella varie fiere locali e nazionali di equitazione.
Cosa fare se ... il cavallo morde?
Anche in questo caso si ricorre ad una soluzione, prima provvisoria, che consiste in una musara da legare sotto la capezza da scuderia con delle ampie fessure che impedisce al cavallo di mordere, ma di mangiare, ed una definitiva che consiste nella rieducazione e presa di fiducia del cavallo “riaddestrandolo” al rapporto relazionale con il cavaliere o proprietario, che lo accudisce. Il tutto avviene con delle carezze e premi che danno un senso di amicizia e di riconquista del rapporto uomo-cavallo. (Vedi “L’Addestracavalli” di Rosario Cosentino, Edizioni Promoter 1997).
Cosa fare se ... il cavallo è in generale aggressivo ed in particolare scalcia?
Bisogna come sopra ridefinire il rapporto con il cavallo, in quanto la sua reazione è sempre dovuta a traumi e chock avuti con l’uomo ... Nell’attesa, quando entrerete nel box, entrate con uno “scudo” in legno colorato a portata di mano, ed avvicinatevi dando una ricompensa accompagnata da una carezza e parlando dolcemente.
In fase iniziale il cavallo sarà un po’ impaurito, ma dopo cinque o sei volte si tranquillizzerà e nello stesso tempo eviterà per riflesso di scalciare o aggredire per via dello scudo che gli incute “rispetto” e curiosità, distraendolo da reazioni aggressive.
Cosa fare se ... il cavallo deglutisce aria (ticchio d’appoggio)?
Questo difetto per aprire una parentesi rientra nei “vizi redibitori” i quali consentono dopo aver comprato un cavallo di restituirlo se il vizio non è stato denunciato dal proprietario o comunque se è stato nascosto.
In ogni caso bisogna far muovere il cavallo il più possibile non consentendo alcuna possibilità di “appoggio” nel box verniciando spigoli, supporti e superfici con prodotti idonei a tenerlo lontano. Inoltre bisogna usare un collare con rinforzo in acciaio intorno al collo da rimuovere solo quando il cavallo mangia. Comunque la soluzione definitiva al “ticchio d’appoggio” è l’intervento chirurgico da affidare ad un buon veterinario.
Cosa fare se ... il cavallo ha il “ballo dell’orso”?
Anche questo è un vizio cosiddetto “redibitorio” e pertanto vale quanto detto sopra. E’ un vizio che col tempo porta ad un certo logoramento dei tendini e delle articolazioni oltre ad essere molto difficile da togliere.
Essendo un vizio che deriva spesso dalla mancanza di movimento e dalla noia è necessario pertanto distrarre il cavallo facendolo spesso lavorare e dividendo in più parti le razioni di cibo giornaliere.
Io consiglio di tenere questi cavalli al pascolo ed in compagnia di piccoli animali, come le simpatiche caprette tibetane le quali giocosamente si affezionano al cavallo tenendogli compagnia.
Cosa fare se ... il cavallo tira o rompe la corda che lo tiene legato?
Questo vizio deriva da una situazione “psicologica” in cui il cavallo si trova a vivere una sensazione di costrizione, pertanto è necessario legare la corda all’anello tramite un leggero cordoncino sottile che si rompa al semplice strappo del cavallo, cosicché dia all’animale il senso di potersi liberare quando vuole.
Ripetete la sequenza di fargli rompere la cordicella per cinque o sei volte fin quando come per incanto, (anche se lo legherete poi saldamente senza più la cordicella), non strapperà, togliendosi il vizio, in quanto sa che si può liberare sempre e quando vuole! Sembra strano, ma funziona molto bene.
Cosa fare se ... è necessario legare il cavallo vicino a cavalli che non conosce?
A prescindere dal fatto, che i cavalli che non si conoscono non dovrebbero rimanere mai legati vicini, però se si è costretti e se è necessario bisogna mantenere uno spazio di sicurezza a tiro di calcio, o meglio ancora separarli con una “posta” o un semplice palo inclinato a 45° che separa un cavallo dall’altro. Io consiglio di legarli con corde non troppo lunghe e comunque con ganci di sicurezza che consentano di liberare subito i cavalli in caso di bisogno o di pericolo, infatti a volte si provocano lesioni irreparabili sia per i cavalli che per l’uomo.
Cosa fare se ... il cavallo calcia contro pareti e pilastri?
Questa è un’abitudine provocata dalla noia e a volte la compagnia di un altro cavallo o piccolo animale può eliminare il tutto senza problemi; in ogni caso bisogna rivestire i pilastri e le pareti con gomma o stuoie di cocco, sia per ridurre il pericolo di lesioni gravi, sia per non produrre quel fastidioso rumore, che sembra strano, al cavallo fa piacere di provocare.
Vi è inoltre un rimedio molto antico che consiste nel legare dei sacchi di rami secchi spezzettati intorno alle pareti, che colpite dal cavallo lo irritano al punto da abbandonare questa brutta abitudine.
Cosa fare se ... il cavallo è aggressivo contro chi entra a portargli il cibo?
E’ questa una situazione che può diventare pericolosa, pertanto è utile agire con tono fermo (non con cattiveria) e con un po’ di astuzia.
Avvicinatevi al cavallo con il secchio in “avanti” e quando tenta di aggredirvi buttategli un po’ di mangime o avena sul muso, il cavallo allora tenterà di mangiare a terra ciò che è rimasto del cibo, e così voi con tono fermo gli comanderete di “appoggiare” alla parete del box e di stare fermo, dopodiché, se necessario, gli butterete ancora del mangime sul muso e in ogni caso gli distribuirete direttamente la razione nella mangiatoia invitandolo con tono fermo e deciso di stare “calmo”.
Ripetete la sequenza suddetta per alcuni giorni e fin quando il cavallo non si sarà calmato ed abituato a controllare questo, ripeto, pericoloso “atteggiamento”.
Cosa fare se ... il cavallo mangia affrettatamente?
Considerando la negatività della cosa, per via dei problemi digestivi che il cavallo per natura ha, è il caso di intervenire subito per una questione di abitudine alimentare ed anche per non sprecare il cibo.
Comunque l’unico rimedio antico che si conosce è quello di inserire nella mangiatoia delle grosse pietre cosiddette “vive” o di “minerale” arrotondate che consentono al cavallo di rallentare la velocità del mangiare.
Cosa fare se ... il cavallo è inappetente o mangia solo parte di cibo?
In questo caso le cose da fare sono molteplici e vanno considerate caso per caso.
Incominciate a considerare la qualità del cibo e che non abbia un cattivo odore, dopodiché pulite sempre bene la mangiatoia almeno ogni due o tre giorni. Se non basta somministrate la razione in piccole e frequenti quantità.
Non dimenticate di considerare anche la salute del cavallo ed in particolar modo, se è puledro, al problema dei denti in riferimento al cambio, o se adulto, alle “punte” che si possono formare sui molari.
Considerate che se avete un cavallo che lavora molto avrà bisogno necessariamente di almeno un cucchiaio di sale grosso da cucina o di un rullo di sale collocato nel box, in quanto sudando molto durante il lavoro, deve recuperare i sali minerali persi i quali sono determinanti per i suoi bisogni fisiologici.
Cosa fare se ... il cavallo non conoscendovi è diffidente?
In questo caso avvicinatevi al cavallo fischiettando e parlando con tono amichevole evitando di tenere in mano oggetti strani come cappelloni od ombrelli, etc., evitate inoltre rumori particolari, e se il cavallo cerca di fiutarvi, lasciatelo fare senza problemi. Osservate le sue orecchie e se le tiene indietro assumendo un’aria minacciosa, state attenti, è come un radar che presagisce un pericolo.
Cercate di accattivarvi la sua simpatia con una “leccornia”, in quanto è la cosa che più lo stimola e lo motiva a diventare vostro amico, non dimenticando di parlargli piano e con tono dolce ed amichevole.
Cosa fare se ... il cavallo deve passare attraverso un protone o una porta stretta?
Tenendo presente che le porte devono sempre essere aperte totalmente ed assicurate con un “fermo” onde evitare che si aprano al passaggio del nostro amico, bisogna inoltre considerare che il cavallo è stretto davanti ma più largo nei fianchi, pertanto bisogna misurare “ad occhio”, le uscite ed i passaggi.
In ogni caso conducetelo con una corda lunga anticipandolo e rassicurandolo che se passate voi può passare anche lui, inoltre ricompensatelo in prossimità dell’uscita con una carota.
Cosa fare se ... il cavallo deve essere condotto al pascolo?
Procedete uscendo dal suo box e mantenendovi al suo fianco all’altezza della spalla con la corda non troppo lunga. Appena arrivate nel paddock non commettete l’errore di lasciarlo libero rimanendo dietro di lui e nemmeno troppo vicino al suo fianco, ma bensì ponetevi davanti e dopo averlo liberato della lunghina, allontanatevi in quanto il cavallo (non per cattiveria) per gioia si metterà a sgroppare, scalciando giocosamente. State molto attenti in quanto è una situazione che in passato ha provocato gravi danni al cavaliere ma anche al cavallo.
Cosa fare se ... il cavallo tende a saltare il recinto del paddock per scappare?
In questo caso si usa un sistema molto diffuso in America, ossia le cosiddette balze. Queste consistono in delle fascette imbottite legate una all’altra allacciate intorno ai pastorali anteriori, ma abbastanza distanziate da consentire al cavallo di camminare.
In questo modo il cavallo anche se in parte limitato potrà rimanere all’aperto e non in scuderia.
Oltre a questo metodo antico vi è un metodo moderno che consiste nell’utilizzare delle bande elettriche alimentate da una batteria a 12 volt; il problema però in questo caso consiste nel fatto che molti cavalli ignorano la scarica elettrica o a volte saltano lo steccato protetto dall’elettricità essendo cavalli molto nevrili e insanguati! In ogni caso è un metodo abbastanza valido.
Cosa fare se ... il cavallo al pascolo non si lascia prendere?
Bisogna utilizzare in un caso del genere un po’ di astuzia conoscendo la ghiottoneria del cavallo, pertanto avvicinatevi con un secchio di buona avena o con una carota che lo renderà disponibile a farsi prendere e portare in box.
Se il vostro cavallo continua in questo suo “atteggiamento” lasciategli attaccata alla capezza una corda di circa 30-40 cm. che essendo corta non costituirà pericolo per il cavallo, ma bensì vi consentirà di prenderlo con più facilità senza avvicinarvi troppo alla testa e quindi ad impaurirlo.
Cosa fare se ... il cavallo non si lascia mettere il filetto?
E’ questo un caso frequente quando il nostro “amico” è ancora un puledro, anche se ho visto cavalli adulti che addestrati male rifiutano ancora il filetto! In ogni caso mettetevi sotto il collo del cavallo ed alla sua sinistra con la sua testa appoggiata sulla vostra spalla destra e non guardatelo mai in faccia. Infilategli la testiera con la vostra mano destra ed il morso con la vostra mano sinistra insieme ad uno zuccherino il quale farà da esca al suo avvicinarsi per mangiarselo, in quella occasione aprendo la bocca gli infilerete dentro anche il filetto.
Continuando in questa sequenza per 5 o 6 volte alla fine assocerà il rinforzo positivo (lo zuccherino) alla vostra richiesta di risposta associata allo stimolo in questione (come vedete ci troviamo ancora e come sopra di fronte allo schema tradizionale del famoso “Apprendimento unificato” di Rosario Cosentino, edizioni Promoter 1997, che vi consiglio di richiedere all’editore in quanto utile ed essenziale nell’addestramento del vostro cavallo).
Cosa fare se ... il cavallo non apre la bocca?
Non vorrei ripetermi ma vi rinvio ancora una volta all’“Apprendimento unificato” di Rosario Cosentino e vi suggerisco di mettere il vostro dito indice tra le labbra in prossimità dove il cavallo non ha più denti; toccando leggermente la lingua produrrete per riflesso condizionato la fuoriuscita della stessa (vedi linguacce nel libro l’“Apprendimento unificato” sui cavalli) e quindi l’apertura della bocca. Se dovete invece ispezionare la bocca o la gola tenete la lingua del cavallo in fuori tra le vostre mani e procedete oltre. Non mancate poi a premiarlo e a fargli capire che quello che gli chiedete non è una brutalità bensì un “giochino” semplice, ma utile per voi.
Cosa fare se ... il cavallo sensibile sulle orecchie non si lascia infilare la testiera?
Si usarà (nell’attesa di abituarlo con gli zuccherini) una testiera con la fibbia che si può aprire quando si applica il filetto e quindi essere richiusa dietro le orecchie. Oppure si può provare rialzandosi con una panca o balla di paglia ad infilare la testiera sopra tutte e due le orecchie, prima su una o poi sull’altra.
Cosa fare se ... il cavallo arriva sudato in scuderia?
Bisogna prima asciugarlo con della paglia e poi spazzolarlo contropelo, dopodiché spruzzategli dell’alcool e spazzolatelo ancora contropelo. Usate poi una buona coperta la quale se troppo imbevuta di sudore bisognerà assolutamente sostituirla con una coperta pulita cosicché il cavallo sviluppi calore asciutto.
Cosa fare se ... il cavallo deve essere abituato al van, ma senza costrizione?
In particolar modo per il cavallo che è destinato alle gare, competizioni e spettacoli, non salire o avere paura del van è veramente il colmo, oltre ad innervosirvi e a farvi perdere tempo nel caricarlo.
Pertanto è necessario abituare il vostro cavallo prima che vi occorra di trasportarlo, e allora procedete nel seguente modo: se siete possessori di un van o di un trailer non mancate di lasciarlo in prossimità del pascolo, cosicché il cavallo prenda confidenza con la semplice visibilità dello stesso. Non dimenticate di far girare intorno al van il vostro cavallo e nello stesso tempo a cibarlo in prossimità della rampa di carico. Dopo qualche settimana all’ora del pasto dategli da mangiare in prossimità del van, fino a costringerlo senza rendersene conto aiutandovi con il secchio dell’avena di farlo entrare dentro e di fargli così associare la gradevolezza del cibo a quella dell’associazione-stimolo del van.
Mi raccomando di essere accorti a non far scivolare il cavallo nel van o in prossimità della rampa di carico in quanto il tutto andrebbe a discapito del nostro lavoro e ci troveremmo a fargli odiare quello che in realtà vorremmo fargli amare.
Dopo qualche settimana di esercizio e di abitudine il vostro cavallo amerà il van che riconoscerà subito e ne apprezzerà il fatto di esserne trasportato.
Cosa fare se ... il cavallo tira in avanti con irruenza e non si lascia condurre alla mano?
In questo caso l’irruenza del cavallo, la quale è dovuta in buona parte al fatto di essere eccessivamente “insanguato”, è da controllare con due sistemi, di cui il primo un po’ coercitivo, il quale consiste nell’effettuare tramite la lunghina un anello che passa sul naso del cavallo stringendolo quando l’addestratore tira la lunghina e costringendolo così a diminuire l’andatura. Il secondo sistema invece consiste nel procedere in avanti con il cavallo munito di testiera, redine e morso e camminando al suo fianco tirare le redini per decelerare la sua andatura e così cadenzarla al passo, facendolo fermare ogni tre-quattro metri per poi procedere in avanti su comando del suo addestratore. Ripetendo questa sequenza per sette-otto giorni il nostro amico si disciplina al controllo dell’andatura facendo diminuire la sua irruenza.
Cosa fare se ... il cavallo quando condotto a mano non va avanti?
Questo caso contrario al precedente usa un sistema semplice e funzionale legato agli schemi del nostro indiscusso “Apprendimento unificato” di Rosario Cosentino, Edizioni Promoter 1997, il quale consiste nel fare procedere il cavallo per alcuni passi e poi quando si ferma allungare ad un metro dal suo naso la mano con un pezzo di carota o zuccherino la quale adocchiata dal cavallo lo farà andare in avanti per mangiarla, appena raggiunta la ricompensa accarezzatelo e ripetete la sequenza allontanandovi di almeno il doppio della distanza precedente fino ad arrivare nella situazione in cui voi girati di spalle con la mano dietro la schiena lo farete avanzare come si fa con un cagnolino, non dimenticando ogni tanto di ricompensarlo.
Cosa fare se ... il cavallo condotto a mano si impenna?
Essendo questo un bruttissimo vizio che può diventare anche pericolosissimo procedete con astuzia e nel seguente modo: dopo avervi procurato un peso in ferro o in pietra di almeno due-tre chilogrammi attaccatelo sotto la capezza del cavallo con una corda lunga almeno 60 cm. e tenendo il peso in mano procedete in avanti insieme al cavallo e senza perdere tempo liberate il peso dalle vostre mani mentre il cavallo si alza; il cavallo pertanto sentendo il peso sul collo abbasserà per forza la testa perdendo il baricentro dell’impennata e non potendosi così alzare sulle gambe. Basteranno cinque o sei sequenze del genere che lo nauseeranno a ripetere una tale difesa.
Cosa fare se ... il cavallo è sensibile agli insetti?
E’ questo un problema che si può ovviare sia con un sistema pratico, che consiste nell’utilizzare particolari coperte fatte di rete, le quali offrono una discreta protezione al corpo, mentre per la testa si possono usare le copriorecchie con le frange sulla fronte; sia con un sistema chimico spruzzando il corpo del cavallo con un particolare spray, che respinge, per via del suo odore gli insetti fastidiosi. L’unica controindicazione è quella di non far sudare poi il cavallo, in quanto il sudore annulla al protezione dello spray!
Cosa fare se ... il cavallo scivola sulla neve o sul ghiaccio?
Per i cavalli sferrati questo problema non sussiste in quanto si muovono sulla neve con disinvoltura e sicurezza non avendo il problema della formazione di blocchi. Mentre se il cavallo è ferrato è utile spalmare abbondantemente la suola di grasso e calzare sopra i ferri delle solette di feltro.
Cosa fare se ... il cavallo si frega la coda?
In questo caso dopo aver visto con oculatezza che il cavallo non abbia dei vermi o pidocchi o altri problemi sotto la coda, si procede utilizzando un paracoda che potete senza problemi comperare dal vostro sellaio di fiducia.
Cosa fare se ... il cavallo “sale” sulla corona?
E’ questo un problema che si verifica frequentemente durante il trasporto sul van, pertanto oltre ai parastinchi di trasporto che coprono pure la corona bisogna applicargli delle cosiddette “ciambelle” imbottite che potete trovare in commercio, le quali si attaccano intorno al pastorale proteggendo la corona dello zoccolo dalle lesioni.
Cosa fare se ... il cavallo deve mangiare e bere fuori dalla scuderia?
Si usa in questo caso una musetta in tela impermeabile con una cinghia che si allaccia intorno al collo del cavallo; è un sistema pratico e funzionale collaudato da sempre dai famosi carrettieri.
Cosa fare se ... il cavallo non deve odiare i viaggi?
Innanzi tutto bisogna guidare con attenzione e garbatamente per non scoraggiare il cavallo ai futuri viaggi; pertanto è necessario mantenere una velocità costante e leggera, partire lentamente senza sbalzi avendo cura di effettuare le curve diligentemente, frenando con cautela e delicatamente. Infine è necessario che il pavimento del rimorchio o van non sia scivoloso e comunque che abbia una buona lettiera.
Cosa fare se ... il cavallo non sta fermo durante la ferratura?
Quando il cavallo è ancora puledro si deve abituare alla ferratura, pertanto è normale armarsi di sana pazienza ed aspettare che tutto ciò avvenga. In ogni caso vorrei aprire una parentesi dicendo che la colpa è sempre dell’allevatore o dell’addestratore il quale dovrebbe tutti i giorni sollevare i piedi del cavallo e “batterci” su facendo finta di ferrarlo, cosicché poi non si avranno più problemi quando il cavallo è oramai maturo e pronto per essere ferrato.
Comunque si usano svariati metodi quando un cavallo non si lascia ferrare, come ad esempio quello di stancarlo girandolo alla corda, o applicare il filetto per distrarlo, o il fatidico secchio di avena (che è sempre funzionale e distrae certamente il cavallo dal maniscalco); a quelli più coercitivi come la corda intorno al muso che stringe il cavallo o al terribile torcinaso (che io non consiglio assolutamente).
Cosa fare se ... il cavallo rampa?
Si utilizzano vari sistemi per evitare che il cavallo rampi, a mio avviso il più funzionale consiste nel formare una specie di anello intorno agli avambracci del cavallo il quale passi ben al di sopra dell’articolazione del carpo e sia legato al sottopancia.
E’ questo un sistema semplice ma molto funzionale, il quale ha l’utilità sia di ovviare momentaneamente al problema e sia di dissuadere per sempre il cavallo a continuare in questo brutto difetto.
Cosa fare se ... il cavallo scalcia quando gli si alza un posteriore per ferrarlo?
Generalmente in questo caso si utilizza la coda del cavallo (se abbastanza lunga) per avvolgere il pastorale posteriore per così trattenere il piede, in questo modo se il cavallo dovesse scalciare si procura un forte dolore alla radice della coda!
Un altro sistema è quello (facendosi aiutare da un amico) di legare una balza in cuoio sulla pastoia con una corda lunga almeno due metri che servirà a tenere il piede del cavallo tirato in “su” e comunque sostenuto anche dal maniscalco il quale procederà alla ferratura. Comunque sappiate che se dovete ribattere un ferro o effettuare un medicamento sui posteriori del vostro cavallo senza correre rischi, che basterà alzargli un anteriore e il cavallo non potrà più, per forza di cosa, scalciare. Lo stesso sistema si può usare anche nel caso doveste effettuare una visita veterinaria o una fasciatura particolare.
Invece nei casi più estremi di un cavallo eccessivamente irruento gli si può somministrare un calmante o un prodotto analogo.
Cosa fare se ... il cavallo ha problemi alla lingua?
Dopo aver verificato e risalito alla causa, e quindi, ad esempio se può essere dovuto all’imboccatura, o se la lingua appoggia sul palato che è troppo piatto, oppure se tocca delle ferite interne della bocca, si può in caso diverso applicare un morso estensore della lingua oppure il cosiddetto “cucchiaio di gomma”.
Cosa fare se ... il cavallo è sensibile in bocca?
Dopo aver accertato che non sia il cavaliere ad avere una mano eccessivamente “pesante” sul povero cavallo, si può risolvere il problema o usando un morso morbido in gomma o plastica, come si fa con i puledri, o se il problema non si risolve si potrà usare l’hackamore il quale non poggia affatto nella bocca del cavallo e risolve così il problema.
Purtroppo il problema è che per raggiungere certi livelli di addestramento si può solo con un buon morso-filetto, comunque per esperienza vi posso assicurare che nel 99,99% dei casi la colpa è del cavaliere il quale usa una “mano” troppo pesante!
Cosa fare se ... il cavallo tiene la bocca aperta?
Per la soluzione di questo problema esistono già delle semplici ed affidabili testiere con capezzina ad incrocio o combinate, le quali risolvono la situazione senza usare troppa coercizione sul cavallo. Quindi basterà rivolgersi al vostro sellaio di fiducia il quale potrà fornirvi la soluzione già bella e pronta.
Cosa fare se ... il cavallo irrigidisce la nuca?
Anche in questo caso il problema lo può risolvere il vostro sellaio al quale potrete chiedere una martingala scorrevole ad anello oppure una imbrigliatura combinata. Non usate la cosiddetta “redine tedesca” a meno che non siate dei veri ed esperti addestratori di cavalli, infatti il suo uso è complesso ed è a scopo correttivo di alcuni difetti.
Cosa fare se ... il cavallo toglie il morso di lato dalla bocca?
E’ il caso questo di usare, collocando di lato tra la campanella del morso e l’angolo della bocca del cavallo delle rondelle di gomma o plastica le quali evitano questo problema dissuadendo il cavallo da questo fastidioso vizio che a volte gli può procurare delle ferite o dei dolori abbastanza fastidiosi.
Cosa fare se ... il cavallo nel lavoro alla corda tiene la testa bassa?
Può essere molto d’aiuto in questo caso il filetto elevatore, comunque usate le redini fisse collocate nella giusta posizione più in alto dal solito, imprimendo un maggior impulso.
Cosa fare se ... il cavallo nel lavoro alla corda tiene la groppa ferma e non si distende in avanti?
Il rimedio a questo problema si chiama chambon, che potrete comperare o farvi costruire dal vostro sellaio di fiducia. Lavorate per diverse settimane il vostro cavallo per così orientarlo verso il basso. Tenete però presente che questo sistema rappresenta un aiuto (non definitivo) e che il resto dovrete farlo con il lavoro in piano e con la sana e dovuta pazienza che si richiede ad un vero addestratore.
Cosa fare se ... il cavallo nel salto ad ostacoli rifiuta continuamente gli ostacoli?
Sicuramente in questi casi il cavallo si è nauseato per via di qualche “errore” del suo addestratore, oppure perché non sta bene o ha dei dolori alla schiena o peggio alle gambe.
In ogni caso dopo aver verificato lo stato di salute ricominciate tutto daccapo lavorando molto in piano o facendogli fare delle barriere a terra e dei piccoli ostacoli molto bassi. Evitate ogni punizione che non farebbe altro che bloccarlo anche psicologicamente (a proposito vi invito alla lettura ancora una volta del libro “L’apprendimento unificato” sui cavalli di Rosario Cosentino, Edizioni Promoter 1997) in quanto le punizioni non servono a niente, se non a peggiorare il rapporto con il vostro cavallo il quale è alla base dell’addestramento!
Cosa fare se ... se la sella produce delle fiaccature al vostro cavallo?
Dopo essere intervenuti velocemente e perspicacemente per guarire le fiaccature sul vostro cavallo, prima di riprendere a montare collocate una imbottitura di ovatta o di pelliccia sintetica sotto la vostra sella in modo che questa non tocchi le fiaccature. Non mancate di farvi controllare la sella, e rifare, se è il caso, l’imbottitura o ancora meglio cambiare la sella se non idonea al vostro cavallo. Usate dei sottosella sempre asciutti e puliti.
Cosa fare se ... la sella non sta nella giusta posizione?
Se la sella scivola indietro è il caso di utilizzare un pettorale. Se invece la sella scivola in avanti è indispensabile utilizzare un sottocoda. Questo non è un difetto ma è una soluzione ad un problema dovuto sempre alla conformazione anatomica particolare del cavallo.
Cosa fare se ... il cavallo in campagna inciampa spesso mostrando insicurezza nelle gambe?
Dopo aver verificato che il piede del cavallo sia in ordine e che non abbia quindi l’unghia troppo lunga o i ferri super consumati osservate accuratamente se insorgono segni di affaticamento. Non tenete mai le redini troppo corte e usate le staffe di sicurezza le quali vi possono garantire che se il cavallo inciampa non rimarrete staffati.
Cosa fare se ... il cavallo si ferma di fronte ad oggetti che gli fanno paura?
Tranquillizzatelo subito battendogli una mano sul collo e parlandogli in modo dolce e rassicurante, incoraggiatelo a superare l’oggetto che gli incute paura.
Se la cosa persiste avvicinatevi a piedi insieme al cavallo facendogli odorare l’oggetto e cibandolo con carote o zuccherini in prossimità dello stesso cosicché colleghi la valenza positiva del premio all’oggetto stesso (vedi “Apprendimento unificato” sui cavalli di Rosario Cosentino, Edizioni Promoter 1997).
Cosa fare se ... il cavallo ritornando nella scuderia affretta eccessivamente il passo?
E’ questo un classico che si riscontra nella maggior parte dei cavalli, ed in particolar modo se all’arrivo a casa sanno che li aspetta del buon cibo!
Un rimedio semplice e funzionale a ciò consiste nel tornare a casa sempre per strade diverse e al passo cosicché il cavallo perda, per così dire, un certo orientamento al rientro in scuderia. Non commettete l’errore di aver paura e scendere dal cavallo, sarebbe lo sbaglio più grosso che un cavaliere o peggio un addestratore possa fare!
Cosa fare se ... il cavallo non si fa con facilità montare in sella?
Generalmente succede questo quando i cavalli iniziati in malo modo nell’addestramento vengono scioccati o meglio nauseati dal loro per così dire “addestratore”.
Pertanto iniziate di nuovo con la fantomatica pazienza che contraddistingue il vero addestratore, a girarlo alla corda e a rimettergli delicatamente la sella senza stringere molto il sottopancia e somministrandogli sempre uno zuccherino o una carota; dopodiché sempre utilizzando una parete o un muro fatelo appoggiare con il lato destro verso di questo e provate a salirci su delicatamente con le redini corte rimanendo leggeri sulle staffe e sedendovi molto lentamente. Alcuni suggeriscono di farsi aiutare da un “amico” che dall’altro lato tiene ferma la staffa destra ed il cavallo, io però consiglio di fare da soli in quanto che se poi questo fatidico aiutante non c’è ed il cavallo si è abituato avreste dei problemi!
Ripetete questa sequenza per qualche mese con delicatezza e dolcezza premiando sempre il cavallo con carote o zuccherini e parlandogli con tono dolce tranquillizzandolo. I risultati non mancheranno a venire e a gratificarvi dell’attesa.
Cosa fare se ... il cavallo sgroppa?
E’ questa una difesa non molto bella che può avvenire per troppa irruenza o anche per cattiveria contro l’uomo. In ogni caso state attenti e sappiate che il cavallo può sgroppare solo se riesce a incurvare il dorso abbassando la testa e quindi l’incollatura, pertanto dopo aver chiesto al cavallo di avanzare in avanti state attenti a non fargli abbassare l’incollatura al di sotto dell’altezza del garrese tirando le redini da un lato e tenendole accorciate. Onde cadere tenetevi sollevati sulla sella. Se il vizio di sgroppare persiste nel vostro cavallo, attuate alcune accortezze che vanno da un’alimentazione leggera con pochissima avena, ad un certo moto e alla possibilità di tenerlo al pascolo, in ogni caso prima di montarlo non mancate di girarlo per 10-15 minuti alla corda.
Cosa fare se ... il cavallo ha paura dell’acqua?
Dopo avere provato di fare avanzare il cavallo con i soliti aiuti che vanno dallo sperone, al tocco del frustino con la stretta dei polpacci ai fianchi del cavallo ecc... Se non raggiungete alcun risultato in quanto il cavallo continua a non avanzare, non spazientitevi e tranquillizzatelo con delle carezze parlandogli con tono sereno; dopodiché fategli fare un giro in volta intorno a se stesso e procedete in avanti rasentando l’acqua e premiandolo in prossimità della stessa man mano che vi avvicinate. Il cavallo avvicinandosi con gli anteriori tenderà a “scalpitare” toccandola e poi pian piano tenderà ad “immergersi”. Fatevi aiutare da un amico il quale procedendo con un cavallo più esperto davanti a voi lo indurrà per gregarietà a farsi seguire quasi subito.
In caso di persistente resistenza procedete con il cavallo a piedi facendolo avanzare e premiandolo con degli zuccherini o carote ad ogni passo che guadagnate in più in avanti, non mancando di parlargli con tono tranquillizzante, usando la proverbiale pazienza del vero addestratore.
Cosa fare se ... il cavallo vi prende la mano?
E’ questo considerato un brutto difetto per un cavallo nel qual caso è indispensabile riaddestrarlo a delle regole che sono alla base dell’equitazione.
Procedete inizialmente ad utilizzargli una imboccatura diversa, senza ricercare cose troppo particolari o coercitive le quali spesso peggiorano la situazione. Dopodiché nel montarlo inforcate bene le staffe e con assetto regolare e deciso con i talloni in giù fatelo procedere ad andature lente (non il galoppo) e quando tende e prendervi la mano mettetelo in circolo facendoli fare delle cosiddette “volte” e “mezze volte” alternandovi con mezze fermate riunendolo sempre di più e tirando e cedendo con le mani a redini corte.
Continuate così per qualche settimana e non mancate a premiarlo ai primi risultati che non mancheranno a venire, utilizzate pure dei terreni pesanti che lo fanno impegnare di più.
Cosa fare se ... il cavallo trottigna?
Come la precedente anche questa è una difesa che il cavallo attua e che nel correggerla si richiede un lungo lavoro con il quale non sempre si raggiungono i risultati prefissi.
Pertanto armatevi di pazienza e di tempo e procedete con il fare avanzare il cavallo in avanti (tenendo presente che lui tiene il dorso insellato e tende ad andare indietro) con assetto costante e sciolto, con le mani leggerissime e dialogando con il cavallo, tranquillizzandolo e tentando così di distrarlo dalla sua posizione sul “chi va là”.
Fatelo trottare in avanti dandogli molto impulso con le gambe e fin quando non si stancherà tornando al passo. Lasciatelo allora con le redini lunghe di procedere in avanti riprendendolo appena “trottigna” e ripetendo la suddetta sequenza. Non mancate di lavorarlo da solo senza altri cavalli e di rientrare in scuderia sempre al passo. Ci vorranno almeno 30-40 giorni di buon lavoro per riabituarlo regolarmente alla giusta andatura eliminandogli questo terribile vizio.
Cosa fare se ... il cavallo si rifiuta di andare in avanti?
Considerandolo un pessimo difetto, in particolar modo se si tratta di un cavallo da competizione, cerchiamo dopo aver verificato che non sia legato ad un problema di salute, come intervenire.
Fate indietreggiare il cavallo per almeno 4-5 metri facendolo così sbattere contro un palo o una semplice staccionata, dopodiché il cavallo per forza di cosa andrà in avanti; alternate anche dei circoli e delle mezze volte con cambi di direzione laterali girando dall’una e dall’altra parte.
Ripetendo le suddette sequenze usando un sistema non coercitivo, ma bensì che tenda a tranquillizzare il cavallo e a renderlo disponibile a capirvi e di impegnarsi con voi in quello che gli chiedete (vedi “Apprendimento unificato” sui cavalli di Rosario Cosentino, Edizioni Promoter 1997), otterrete degli ottimi risultati in 15-20 giorni.
Cosa fare se ... il cavallo montato si impenna?
(Vedi “il cavallo condotto a mano che si impenna”).
Tenendo presente quanto detto qualche pagina prima e usando più o meno la stessa tecnica, state attenti quando montate il cavallo se si impenna di stringere bene le ginocchia inclinandovi in avanti evitando categoricamente di aggrappavi tirando le redini, invece afferratevi dalla criniera del cavallo o in casi di impennata cosiddetta “a candela” non mancate di abbracciare il cavallo dal collo per non perdere l’equilibrio e scivolare così pericolosamente all’indietro sotto le gambe posteriori o peggio cadere insieme a lui ribaltandovi.
Appena il cavallo riappoggia a terra gli anteriori spingetelo in avanti standogli un po’ sul collo e poi fategli fare delle volte; usate delle imboccature dolci e non tiratelo molto in bocca, anzi siate eccessivamente delicati e fategli fare molto passo e delle lunghe passeggiate in campagna abituandolo a disciplinarsi a voi e così a dimenticare col tempo questa terribile difesa che a volte può essere pericolosissima.
Cosa fare se ... il cavallo deve superare terreni duri o sassosi o paludosi?
E’ praticamente essenziale ed indispensabile che il cavallo sia ferrato da poco tempo cosicché abbia dei ferri saldi e resistenti. Inoltre è consigliabile usare i ramponi se praticate dei terreni scivolosi o peggio ghiacciati. Conducetelo esclusiva-mente al passo portandolo se è possibile a mano per risparmiargli i tendini e le articolazioni.
A confronto con terreni paludosi se vi trovate in sella, smontate subito da cavallo e cercate di coprire il terreno con dei grossi rami onde consentire una superficie di appoggio agli arti anteriori del povero cavallo, tranquillizzatelo con la voce e con qualche carezzina che come sapete non guasta mai.
Cosa fare se ... il cavallo ha un ferro allentato?
Se non avete un maniscalco a portata di mano e se il ferro è troppo allentato è consigliabile staccarlo completa-mente cercando di non rovinare l’unghia. Dopo di ciò procedete al passo su terreni morbidi e se ve la sentite o se il terreno è scosceso procedete a piedi e risparmiate il vostro “amico” il quale più “leggero” può camminare meglio riducendosi la probabilità di danni gravi ai piedi.
Non vi improvvisate maniscalchi se non avete una buona conoscenza della cosa, in quanto a volte si possono procurare dei brutti danni e delle ferite all’unghia con dei chiodi messi male!
Cosa fare se ... il cavallo deve essere “abbeverato”?
Fate attenzione in quanto che se il cavallo è sudato e lo “abbeverate”, potete procurargli dei terribili danni o delle coliche che possono pure portare alla morte.
Pertanto prima fatelo raffreddare e poi fategli bere delle piccolissime quantità d’acqua e a sorsi, mai in grosse quantità. Se siete in passeggiata e non è sudato non mancate a lasciarlo bere con il filetto, in quanto con questo in bocca beve più lentamente.
Cosa fare se ... il cavallo mostra segni di “sobbattitura”?
Questo problema avviene generalmente dopo il percorso di una lunga tappa e con i segni di una leggera zoppia causata da dolore nei piedi.
Intervenite subito con acqua fresca e relative docce sui pastorali e quindi sugli zoccoli. Se siete in campagna e non disponete di un tubo in gomma immergete il cavallo in un corso d’acqua corrente o in un piccolo ruscello poco profondo. Se proprio non sapete cosa fare imbevete delle fasce con acqua tenendo i piedi del cavallo bagnati.
Cosa fare se ... il cavallo bisogna abituarlo ai rumori del traffico stradale?
La cosa deve essere fatta per gradi e comunque con un certo che di tempo prima dell’occorrenza.
Iniziate con il creare delle situazioni “tipo” nel vostro maneggio, ad esempio provocando rumori tipici del traffico, o facendo rimanere il cavallo a contatto con il motore della vostra macchina o del vostro van, abituatelo anche ai colori vivaci, alle luci intense e a cose simili.
Ripetete tutto ciò per alcuni giorni e poi fatelo pascolare in vicinanza di una strada in cui transitano auto e camion cosicché il cavallo prenda dimestichezza con queste situazioni per lui nuove, ma alle quali dovrà abituarsi.
Quando lo porterete fuori per la prima volta iniziate con delle strade prima provinciali, in cui l’affluenza del traffico sia limitata, e poi con strade con più affluenza di veicoli. vedrete che così facendo e prestando un po’ di attenzione tranquillizzandolo con la voce e con qualche carezzina di fronte a situazioni nuove e sconosciute, che in qualche mese non temerà più il traffico stradale e i rumori con i quali conviverà abituandosi.
Cosa fare se ... il cavallo montando tende a sgroppare?
Stringete le ginocchia, inforcando bene la sella, incrociando le redini ed appoggiandovi sul collo del cavallo.
Tenete i piedi con i talloni in giù e cercate di fare andare in avanti il cavallo. Parlategli facendogli capire che quel tipo di difesa è sbagliata e che comunque con coraggio non la temete.
Cosa fare se ... le vostre redini “vi risultano” bagnate o scivolose?
Utilizzate delle redini cosiddette da caccia cucite doppie e con passanti le quali anche se scivolose o bagnate sono molto maneggevoli. Infatti le redini di gomma possono diventare rigide e gli altri tipi non risolvono il problema per svariati motivi.
Cosa fare se ... il cavallo si “tocca”?
Si risolve generalmente questo problema con delle stinchiere che io consiglio però del tipo impermeabile. Non consiglio i paraglomi né le fasce, in quanto spesso hanno delle controindicazioni.
Cosa fare se ... in caso di pronto soccorso?
Nell’attesa del veterinario (se ci troviamo di fronte a un caso grave) o se invece potete fare da soli, è indispensabile necessariamente avere almeno un minimo di materiale che consiste in:
1 - cotone, garze, cerotto e alcune fasce mediche;
2 - un buon disinfettante antibiotico che si può utilizzare per più usi;
3 - delle pomate comuni per i tendini, le contusioni, gli edemi, etc.
4 - una forbice, un nettapiedi e qualche siringa con ago;
5 - un composto per la pulizia del fettone che potete preparare da soli con 7 parti di aceto e 3 parti di polvere di zolfo;
se poi riuscite ad avere pure qualche iniezione contro coliche etc., la cosa è più completa in quanto i cavalli sono sempre imprevedibili.