CONSIGLI UTILI (Doma e Addestramento Cavalli) P. 2
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Domanda:
Ho notato che il mio cavallo presenta delle ferite leggere ma che appena lo tocco le fanno male in prossimità di dove metto la sella. Lo stalliere mi ha detto che sono delle fiaccature. Devo crederci? Cosa sono queste fiaccature? Inoltre è vero che potrebbe essere stata la sella? Io ho una sella di 12 anni di vita che mi ha venduto un signore anziano dicendomi che ha l’arcione di legno e che è il migliore in assoluto. E’ vero? Grazie e scusi il disturbo Paolo.
Risposta:
Ciao Paolo, probabilmente dalla descrizione che tu mi dai sembrano delle fiaccature. Pertanto ti consiglio di intervenire velocemente per guarirle utilizzando dei prodotti idonei e che potrai farti prescrivere dal tuo veterinario.
Prima di riprendere a montare aspetta che il cavallo sia completamente guarito. Dopo di chè ti consiglio di collocare una imbottitura di ovatta o di pelliccia sintetica sotto la sella in modo che questa non tocchi le fiaccature. Inoltre controlla la sella, la quale da quello che mi riferisci tu è un po’ vecchiotta e credo che avrebbe bisogno di essere rifatta l’imbottitura. Falla valutare al tuo sellaio o qualche tuo amico esperto, e se è il caso comprati una sella nuova, di quelle moderne con l’arcione in microfibra, garantito 5 anni, e che è molto più leggero ed elastico di quello in legno.
Infine ti raccomando di usare dei sotto sella sempre asciutti e ben puliti. Infatti la mancanza di pulizia è uno degli elementi e quindi dei motivo che provocano nei cavalli le cosiddette fiaccature.
Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Ciao ho un cavallo di salto ostacoli che utilizzo per divertirmi senza fare concorsi. Fino a qualche settimana fa mi saltava qualsiasi cosa nell’ambito di 1 mt. , 1,20 mt. !!!
Ora invece si rifiuta continuamente e non c’è più nulla da fare. Non è che l’ ho ingranato? Mi puoi dare dei suggerimenti? Grazie Federico.
Risposta:
Ciao Federico, anche se non mi considero un grande esperto di salto ostacoli, credo che ti posso dare dei consigli per via del fatto che io ho iniziato da ragazzino proprio con dei cavalli da salto.
Sicuramente il tuo cavallo si è un pò nauseato per via di qualche errore che abbia potuto commettere tu o altre persone che lo avete montato.
Ti consiglio come è mia abitudine e come è il mio “modus operanti” di consultare prima un veterinario e vedere se lo stato generale del tuo cavallo è buono, e se presenta dei dolori alla schiena o alle gambe.
Se la risposta sullo stato di salute sarà buona allora
ti consiglio di riprendere con il tuo cavallo il lavoro in piano facendogli fare delle barriere a terra e dei piccoli ostacoli.
Evita naturalmente ogni tipo di punizione corporale che non farebbe altro che bloccarlo a livello psicologico, in quanto le punizioni servono solo in questi casi a peggiorare il rapporto tra cavallo e cavaliere. Infatti in questi casi solo la calma, la pazienza e l’equilibrio del cavaliere portano a dei buoni risultati.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao, malgrado ho ferrato da poco la mia cavalla vedo che in campagna inciampa spesso. Vorrei fargli fare una visita dal mio veterinario tu cosa mi consigli? Secondo te potrebbe trattarsi di un vizio oppure la cavalla si è ammalata di colpo? Attendo una tua risposta grazie Valeria.
Risposta
Ciao Valeria, dopo aver verificato che i piedi del cavallo siano in ordine e che le unghie non siano troppo lunghe e che comunque il cavallo non abbia problemi di salute, controlla se il cavallo quando lo monti è distratto e non si concentra sul lavoro, in quanto ho notato che alcuni cavalli inciampano anche perché non si impegnano nel lavorare e si distraggono da qualsiasi cosa vedano o da qualsiasi cosa li incuriosisca.
In tal caso dovresti far !”interessare” il cavallo al lavoro in piano stimolandolo con dei “giochi” cosiddetti da maneggio, che lo portino a partecipare all’addestramento. Ti consiglio inoltre di lavorare molto con le mani giocando con i polsi e non tenere mai le redini troppo corte o troppo lunghe, ma riprendere il cavallo continuamente con le gambe animandolo e sollecitandolo nei movimenti.
È un lavoro abbastanza lungo che è legato molto all’addestramento e al carattere del cavallo, il quale il più delle volte è svogliato e non presta attenzione.
Un caro saluto
Rosario Cosentino
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Domanda:
Buongiorno mi chiamo Ornella ed ho un cavallo luisitano che utilizzo per fare delle lunghe passeggiate in campagna; è un cavallo molto in avanti ma nello stesso tempo è docile. Il mio problema è che quando rientro in scuderia dalla passeggiata lui diventa ansioso e vuole affrettare il rientro tortignando ansiosamente e innervosendo anche gli altri cavalli. Esiste un sistema per togliergli questo brutto vizio? Grazie.
Risposta:
Ciao Ornella, l’atteggiamento che manifesta il tuo cavallo è tipico della maggior parte dei cavalli, i quali sono felici di ritornare in scuderia e quindi di aver finito di lavorare; associano inoltre il rientro a casa al cibo, alla razione di fieno e di mangime che solitamente ricevono!
Se vuoi attenuare questo suo atteggiamento, ti consiglio di ritornare a casa sempre da strade diverse e sempre al passo, di modo che il tuo cavallo perda, per cosi dire, un certo orientamento al rientro in scuderia.
Non commettere l’errore che fanno alcune persone, che consiste di avere paura e di scendere da cavallo! In tal modo non faresti altro che commettere un grosso errore e confondere e ampliare questo vizio al tuo cavallo. Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Buongiorno ho comprato un cavallo la scorsa settimana e sto avendo dei grossi problemi per salire in sella pur essendo un cavallo anziano e abbastanza addestrato. In poche parole il cavallo non mi fa salire in sella indietreggiando, spostandosi di lato, scartando alla meglio, etc. per salirgli su mi devo far aiutare da qualcuno. Esiste un sistema per riuscire a risolvere questo problema? Grazie di cuore, Nunzia.
Risposta:
Ciao Nunzia, generalmente succede questo quando i cavalli non vogliono lavorare oppure abbiano subito un trauma e sono nauseati dal lavoro. Può succedere in altri casi che il cavallo si rifiuti dall’essere montato perché ha dei dolori alla schiena o perché il cavaliere ha modi rozzi e pesanti. Certamente non è il tuo caso. Ti consiglio di lavorarlo per qualche settimana a redini lunghe con la sella, senza stringere molto il sottopancia, e dandogli dei premi
ogni qualvolta gli stringerai la sella di un buco. Dopo qualche giorno utilizza una parete o un muro facendolo appoggiare con il lato destro verso di questo e provando a salirci su delicatamente con le redini accorciate, rimanendo leggera sulle staffe e sedendoti lentamente.
Potrebbe essere utile farsi aiutare da un amico; però te lo sconsiglio perché se poi ti dovessi trovare da sola faresti fatica a salire sul cavallo. Stai veramente attenta e cerca di montare leggera sulla sella, specialmente quando vai a galoppo; inoltre non battere forte sulla sella ma siediti delicatamente. Cerca di avere un assetto il più delicato possibile perchè il tuo cavallo dovrà dimenticare quei traumi che l’ hanno portato nella situazione da te descritta!
Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Buongiorno sono una sua assidua lettrice ed ammiratrice pertanto ho solo fiducia in lei . Ho un problema con il mio puledro di 4 anni il quale ha il pessimo vizio di sgroppare nei momenti in cui uno meno se lo aspetta! Esiste un sistema per fargli capire che io non voglio assolutamente che lui si comporti così? Conto veramente sul suo aiuto grazie Lia.
Risposta:
Ciao Lia, indubbiamente questa è una forma di difesa che non è molto bella; però se si tratta di un puledro come nel tuo caso la cosa diventa abbastanza più “tollerante”. In ogni caso bisogna stare attenti e sapere che il cavallo può sgroppare solo se riesce a incurvare il dorso abbassando la testa e pertanto l’incollatura, quindi prova a chiedere al cavallo di avanzare in avanti stando attenta a non fargli abbassare l’incollatura al di sotto dell’ altezza del garrese, tirando le redini da un lato e tenendole corte; ti consiglio per non cadere quando lui sgroppa di rimanere sollevata sulla sella. In ogni caso ti consiglio anche di far “scaricare” il cavallo nel tondino prima di montarlo, in modo tale che possa essere più tranquillo.
Poi non ti preoccupare perché i cavalli con l’età si
calmano, divenendo meno irruenti e più disponibili
verso il cavaliere. Inoltre ho notato che se il cavaliere è costante e dimostra di non avere paura, che alla fine i cavalli capiscono che è uno sforzo inutile quello di sgroppare! Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao sono Sara e ti scrivo perché ho un problema. La mia passione è di uscire in passeggiata con le mie amiche ogni sabato pomeriggio; purtroppo però per andare in mezzo ai boschi dobbiamo passare un ruscello d’acqua profondo circa 50/60 cm. Ogni volta il mio cavallo si rifiuta di passare mettendomi in ridicolo con le mie amiche perché i loro cavalli passano il ruscello con disinvoltura! Ti prego di suggerirmi un modo per aiutare il mio cavallo a non avere più paura dell’acqua.
Risposta:
Ciao Sara, è normale per il tuo cavallo avere paura dell’acqua, d’altronde è un animale da prateria e no d’acqua! A prescindere dalla mia battuta, io credo che come tutte le cose bisogna abituarlo facendogli capire che in realtà l’acqua non costituisce alcun pericolo, ma anzi al contrario che può essere un qualcosa di gradevole, specialmente in estate.
Inizialmente bisogna provare e fare avanzare il cavallo con i soliti aiuti degli speroni e del frustino, avendo cura di spronarlo spingendo con i polpacci ai fianchi del cavallo.
Bisogna dimostrarsi naturalmente decisi e non
manifestare dei segni di incertezza o di paura.
Se non raggiungi alcun risultato in tal modo non ti spazientire e tranquillizzalo con delle carezze parlandogli e utilizzando un tono rassenerante.
Fagli fare un giro in volta attorno a se stesso e procedi in avanti avvicinandoti all’acqua e premiandolo in prossimità della stessa man mano che si avvicina.
Quando ti avvicini all’acqua generalmente il cavallo tenderà a scalpitare sfiorando e battendo sulla superficie dell’acqua, quasi come se la volesse
toccare per capirne la consistenza.
Generalmente dopo 3/4 tentativi il cavallo dovrebbe entrare nell’acqua e guadare il torrente. Non ti dimenticare di premiarlo per ogni passo in avanti che riuscirai a conquistare. Naturalmente utilizza anche l’astuzia di far andare avanti un cavallo più esperto che lo indurrà per gregarietà a farsi seguire.
Un caro saluto., Rosario Cosentino
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Domanda:
Buonasera mi chiamo Gianmaria ed ho comprato un bellissimo cavallo di 8 anni da un mio amico, però non riesco a divertirmi in quanto nel più bello il cavallo mi dicono che mi prende la mano e reagisce in modo strano creandomi un senso di paura che mi fa scendere dalla sella. Mi sento ridicolo ed oramai da più di due settimane ho deciso di non montare finchè non risolverò il problema. Vorresti essere così carino ad aiutarmi? Io ho comprato tutti i tuoi libri e sono un tuo assiduo lettore.
Risposta:
Ciao Gian Maria,
indubbiamente il cavallo ti prende la mano perché si è accorto che tu non sei molto esperto e che quindi hai paura. In ogni caso i motivi però possono essere tanti altri come ad esempio quelli legati all’imboccatura; pertanto prova a cambiare il morso facendoti consigliare dal tuo istruttore o da qualche tuo amico più esperto, e procedi nel montare il cavallo inforcando bene le staffe, mantenendo un assetto regolare e preciso con i talloni in giù, spronandolo a procedere in avanti con delle andature lente, e quando tende a prenderti la mano mettilo in circo facendogli fare delle volte e delle mezze fermate, cercando di riunirlo sempre di più.
Le mani quando lo mandi in avanti devono essere elastiche e cedere quando il cavallo te lo richiede; non mancare però di “riprendero” quando occorre, ed in particolar modo nelle girate e nelle curve. Continua con quanto suddetto per qualche settimana non mancando mai di premiarlo appena vedi che si comporterà bene.
Utilizza quella parte del maneggio dove c’è molta sabbia e quindi il terreno è più pesante, in quanto il tutto servirà a farlo impegnare di più.
Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Ciao sono Alessia ed ho 16 anni anche se oramai e da 7 anni che vado a cavallo. Premetto che non ho paura dei cavalli e mi dicono anzi che monto benino. Adesso da qualche mese sono rimasta bloccata con un cavallo in quanto dopo 10 minuti che lo monto si ferma e si rifiuta di andare in avanti!
Ho provato anche a picchiarlo ma è inutile e come se gli avessero incollato i piedi a terra. Sono sicura che tu sei bravo e mi aiuterai. Grazie, grazie tante.
Risposta:
Ciao Alessia,
certamente quello che mi descrivi è un brutto difetto ed è tipico del cavallo che si rifiuta di andare in avanti.
Se si tratta di un cavallo da competizione la cosa diventa più problematica e seria; io ti consiglio di lavorare il tuo cavallo in un corridoio e di farlo indietreggiare per 4 5 metri facendolo battere contro una apposita barriera che avrai collocato dietro; dopo di che il cavallo spronalo ad andare in avanti.
Ripeti la sequenza 3/4 volte. Fatti aiutare da un amico il quale starà davanti al cavallo con il secchio dell’avena, e tu cercando di spingere il cavallo in avanti ti avvicinerai verso il tuo amico mentre lui si allontana. Naturalmente ogni tanto dai una carota come premio facendo capire al cavallo che avanzando ottiene dei premi e che invece stando fermo non ottiene nulla.
Vedi i cavalli si spazientiscono e il più delle volte capiscono che il male minore è proprio quello di lavorare con il loro addestratore che alla fin fine li premia, e che invece rifiutandosi di lavorare non ottengono nulla! E’ il cosiddetto SCOPO della mia Teoria dell’Apprendimento Unificato.
Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Ciao io sono Giorgia e devo dire che purtroppo ho iniziato molto tardi ad andare a cavallo sia per problemi economici che per problemi di tempo e quindi di lavoro. Malgrado ciò da un anno ho comprato una cavalla di 16 anni che pensavo non mi potesse dare alcun problema! Invece nel più bello, mentre mi sto divertendo lei si alza in piedi (mi pare che si dice che si impenna) e io dalla paura scendo e la rimetto nel box. Non ti nascondo che vedendo le tue belle foto in cui fai alzare in piedi i cavalli che mi fa un pò rabbia in senso buono; infatti pensare che tu glielo insegni e invece io che vorrei che non lo facesse, me lo fa….mi trovo ad avere un bel problema…SOS AIUTAMI. Grazie per la tua sicura disponibilità.
Risposta:
Ciao Giorgia, ho affrontato molte volte questo problema con molti lettori e i miei consigli sono sempre gli stessi.
Inanzitutto state molto attenti quando il cavallo attua questa difesa stringendo bene le ginocchia inclinandovi in avanti, ed evitate di aggrapparvi tirando le redini; se proprio avete paura afferratevi alla criniera del cavallo o in caso di inpennata dritta non mancate di abbracciare il cavallo dal collo per non perdere l’equilibrio e scivolare all’indietro sotto le gambe del cavallo, o peggio cadere insieme a lui ribaltandovi.
Non usate mai delle imboccature troppo severe e
non tiratelo troppo in bocca, in quanto generalmente questi tipi di cavalli sono molto sensibili; pertanto siate molto delicati e fategli fare molto passo e delle lunghe passeggiate in campagna abituandolo a disciplinarsi e a dimenticare con il tempo questa terribile difesa che a volte può essere pericolosa.
Il miglior rimedio in ogni caso è quello di lavorarlo con le redini lunghe da terra, e dissuadendolo quando si alza in piedi, battendo con forza le redini lunghe sui suoi fianchi per almeno 4/5 volte di seguito.
E’ un lavoro lungo e complesso che richiede tempo ed impegno da parte dell’addestratore, però alla fine si riesce a risolvere ogni cosa.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao mi hanno invitato alcuni miei amici ad un trakking di 3 giorni in Abruzzo ed io ci vorrei veramente andare. Il problema è che mi dicevano che bisognava affrontare dei terreni con molti sassi e a volte anche invece dei terreni molli, tipo paludi questo mi fa un pò paura, però mi hanno detto che bisogna organizzarsi con dei ferri particolari. E’ vero? Esistono delle attrezzature che io non conosco? Grazie della tua gentile consulenza ciao Iris.
Risposta:
Ciao Iris,
credo che sia necessario ed indispensabile che il cavallo sia ferrato da poco tempo cosicché abbia dei ferri saldi e resistenti.
Ti consiglio di usare i ramponi se praticate in dei terreni scivolosi o peggio ghiacciati; inoltre vi consiglio quando vi troverete ad oltrepassare dei sentieri con molti sassi di procedere con il cavallo a mano per risparmiargli i tendini e le articolazioni. Abbiate molto rispetto per i cavalli e non pensate solo a divertirvi ma principalmente pensate di riportare il cavallo in scuderia perfettamente sano e in forma. Ti auguro un buon divertimento.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Buongiorno mi chiamo Barbara ed ho comprato una cavalla da appena 10 giorni rendendomi conto solo adesso che una cavalla di carattere un pò nervosa. Però mi sorge anche un dubbio che la cavalla non sia tranquilla in quanto io purtroppo abitando in un terreno agricolo che però confina con l’autostrada in cui passano continuamente dei tir la cavalla possa risentire di questo problema come fare ad abituarla a tutti i rumori degli automezzi che passano? Inoltre non oso immaginare come farò a montarla nel mio piccolo maneggio accanto al box adiacente anche esso all’autostrada. Purtroppo non ho la possibilità di portarla in un centro ippico in campagna. Cosa devo fare? Mi puoi aiutare.
Risposta:
Ciao Barbara,
la cosa dovrà essere fatta per gradi senza
traumatizzare la cavalla.
Non montare la cavalla prima di averla fatta ambientare; quindi abituare ai rumori, alle luci intense ecc., e solo dopo qualche settimana che la cavalla si sarà ambientata al nuovo contesto, procedi a lavorarla in prossimità della strada trafficata esclusivamente con le redini lunghe. Probabilmente la cavalla manifesterà un certo senso di paura vedendo passare delle automobili a grande velocità, sbruffando e scalpitando sensibilmente. Tu accarezzala dagli da mangiare in prossimità della strada parlandogli dolcemente e rassicurandola che non corre alcun pericolo.
Naturalmente ripeti la cosa per almeno 2 settimane. Con un pò di tempo e di pazienza la cavalla si abituerà a questa nuova realtà.
Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Ciao sono Margherita, ho notato che il mio cavallo dopo che finisco di montarlo presenta delle ferite nei posteriori! Io premetto che lo monto sempre in maneggio su una sabbia morbidissima e quasi sempre bagnata in quanto la bagniamo per togliere la polvere. Mi diceva un mio amico che la cavalla si tocca; cosa significa si tocca? E se si tocca io cosa posso fare. Attendo un tuo consiglio grazie.
Risposta:
Ciao Margherita,
la cavalla si “tocca” quando essendo strutturalmente stretta nei posteriori, nell’avanzare in avanti si sfrega i nodelli. Il problema si risolve semplicemente con delle stinchiere che io consiglio del tipo impermeabile.
Non ti consiglio di usare i paraglomi ne le fasce, in
quanto spesso hanno delle controindicazioni. Attenzione che la cavalla inizialmente avrà bisogno di essere montata con le stinchiere per almeno 2/3 volte. Non ti preoccupare se inizialmente la vedrai muovere in modo goffo, si deve solo abituare.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao sono Arturo e ho un piccolo centro ippico di
15 cavalli. L’altro ieri ho avuto una disputa con i miei amici i quali sostengono che è obbligatorio tenere un kit di pronto soccorso in scuderia per ogni cavallo e che deve essere da me reso disponibile! Ti risulta a te e se è vero cosa conviene tenere di utile ed obbligatorio?
Risposta:
Ciao Arturo,
è oramai obbligatorio tenere un Kit di pronto soccorso in tutti i luoghi in cui ci sono contatti con il pubblico.
Pertanto anche in una scuderia bisogna averne
disponibile almeno uno per tutti i cavalli.
Infatti se succede un incidente ad un cavallo è utile (in attesa del veterinario), di avere un minimo di materiale che dovrebbe consistere in almeno del cotone, delle garze, del cerotto, delle fasce mediche, di un disinfettante antibiotico, di un paio di forbici, di alcune siringhe con ago, etc. etc.
Inoltre io consiglierei anche delle pomate più comuni, come quelle ad esempio per le contusioni, per gli ematomi, gli edemi, ecc ecc.
Inoltre io consiglio di tenere anche delle iniezioni contro le coliche, in quanto è uno di quei problemi più frequenti e pericolosi nell’ambito dei cavalli.
In conclusione io direi che è meglio essere ben forniti dell’occorrente minimo necessario, in quanto è meglio prevenire che curare.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Buongiorno vorrei porle una domanda di natura veterinaria sperando che lei possa rispondermi. Pochi giorni fa il mio cavallo ha avuto una colica ed ho chiamato con urgenza il veterinario il quale è intervenuto facendogli delle punture di non so che cosa. Il cavallo adesso sta molto meglio, però lo vedo inappetente con lo sguardo triste che non ha voglia di fare nulla. I miei amici mi dicono che è un cavallo soggetto alle coliche! Allora io vorrei sapere se tutto questo è vero e se quindi esistono dei cavalli predisposti alle coliche ed altri no? Se così fosse come si può prevenire le coliche ad un cavallo? Grazie molte se mi risponderà, Amelia.
Risposta:
Ciao Amelia,
il problema delle coliche nei cavalli non è cosa da poco, pertanto ti consiglio di stare molto attenta intervenendo subito e chiamando con urgenza il veterinario. D'altronde i sintomi tipici di un cavallo che è in procinto di una colica sono quelli di scalpitare con irrequietezza, di guardarsi spesso intorno scalciando con i posteriori verso il ventre, accasciarsi a terra rotolandosi per poi rialzarsi; le orecchie gli arti sono freddi e sudano, mentre il battito cardiaco e il respiro sono più veloci del solito. Appena intravisto i suddetti stimoli chiama il veterinario e nell’attesa non farlo mangiare, ma fagli bere solo dell’acqua tiepida; fallo camminare lentamente e non lasciarlo fermo, impediscigli di buttarsi a terra. Fagli dei massaggi al ventre e ai fianchi con della paglia. Dopo l’intervento del veterinario il cavallo deve rimanere tranquillo e a riposo.
Se la tua cavalla è “soggetta alle coliche”, stai attenta all’alimentazione la quale dovrà essere sana, di qualità e contenuta nella quantità che dovrà essere distribuita in almeno 4/5 dosi giornaliere. Inoltre il cavallo ha bisogno di avere disponibile sempre dell’acqua pulita e fresca.
Non utilizzare mai sei secchi per abbeverare il cavallo in quanto il più delle volte si possono depositare nel fondo del secchio dei residui calcari o della semplice sporcizia. Attieniti a queste regole e non sottovalutare mai l’inizio di una colica chiamando tempestivamente (anche di notte) un medico veterinario.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao sono Benito ed ho una grande passione per i cavalli come te. Sia il mio nonno che il mio papà Avevano dei cavalli. Anche mio figlio ha la passione per i cavalli, insomma amiamo tutti i cavalli. Volevo chiederti che io ho sia un puledro di
3 anni che una cavalla di 23 anni che hanno problemi alla bocca, infatti anche se io gli do roba tenera vedo che fanno fatica a masticare. Prima di chiamare il veterinario vorrei un tuo consiglio.
Risposta:
Ciao Benito,
nel tuo caso, ma anche in generale, bisogna fare distinzione tra i puledri fino a 5 anni i quali sono soggetti al cambio dei denti e che quindi gli procura sofferenza e problemi alla bocca in riferimento alla masticazione, e ai cavalli invece adulti o vecchi i quali per via delle cosiddette “punte” non riescono a masticare bene producendosi delle lesioni sulle gengive e nella parte interna dei molari inferiori,
nonché sulla parte esterna di quelli superiori.
In ambedue i casi l’intervento dell’uomo deve essere tempestivo aiutando i poveri cavalli ad alleviare il dolore che gli viene provocato dai disturbi su citati. Naturalmente l’alimentazione dovrà essere in questi particolari momenti leggera, di qualità e distribuita in piccole dosi. Alla fine l’alleviarsi del disturbo è legato all’accortezza e alla saggezza di chi governa i cavalli.
Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Buonasera secondo te il mio cavallo potrebbe avere il corneggio? Mi spiego meglio, ho notato che lui sbuffa di continuo ed emette una specie di fischio cosa significa secondo te? A me non da fastidio anzi ci ridiamo su perché mi sembra che il cavallo quasi si diverta. Grazie tante. A, dimenticavo complimenti per i tuoi libri, Natale.
Risposta:
Ciao Natale,
ti prego di non sottovalutare alcuni tipi di disturbi o di malattie del tuo cavallo, in quanto se un cavallo non sta bene non potrà mai impegnarsi in un lavoro giornaliero di addestramento.
Se il tuo cavallo soffre del cosiddetto corneggio, che oltre ad essere un vizio REDIBITORIO (vedi sulle mie pubblicazioni quali sono i vizi redibitori), è anche una grave malattia dell’apparato respiratorio.
In generale il corteggio si caratterizza da una serie di buffi fischi che sono prodotti dalla laringe, con difficoltà di respirazione per cui il cavallo è soggetto ad un fenomeno di paralisi della laringe. Non essendoci purtroppo ancora una vera e propria cura, bisogna ricorrere ad un delicato intervento chirurgico.
Osservando la laringe attraverso una immagine speculare generalmente si determina la giusta diagnosi.
Ti prego pertanto di non sottovalutare questo disturbo e di ricorrere ad un bravo veterinario, il quale ti consiglierà come intervenire per alleviare i disturbi del cavallo.
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Domanda:
Ciao mi chiamo Maddalena ed ho comprato tutti i tuoi libri che mi hanno insegnato veramente tanto. Io ho un cavallo di 11 anni molto grande di statura che ha un grosso problema ai piedi cioè gli si sgretola il fettone ed io credimi le ho provate tutte! Esiste qualcosa di speciale che possa aiutarmi a risolvere questo grande problema che ho?
Risposta:
Ciao Maddalena,
un buon 30% dei cavalli soffre di disturbi al fettone, che a volte sono così gravi che sgretolandosi può portare addirittura ad un cancro. La pulizia in questi casi è determinante sia per quanto riguarda la lettiera che per gli zoccoli.
Esiste un rimedio casalingo ma molto funzionale per disinfettare le parti cornee del fettone con una soluzione che puoi preparare tu direttamente mescolando del comune aceto di vino (7 parti) e dello zolfo (3 parti), e che potrai utilizzare senza problemi anche per alcuni mesi in quanto si conserva in modo naturale non avendo delle controindicazioni. Pertanto prendi della ovatta imbevuta di disinfettante e mettila nelle spaccature e nelle aperture riempiendo i solchi del fettone dove si presenta marcito. Dopo aver fatto il trattamento per qualche settimana e quindi dopo aver rilevato che il fettone è completamente guarito, cospargi la zona interessata con del catrame vegetale tramite un pennello. Ti consiglio inoltre di trattare anche le parti laterali sotto lo zoccolo impedendo così all’aria di passare, e proteggendo cosi la parte deteriorata.
Attenzione che purtroppo l’infiammazione del fettone favorisce anche l’insorgere del piede incasellato pertanto se vedi che non ottieni dei risultati immediati chiama il veterinario proprio per prevenire quello stadio finale ed inrreversibile denominato (cancro del fettone).
Comunque ti voglio tranquillizzare dicendoti che nel 99% dei casi il problema si risolve con il metodo che ti ho descritto sopra.
Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Ciao non vorrei disturbarti perché sicuramente ai molto da fare, però qui nella mia zona non essendoci dei veterinari molto preparati io non ho fiducia di nessuno. Pertanto vorrei chiederti cosa sono quei piccoli gonfiamenti che il cavallo ha vicino al tendine. Mi hanno detto di bagnare il cavallo con un getto di acqua fresca dopo che finisco di lavorare è vero? Inoltre volevo sapere cosa sono le schinelle grazie. Dario.
Risposta:
Ciao Dario,
penso che tu ti riferisca alle cosiddette mollette che vengono definite come dei rigonfiamenti pieni di liquido e che si presentano inizialmente morbidi per poi divenire duri in un secondo tempo.
Queste si formano sulle articolazioni e sulle guaine tendinee essendo dovuti a sforzi eccessivi o a prolungate infiammazioni delle stesse. Purtroppo non vi è una vera e propria cura, pertanto anche il veterinario suggerisce degli interventi palliativi.
Invece le schinelle le quali sono di due tipi, ossia quelle che si osservano sui lati dello stinco, le quali sono molto spesso innocue, al contrario di quelle che toccano i tendini flessori che vanno prese molto seriamente in quanto spesso possono portare ad una zoppia incurabile. Ti consiglio l’intervento di un bravo veterinario il quale ti potrà suggerire quale potrebbe essere la cura necessaria nel tuo caso.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Buongiorno mi chiamo Matteo ed ho un cavallo di
13 anni a cui ho notato che nelle feci ci sono una specie di animaletti bianchi che si muovono. Cosa sono? Mi devo preoccupare? Cosa mi consigli di fare grazie e scusa per il disturbo.
Risposta:
Ciao Matteo,
dal caso che tu mi descrivi il cavallo sembra che
soffri di una forma di parassitosi verminosi.
Sono i cosiddetti vermi per i quali bisogna intervenire con delle apposite “ paste” contro appunto i vermi, ed sono da somministrare al cavallo almeno ogni 3/4 mesi per via orale.
Nei casi più gravi il cavallo si presenta dimagrito, ha la diarrea o altri disturbi della digestione; il mantello è opaco e ruvido. Il cavallo è inappetente, ha movimenti stanchi e strascica i piedi ed ha la pancia dilatata verso il basso. Conviene sempre fare le analisi delle feci per capire come debellare la verminosi.
In ogni caso non bisogna mai arrivare ai sintomi suddetti perché basta prevenire i possibili disturbi sverminando il cavallo e stando quindi tranquilli, prevenendo così quei danni irreparabili come le
coliche dovute ad eccesso di parassiti.
Ti consiglio inoltre di rimuovere settimanalmente lo sterco anche dal pascolo, e soprattutto giornalmente dal box del cavallo, cosicché si riduca la verminosi.
D'altronde prevenire e sempre meglio che curare.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Buongiorno sono Debora e vorrei chiederti dato che ne sento parlare molto spesso dai miei amici, quali sono i vizi redibitori del cavallo? E precisamente sono 3 o 4, visto che alcuni mi hanno detto che sono solamente due? Ti ringrazio e ti chiedo scusa del disturbo. AH dimenticavo, complimenti per i tuoi libri. Fammi saper quando ne scrivi uno nuovo.
Risposta:
Ciao Debora,
dei vizi redibitori del cavallo ne ho parlato spesso anche in altre mie pubblicazioni. Pertanto non posso che ripetermi dicendoti che i vizi redibitori del cavallo sono:
-LA MORVA,
-L’IDROCEFALIA CRONICA.
-LA BOLSAGINE.
-L’OFFITALMITE PERIODICA.
-IL CORNEGGIO.
-IL TICCHIO D’APPOGGIO.
-IL BALLO DELL’ORSO.
Però in realtà quelli che vengono più riconosciuti da tutti sono quattro: la bolsaggine, il ticchio d’appoggio il corneggio e il ballo dell’orso.
Tu ti chiederai perché? Bene il motivo è molto semplice, ossia perché si fa riferimento ai regolamenti in uso nelle camere di commercio provinciali o regionali di appartenenza e che pertanto variano da una località all’altra!
Quindi quando si acquista un cavallo il venditore è tenuto a denunciare i vizi redibitori del cavallo proprio perché essendo occulti l’acquirente all’atto della vendita non è in grado di vederli e quindi accorgersene.
Qualora però il venditore non è stato onesto nell’informare l’acquirente, quest’ultimo può contestare i vizi del cavallo entro 8 giorni dall’avvenuto acquisto inviando prima un telegramma e conteporaneamente una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno in cui si invita il venditore a venire a ritirare il cavallo rifondendo l’acquirente della somma pagata e comprensiva dell’eventuale trasporto.
Qualora il venditore si dovesse rifiutare sarà
soggetto a denuncia penale per truffa.
Per tutti questi motivi e per la complessità dell’argomento io consiglio sempre di andare a comprare i cavalli avvalendosi della consulenza di esperti conoscitori, nonché chiedendo sempre una visita veterinaria cosiddetta di compravendita.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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DOMANDA:
La ricompensa dovrà essere usata per sempre o dopo che il cavallo ha completato l'addestramento non bisognerà usarla più?...
-...Ho notato che il mio cavallo continua a chiedermi il premio anche quando non stiamo lavorando...quando ad esempio entro nel box, e se non gli do nulla inizia a fare da solo degli esercizi tipo il saluto, il passo spagnolo, etc. di sua spontanea volontà! Non è strana la cosa?...
Saluti. Grazie Nicoletta
Risposta:
Ciao Nicoletta,
non è strano. Vedi i cavalli sono dei ghiottoni, infatti per comunicare con loro il miglior sistema è proprio quello di rafforzare con il cibo (premio) quando fanno quello che gli chiediamo, e non premiarli (punizione) invece se non eseguono i ns. comandi.
A lungo andare quando subentra l'Insight ed il cavallo comprende il meccanismo dell'Apprendimento Unificato, il metodo diventa (come avete visto) incisivo e ci fa raggiungere dei risultati che ci eravamo prefissi! Per quanto riguarda l'utilizzo del rinforzo, bisogna capire che più si va avanti nell'addestramento e quindi nell'apprendimento, e meno frequente deve essere il premio. Quando passerete alle figure del cavallo "montato", le ricompense che darete "sulla sella" dovranno essere non più di una o al massimo due. In ogni caso ogni volta che lo montate, se fa bene (anche una vecchia figura) non mancate a dargli almeno tre premi, ossia all'inizio, durante, ed in particolar modo dopo che avrete finito il lavoro. Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Approfitto di questa e-mail per complimentarmi con il Dr. Cosentino, per i dvd che ha creato, per i consigli e per gli argomenti trattati. Grazie al videocorso l'addestracavalli sono riuscito finalmente a soddisfare un sogno che avevo sin da bambino ed anche a vincere una sfida lanciatami dal precedente propretario del mio attuale cavallo. Lui lo vendette perchè sosteneva che fosse un soggetto (da macello), lento e svogliato. Dopo averlo preso, grazie al Vostro Corso, io invece sono riuscito ad ottenere da lui l'inchino, il campo, salire sull'asse, fare splendide appoggiate, distendersi a terra a ed ora siamo alle prese con il passo spagnolo ed il piaffer! Preciso che sono soltanto un appassionato di cavalli e non un addestratore, sono felicissimo e fierissimo di essere riuscito ad ottenere questi splenditi risultati, mantenendo il cavallo sempre in piena tranquillità, con i pochissimi strumenti a mia disposizione. Volevo sapere come mai non insegna la impennata che la trovo bellissima e mi entusiasma molto?
Distinti saluti Luca
Risposta:
Ciao Luca,
e grazie per i tuoi complimenti. Non ho insegnato nel mio Corso la Levade, la Pesade e la courbette di proposito, e per diversi motivi! Innanzitutto perchè ho saputo che a volte molti allievi passano ad insegnare al proprio cavallo direttamente quegli esercizi più "sfiziosi" e più "spettacolari" senza prima aver fatto acquisire e maturare nel proprio cavallo quelle che sono le basi dell'Addestramento!!! Questo è gravissimo! Non lo fate mai! Seguite sempre il sacrosanto "ordine propedeutico dell'addestramento". Faccio sempre il solito esempio: un bambino non può imparare a leggere se prima non impara le vocali el'ABC!.
Secondo perchè a volte (direi spesso) i cavalli utilizzano la cosiddetta "impennata" come difesa o come scusa per non lavorare! Allora Voi mi direte: "quindi è meglio non insegnarla?"
No, gli si può insegnare, anzi è facilissimo fargliela apprendere, ma bisogna farlo solo ed esclusivamente quando il cavallo è già alla fine dell'addestramento, o comunque quando il cavaliere è entrato in relazione ed ha una grande intesa con il proprio cavallo.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Gentilissimi, volevo sapere se il Dr. Cosentino si trova a Bologna, magari dalle parti della clinica veterinaria dell'università (ho il cavallo li!) perchè vorrei congratularmi per i suoi eccellenti metodi di addestramento! Grazie a lui finalmente, dopo molti anni, sono riuscita ad avere delle enormi soddisfazioni con il mio cavallo! Vorrei chiedergli a quanti anni conviene iniziare ad addestrare i cavalli da terra con le redini lunghe e se secondo lui conviene comprare un maschio o una femmina. Inoltre vorrei sapere qual è la migliore razza in assoluto? Grazie e scusate il disturbo.
Gabriella
Risposta:
Ciao Gabriella,
grazie e sappia che non mi disturba affatto. I cavalli da terra possono essere lavorati già a tre anni.
Io preferisco farlo a 4/5 anni quando sono più "maturi" e un pò meno "giocherelloni". In ogni caso, sembra strano, ma c'è differenza da una razza all'altra.
Sul sesso e sulla razza io preferisco gli stalloni PRE (cosiddetti Andalusi. In ogni caso dipende anche dalla disciplina Equestre che uno ha scelto di praticare. Ad esempio io ho visto molte cavalle che sono bravissime e vincenti nelle discipline di monta western.
Certo che se uno vuole fare Alta Scuola, le razze più idonee sono quella Andalusa, Lusitana e Lipizzana. Invece per il Dressage classico primeggiano le razze Tedesche tipo Hannover, Oldenburg, etc.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Salve, a Dicembre ho acquistato il libro e il dvd l'addestracavalli.Volevo ringraziare Rosario Cosentino per questo fantastico libro!! Il mio fidanzato va dal nostro cavallo almeno 5/6 volte la settimana e da dicembre ad oggi con questo metodo Carigno fa saluto, campo e reverenza e stiamo proseguendo perchè naturalmente la reverenza l'abbiamo appena iniziata e dopo aver fatto l'inchino il nostro cavallo si sdraia e si siede. Volevo ringraziare Rosario per l'ottimo libro e dvd perchè solo grazie a lui abbiamo ottenuto questi fantastici risultati. Carigno è un Lipizzano di quasi 4 anni, abbiamo un cavallo fantastico perchè non era mai stato domato da nessuno e pultroppo o per fortuna lo stiamo facendo noi con i metodi che riteniamo più opportuni e quello di Rosario per il nostro cavallo è stato perfetto. Carigno è così attento a quello che vogliamo da lui, non scalcia, non si annoia, non cerca di venirci mai contro perchè sa che se lavoriamo insieme ottiene le sue carotine o caramelline:) Appena abbiamo iniziato col saluto appena ci vedeva dal box iniziava subito a salutare sapendo che quel gesto gli procurava le carotine :) ora che i comandi sono più di uno ha capito che deve aspettare che noi chiediamo per eseguire :) Carigno tra l'altro fa un bellissimo passo spagnolo senza redini, semplicemente camminandogli di fianco. Certo non un campo intero ma 5/7 passi continui li fa tutti da solo :) Aver scoperto questo libro e questo metodo ci ha permesso di migliorare il nostro lavoro e avere un rapporto molto diverso tra noi e Carigno. Carigno è davvero felice di uscire e di lavorare con noi, se fosse per lui non tornerebbe mai nel box e questo è davvero il risultato migliore che potessimo ottenere da un cavallo: il fatto che preferisca noi al suo box. So che riceverai tantissime lettere come questa quindi non voglio rubarti altro tempo ma ti volevo solo chiedere se mi consigli di proseguire nell'addestramento chiedendo al cavallo il massimo di quello che può darmi, oppure fermarmi ed accontentarmi di quello che già fa? Cioè esiste un limite un livello a cui il cavallo deve fermarsi? Grazie ancora per il tuo lavoro. Fiorella
Risposta:
Ciao Fiorella,
e grazie per i complimenti. Sono felice quando raggiungete dei risultati grazie all'Apprendimento Unificato.
Vedi i cavalli in questo caso sono come gli uomini; ossia dipende tutto dalle proprie capacità. Ci sono persone che finiscono gli studi, invece degli altri che si fermano prima e si accontentano! Nel caso del tuo cavallo io ti consiglio di continuare (senza costrizioni naturalmente) cercando di insegnargli al massimo più cose possibili, avendo però cura di capire che alcune cose, alcune figure gli possono non piacere, pertanto tu non gliele far fare. Vedi sai perchè in alcuni Film usiamo 4/5 cavalli diversi per fare più scene? Perchè non tutti i cavalli fanno TUTTO! Ad esempio in LUCKY LUKE la gente crede che si tratta di un unico cavallo...ma in realta sono quattro! Questo perchè Jolly Jumper alcune cose non li voleva fare oppure non gli venivano troppo bene, mentre in altre era eccezionale, unico!
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
...alla cortese attenzione del Sig. Rosario Cosentino,
vorrei complimentarmi con lei per il contenuto dei suoi dvd e libri elettronici. Ecco quello che sono riuscito a inseganre al mio cavallo nel giro di 2 settimane (vedere video allegato) mi farebbe piacere se mi tenesse informato su eventuali pubblicazioni di altri esercizi e figure da insegnare al mio cavallo.
Cordiali saluti
Ignazio
Risposta:
Ciao Ignazio,
grazie, ho visto il video e sono felice per Te; però devo dire che hai avuto troppo fretta nell'insegnargli subito la Riverenza, e il Campo; infatti 2 settimane sono poche per fargli fare subito i suddetti esercizi! Non so se il cavallo sapesse fare tutto il resto! Però nell'addestrameno bisogna usare un ordine propedeutico, Non è consigliabile saltare alcuni esercizi a discapito di figure più plateali per il solo gusto di andare di fretta! I cavalli sono generosi, però a volte andando di fretta corriamo il rischio di pregiudicarci l'esito positivo delle altre figure che poi vorremo insegnargli! Continua ad andare avanti ma ti prego di seguire un ordine di marcia e non saltare le basi dell'Addestramento solo per il gusto di credere di "arrivare prima"!
Ti ricordi cosa raccomando io sul libro l'Addestracavalli? PAZIENZA, UMILTA' ED EQUILIBRIO? Ecco questi sono alcuni degli elementi necessari ed indispensabili per diventare un grande addestratore. Un caro saluto
Rosario Cosentino
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Domanda:
Sono una ragazza di 30 anni e finalmente il mio sogno si è avverato ho acquistato un cavallo da anni desiderato, è un puledro di 2 anni precisamente un quarter horse color palomino, è oltre un anno che sono entrata nel mondo dei cavalli facendo anche corsi prettamente di monta americana. Non ho mai avuto paura dei cavalli ma ultimamente, forse con l'approccio del puledro, mi sono accorta che non ho piu sangue freddo come prima. Nonostante la sua tenera età sono riuscita a domarlo e a montarlo,non mi ha fatto nessuno scherzo, ma ho il timore che un giorno di questo mi faccia cadere. Ho bisogno di un consiglio: perchè mi sta succedendo questo? Ho comprato i suoi dvd con la speranza di una soluzione, ma avrei bisogno di una risposta diretta se è possibile.
N.B. Essendo la mia monta americana, avrei bisogno di materiale di corsi da rening. Grazie per la sua disponibilità e complimenti per la sua preparazione. Distinti saluti, Daiana
Risposta:
Ciao Daiana,
LA PAURA NASCE DALLA MANCANZA DI
CONOSCENZA!
DA SEMPRE SI HA PAURA DI QUELLO CHE NON SI SA, DI QUELLO CHE NON SI CONOSCE!
La paura che hai provato tu è umana e l'abbiamo vissuta un pò tutti sia con i cavalli che in altre situazioni.
Vedrai che scomparirà come per incanto in poco tempo, e comunque con l'acquisizione della padronanza del "montare" sempre più frequentemente il tuo cavallo. D'altronde si diventa bravi addestratori e bravi cavalieri solo con l'esperienza, solo con la pratica, e quindi con il passare del tempo. Ti tranquillizzo garantendoti che i cavalli non sono per niente cattivi, anzi sono disponibili e generosi. Il più delle volte le loro reazioni sono frutto della paura, che noi dobbiamo essere bravi a sminuire, facendogli capire che siamo li per loro, e quindi pronti ad amarli e se serve anche a proteggerli!
Più entrerai in relazione con il tuo cavallo e più il Vostro rapporto sarà completo e indivisibile.
Leggi i miei consigli sui miei libri e credimi che non passerà giorno in cui non mi darai ragione. Un caro saluto Rosario Cosentino
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Domanda:
Salve,sono Paolo, un vostro cliente,già abbiamo avuto modo di conoscerci,poche settimane fa ho mandato dei video con esercizi che ho insegnato al mio cavallo. Oggi scrivo per porre una domanda al sig. Rosario Cosentino:vorrei sapere cosa è giusto fare al ritorno di una passeggiata,è bene lavare il cavallo ancora sudato con acqua di rubinetto a temperatura ambiente?molti consigliano di si,ma a me non pare una cosa giusta,lei che dice? Colgo l'occasione per salutarla....
Risposta:
Ciao Paolo,
vedi i cavalli sono come degli atleti; pertanto se un atleta è sudato deve prima raffreddarsi e poi progressivamente quando il corpo ha raggiunto una temperatura idonea fare la doccia, etc. Se uno invece vuole lavare le gambe del cavallo lo può pure fare, l'importante è non bagnare i reni e la zona dorsale. Se poi uno vuole fargli la doccia completa, può farlo utilizzando dell’acqua calda e subito dopo asciugare il cavallo sotto delle lampade dopo avere tirato giù con la “striglia tira sudore” l’acqua in eccesso. Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Salve signor Rosario, Ho un puledro di 2 anni e mezzo, tra un pò lo devo far domare. Io sono un principiante ed non ho mai montato a cavallo.
Lei crede che con il suo corso potrò superare questa difficoltà? Mi piacciono tanto i cavalli.......
Il mio cavallo è un incrocio tra cavallino della giara e anglo arabo sardo, pertanto vorrei sapere se una razza diversa dagli Andalusi, Lusitani o Frisoni che utilizza lei siano idonei ad essere addestrati all’alta scuola e al dressage?
Distinti Saluti Gian-Franco
Risposta:
Ciao Gian Franco,
il Corso è nato proprio per aiutare chi inizia e si appassiona ai cavalli per la prima volta. Quindi può utilizzare questo corso anche che non sa niente di cavalli.
Trattandosi di un Manuale il corso se seguito con attenzione e se è messo in pratica con serietà ed impegno, da in pochi mesi degli enormi risultati.
In riferimento alla razz; vedi sarò sincero dicendoti che un cavallo Andaluso o Lusitano è più predisposto a recepire un certo tipo di addestramento nei confronti di un’altra razza che invece da svariati secoli viene utilizzata per altre discipline. Ciò però non toglie che si possano ottenere dei discreti risultati anche con altre razze che sono state destinate dall’uomo in altre specialità.
Inoltre dobbiamo tener presente che ci sono delle eccezioni in tutte le razze. Infatti io ricordo di aver ottenuto in passato dei risultati molto soddisfacenti anche con degli asini!
In ogni caso, male che vada, gli esercizi di Alta Scuola Circense si ottengono con tutti i tipi e con tutte le razze di cavalli.
Grazie per avermi scritto. Un caro saluto, Rosario Casentino.
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Domanda:
Buongiorno, ho comperato il suo DVD e sto partendo ad insegnare qualche piccola cosa al mio cavallo, come il saluto: devo dire che pur non facendolo bene in 4 volte ha già collegato il gesto con lo spostamento dell'anteriore in avanti... devo confessare che è stato facile! ma c'è ancora da lavorare... questa è per me la parte più divertente dell'avere un cavallo. Tuttavia le scrivo per chiederle un parere su un'altra natura di problema. Io faccio equitazione di campagna, e il mio cavallo (un argentino) è buonissimo e affidabile. Ma lo è solo se esce in compagnia, e possibilmente come gregario (nel senso che per primo ci va malvolentieri e dipende molto dalle giornate...): altrimenti si gira violentemente indietro e cerca di tornare a casa. Per ora non scappa al galoppo, ma cmq in certe situazioni è pericoloso. Poichè io invece amerei moltissimo anche uscire da sola, fermarmi in un bel prato a leggere con il mio cavallo che pascola, le chiedo se ha qualche suggerimento per migliorare la cosa. Le premetto che facciamo parecchio lavoro da terra, anche in tondino, ove fa le tre andature senza frusta, ma solo con il comando vocale e della mia postura del corpo, compresi i cambi di direzione al trotto e al galoppo. La ringrazio per l'attenzione che vorrà prestarmi. Saluti, Sara
Risposta:
Ciao Sara,
vedi il tuo cavallo da come lo descrivi non è un cosiddetto "capobranco" ma è un "gregario". Malgrado ciò, con l'addestramento si può riuscire in pochi mesi a modellare questa sua caratteristica. Se guardi bene sui miei Libri e precisamente nei consigli di "COSA FARE SE...?! trovi come correggere codesto "vizio". In generale, in questi casi, il 50% della colpa è da imputare a chi lo ha addestrato, mentre il restante 50% è dovuto al suo carattere!
Il lavoro da fare innanzitutto è quello da terra con le solite redini lunghe, il cinghione da lavoro e naturalmente la testiera con il morso che utilizzi per montarlo.
Ti consiglio di percorrere esclusivamente le zone in cui esci in passeggiata, procedendo prima al passo e poi al trotto, non dimenticandoti di portare con te delle carote che serviranno come ricompensa. Quando il cavallo ha paura di un qualcosa o di qualcuno, fermati accarezzalo, mettiti davanti alla sua testa e fagli sempre odorare l'oggetto che lo impaurisce. Immaginati che io una volta con un puledro Andaluso che aveva paura di un contadino vestito con una tuta rossa, mi sono avvicinato ed ho pregato il contadino a dargli lui un pezzo di carota accarezzando il cavallo, (non ti dico quest'ultimo come mi guardava chiedendomi a cosa servisse tutto ciò! ) e cosi facendogli capire che quel "oggetto" malgrado tutto era un "amico" e che non costituiva alcun pericolo! Da quel giorno il puledro non ha avuto più paura di niente e nessuno!
Vedi, tornando a noi, cosi facendo fortifichi e tranquillizzi il tuo cavallo! Procedi per decine di volte facendo superare al tuo cavallo tutte quelle "zone d'ombra" che serviranno a fortificarlo nel carattere, a renderlo più sicuro, a non affidarsi più a gli altri, e quindi ad andare lui avanti quando ci sono gli altri cavalli!
Ci vuole tempo e pazienza, umiltà ed equilibrio...ed il gioco è fatto. Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Buongiorno Maestro!
La ringrazio moltissimo per i consigli PREZIOSI. in anzi tutto vorrei scusarmi per il mio modo di scrivere. come ha capito sono una straniera, da 8 anni sto in Italia ma ancora faccio tanti errori nel parlare e scrivere, vorrei dire anche un altra cosa: mi colpisce il fatto che dopo aver acquistato il Suo libro Lei continua ad assistermi. che dire...è una cosa rarissima e si vede che Lei ci tiene molto al suo lavoro e sopra tutto lo ama veramente. Io salvo tutto quello che trovo sul Suo sito. lo salvo stampo e leggo....ho fatto la scuoladell'equitazione anni fa quando ero ancora piccola. poi ho smesso un pò perchè sono stata trascinata dalla carriera (sono una pittrice e grafica pubblicitaria) e un po’ perchè non funzionava. solo adesso mi rendo conto perchè non funzionava. non ci insegnavano ad avere un rapporto amichevole tra uomo e il suo cavallo. Il cavallo era un Mezzo per ottenere un risultato e basta. un pò come una macchina. Adesso sono passati gli anni e ho capito che mi è rimasta dentro la voglia di ricominciare ma in modo mio. Non ho tanti soldi per comprare un cavallo di razza. nemmeno per comprare un box bello e carino mi arrangio grazie al prezioso aiuto di mio suocero che costruisce piano piano il box. ha un'azienda con gli animali. Ho preso da poco un puledro a luglio farà soltanto un anno. l'ho portato in condizioni disperate. stava male fisicamente e mentalmente. in 2 mesi sono riuscita a "togliere" quella paura di noi gli esseri umani. L’ ho pulito gli do da mangiare quello che deve mangiare. perchè prima era terrorizzato dal fatto che qualcuno potrebbe portare via la sua pappa.
Forse non avendo l'esperienza per allevare un puledro ho fatto una mossa azzardata di prenderlo così piccolo. non lo so. ma una cosa è certa qui con me ha tutto per fare una vita normale e avere tutto l'amore che merita. ecco perchè mi sono messa a fare delle ricerche ho comprato il Suo libro. è vero che è ancora piccolo ma io ho troppe cose da imparare prima che crescerà. ho tanta paura di sbagliarmi ma nello stesso tempo ho tanta pazienza e voglia di imparare ad addestrare il mio cavallo in modo Umano e corretto. mi scuso con Lei se Le ho fatto perdere il Suo tempo prezioso per leggere quello che ho scritto. ma mi sembrava che Le dovevo dire quanto serve il Suo lavoro per quelli come me. Vorrei essere aggiornata per tutto quello che fa, mi tanga in considerazione per favore e ancora una volta grazie di cuore per la Sua vita dedicata ai cavalli che ci può aiutare a non fare gli errori che io personalmente ho fatto nel passato seguendo i consigli sbagliati della gente incompetente. Le auguro buona giornata cordiali saluti
Yuliya Odynokaya
Risposta:
Gentilissima Yuliya,
sono così felice di ricevere lettere come la tua che non posso fare altro che ringraziarti di cuore!
Dalla tua lettera si denota un amore per i cavalli
che non può che farmi piacere.
Se hai problemi oppure hai bisogno di aiuto nell'addestramento del tuo cavallo non mancare di contattarmi tramite il mio sito internet. Resto a tua DISPOSIZIONE per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto affettuoso, Rosario Cosentino
Domanda:
Ho 36 anni padre di tre bambini di cui la mia figlia di 6 anni (la più grande) è appassionata di cavalli tanta da farmi adottare uno di razza Appaloosa per lei, e trasmettendomi la sua passione mi sono adottato un Paint per me, entrambi di 3 anni , maschi (interi), io di cavalli non capisco niente, non ho esperienza di equitazione ed non ho la possibilità di fare dei corsi di equitazione, solo informazione da internet e da un ragazzo della Romania (mio socio) che mi da una mano nella gestione per il loro benessere, non nascondo ho paura ed non riesco ad superarlo mia figlia no, li cavalca in presenza del mio socio, ed io in 4 mesi sono riuscito ad cavalcarlo una volta ma affiancato a terra del mio socio che lo teneva dalla capezza. Mi avvicino per pulirli, dare loro da bere, mangiare, accarezzare, dare zollette di zucchero ecc. ma ad un minimo di movimento del cavallo che mi sembra un minaccia, mi batte il cuore come se scoppiasse e quindi mi allontano. Quindi ti chiedo di aiutarmi (se puoi) ad superare questa mia paura.
saluti
Risposta:
Caro Mario,
come ho sempre sostenuto (anche nei miei Libri), la "PAURA NASCE DALLA MANCANZA DI
CONOSCENZA!" Tu hai paura perchè non conosci i cavalli, perchè non capisci quale reazione potrebbe avere un cavallo ad una tua semplice carezza, ad un tuo semplice gesto! Se io ti spiegassi ad esempio che il cavallo è un animale generosissimo e che non è in grado di aggredire gli esseri umani proprio perchè è stato sempre aggredito (divenendo quindi una preda), e proprio perchè è nella sua natura (da erbivoro qual è) di non attaccare mai...Tu scommetto che già saresti più tranquillo! Questo prova quello che ti dicevo sopra, ossia che PIU' COSE SAI sui cavalli, più cose capisci su di loro e meno paura hai...E quindi più li ami! Sono animali meravigliosi che si possono impossessare della tua esistenza e non lasciarti mai più solo! Quindi vale la pena di correre questo meraviglioso rischio. Impara a conoscerli più che puoi, impara a stare con loro e vivere la vita con loro e ti renderai conto di quanto sono meravigliosi. Un caro saluto, Rosario Cosentino
*******
Domanda:
ciao Rosario, io ho una psi di 3 anni, ha fatto solo i tempi, è stata scartata, io l’ ho recuperata ed è da tre mesi che ce l’ho; la monto nel tondino ed è tranquilla, si vede che non è abituata alle passeggiate ed ai luoghi nuovi, si agita e se scendi da cavallo non ti fa più risalire. Come posso fare per risolvere questo problema? Ah dimenticavo, ha paura dei cani, forse perché il mio cane l’ha fatta spaventare! Come posso risolvere.
Buona serata e grazie
Rodolfo
Risposta:
Ciao Rodolfo,
il problema è semplicissimo; infatti la tua cavalla deve essere solo riaddestrata! La MAGIA ed il SEGRETO dell'Addestramento sono proprio le Redini Lunghe; pertanto con 3 mesi di lavoro alle redini lunghe (NO GIRO ALLA CORDA) il cavallo cambierà completamente e non avrà più paura di niente e di nessuno. Naturalmente è un lavoro in cui si richiede da parte dell'Addestratore una grande dose di PAZIENZA ED EQUILIBRIO. La fretta ed il voler fare diversamente non porta a nulla! La paura dei cani si supera semplicemente abituando il cavallo ed il cane a vivere assieme. Prova a cibare il cane nel Box insieme al cavallo mentre mangia il fieno. In una situazione del genere tutti e due penseranno che è meglio mangiare ognuno la propria razione di cibo che azzuffarsi. Sono sicuro che dopo qualche settimana o si ignoreranno o saranno divenuti dei grandi amici!
Buon Lavoro
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Gentili signori ho un problema con la mia cavalla; ha il vizio di impennasi; vorrei sapere dove poter acquistare l'imbracatura giusta per fargli togliere questo vizio.
Rimango in attesa di un vostro riscontro porgendovi distinti saluti Alessandro
Risposta:
Ciao Alessandro,
guarda che non devi assolutissimamente acquistare alcuna "imbracatura"!!! Inoltre non credo che esista alcuna "imbracatura" in commercio ...e se esiste chi l'ha prodotta è solo un pazzo!!!
Un cavallo "imbracato" che si impenna è a rischio morte del cavallo (per soffocamento) e del cavaliere (per caduta certa)! Un cavallo che come difesa si impenna è un cavallo che sta vivendo un DISAGGIO e che quindi bisogna capire perchè lo vive e quale ne sia il motivo! Bisogna partire prima di tutto dal capire se fisicamente sta bene e quindi se ha dolori di schiena, di reni, di collo, etc. Prima si fa una visita veterinaria dalla quale risulti che il cavallo sia sano e non abbia disturbi, poi si passa a valutare il caso dal punto di vista psicologico e quindi capire quali traumi ha subito e quindi come intervenire! Calcola che al 99% un cavallo è generoso e disponibile a farsi montare e a farsi addestrare, pertanto se si ribella i motivi sono da ricercare a traumi che gli sono stati inflitti dagli esseri umani. Dovresti raccogliere informazioni e capire da chi e come sia stato addestrato, quanti anni ha il cavallo e raccogliere più informazioni possibili sulle sue reazioni in box, al paddock con gli altri cavalli etc. etc. Non si può fare un quadro "clinico" senza elementi, e non si può nemmeno procedere alla cieca andando per tentativi.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao sono Francesco di Rimini, da poco mi è' sorto un problema col mio cavallo e vorrei sapere se la risposta la trovo nei tuoi dvd.. Ho un hannover di 7 anni che non mi ha dato mai problemi, però questo anno si fa sentire perche' e' intero ed ha iniziato ad impennarsi. Ho deciso di castrarlo da appena 20 gg ed è già piu calmo; il vizio delle impennate ce l'ha sempre... cosa posso fare?Sono un po' avvilito,non riesco a lavorarlo con tranquillità.
Grazie anticipatamente Francesco
Risposta:
Ciao Francesco,
sono molto dispiaciuto che tu abbia "castrato" il tuo cavallo credendo di risolvere così il problema "dell'impennata" e menomando così la fierezza del tuo ex stallone! Il tuo cavallo se reagiva "difendendosi" e quindi alzandosi in piedi, è perchè stava vivendo un DISAGGIO, è perchè cercava la tua "attenzione" che non gli hai saputo dare! Castrando il cavallo hai commesso un errore gravissimo aumentando i suoi problemi "psicologici interni" e traumatizzandolo di più!!! Vedi non è distruggendo il coltello o la pistola di chi ha assassinato una persona che si commette giustizia, ma bensì è punendo chi ha usato le armi che si può forse fare giustizia! Quindi nel tuo caso è come se avessi punito il tuo cavallo perchè ti chiedesse dell'aiuto, perchè ti chiedesse dell'attenzione! Se un cavallo si difende i motivi possono essere tanti e possono andare da un disturbo fisico legato a volte alla salute, o ad un problema di rapporto comunicativo con il proprio cavaliere e addestratore! In ogni caso adesso se lo ami veramente devi iniziare da zero usando il massimo della comprensione, lavorandolo a redini lunghe e seguendo i miei 3 consigli: PAZIENZA, UMILTA' ED EQUILIBRIO. Nei miei
libri io suggerisco un metodo capace, semplice e funzionale che ti da la possibilità di comunicare con i cavalli. Pertanto se tu lo ritieni opportuno utilizzalo e risana il rapporto con il tuo cavallo. Nella sezione "COSA FARE SE:::?! vi sono elencati i VIzi, Difetti e malattie del cavallo, e quindi le soluzioni per risolvere i problemi, tra cui anche quella dell'impennata e di decine di altre difese o vizi. Spero che tu mi riscriverai fra 3/6 mesi dandomi delle belle notizie del tuo magnifico cavallo. Un caro saluto, Rosario Cosentino
*******
Domanda:
Salve egregio Sig. Rosario Cosentino, sono un giovane ragazzo nato per la passione dei cavalli e il mio sogno e sempre stato addestrare il mio cavallo all'alta scuola,infatti una volta ho notato questo fantastico maestro col suo stupendo cavallo bianco in televisione e dall'epoca l'ho sempre pensata,infatti mi si è riempito il cuore appena ho scoperto che lei aveva un sito personale e che aveva scritto un libro su come addestrare e aveva inciso dei dvd....inanzitutto la contatto per l'ordine dei seguenti prodotti: 1)VIDEO RIVISTA EQUESTRE.
2) L'ADDESTRA CAVALLI & IL MANUALE DEL CAVALIERI, che comprende due libri e due dvd.
Volevo anke aggiungere ke lei ha specificato che non ha mai svelato i trucchi per la pesade, levade ecc., perché qualche pazzo ha la furba idea di iniziare a far correre un cavallo prima di insegnarlo ad andare a passo, ma caro maestro se un giorno lei svelerà i trucchi come insegnare gli altri esercizi più complicati io sarò ben lieto di essere un suo allievo anke se virtuale, e proprio per questo che ci terrei se lei potesse scrivere qualcosina su come imparare a fare i piu starordinari esercizi tutto cio pagando sempre......su questo ci tengo molto.A tal fine volevo augurarle tanta buona fortuna e farle tanti immensi complimenti per l'uomo che è, perchè anke se non ho ancora visto i suoi capolavori sò con certezza che saranno,anzi sono un gran successo.e spero un giorno di conoscerla di presenza....baci dal suo futuro allievo Giuseppe
Risposta:
Carissimo e devoto Giuseppe,
grazie di cuore per i tuoi complimenti e complimenti per la tua simpatia e spontaneità! Le lettere come la tua mi fanno andare avanti e non fermarmi mai. Grazie e ancora Grazie! Spero che mi riscriverai fra 5/6 mesi dicendomi che hai ottenuto con il mio sistema enormi risultati e che il tuo cavallo è felice di ubbidire ai tuoi insegnamenti.
Non avere fretta di arrivare, sappi aspettare perchè ci sarà sicuramente la possibilità di imparare tutti i segreti di un bravo addestratore. Abbi pazienza, umiltà ed equilibrio. I cavalli hanno bisogno di tempo per apprendre...loro non sanno cosa è la fretta come noi uomini, è questo credimi è un bene!!! Un caro saluto Rosario Cosentino
*******
Domanda:
Sig. Rosario buongiorno, La ringrazio per i consigli ricevuti, e Le chiedo cortesemente se mi può indicare qualche esercizio che possa essere utile al mio caso, Le spiego la mia situazione:io non ho mai posseduto un cavallo e sono completamente ignorante in materia, ma da qualche mese ho acquistato una puledra ( incrocio paint/quarter ) che ora ha 16 mesi. La puledra è molto docile e socializzata, si lascia avvicinare e toccare da chiunque, si lascia condurre con la capezza anche se a volte, quando la si conduce con la longhina tende ad andare per suo conto e vorrebbe sgroppare. Riesco anche a farmi dare tutti e quattro i piedi, ma solo per pochi secondi, poi tende ad indietreggiare e a volerli riposare a terra. Le chiedo pertanto cortesemente, se mi potrebbe indicare qualche semplice esercizio da poter effettuare per cominciare ad avere un buon controllo sulla puledra, come ad esempio insegnarle a stare legata, a dare i piedi in modo prolungato e tutto quello che ad un cavallo di 16 mesi si possa già insegnare. Pensa inoltre che possa già essere utile acquistare il suo libro, ho posso aspettare ancora qualche mese, vista la giovane età della cavalla? Grazie e cordiali saluti da Raniero.
Risposta:
Ciao Raniero,
il tuo giovane puledro si comporta semplicemente in modo normale, ossia come deve fare un qualsiasi cavallino che deve essere domato e poi addestrato! Non è che te lo dico per venderti il mio corso di addestramento per cavallli, ma sui miei libri trovi esattamente come devi fare e quindi come comportarti per addestrare il tuo cavallo. Inoltre nei libri troverai gli introvabili e preziosi consigli di COSA FARE SE...?! dove ci sono proprio le soluzioni ai problemi quotidiani del puledro, nonchè ai Vizi e ai difetti del Cavallo. Non ti posso dare a casaccio qualche consiglio sporadico perchè ne avresti bisogno di almeno uno al giorno; infatti un programma di doma e addestramento è composto da innumerevoli fasi di lavoro che uno deve seguire appunto con "UN CORSO DI ADDESTRAMENTO". NATURALMENTE OVE NON DOVESSI CAPIRE O TI SERVISSE DELL'AIUTO SCRIVIMI SENZA PROBLEMI.
Un caro saluto, R. Casentino
*******
Domanda:
Buongiorno Sig. Rosario Cosentino, sono qui a comunicarle quanto sono soddisfatta dell'acquisto dei suoi libri che mi stanno aiutando nel percorso che ho scelto e cominciato ad affrontare con questi splendidi animali che sono i cavalli!!!
Neofita dell'ambiente, ho deciso di intraprendere il lavoro coi cavalli frequentando un Corso Base di Formazione Attività e terapie con asini/cavalli. Attualmente sto svolgendo un tirocinio presso un maneggio ospite (di fatti la struttura equivale ad un albergo a cinque stelle!!!) che mi permette così di comprendere appieno la valenza delle coterapie, il lavoro in équipe interdisciplinare e nello specifico il benessere umano ed animale. Lo studio dei suoi libri mi ha quindi permesso di verificare autonomamente tutte quelle domande che ci si pone (senza annoiare nessuno!) e rendere più piacevole e soddisfacente il rapporto sia con gli animali e pure con il personale addetto alla loro cura!
Sono qui ora a farle una richiesta particolare: mi domandavo se fosse possibile ricevere, tramite pdf, una copia dei volumi "L'addestracavalli" e "Il manuale del cavaliere" chiaramente ad uso strettamente personale, come da lei richiesto e poi sapere se il suo sistema trova applicazione sugli asini.
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta, e colgo l'occasione per porle un cordiale saluto. M.P.
Risposta:
Buongiorno M.P.,
sono le lettere come la tua che mi danno forza, entusiasmo e mi aiutano ad andare avanti sperimentando sempre degli strumenti nuovi e dei prodotti innovativi per i ns. amici cavalli. Mi riempie di gioia sapere che ogni giorno in tutto il mondo ci sia qualcuno che mi scriva testimoniandomi con benevolenza ed affetto che i miei consigli sui cavalli gli sono stati utili. Si mette in contatto con la mia segreteria e richieda quello che più le serve compilando il FORM sul mio sito ufficiale: www.laddestracavalli.it Per quanto riguarda la tua domanda se anche gli Asini possono essere addestrati con il mio sistema, ti confermo con certezza di si; infatti io oltre 15 anni fa ho fatto degli esperimenti con gli asini perché volevo dimostrare che non sono cosi stupidi come vuole il pensiero comune! Infatti ho raggiunto dei grandi risultati e ne ho addestrato uno anche in Alta scuola circense! Inoltre il mio sistema può essere applicato ai CANI ai gatti, ai delfini e ad ogni altro genere di animale che necessiti di comunicazione non verbale, di apprendimento e quindi di addestramento.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Buona sera Dott. Rosario Cosentino sono molto interessato al suo corso ; io posseggo una cavalla di 10 anni e la figlia di 2 anni ; da premettere che non è mai stata montata e non voglio chiedere aiuto a nessuno qui in zona perchè conosco i metodi brutali che usano per poter domane una puledra ,io non ho mai montato quindi esperienza zero il suo corso mi da pure le nozioni basilari per poter montare e domare la mia puledra? Certo di una sua risposta colgo l'occasione per porgergli distinti saluti
Gaetano
Risposta:
Ciao Gaetano,
Il mio corso è diviso in 2 Libri e 2 DVD:
-un primo Libro dal titolo "L'ADDESTRACAVALLI" che insegna in modo molto semplice ed intuitivo come addestrare i cavalli.
-Un secondo Libro dal titolo "IL MANUALE DEL CAVALIERE" che insegna al cavaliere come scegliere e montare correttamente il cavallo.
-Ci sono inoltre tutti i consigli con le relative soluzioni di COSA FARE SE...?! In caso di problemi di malattie, vizi e difetti del cavallo.
-Infine ci sono a supporto 2 bellissimi DVD.
Quindi se uno non ha fretta ed esegue meticolosamente i miei insegnamenti e consigli, riesce in soli 6 mesi ad essere un bravo addestratore ed un promettente cavaliere. Se ti interessa il mio corso lo puoi ordinare sul sito www.laddestracavalli.it
Un caro saluto, Rosario Cosentino
Domanda:
ciao Rosario, sono Marilena. io avevo un cavallo avelignese e so andare a cavallo, ma vorrei lezioni più approfondite su gli stalloni che mi fanno un po' paura perche' non li so gestire. Ti vorrei chiedere come fare a vincere tale paura proprio verso gli stalloni? Tu dai delle lezioni e dove ti trovi?
Sarebbe possibile fissare un appuntamento e saperne di più facendo pratica? Aspetto una tua risposta a presto ciao Marilena. PS= cani e cavalli sono la mia passione grazie
Risposta:
Ciao Marilena,
gli stalloni sono i cavalli più bravi e più facili d'addestrare proprio perchè hanno un grande istinto a comunicare con il loro addestratore! Ti sembrerà strano ma loro da sempre ubbidiscono nel branco alla "CAVALLA GUIDA", ossia ad una delle cavalle che hanno scelto dal loro "HAREM" come la cosiddetta "PREFERITA"; pertanto se tu con una serie di tecniche ti collochi nella loro "FORMA MENTIS" come il loro capo branco, si sottopongono al tuo volere con estrema facilità! D'altronde anche fra gli uomini (che si illudono di essere loro a comandare) alla fine le grandi decisioni li prendono sempre le donne! Io dico sempre (e lo vedo ogni giorno) che il mondo in un futuro imminente sarà nelle mani delle donne! Non voglio addentrarmi nell'argomento perchè sarebbe lunghissimo da affrontare adesso, ma credimi è così. Sul fatto di dare lezioni e fare degli STAGE di addestramento sui cavalli pultroppo per adesso non posso, ma credimi che ci penso da anni rinunciandoci e rinviando la cosa proprio per mancanza di tempo. Se hai bisogno di consigli non mancare a scrivermi.
Un caso saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao Rosario e complimenti per i tuoi libri. Ho acquistato da poco il primo cavallo,un criollo bellissimo di 14 anni,che mi hanno descritto come bravissimo. Da me , in mezzo ai boschi e in tratti non piani si blocca e qualche volta devo tornare indietro. Il vecchio proprietario mi ha detto che lui non ha mai usato gli speroni. E' pericoloso per me usarne un tipo appena accennato? Grazie
Risposta:
Ciao, vedi con i cavalli non bisogna usare dei metodi coercitivi; non serve a niente scontrarsi con la forza cercando dei sistemi che li obblighino a fare qualcosa! Alla fine un cavallo di 500/600 kg. è più forte in assoluto di un uomo.
Pertanto il cavallo deve essere "convinto" e deve capire che lui hai bisogno di collaborare con te per un fine comune. Tu mi dirai: "ma come posso fargli capire tutto questo?! Semplicemente con l'addestramento basato sui premi, sulle ricompense. Non cercare mai dei punti di forza...Non ti misurare con lui, ne usciresti in ogni caso perdente, anche quando ti illudi di aver ottenuto qualcosa con la forza, perchè è proprio in quel momento che hai perso tutte le battaglie. Andiamo al sodo. Il segreto dell'addestramento sono le REDINI LUNGHE, pertanto percorri i tuoi itinerari giornalieri con il tuo cavallo senza montarlo ma procedendo a redini lunghe con naturalmente il cinghione e la testiera con il morso. Ogni volta che il tuo cavallo si oppone lo inciti in avanti esclusivamente da terra senza mai picchiarlo, ma battendo le redini lateralmente sul suo costato, come hai imparato (spero) sui miei libri. Quando accetta i tuoi comandi lo premi con una carota e lo accarezzi usando un timbro di voce dolcissima e suadente. Se si oppone mettilo in circolo per massimo 2 minuti, poi ritorna indietro di qualche metro e ripeti l'esercizio. In una buona settimana (senza montarlo) lavorandolo come sopra otterrai grandi soddisfazioni.
ATTENZIONE: PAZIENZA, UMILTA' ED EQUILIBRIO.
Se però vai di fretta non raggiungerai mai niente. Ricordati l'addestrtamento è un'arte e chi la compie è un artista!
Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Al Dott. Rosario Cosentino.
Ho letto le Sue interessanti pubblicazioni.
Vorrei sapere come affrontare le paure del cavallo nei confronti dei grandi mezzi meccanici camion trattori ecc.
Lei potrebbe fornirmi una consulenza al riguardo? Grazie. Adele.
Risposta:
Ciao Adele,
ho avuto anche io dei cavalli con queste paure e sono riuscito a fargliele passare con molta calma e pazienza. Infatti occorre del tempo, ma si ottengono dei grandi risultati. Se ci pensi bene anche all’uomo succede di avere molte fobie e di avere bisogno di molto tempo per rimuoverle; ti faccio alcuni esempi come quello di andare in aereo, di entrare in ascensore, etc. etc. Il cavallo teme in modo particolare quelle cose che non conosce e che gli sembrano degli oggetti che possono fargli del male! Tutto ciò o perché li vede per la prima volta e non li conosce, o perché ne è venuto a conoscenza in dei momenti particolari che lo hanno traumatizzato creandogli uno stimolo avversativo. Il sistema più semplice per cancellare uno stimolo avversativo è quello di cancellarlo o meglio farlo compensare o sostituire con uno stimolo positivo.
Pertanto ti consiglio di far mangiare il tuo cavallo in prossimità di quei mezzi meccanici che gli fanno paura, avendo però cura di accarezzarlo e di tranquillizzarlo con il tono dolce della tua voce; dopodiché avvicinati con il secchio pieno di mangime al mezzo meccanico che teme, cercando di fargli consumare il cibo a 2/3 metri dallo stesso mezzo meccanico. Subito dopo fallo avvicinare al mezzo e faglielo odorare girando in circolo e facendo quindi un cerchio intorno ad esso!
Dagli delle carote o degli zuccherini appoggiandoli e facendoglieli mangiare a ridosso del mezzo meccanico! Ci vorranno 4/5 settimane per rimuovere la paura; ma credimi che dopo che lo avrà fatto non li temerà più! Mi raccomando fai il tutto da terra, non montarlo e se sei capace fallo avvicinare al mezzo utilizzando le redini lunghe e compiendo dei grandi girotondi intorno ad esso.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
All'attenzione del Sig. Rosario Cosentino Buongiorno, mi chiamo Mirella e abito a Genova, vorrei farle i miei complimenti per il sito web e per la sua attività di addestratore, perchè a mio parere è uno dei pochi rimasti ad usare un addestramento dolce.
Mi permetto di dirlo perchè anche io addestro cavalli per alta scuola e mi trovo spesso a confrontarmi con dei clienti che mi chiedono un addestramento rapidissimo, assolutamnete incompatibile con il mio metodo dolce. Mi farebbe piacere scambiare quattro chiacchiere con lei e sapere se il suo sistema di doma e addestramento è nato per caso o da dove trae origina. Saluti, Mirella
Risposta:
Ciao Mirella,
e grazie per i complimenti che mi fai.
Si è proprio vero che i sistemi di addestramento naturali e non coercitivi sono oramai rimasti in pochi!
Questa cosa mi dispiace molto perché i cavalli hanno bisogno di molto tempo per apprendere e quindi per essere seriamente addestrati!
Anche i cavalli subiscono la fretta dell’uomo, la sua ansia di correre, di andare di fretta…Ma io mi chiedo sempre perché bisogna correre? E poi correre per andare dove?
Quando tutti ci accorgeremo che è stato tutto inutile sarà troppo tardi; perché il tempo sarà passato e nessuno ce lo potrà più restituire!
Ecco perché io dico che ogni giorno che non si passa a cavallo è un giorno perso.
Il mio sistema è nato dalla mia passione verso i
cavalli che si è aggiunta con utilità ai miei studi
scientifici e professionali.
Non è stato facile essere credibili ed essere ascoltati dai cosiddetti “grandi” luminari e grandi professori Universitari che storcono sempre il naso quando sono gli altri ad intuire delle grandi idee, e purtroppo non loro direttamente o i loro grandi “pupilli”!
Alla fine però i risultati, le mie deduzioni e spiegazioni scientifiche e pratiche sono state cosi evidenti e naturali da non poter più essere negati.
Ma alla fine è solo grazie a Voi che sono riuscito ad “imporre”(in senso buono) la mia teoria scientifica dell’Apprendimento Unificato.
Questo vuoi sia perché avete comprato e continuate a comprare ancora dopo molti anni i miei Manuali, e sia perché mi testimoniate ogni giorno che passa a livello nazionale ed Internazionale che il mio Metodo funziona.
Ecco perché io dico sempre di esistere grazie a Voi, per Voi e insieme a Voi.
Quindi grazie veramente a tutti VOI.
Un caro saluto, Dr. Rosario Cosentino