Tramite questo BLOG avrete la possibilità di divenire dei grandissimi conoscitori ed esperti di Equitazione, con la possibilità di saper finalmente curare e risolvere innumerevoli problemi con il vostro cavallo, nonche scegliere i cavalli giusti e idonei alle vostre esigenze, senza prendere delle cosiddette “fregature”!
Un caro saluto Rosario Cosentino
CONSIGLI UTILI
Cari amici miei, quando ho iniziato a scrivere nel lontano 1997 il mio primo Libro "L'Apprendimento Unificato", non credevo che potesse avere un cosi grande successo! Non credevo che poi questo successo potesse allargarsi anche a livello mondiale con l'uscita dei 2 Manuali l'Addestracavalli e il Manuale del Cavaliere!
Non credevo che i miei libri e DVD potessero essere tradotti in 5 lingue ed avere una cosi enorme divulgazione e livello internazionale. Se penso poi che fra non molto entreremo nei mercati Asiatici (Cina, Giappone, India, etc.) dove l'interesse per i cavalli cresce ogni giorno a dismisura...Mi assale letteralmente l'ansia.
Cosa Vi posso dire se non...Grazie...Grazie...E ancora Grazie per la fiducia che mi avete dato, che continuate a darmi e che spero mi darete per il futuro!
Mi viene chiesto da molti anni di aprire uno BLOG per rispondere alle Vs. domande...
Ebbene eccovi accontentati…Ho aperto prima il BLOG sul mio sito ufficiale e poi ho pubblicato questo libro dove ho raccolto le più importanti domande e quesiti che voi mi avete sottoposto negli ultimi anni. Infatti di seguito troverete alcune domande con le relative risposte, a quelli che sono i quesiti più richiesti e che comunque suscitano maggiore interesse alle migliaia di lettrici e di lettori.
Nell’occasione ne approfitto per ringraziare i miei collaboratori per il prezioso aiuto che mi danno e che mi hanno dato sino ad oggi.
Con Affetto Rosario Cosentino
Domande & Risposte
In questo Manuale troverete di seguito una serie di domande dei lettori con le relative risposte dell’autore, in cui sono contenuti di seguito i Consigli Utili per la risoluzione di una serie di problemi con i cavalli.
Come noterete le domande le abbiamo lasciate così come ci sono state poste. Pertanto non avendo apportato delle modifiche: ai testi, ai contenuti, alla sintassi, etc., il modo di esprimersi è quello originale!
Abbiamo a volte volutamente tralasciato anche eventuali errori grammaticali o di espressione, che siamo sicuri che non siano stati altro che il frutto della “ fretta “ di scrivere, dovuta all’ansia di ricevere una risposta.
Le domande sono frammentarie perché abbiamo scelto di pubblicare “il cuore del quesito”, tralasciando quelle parti che non avrebbero avuto senso o che non erano interessanti per il lettore di questo libro, (tipo i complimenti, le curiosità personali sull’autore, etc., etc.).
Abbiamo inoltre eliminato la località, l’indirizzo o comunque quelle frasi che potessero identificare l’utente che pone la domanda.
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Domanda:
Dott. Cosentino, Buongiorno..... Ho ricevuto il suo materiale, e lo trovo molto interessante... proverò a mettere in pratica tutto quello che mi interessa io
posseggo un frisone puro (certificati gialli e verdi) di un anno, ha vinto un secondo premio in Olanda in morfologia; e tengo un Paint di 5 anni anch’ esso con il certificato, le volevo dire che il mio paint è un pò atassico, barcolla, una volta montato in salita va che e" un fulmine, in discesa tende a inciampare quindi devo andare molto piano.... io le volevo chiedere sempre pagando se c ‘era una tecnica ,o una cura x evitare questo barcollamento grazie
Filippo
Risposta:
Ciao Filippo,
come è mia abitudine consiglio sempre (prima di esprimere un parere il quale potrebbe essere legato a problemi di salute), di consultare un medico veterinario per verificare se il cavallo presenta dei problemi di malattie.
Premesso ciò, e se siamo sicuri che invece il problema è legato a fattori di addestramento, vizi acquisiti, difetti caratteriali etc., allora cerco di intervenire io con la mia esperienza e conoscenza. Premetto che il problema del tuo cavallo potrebbe essere legato anche ad altri fattori a volte anche semplicissimi, e che sono da valutare osservando il cavallo mentre lavora!
In ogni caso, dalla descrizione che tu mi dai se il problema non è legato come premesso sopra a problemi di natura fisiologica procederei nel seguente modo:
Ti consiglio prima di ogni cosa di controllare la ferratura, consultando un bravissimo maniscalco il quale deve valutare che il cavallo non presenti dei problemi di “appiombi” , nel cui caso sarebbe necessario l’utilizzo di un tipo di ferratura correttiva.
In secondo luogo sarebbe l’ideale di valutare se il cavallo presenta problemi di equilibrio legati all’addestramento. In tal caso il problema si può risolvere lavorando il cavallo a redini lunghe e ristabilendo una sorta di “equilibrio” concentrandosi sulle andature.
Un caro saluto
Rosario Cosentino
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Domanda:
Gent.mo Cosentino
ho messo in ordine questa mattina tutto il corso, sono ansioso di vederlo e di mettere in pratica i vari suggerimenti. Ho una cavalla trottatrice in doma (5 anni) per cavalcarla a sella; fino a pochi giorni fa tutto molto semplice, buona, vivace ma interessata e dolcissima. Da pochi giorni si rifiuta di ricevere la mia sella da campagna, sicuramente più pesante, mentre con quella inglese classica non fa problemi; prima ho pensato al sottopancia, poi a qualche struttura della sella che possa averle provocato un disturbo ed ora sola alla vista la contrasta, morde, calcia, un vero problema. E' chiaro che occorrerebbe vederla all'opera, ma per sua esperienza cosa potrebbe essere successo, cosa possa fare, è bene insistere o la devo preparare solo con quella inglese?
grazie per la collaborazione,
saluti Oscar.
Risposta:
Ciao Oscar,
con i cavalli a volte quando si presenta un “oggetto” nuovo bisogna procedere lentamente e per gradi.
Io consiglio (e lo faccio tutti i giorni quando domo i miei cavalli), di far “odorare” qualsiasi oggetto che deve essere utilizzato sul cavallo.
Anche la stessa coperta che dovrà essere utilizzata per proteggerlo dal freddo, io consiglio di fargliela prima vedere, poi odorare e poi porla lentamente sul suo corpo; fatto ciò è consigliabile accarezzarlo, fargli un complimento con il tono della voce dolce e suadente e dargli una bella carota. In tal modo siete sicuri che il “nuovo oggetto” sarà apprezzato!
Premesso quanto sopra, ti consiglio nel tuo caso di utilizzare lo stesso sistema per fargli amare la sella. Devi naturalmente pazientare qualche giorno in più perché in tal caso nel tuo cavallo si è creato uno stimolo avversativo verso l’oggetto sella.
Vedrai che in qualche settimana ripetendo ogni giorno la sequenza suddetta, raggiungerai dei risultati sorprendenti.
Un caro saluto
Rosario Cosentino
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Domanda:
Sto cercando il suo primo libro l' addestracavalli, ho anche l'edizione in dvd ma i libri sono libri e a quello ci ero affezionata ,in quanto sono riuscita dove con altri sistemi avevo fallito, solo che nell'ultimo trasloco e' andato perso... e mi manca , come posso fare per avere una copia di quell'edizione?
Ne approfitto dell’occasione per chiederle se secondo il suo parere sia consigliabile iniziare ad addestrare un puledro a 2 anni compiuti.
Grazie veramente, e' sempre un onore leggerla e
apprendere da lei.. Francesca.
Risposta:
Ciao Francesca,
e grazie per la tua devozione nei miei confronti. E’
un piacere ricevere delle lettere come la tua.
In riferimento al quesito che mi poni io sono dell’idea che qualsiasi cavallo non dovrebbe essere iniziato” al lavoro prima dei 3 anni; questo perché un cavallo fino a 3 anni deve essere lasciato libero di sviluppare l’ossatura senza intervenire in alcun modo sottoponendolo a degli sforzi che potrebbero portare il giovane puledro a un ritardo dello sviluppo di crescita naturale.
Purtroppo però in molte discipline (esclusivamente per motivi di interesse economico legati ad una serie di premi in denaro) si tende a destinare i cavalli a delle gare competitive che il più delle volte fanno si guadagnare dei soldi ma a discapito dello sviluppo scheletrico del cavallo!
Per me a quell’età bisognerebbe solo farli “sgambare” per tenerli in movimento senza sottoporli a sforzi e tanto meno a montarli!
Purtroppo però l’egoismo umano e quindi
l’interesse economico portano anche a questo. Un caro saluto
Rosario Cosentino
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Domanda:
Egregio Dott. Cosentino, in Maggio 2010 ho comprato, attraverso il suo sito, la collezione dei DVD da Lei formulati. Mi sono pervenuti 2 cd in cui ho scaricato i libri ( Laddestracavalli e il manuale del cavaliere ) e altri 2 dvd in cui vengono riportati, il filmato del Roller Horse e il filmato delle tecniche di addestramento. Premetto che sono rimasto molto sorpreso dal suo metodo e che mettendolo in pratica, peraltro senza molta frequenza dato che il cavallo lo vedo solamente per il w.e. la sua tecnica, devo concordare che i risultati sono stati finora molto soddisfacenti. Attualmente sono riuscito ad ottenere il saluto, il campo, cosa molto utile data l’altezza del cavallo e adesso ci accingiamo ad eseguire la Riverenza. Dai primi approcci ho notato che il cavallo risponde egregiamente nell’effettuare questa ultima figura ma ancora naturalmente dobbiamo lavorare entrambi per perfezionarci ma con la dovuta pazienza e calma otterremo anche questa figura.Con questa mia e-mail le chiedevo cortesemente se per caso sono usciti dei nuovi dvd, perché mi è sembrato di leggere che forse il corso che ho acquistato risale ad una edizione del 1997 e quindi desideravo sapere se per caso sono usciti dei corsi aggiornati Inoltre la disturbo per chiederle di risolvermi un dubbio. Leggendo naturalmente il libro, viene riportato un esercizio da lei sperimentato chiamato
L’INCHINO REALE e di conseguenza di come fare
INGINOCCHIARE il cavallo.
Ma nel dvd, tale tecnica non viene mostrata, infatti quando lei descrive la tecnica nel fare sdraiare il cavallo si fa riferimento che tale
esercizio deve essere eseguito solamente
dopo che il cavallo ha appreso la tecnica del mettersi in ginocchio. Praticamente ho un salto di un passaggio, infatti il dvd passa dalla Riverenza a come fare Sdraiare il Cavallo ma senza mostrare la tecnica del mettersi in ginocchio. Forse magari sono un po’ troppo preciso e scrupoloso ma vorrei continuare a seguire le Sue tecniche per evitare di sciupare quel tanto di buono che ho fatto, cercando di seguire passo passo i suoi suggerimenti. La ringrazio della collaborazione. Saluti Matteo Bellassai
Risposta:
Ciao Matteo,
io ho messo insieme l’inchino reale e il cavallo in ginocchio perché sono propedeutici. Quindi insegnando per primo l’inchino reale si preparano le basi per insegnare poi la figura del cavallo in ginocchio quindi credo che sia automatico per l’addestratore capire che il passaggio dall’inchino reale alla figura del cavallo in ginocchio sia consequenziale ed oserei dire automatica.
Forse non l’ho troppo sottolineata perché è una figura se vogliamo un po’ “umiliante” per il cavallo. Infatti preferisco la riverenza che la trovo più spettacolare e nello stesso tempo più elegante.
Vedi molte figure come la pesade, la levade la courbette e la cabriole io non li ho insegnate di proposito perché se fatte senza usare un ordine propedeutico e comunque dopo che il cavallo e in buona parte addestrato possono essere pericolose per il cavaliere o addestratore, e coercitive e pesanti per il cavallo.
Vedi, sono delle scelte alla cui base vi è il rispetto e l’amore per i cavalli, che per me viene al primo posto. Io glieli insegno ma utilizzo una grande dose di equilibrio e pazienza, attendendo il momento in cui il cavallo è maturo e pronto a riceverle.
Un caro saluto
Rosario Casentino
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Domanda:
Gentile sig. Cosentino con il suo aiuto vorrei tentare di risolvere un problema. Possiedo da oltre tre anni una bella e intelligente cavalla indigena siciliana docilissima di quindici anni . Da terra è molto brava, fa ciò che le si chiede tranquillamente. I problemi arrivano in passeggiata. Appena montata di solito è calma poi però dopo un po' di tempo comincia a irrigidirsi , alza la testa, schiena rigida ed è faticoso e fastidioso impedirle di partire al galoppo.Durante gite più lunghe( due o più giorni) è instancabile e alterna momenti come sopra descritti ad altri in cui è perfettamente rilassata, aggroppata e spinge potente con i posteriori. All'improvviso però si ripresenta il problema, pronta a partire con un galoppo di fuga. La sella è adatta ( ne ho provate diverse) ,non ha mal di schiena, è sanissima. Il giovanissimo proprietario precedente che l'ha tenuta per cinque anni la mandava sempre al galoppo e la montava a pelo. Io mi sono impegnato molto: lavoro da terra( Parelli ) con risultati molto buoni, equiemozione e isodinamica per migliorare l'assetto, ma il problema permane così in passeggiata spesso scendo da cavallo e vado a piedi: Ho ordinato ieri i suoi libri: La prego di rispondermi.
Andrea
Risposta:
Ciao Andrea,
dalla descrizione che mi fornisci non ci sono dubbi che la tua cavalla ha semplicemente bisogno di essere riaddestrata.
Se tu utilizzi il mio metodo lavorando con la cavalla a redine lunghe, riprendendo le 3 figure di base della BASSA SCUOLA, ossia Alt, Piego della Testa e Riunione, in circa 2 mesi potrai ottenere una cavalla nuova, diversa e quindi più equilibrata.
Solo dopo aver ottenuto i suddetti risultati potrai
ritornare a montarla.
Se ai problemi puoi scrivermi ed affronteremo
insieme le eventuali difficoltà del caso.
Non ti scoraggiare se la cavalla a volte si ribella o la vedi svogliata, in quanto la cosa è normale e comunque finchè non conquisti con costanza la sua “volontà” l’addestramento non e ancora avvenuto e quindi non potrà essere completato.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
Domanda:
Ciao, ti ringrazio dei primissimi consigli che mia hai dato, colgo l'occasione per presentarmi. Sono entrato in questo mondo equestre da 3 mesi ed ho preso 15 lezioni di equitazione, e più vado avanti più cresce l'nteresse per questo sport. Premetto che non essendo giovanissimo il mio interesse non è quello di fare gare di salto, ma di fare tranquille passeggiate, confesso però l'attrazione per l'endurance, ma comunque poi si vedrà. Avendo a disposizione del terreno a me piacerebbe avere un cavallo tutto mio, ma il mio istruttore me lo ha sconsigliato, mi consiglia invece di prendere un cavallo a mezza fida. Quello che ti volevo chiedere e' se il tuo corso prevede anche la prima doma, nel caso scegliessi un domani di prendere un cavallo da finire di domare. Non so se al mio stato di preparazione io pretenda troppo, ma mi piacerebbe insegnare al mio cavallo in modo da far crescere il mio rapporto con lui. Dammi tranquillamente tutte le tue impressioni, e scusa se mi sono dilungato troppo, ma per far capire non potevo fare altro. Ti ringrazio e a presto. Sandro
Risposta:
Ciao Sandro,
condivido il tuo sogno di avere un cavallo tutto per te, anche se purtroppo i cavalli necessitano di una profonda conoscenza per poter essere domati e quindi addestrati. Prendersi un cavallo in fida lo ritengo una buona esperienza formativa che aiuta indubbiamente ad instaurare un rapporto diretto con il cavallo senza esserne il proprietario e quindi senza essere gravato da ulteriori costi e problemi di altra natura.
Io ti consiglio di imparare ed acquisire più nozioni possibili iniziando a metterli in pratica sul cavallo preso in fida e poi nel momento in cui hai capito cosa vuoi fare e cosa ti piace di più, comprare un cavallo tutto per te.
L’esperienza con i cavalli è lenta e graduale e si acquisisce solo con il tempo e con la pratica direttamente sui cavalli.
Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Salve rosario complimenti per i video cd e i libri da te pubblicati....ti vorrei chiedere un consiglio sul mio cavallo io ho un frisone intero di 5 anni l'ho comprato da 2 settimane nessun problema e calmo si con maschi che con femmine mi ha dato un solo problema..quando gli tolgo la briglia non lascia il morso e avvolte di alza e tira cosa può essere ho provato diversi morsi e ho messo anche il morso che usavano prima. i vecchi proprietari ora ho perso il numero e non li posso contattare per sapere se anche con loro faceva cosi..... tu cosi mi consigli ??? ho paura che si può fare male hai denti perchè se lo tengo da colpi violenti se mo lascio e si mette sotto i piedi le retini peggio ancora.... ... aspetto una tua risposta, grazie Lucrezia
Risposta:
Ciao Lucrezia,
non ci sono dubbi che il tuo cavallo ha subito dei traumi dai precedenti proprietari i quali quando gli toglievano la testiera l’avranno fatto più volte sgarbatamente traumatizzando il cavallo e procurandogli un grande dolore con conseguente sofferenza. Purtroppo ho notato che questo succede molto spesso! E’ un problema che puoi risolvere, ma devi avere molto delicatezza nell’affrontarlo.
Dopo aver finito di lavorare con il cavallo conducilo nel box (quindi in uno spazio piccolo) slaccia il sottogola ed eventualmente se lo usi anche il barbazzale, elimina le redini smontandole dalla testiera e procedi avvicinandoti al cavallo parlandogli e dandogli un piccolo pezzo di carota. Dopo qualche minuto con la mano destra slaccia la testiera da sopra le orecchie del cavallo facendola scivolare sulla sua testa e accompagnandola con le mani lentamente. Il cavallo tenderà a spostarsi indietro o ad alzare la testa ma oramai la testiera per forza di cosa sarà scivolata in basso fuoriuscendo il morso dalla bocca del cavallo.
Tranquillizzalo immediatamente accarezzandolo e dandogli 2/3 pezzi di carota. Dopo di che fai combaciare la razione di cibo quotidiana con questo tipo di addestramento.
Ripeti la sequenza suddetta ogni volta che hai finito
di montarlo e per almeno qualche mese.
Il cavallo dovrà capire che malgrado ogni cosa togliere la testiera non è un qualcosa di negativo che gli procura dei danni, anzi al contrario è l’anticamera per ricevere del cibo che lo gratifichi. Purtroppo solo nel momento in cui il cavallo avrà cancellato lo stimolo negativo che lui collegava allo sfilare della testiera, che potrà da ora in avanti rivedere questo nuovo stimolo come positivo;vedrai che in poco tempo inizierà a prendersi di fiducia eliminando ogni reazione negativa.
Un caro saluto
Rosario Cosentino.
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Domanda:
Approfitto di questa email per fare i complimenti al Dr. Cosentino per tutto il lavoro fatto e per i consigli utilissimi trattati. Ho un problema la mia cavalla di 3 anni che stò iniziando ad addestrare seguendo il vostro dvd l’addestracavalli che ho acquistato, quando esco per fare una passeggiata si ferma e non vuole andare avanti cercando in tutti i modi di tornare indietro. A volte quando cerco di spronarla si impenna. E' utile prima di uscire farla lavorare un pò alla longhina? Come posso risolvere il problema visto che non sono tanto esperto? Mi congratulo ancora con lei e la invito a continuare con tutta la sua passione. Grazie. Marcello.
Risposta:
Ciao Marcello,
la tua cavalla deve essere semplicemente addestrata e le sue reazioni sono dovute al fatto di essere troppo giovane e di avere paura di qualsiasi cosa che la circonda.
Solo con l’addestramento si può riuscire a dargli un
senso di equilibrio e di tranquillità.
Pertanto devi iniziare a lavorarla con le redini lunghe da terra avendo la pazienza di seguirla per almeno 3 mesi superando assieme a lei ogni tipo di problema e ogni tipo di situazione di cui la cavalla ha paura. Non montarla se prima la cavalla non sarà in grado di eseguire le basi di addestramento della bassa scuola che vanno dall’ALT, PIEGO DELLA TESTA E RIUNIONE.
Purtroppo è la fretta che rovina i cavalli dando una formazione di base negativa che poi un cavallo si porterà per tutta la vita.
Segui le mie indicazioni e stai tranquillo che in pochi mesi avrai un cavallo sereno ed equilibrato.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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xxx Domanda:
-Buongiorno, ancora grazie per l’aiuto che mi ha fornito con i suoi libri. Ne approfitto dell’occasione di chiederle un consiglio in riferimento al fatto che ho un problema con la mia cavalla.
Io ho una cavalla di 4 anni e mezzo già addestrata che amo moltissimo e passo lunghe giornate con lei. Purtroppo il mio problema è quando sono impegnato con il lavoro e la devo lasciare da sola nel box. Infatti lei mangia le parete in legno del box e quindi la mangiatoia che essendo una mangiatoia antica è anche in legno! Mi potrebbe suggerire un modo per farla smettere? Grazie fin d’ora Rossana
Risposta:
Ciao Rossana,
a prima vista il problema che tu mi descrivi della tua cavalla potrebbe sembrare una piccola cosa; in realtà lo è, però se non intervieni subito potrebbe creare dei disturbi futuri con il susseguirsi della nascita di gravi problemi comportamentali e disturbanti.
Infatti non è la pria volta che un cavallo dopo aver manifestato dei problemi di noia, questi lo portino alla creazione di vizi gravi quali potrebbero essere ad esempio il “ticchio d’appoggio” o il “ballo dell’orso”.
Nel tuo caso ancora non siamo ai livelli suddetti, pertanto l’ideale sarebbe che il tuo cavallo durante il giorno stesse meno tempo possibile chiuso in un box ad oziare e annoiarsi. L’ideale sarebbe costruirgli un piccolo paddock collegato al box o ancora meglio tenerlo al pascolo tutto il giorno.
Se proprio non puoi (ed è proprio un vero peccato) prova a verniciare tutti gli spigoli e gli angoli compresa la mangiatoia con un prodotto che naturalmente non è nocivo per i cavalli, e che trovi in commercio in moltissime sellerie.
Per tenerlo occupato metti attaccato al muro del box o nella stessa mangiatoia un bel blocco di sale che distrae il cavallo avendo l’utilità di fornirle anche degli utilissimi sali minerali. Inoltre puoi ancora aiutarlo comprando una capretta di razza Tibetana (quelle senza corna) la quale gli terra compagnia distraendo il tuo cavallo.
Un caro Saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
-Ho un problema con il mio cavallo di 14 anni di razza maremmana il quale ha pur lavorando una gran pancia! E’ possibile come dice il mio istruttore che mangia troppa paglia? Infatti io ho verificato che quando gli faccio la lettiera il giorno dopo il volume si è quasi dimezzato. Non sarà perché il cavallo è molto grosso e pesante che dormendoci su ne appiattisce il volume? Grazie per l’aiuto che mi potrà dare. Rodolfo.
Risposta:
Ciao Rodolfo,
quasi sicuramente un cavallo che mangia la propria lettiera di paglia finisce con l’avere la pancia gonfia.
Naturalmente prima verifica che il tuo cavallo abbia una alimentazione sufficiente ai suoi bisogni, e che quindi non abbia fame perché le porzioni sono inadeguate al suo appetito; controlla inoltre che non abbia i vermi e quindi che stia bene in salute, dopo di che prova a cambiare il tipo di lettiera utilizzando ad esempio quella di truciolo, di torba o di pula di riso.
Se invece ti piace esclusivamente la lettiera di paglia puoi cospargere la lettiera con della creolina, la quale ha un odore sgradevole per il cavallo e lo porta a non mangiare più la lettiera.
Comunque questo tipo di consigli se leggi bene i miei libri li trovi come suggerimenti per i vizi del cavallo.
Un caro Saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao scusa se ti disturbo ma secondo te come mai il mio cavallo ha sempre la coda tutta rovinata e poi non gli cresce mai? Io vedo dei cavalli con delle bellissime criniere e delle belle code lunghissime. Come mai al mio non gli cresce ne coda ne criniera? Tu hai dei suggerimenti per avere un cavallo bello come quello tuo che ho visto sul sito? Ti sono grato dell’aiuto che sono sicuro mi darai. Jonathan
Risposta:
Ciao Jonathan,
credo che avere un cavallo bello, ordinato e pulito sia il piacere di chi lo possiede e di chi lo guarda ammirandolo per la sua bellezza.
Oggi giorno esistono grazie all’industria estetica dei prodotti validissimi che puoi acquistare direttamente nella tua selleria o su internet, i quali oltre a curare la criniera, la coda e il pelo del cavallo danno una immagine spettacolare che valorizza il cavallo, dando un segno di soddisfazione al padrone.
Ti consiglio pertanto di utilizzare dei prodotti professionali, ma solo dopo che hai prima scrupolosamente verificato che il tuo cavallo non presenta degli acari sotto la coda, in quanto quest’ultimi sono frequentemente motivo di sfregamento della coda del cavallo!
Se così fosse intervieni con dei lavaggi frequenti , utilizzando dei saponi speciali per criniera e coda che trovi in tutte le sellerie.
Segui le istruzioni di utilizzo e risciacqua sempre bene le parti trattate. Quindi solo dopo aver risolto il problema, utilizza i prodotti di bellezza di cui abbiamo parlato sopra.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
Domanda:
Ciao, mi chiamo Claudia ed ho un cavallo Avelignese di 8 anni molto bello e docile mi diverto molto con lui e ne sono affezionatissima. Solo che ogni tanto ha delle piccole colichette che mi preoccupano e mi creano problemi perché non mi fanno essere tranquilla. Ho chiamato la mia veterinaria è mi ha detto di stare attenta e di vedere se il cavallo mangia le sue feci.
Io questo non l’ avevo mai sentito dire! Vista la tua esperienza è possibile una cosa del genere? Io non avevo mai sentito parlare di una cosa così strana. Grazie e scusa il disturbo.
Risposta:
Ciao Claudia,
purtroppo è verissimo, anche se fortunatamente
molto raro.
Infatti alcuni cavalli mangiano gli escrementi più che altro perché hanno una grande carenza di vitamine. Quindi ti consiglio di dare degli integratori alimentari ascoltando i consigli del tuo veterinario.
Inoltre cerca di fornirle una alimentazione completa di tutto il fabbisogno alimentare necessario, che dovrà comprendere oltre al fieno anche delle granaglie schiacciate fresche.
Sarebbe necessario fornirle delle proteine naturali alimentandola con carote, frutta, ecc. Mi raccomando un buon vermifugo ogni 3/4 mesi ricordandoti che i vermi sono causa molto spesso di coliche a volte anche mortali.
Purtroppo i cavalli anche se sono così grandi e grossi presentano molto spesso problemi gastrointestinali. Pertanto deve essere cura di un buon padrone, di accudire e alimentare il proprio cavallo in modo corretto e responsabile adempiendo a quelli che sono i suoi bisogni giornalieri.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
-Buongiorno Dr. Cosentino e scusi per il disturbo. Io ho un problema con la mia cavalla ogni anno in Ottobre, perché quando gli metto la coperta lei cerca sempre di togliersela strappandola via con i denti!
Infatti io ogni anno sono costretta a comprarne una nuova spendendo 80/100 Euro per volta.
Mi hanno consigliato di mettergli una museruola ma a me dispiace e comunque non posso tenerla per tutto l’inverno con una museruola in bocca per poi toglierla quando deve mangiare! Lei avrebbe una soluzione più umana e meno cattiva? Katia.
Risposta:
Ciao Katia,
capisco e conosco molto bene questo problema!
Le soluzioni più semplici non sono quelle di una museruola ma bensì di una capezza (da predisporre tu o da comprare già fatta) la quale è provvista di una bavarola posta proprio sotto il mento che consente la totale respirazione del cavallo, dandogli la possibilità di mangiare il cibo ma non di rosicchiare la coperta essendo la bavarola collocata proprio sotto la mascella inferiore del cavallo.
La trovi in commercio senza problemi.
In ogni caso da qualche anno esistono delle bellissime coperte molto spesse e ben cucite che presentano delle chiusure con delle fibbie in ferro che molte volte dopo diversi tentativi dissuadono il cavallo a mordicchiare la coperta.
Ci potrebbero essere anche altre soluzioni, ma ti consiglio di provare prima con quelle che ti ho già indicato.
Un caro saluto
Rosario Cosentino
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Domanda:
-Ho un puledro di 3 anni e mezzo Appaloosa bellissimo ma molto vivace il quale mi morde continuamente a volte facendomi pure molto male. Non le nascondo che l’altro giorno gli ho dato un bel ceffone ma lui come niente fosse è stato tranquillo per pochi secondi e poi mentre ero girata di spalle ha tentato di mordermi un polpaccio.
Io a volte non le nascondo che ho paura, però lo amo da impazzire e vorrei avere un rapporto diverso con lui. Le sarei grata se mi suggerisse una soluzione che mi consentisse di eliminare questo brutto vizio.
Con profonda stima Valeria.
Risposta:
Ciao Valeria,
nel rispondere a questa tua richiesta lo faccio sorridendo, pur riconoscendo che alcune volte il problema può portare a serie conseguenze! Un pò sbigottita ti chiederai perché?!
Ebbene, semplicemente perché, io avendo a che fare esclusivamente con degli stalloni, mi trovo a vivere quotidianamente questa situazione. Infatti oramai è diventato per me un gioco!
Premesso ciò, non voglio dire che bisogna lasciarsi mordere o comunque sorvolare al problema, specialmente se il cavallo dovesse farlo non per gioco ma per aggressività.
Infatti se dovesse verificarsi la seconda ipotesi allora bisognerebbe intervenire con dei sistemi molto rigidi, tipo quello di una musara da legare alla capezza da scuderia con delle ampie fessure che impediscono al cavallo di mordere, dandogli la possibilità di mangiare.
Questo sarà un rimedio provvisorio perché il miglior sistema è quello di vedere e capire quali siano i motivi che portano il cavallo a questa brutta reazione.
Il più delle volte i motivi sono dovuti al rapporto negativo che hanno avuto con gli uomini. Pertanto bisogna riaddestrarli facendogli riacquisire la fiducia verso gli esseri umani. Il metodo dovrà essere quello basato su un rapporto fatto di amicizia e di riconquista del rapporto uomo-cavallo (vedi i miei libri la psicologia del cavallo e quindi l’Apprendimento Unificato sui cavalli). Nel tuo caso specifico però ti vorrei tranquillizzare, perché questo tipo di atteggiamento e tipico nei puledri. Infatti dopo i 5/6 anni questo vizio progressivamente quasi scompare.
In ogni caso ripeto, se il comportamento è legato al gioco io consiglio di sfruttare questa loro “giocosità” a beneficio dell’addestramento. Diversamente bisogna intervenire controllando e rieducando il cavallo ad una netta e corretta disciplina.
Domanda:
-Ho un grande problema che non mi fa più dormire la notte. Spero che lei sarà in grado di aiutarmi perché sono veramente disperata.
Dopo dieci anni di attesa e sacrifici sono riuscita a mettere i soldi da parte e realizzare il mio sogno che era quello di comprarmi un puledro per crescerlo e domarlo con le mie mani. Felicissima sona andata con mio padre da un allevatore per comprarne uno e l’ho portato a casa piena di speranze e di progetti futuri. Dopo qualche settimana però mi sono accorta che non era così facile come pensavo, pertanto ho chiesto in giro ma ognuno mi dice una cosa diversa! Sono stanca di sentire troppi pareri diversi, su consiglio del mio fidanzato sono andata su internet e digitando la parola addestramento mi è apparso come un miraggio il suo bellissimo sito. Ho comprato subito tutti i suoi libri che me li sto divorando giornalmente imparando veramente tanto. Grazie veramente. Il mio problema però adesso è di sapere da dove devo iniziare in poche parole cosa deve leggere e studiare prima? Perché lei non spiega (almeno credo) da dove iniziare essendo il mio un puledro? Valentina
Risposta:
Ciao Valentina,
sono molto felice di sapere che i miei insegnamenti
ti stanno ritornando utili.
Vedi il mio metodo di addestramento che può essere utilizzato sia per addestrare giovani cavalli che per riaddestrare dei cavalli già adulti o anche anziani, parte dal concetto di stimolo e risposta associato alla ricompensa. Quindi è un sistema oserei dire automatico di apprendimento. Pertanto alla base vi è il rapporto di relazione che si creerà tra il cavallo e il suo addestratore. Come ripeto sempre (forse esagerando, ma non credo) alla base dell’addestramento vi è il lavoro cosiddetto da terra fatto con le redini lunghe. Quindi si parte sempre da questo concetto per poi sviluppare e completare l’apprendimento in qualsiasi forma o misura.
E’ proprio nel momento in cui il cavallo si impossessa di questa serie di meccanismi e stimoli associati alle richieste dell’addestratore, che il metodo prende forma e si concretizza nella teoria dell’Apprendimento Unificato.
Segui alla lettera i miei consigli e vedrai che il tutto funziona facendoti ottenere in pochi mesi dei grandi risultati.
Se Hai problemi non mancare a riscrivermi.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao sono Giulio ed ho un cavallo di 3 anni baio e credo forse di origine tedesca. L’ho comprato da due mesi però adesso conoscendolo bene ho notato che quando lo striglio tende a scalciare ed a volte a mordere! Il cavallo devo dire che in generale è un pò aggressivo. Probabilmente non avendo esperienza forse non lo so manipolare bene. Secondo te devo essere severo con lui o comportarmi come si fa con un caro amico? Oggi ho comprato i tuoi libri e spero che mi arrivano subito per imparare tutto sui cavalli. Grazie della risposta che mi vorrai dare e scusa per il disturbo.
Risposta:
Ciao Giulio,
sicuramente e come al solito la reazione del tuo cavallo è dovuta alla giovane età, pertanto devi avere un atteggiamento tipico di quello che si ha con i bambini. Cerca di diventare suo amico facendogli capire che la tua attenzione nei suoi confronti è benevola ed affettuosa.
Fagli capire tramite i processi di stimolo e risposta che un suo comportamento da te condiviso lo porta ad avere una ricompensa alimentare e che diversamente un suo atteggiamento negativo quale ad esempio quello di mordere, scalciare ecc. lo porta ad essere sgridato e quindi a non ricevere del cibo. Ho detto sgridare ma non picchiare!
Ci vorranno molti mesi perché il tuo cavallo abbia fiducia e rispetto di te. Alla fine però quando avrai raggiunto i primi risultati ti sentirai ripagato dal tempo che gli avrai dedicato. Infatti credo che la soddisfazione più grande di un addestratore sono i risultati ottenuti con pazienza e nel tempo. Purtroppo nei cavalli non esiste niente di automatico o che si realizzi in un attimo.
Un caro saluto, Rosario Cosentino.
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Domanda:
Ciao mi chiamo Donatella ed ho comprato da un mese una cavalla che si chiama Natascia infatti viene dalla Russia anche se non ha i documenti d’origine. E’ molto brava ed io mi diverto molto con lei. Adesso ho notato però che quando e nel box ed è affacciata sulla mezza porta che muove e dondola la testa a destra e a sinistra. E’ come se ballasse! Non e che per caso sente il ritmo della musica perché io lascio sempre la radio accesa? Scusami ma io non ho esperienza con i cavalli ma mi piacerebbe imparare tanto o meglio quasi tutto. In conclusione questa cosa che fa la mia cavalla e una cosa normale che fanno tutti i cavalli oppure nasconde qualche problema?
Riposta:
Ciao Donatella,
purtroppo la tua cavalla è afflitta da un difetto cosiddetto redibitorio che si chiama “ballo dell’orso”. E un brutto vizio che può portare con il tempo ad un corto logoramento dei tendini e delle articolazioni ed è molto difficile da togliere.
Questo tipo di vizio deriva molto spesso dalla noia e dalla mancanza di movimento del cavallo, il quale è stato abbandonato nel box a logorarsi con la sua solitudine.
L’ideale sarebbe quello di tenere il cavallo occupato e distrarlo facendolo lavorare più spesso del solito.
Io ti consiglio anche di dividere il cibo in più razioni in modo che il cavallo occupi il suo tempo anche a mangiare.
Inoltre l’ideale sarebbe di tenere il cavallo fuori,
sempre al pascolo.
Infine ti consiglio di fornirgli la compagnia di piccoli animali, come ad esempio le simpatiche caprette Tibetane, le quali giocano con il cavallo distraendolo.
Abbi più cura del tuo cavallo cercando di rimanere molto tempo con lui e cerca di non trascurarlo! Purtroppo questo vizio se viene “sottovalutato” può portare nel tempo anche a dei disturbi più gravi di quelli che abbiamo parlato.
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Domanda:
-Sono un pò preoccupato per il mio cavallo perché ho notato che in alcuni giorni ha come delle crisi respiratorie ed è come se cercasse aria da ingerire nei polmoni; non so come spiegarti e non riesco a capire se ha problemi respiratori. Poi l’altro ieri appoggiava i denti sul porta sale e li batteva ingoiando dell’aria mi devo preoccupare?
Dovrei chiamare il veterinario oppure il suo è un semplice vizio e tu mi puoi aiutare? Grazie Antonio
Risposta:
Ciao Antonio,
da quello che tu mi descrivi purtroppo il tuo cavallo sembra che deglutisca aria e quindi si affetto del cosiddetto “ticchio d’appoggio”.
Questo difetto rientra nei vizi redibitori.
Io ti consiglio di far muovere il cavallo il più possibile, tenendolo impegnato e non dando pertanto alcuna possibilità di “appoggio” nel box , avendo cura di verniciare tutti gli spigoli e le superfici con dei prodotti idonei per tenerlo lontano.
L’ideale sarebbe di farlo stare molto al pascolo, cosicché rimanendo impegnato a brucare l’erba eviterebbe di “appoggiarsi” a delle superfici per deglutire aria.
In ogni caso con il tempo, purtroppo, bisognerà usare un bruttissimo collare con rinforzo in acciaio intorno al collo del cavallo, rimovendolo solo quando il cavallo mangia.
Malgrado tutto la soluzione definitiva al ticchio d’appoggio è l’intervento chirurgico da affidare ad un veterinario esperto!
Intervieni subito con il tuo veterinario.
Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
-Ancora complimenti per i tuoi bellissimi libri che mi hanno aiutato a capire moltissimo sui cavalli e ad imparare a gestirli bene. Ti chiedo un piccolo aiuto perché il mio cavallo in qualsiasi posto io lo lega, e che con qualsiasi tipo di corda io lo lega, lui la rompe tirando con tutta la sua forza e indietreggiando, finchè non raggiunge il suo obbiettivo.
Mi vergogno perché le mie amiche ogni volta che usciamo insieme e poi leghiamo i cavalli mi sottolineano questa buffa cosa. Mi puoi aiutare esiste una soluzione? Grazie in anticipo Lorella
Risposta:
Ciao Lorella,
sicuramente il tuo cavallo avrà subito in passato un
trauma dovuto a questo problema.
Anche a me è successo che dei cavalli per una questione prettamente “psicologica” non amassero di essere legati, pertanto rompevano a volte anche le redini pur di “sentirsi” liberi!
Il mio consiglio è semplice ma funzionale.
Prova a legare il cavallo con uno spago sottilissimo e che quindi possa essere rotto con estrema facilità al primo tentativo di rottura da parte del cavallo!
Ti sembrerà strano ma se il cavallo capisce che si può liberare dalla corda quando vuole e con un semplice “strattone”, si sentirà libero e non “costretto”, e pertanto dopo averlo fatto 3/4 volte non ci riproverà più sapendo che se vuole basta strattonare la corda che sarà libero!
E’ indubbiamente un meccanismo psicologico che abitua il cavallo a starsene tranquillo e a poter essere legato in un secondo tempo anche con una corda lunga, in quanto oramai si sente “libero” di decidere lui!
Questi problemi vedi ce li ha anche l’uomo se soffre di claustrofobia o di disturbi legati a fattori di ansia e di panico.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
-Buongiorno, mi scuso anticipatamente per il disturbo ma avrei bisogno di una piccola sua consulenza. Io premetto che facendo parte di una piccola associazione che organizza lunghe passeggiate a volte anche di 3 o 5 giorni, e quindi per forza di cosa siamo costretti a bivaccare e dormire all’aperto con tende e sacchi a pelo. Pertanto per la notte dobbiamo sistemare i cavalli i quali ho notato che specialmente quando vi è un cavallo nuovo che sopraggiunge da un altro maneggio che sono nervosi e il più delle volte litigano.
Io vorrei sapere se esiste un metodo che lei conosce per sistemare i cavalli in modo tale che non rischiano di farsi male. La ringrazio e la saluto cordialmente. Vanessa.
Risposta:
Ciao Vanessa,
premetto che in linea generale i cavalli che non si conoscono tra loro o che comunque non hanno confidenza non dovrebbero rimanere legati vicini! Se però si è costretti conviene sempre mantenere uno spazio di sicurezza cosi detto a” tiro di calcio”; oppure ancora meglio separarli con una cosiddetta “posta” o un semplice palo inclinato a 45 gradi che li separi uno dall’altro.
E’ sempre consigliabile legarli con delle corde non troppo lunghe e con ganci di sicurezza che consentano in caso di pericolo di liberare subito i cavalli.
Ti sembrerà molto strano prendere tutte queste precauzioni, ma credimi che è necessario per evitare delle lesioni irreparabili sia per l’uomo che per il cavallo.
Premesso quanto sopra, nel tuo caso ti consiglio di non legare il tuo cavallo, ma di creargli un recinto provvisorio con delle corde lasciandolo da solo a mangiucchiare un bel pò di fieno o di erbetta fresca.
Dopo che il tuo cavallo si sarà tranquillizzato e avrà capito che non corre alcun pericolo, vedrai che se ne starà buono buono nel suo recinto senza dare più fastidio.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
Domanda:
Salve mi chiamo Aurora, ho comprato una cavalla maremmana da circa 20 giorni da un commerciante del mio paese il quale mi aveva garantito che la cavalla è bravissima.
Purtroppo però io non avendo molto tempo e potendola montare solo una volta alla settimana, mi dice mia sorella che la cavalla durante il giorno non fa altro che scalciare contro le parete del box! Cosa significa? E’ un vizio? Cosa bisogna fare sono disperata.
Ciao Aurora.
Risposta :
Ciao Aurora,
questa come tante altre purtroppo è una abitudine procurata dalla noia che può essere alleviata o eliminata con la compagnia di un altro cavallo o di altro piccolo animale come ad esempio la solita capretta Tibetana.
Ti consiglio in ogni caso di rivestire le pareti o gli eventuali pilastri con della gomma per ridurre il pericolo di lesioni gravi al tuo cavallo quando scalcia.
Inoltre ho notato con l’esperienza che i cavalli che si comportano in tal modo trovano soddisfazione a provocare questi rumori acuti!
Esiste anche un ulteriore rimedio molto antico usato dai “birrocciai” che consisteva nel legare dei sacchi pieni di rami secchi spezzettati intorno alle pareti, cosi che potessero dare fastidio al cavallo irritandolo quando scalcia contro le pareti.
E’ un rimedio che ha dato ottimi risultati, anche se devo dire che non funziona con tutti i cavalli, ma solo con alcuni, o forse è meglio dire con la maggior parte.
Provaci, in un modo o nell’altro il problema è
risolvibile.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao volevo chiederti come mai il mio cavallo manda le orecchie indietro e tende a mordere quando l’uomo di scuderia si avvicina per portargli il cibo!
Abbiamo tutti paura pertanto gli diamo da mangiare sempre in due. Quindi uno si avvicina con il forcone per tenerlo lontano dalla mangiatoia mentre l’altro gli mette velocemente il cibo nella mangiatoia. Secondo te facciamo bene così? Oppure c’è un altro sistema?
Ma scusa ti vorrei chiedere: non gli si potrebbe togliere questo brutto vizio?
Grazie tanto Giulio e Fabio.
Risposta:
Ciao Giulio e Fabio,
certo che gli si può togliere il vizio!
Il problema è che questi cavalli presentano questo tipo di problema proprio perché hanno patito la fame quando erano puledri!
I motivi possono essere molteplici e a volte legati anche al fatto di essere stati allevati con ad esempio dei cavalli più adulti che privavano il puledro più giovane del cibo facendolo mangiare pochissimo e prendendolo a calci quando si avvicinava alla mangiatoia.
La colpa è sempre dell’uomo, perché bisogna fare le cose con giudizio e meticolosità; quindi osservare se tutti i cavalli mangiano nella stessa quantità e comunque dividere le razioni, applicando la regola che ogni cavallo mangi ad almeno due metri di distanza dall’altro.
Premesso ciò, è molto importante utilizzare un pò di astuzia avvicinandosi al cavallo da soli, (mai in due) con il secchio in “avanti”, e quando tenta di aggredirvi buttategli un po’ di mangime sul muso, il cavallo allora tenterà di mangiare a terra e cosi voi con tono fermo gli comanderete di “appoggiare” alla parete del box e di stare fermo; dopo di che gli butterete ancora un po’ di mangime sul muso svuotando il secchio nella mangiatoia.
Mentre fate tutto questo parlate con il cavallo e
mantenetevi calmo senza farvi vedere pauroso o
intimorito.
Ripetete la sequenza suddetta per qualche settimana
fino a quando il cavallo si sarà calmato e quindi si sarà abituato a controllare questo brutto “atteggiamento”. Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao mi chiamo Daniela ed ho una bellissima cavalla da tiro che pesa sui 750 kg. Immagina che io ci metto su i miei tre bambini di 8- 9 e 12 anni e li porto a spasso per il mio podere. La cavalla è buonissima ed io cerco di tenerla sempre al pascolo perché sono già due volte che ha delle brutte coliche in quanto il veterinario mi ha detto che ha il brutto vizio di mangiare frettolosamente (specialmente il mangime) procurandosi lei stessa delle indigestioni. Non ci sarebbe secondo te un sistema per abituarla diversamente? Ti sembrerà buffo ma anche il mio secondogenito ha il vizio di ingoiare il cibo senza masticarlo! Quindi io combatto tutto il giorno a sgridare mio figlio e la mia cavalla. Grazie e ancora complimenti per i tuoi libri.
Risposta:
Ciao Daniela,
sia per l’uomo che per i cavalli questo è un pessimo vizio che può portare nel caso dei cavalli anche a delle coliche mortali.
Pertanto è consigliabile di intervenire subito con
una rigida rieducazione alimentare.
Ricordiamoci che il cavallo al contrario delle mucche è monogastrico, non è un ruminante, quindi tutto quello che ingoia va direttamente nell’intestino per poi essere subito evacuato.
L’unico rimedio antico che si conosce è quello di inserire nella mangiatoia dei grossi sassi arrotondati di minerale che consentano al cavallo di rallentare la velocità nel mangiare.
Inoltre ti consiglio di non mettere mai grosse quantità di cibo nella mangiatoia, ma di distribuire il cibo in piccole porzioni. Ad esempio se il tuo cavallo deve mangiare due chilogrammi di mangime, distribuisciglielo nell’arco di mezz’ora in quattro piccole porzioni da circa 500 grammi. In tal modo il cavallo anche se tende a fare dei grandi bocconi, essendo la quantità minima non riuscirà a ingurgitarne più di tanto.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
Domanda:
Buongiorno Dr. Cosentino mi chiamo Isaura e le chiedo cortesemente di aiutarmi perché il mio cavallo ho notato da quando l’ ho comprato (sarà circa un mese) che non mangia tutto il cibo che io affettuosamente gli propino. Eppure devo dire che sono molto meticolosa nella scelta delle granaglie o dei mangimi adatti ai cavalli. Dove sbaglio secondo lei? E’ vero che il cibo deve piacere a lui e non a me, ma io non so cosa fare sono preoccupata. Quali sono i cibi più appetibili in genere secondo lei? Grazie e ancora complimenti.
Risposta:
Ciao Isaura,
purtroppo la vita è così: c’è chi ha il problema di mangiare troppo e velocemente e c’è chi invece è inappetente come il tuo cavallo.
Le cose da fare sono molteplici e dovrebbero essere
considerate da caso a caso.
Partiamo dal fatto di valutare prima la qualità del cibo verificando che non abbia un cattivo odore, dopodiché è importante ed è consigliabile pulire sempre molto bene la mangiatoia, lavandola accuratamente almeno ogni 2 o 3 giorni.
Ti consiglio di somministrare la razione in piccole e frequenti quantità, in quanto ti sembrerà strano, ma per certi cavalli vedere delle grosse quantità di cibo o la mangiatoia piena, li porta a sminuire il “valore” del cibo!
Naturalmente non bisogna dimenticare di valutare anche gli altri motivi di inappetenza riguardanti la salute della bocca del cavallo, come ad esempio un cavallo che ha dei problemi ai denti, come succede spesso con le cosiddette “punte” sui molari o come succede nei giovani puledri quando stanno cambiando i denti.
Infine bisognerà valutare la quantità di cibo in base
al lavoro che il cavallo compie, perché se un cavallo lavora poco e sta fermo nel box avrà bisogno di poco cibo, viceversa ne avrà bisogno di molto se invece il cavallo lavora molto oppure è un cavallo da competizione.
Metti sempre un cucchiaio di sale grosso da cucina o ancora meglio predisponi nel box un rullo di sale in quanto il cavallo sudando molto durante il lavoro, deve recuperare i sali minerali persi i quali sono determinanti per i suoi bisogni fisiologici.
Infine prova a cambiare il tipo di mangime o di granaglie in quanto ti sembrerà strano, ma non tutti i cavalli mangiano tutto! Io ho visto cavalli che ad esempio odiano le carrube, o le giuggiole, anche se è pensiero comune che invece quest’ultime siano il cibo preferito dei cavalli!
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao mi chiamo Carlo ed ho un cavallo Frisone da solo 5 giorni e mi sono accorto che è molto diffidente e mi gira sempre la schiena non facendosi accarezzare ne toccare nemmeno per essere pulito. Scusi la domanda un pò ingenua ma non è che gli sono antipatico? Come posso conquistare la sua fiducia? Non le nascondo che mi sento molto depresso perché speravo di trovare un amico con cui passare le mie noiose giornate. Scusi se lo disturbata ma per me è un grande problema.
Risposta:
Ciao Carlo,
ti tranquillizzo in quanto il rapporto con il tuo cavallo è molto semplice risolverlo, in quanto dipende principalmente da te.
Il tuo cavallo non conoscendoti è semplicemente diffidente. Devi pertanto conquistare la sua fiducia e stima con una serie di comportamenti che adesso proverò a suggerirti.
Avvicinati al tuo cavallo sempre fischiettando o parlandogli, cerca di usare un tono amichevole e cordiale; proprio come se ti trovassi di fronte ad una bella donna che hai appena conosciuto e che vorresti conquistare. Quando ti avvicini al cavallo evita di tenere in mano degli oggetti, specialmente se ingombranti o particolarmente strani. Evita di essere precipitoso e se il cavallo cerca di annusarti lascialo fare senza problemi. Osserva sempre il movimento delle sue orecchie, essendo cosciente che se li tiene indietro assumendo un’aria minacciosa, il cavallo è impaurito da qualcosa.
Chiarito ciò accattivati la sua simpatia con una bella carota o uno zuccherino, in quanto sono gli stimoli più idonei a motivarlo e a farlo diventare tuo amico.
Quando il cavallo avrà associato la tua presenza al dispensare continuo di cibo da lui sicuramente apprezzato, non mancherà a diventare il tuo più grande amico!
Il vostro rapporto migliorerà con estrema facilità quotidianamente con l’addestramento e con il rapporto di relazione che si creerà fra tutti e due.
Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Ciao sono Lucia ed ho una piccola stalla antica in cui tengo il mio cavallo d’inverno che ha una porta molto piccola e che mi crea dei problemi quando la sera devo portare il cavallo dal paddock nel suo box, in quanto il cavallo si rifiuta di passare. Il motivo sarà dovuto al fatto che la porta è troppo stretta?
Visto che con il cavallo che avevo prima questo problema non c’era allora vorrei sapere se è una questione di carattere oppure il problema sia dovuto ad altri fattori? Grazie tante e scusa per il disturbo.
Risposta:
Ciao Lucia,
tieni presente che i cavalli per loro natura sarebbero predisposti a vivere in grandi spazi all’aperto! E’ stato poi l’uomo che per diverse esigenze li ha “costretti a vivere in piccolissimi spazi”.
Pertanto è consigliabile che le porte siano sempre grandi e spaziose.
Se devi però farlo passare attraverso una porta piccola e stretta, conducilo sempre con una corda lunga anticipandolo TU, e rassicurandolo che se prima ci passi TU, potrà passarci anche lui.
Dagli sempre un premio alimentare in prossimità
dell’ingresso e poi dell’uscita dalla porta.
Io sono dell’idea in ogni caso, che bisogna far vivere i cavalli in un ambiente idoneo e spazioso, consentendogli la possibilità di movimento e di naturalezza.
Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Ciao mi chiamo Gisella e da circa un mese sto utilizzando il tuo corso il quale lo trovo molto interessante ed innovativo. Vorrei sapere come in realtà si deve condurre un cavallo fuori dal box per portarlo ad esempio al pascolo visto che il mio quando usciamo fuori dal box tende a tirarmi o a scappare davanti a me per soffermarsi poi subito dopo davanti ai box degli altri cavalli. Conviene portarlo fuori con la capezza o come mi aveva consigliato una mia amica con la testiera e il morso? Io credo che volendolo portare solo al pascolo e non dovendolo montare, che sarebbe superfluo mettergli il morso per condurlo semplicemente fuori. Tu cosa mi consigli? Grazie ancora.
Risposta:
Ciao Gisella,
si sono d’accordo con te che è superfluo e poco pratico portare una cavallo al pascolo con la testiera e il morso!
I cavalli come i bambini bisogna educarli facendogli capire che ci sono delle regole ben precise da rispettare.
Quando esci dal tuo box con il tuo cavallo con la capezza e la lunghina mantieniti sempre al suo fianco all’altezza della spalla tenendo la corda non troppo lunga. Correggilo con degli “strattoni” se tende ad andare i avanti o a precipitarsi o a distrarsi con altri cavalli vicini; appena sarai arrivata al paddock se si sarà comportato bene gli darai una ricompensa.
Non commettere l’errore di lasciarlo subito libero rimanendo dietro di lui; ma nemmeno troppo vicino al suo fianco; poniti davanti a lui guardandolo in faccia e parlandogli; solo dopo liberalo dalla lunghina, allontanandoti di qualche metro ma sempre rimanendo in direzione del collo del cavallo, in quanto quasi sicuramente (specialmente se non esce dal box da qualche giorno) si metterà a sgroppare o a scalciare giocosamente.
Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Salve sono la signora Adele ed ho un cavallo tedesco (credo che sia un Hannover) che quando lo metto nel paddock dopo circa 20 minuti tende a saltare il recinto per scappare via. Non le nascondo che sono scioccata in quanto abito in una zona in cui a solo 2 km vi è l’uscita dell’autostrada; si rende conto che questo mi procura una grande ansia? Salta qualsiasi cosa che gli si pone davanti. Non ho il coraggio di lasciarlo sempre nel box chiuso in quanto mi sembra una cosa inumana.
Esiste qualche sistema o qualche metodo di addestramento per non farlo saltare?
Risposta:
Ciao Adele,
il tuo cavallo sicuramente è un cosiddetto “saltatore nato” pertanto ci sono una serie di rimedi idonei o meno idonei che sono da attuare in quanto nel tuo caso il cavallo saltando il recinto potrebbe provocare dei gravi danni a cose e persone!
Ad esempio in America usano le cosiddette balze, le quali consistono in delle fascette imbottite legate una all’altra e allacciate intorno ai pastorali anteriori, abbastanza distanziate da consentire al cavallo di camminare; in tale modo il cavallo è limitato a correre o saltare!
Io a questo sistema non sono molto d’accordo. Altro metodo più moderno potrebbe essere quello di utilizzare delle bande elettriche alimentate da una batteria a 12 volt. Anche questo sistema a volte viene ignorato da alcuni cavalli perché pur sapendo di prendere la corrente saltano lo stesso lo steccato. L’ideale quindi sarebbe di creare dei recinti estremamente alti che superano i 3 metri. Capisco la spesa a cui uno va incontro, ma se paragonata ai possibili danni che con la fuga potrebbe procurare il cavallo, credo che alla fine i benefici paragonati ai costi siano nettamente superiori.
In ogni caso valuta che un cavallo che è un gran saltatore come il tuo potrebbe essere sfruttato per fare le gare di salto ostacoli. Se tu non hai la possibilità di farlo, parlane con qualche promettente cavaliere professionista.
Un caro saluto, Rosario Casentino.
Domanda:
Ciao ieri sera ci sono volute 3 ore per poter prendere il mio cavallo e rimetterlo nel box dal paddock in quanto io più mi avvicinavo più lui scappava via, ero veramente fuori di me e pensavo di volerlo ammazzare di botte quando l’avrei ripreso.
Esiste un sistema come si vede nei film in cui tu fischi o chiami il cavallo e lui arriva in un attimo?! Ti prego dimmi come si fa ad insegnarglielo.
Con immensa gratitudine Ignazio.
Risposta:
Ciao Ignazio,
capisco il tuo problema e credimi che anche se è possibile e per niente difficile, non è che i cavalli quando li abitui a farli venire al fischio sia sempre così automatico come si vede nei film!
In ogni caso il cavallo come avrai già capito leggendo i miei libri, si lascia sempre prendere dalla “gola” per via della sua ghiottoneria!
Pertanto l’astuzia più semplice che viene utilizzata dall’uomo, conoscendo la sua golosità, è quella di avvicinarsi al cavallo con un secchio di mangime o una bellissima carota in bella vista che lo renderà disponibile a farsi prendere e quindi a farsi portare nel box.
Io ho visto che alcuni utilizzano un sistema molto antico che a me a dire la verità non piace molto, e che consiste di lasciare attaccata alla capezza un cordino di 30/40 cm. (che essendo corto non costituisce pericolo per il cavallo), ma bensì consentirà di prenderlo con più facilità senza avvicinarsi troppo alla testa del cavallo e quindi impaurendolo!
Io sono per il mio sistema, ossia quello di insegnare al cavallo di venire da me quando lo chiamo, utilizzando quel metodo che consiste nel dargli una ricompensa alimentare ogni volta che il cavallo lo chiamo.
Si inizia prima allontanandosi dal cavallo e ponendosi di fronte ad esso ad almeno 2 metri, per poi spostarsi a 3 metri, e quindi a 4 metri ed oltre, chiamandolo e facendogli vedere un premio alimentare che gli verrà fatto mangiare sulla mano dell’addestratore quando si sarà avvicinato.
Bisognerà ripetere quanto suddetto per almeno una settimana e comunque tutti giorni per almeno mezz’ora!
I miei cavalli vengono da me con il semplice gesto della mano e chiamandoli per nome perché sanno che quando mi saranno vicini riceveranno una bella carezza, una grattatina sulla testa e una bella carotona.
Altra cosa importante se vedete che un cavallo non si lascia prendere è quella di accovacciarsi a terra e di chiamarlo con in mano una carota. Questa posizione dell’uomo accovacciato a terra crea nella psicologia del cavallo un messaggio se vogliamo quasi di “sottomissione” che viene giudicato positivamente dell’animale, il quale al 99% dei casi dopo 4/5 tentativi si avvicina all’uomo.
Attenzione non commettete l’errore di picchiare il cavallo dopo che si farà prendere; nemmeno se sarete sudatissimi ed avrete perso un’ora ed oltre del vostro tempo per riprenderlo!
Credetemi, picchiarlo non risolverebbe nulla perché non crea un apprendimento positivo, ma al contrario creerebbe uno stimolo avversativo di cui il cavallo se ne impossesserebbe e che poi fareste fatica ad eliminare.
Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Buonasera il mio cavallo che è un puledro di circa 5 anni mi sta facendo disperare perché non apre la bocca e non si lascia mettere il filetto. Ho provato con le buone e poi anche con le cattive! Direi che è inutile non ha proprio voglia di lavorare, perché lo sa che al filetto segue la sella e quindi il lavoro. Non e che è troppo vagabondo? Riusciresti tu a darmi dei suggerimenti per risolvere questo mio problema? Ti ringrazio infinitamente. Domenico.
Risposta:
Ciao Domenico, ti trovi come tutti gli addestratori nella fase iniziale dell’addestramento quindi in una fase dedicata che richiede pazienza.
Come ho già suggerito più volte nei miei libri, io ti consiglio di porti sotto la testa del cavallo, e mentre gli metti la testiera, di premere con il dito indice lateralmente tra le labbra in prossimità dove il cavallo presenta lo spazio tra i denti toccando leggermente la lingua; in tale modo produrrai per riflesso condizionato l’apertura della bocca.
Non dimenticare, dopo che gli avrai messo il morso di premiarlo facendogli capire che quello che gli stai chiedendo e semplicemente una cosa positiva un piccolo “gioco” a cui dovrà abituarsi per sempre.
Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Ciao Rosario scusa se ti disturbo ma volevo sapere se esiste un rimedio al fatto che il mio cavallo non si lascia infilare la testiera. Mi sono accorto però che il problema non è dovuto al morso ma al fatto che è troppo geloso se gli tocchi le orecchie! Infatti lo si può accarezzare ovunque, ma appena gli tocchi le orecchie si sposta drasticamente e ti da la schiena. Io ho questo cavallo solo da circa 3 mesi e non so è scioccato dal suo precedente proprietario in questo sarà forse stato maltrattato o picchiato. Cosa mi consigli di fare? Mi potresti aiutare?
Cordiali saluti Federico.
Risposta:
Ciao Federico, sicuramente il problema come al solito è dovuto all’approccio sbagliato dell’uomo verso il cavallo il quale ha provocato senza ombra di dubbio le reazioni che tu mi dici.
Purtroppo questo problema è molto presente in quei cavalli che hanno la sfortuna di essere manipolati in modo sbagliato da persone ignoranti ed inesperte.
Per eliminare questo problema al tuo cavallo ci vorrà qualche mese. Pertanto inizialmente utilizza una testiera con la fibbia che si può aprire quando si applica il filetto e quindi essere richiusa dietro le orecchie. Oppure prova ad allacciare la testiera rialzandoti da terra con una panca o salendo su una balla di paglia in modo tale da infilare la testiera sopra tutte e due le orecchie, naturalmente prima su una o poi sull’altra. Appena avrai completata l’operazione dagli un premio alimentare e accarezzalo.
Dovrà capire con il tempo che tu nel fare le operazioni suddette non gli provochi del dolore, ma che al contrario che sarà premiato con una carota. Quando avrà associato lo stimolo positivo della ricompensa e si sarà verificato L’Apprendimento Unificato non avrai più problemi.
Ti ripeto che ci vorrà un pò di tempo ma alla fine il tuo cavallo dimenticherà i traumi subiti e si lascerà mettere la testiera con estrema disinvoltura.
Un caro saluto, Rosario Casentino
*******
Domanda:
Ciao sono Loretta e avevo una curiosità da togliermi. Visto che tu sai tutto sui cavalli e sai come la pensano potresti dirmi perché il mio cavallo da giorni essendo arrivata una nuova cavalla in scuderia non fa altro che nitrire, essere distratto e a me non dare più confidenza? Sarà innamorato? Non credo visto che è un castrone? Grazie e scusa per le domande che possono sembrarti un pò troppo stupide
Risposta:
Ciao Loretta,
le domande sui cavalli non sono mai stupide!
I cavalli hanno dei codici istintivi e delle regole naturalmente non scritte che atavicamente ereditano perché sono depositate nel loro DNA. Vedi il tuo cavallo sta semplicemente comportandosi in modo consone alla sua natura. Quindi cerca di imporre la sua presenza in scuderia “presentandosi” alla nuova arrivata.
Questo suo atteggiamento con il tempo svanirà ed inizierà a darti di nuovo la sua confidenza e “disponibilità”!
In realtà se ci pensi bene anche l’uomo quando sopraggiunge in casa un ospite è un po’ impacciato e distratto, ed a volte fa fatica a muoversi manifestando una certa emozione.
Anche nei cavalli come nell’uomo può succedere
una cosa del genere. Un caro saluto Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao siamo Francesca e Laura e volevamo sapere qual è il miglior sistema per asciugare il cavallo bagnato quando arriva in scuderia.Grazie e compliment. Sei grande!!!
Risposta:
Ciao Francesca e Laura,
grazie per i complimenti che mi fanno sempre piacere.
Vi sembrerà strano, ma essere molto attenti ed utilizzare il metodo giusto di comportamento, diventa importante ed essenziale per la salute del cavallo.
Nel vostro caso io consiglio sempre di asciugare prima il cavallo con della paglia e poi spazzolarlo contro pelo; quindi subito spruzzargli addosso dell’alcol,spazzolandolo energicamente ancora contro pelo. Usate poi una buona coperta la quale se si dovesse inzuppare di sudore, bisognerà sostituirla con una coperta pulita, in modo tale che il cavallo sviluppi calore asciutto.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
*******
Domanda:
Buonasera sono circa un paio di anni che faccio dei concorsi di salto ostacoli interregionali e sono costretto per forza di cosa a spostarmi da una città all’altra. Il mio problema è che perdo una sacco di tempo a caricare il mio cavallo sul van perché ha una paura fobica di entrare dentro.
Sicuramente sarà stato scioccato dai suoi precedenti proprietari…fatto sta che la volta scorsa essendo in ritardo e non avendo del tempo disponibile sono stato costretto a fargli una puntura di calmante per farlo poi salire sul van.
Eiste un sistema per togliergli questa fobia? Grazie tante per l’aiuto.
Risposta:
Ciao, non essendo la lettera firmata mi rivolgo al
maschile.
Come al solito devo dire che se si avesse pazienza ad abituare il cavallo a salire nel modo giusto sul trailer o van, non si avrebbero poi dei problemi futuri.
Il problema diventa molto grande proprio per quei cavalli che sono destinati alle gare, alle competizioni o agli spettacoli equestri. Pertanto visto che occorre tempo e calma, è necessario abituare il cavallo molto prima che vi necessiti di trasportarlo.
Procedete nel seguente modo:
se siete possessori di un van o di un trailer non mancate di lasciarlo in prossimità del pascolo in modo che il cavallo prenda confidenza con la visibilità dello stesso.
Quando avete del tempo disponibile, fate fare al cavallo dei lunghi girotondi intorno al trailer o al van cibandolo in prossimità della rampa di carico. Dopo qualche settimana all’ora del pasto giornaliero dategli da mangiare in un secchio proprio vicino al van, avvicinandovi alla rampa di carico e salendovi lentamente su mentre il cavallo mangia nel secchio.
Fatelo entrare dentro proprio mentre mangia nel secchio e accarezzatelo, parlategli e distraetelo.
Fategli associare la gradevolezza del cibo a quella
del van o del trailer.
State attenti a non far scivolare il cavallo in prossimità della rampa di carico, in quanto il tutto andrebbe a discapito del lavoro e del tempo che avete investito! Infatti il cavallo potrebbe traumatizzarsi e non salire più su un van o un trailer.
Dopo qualche settimana di esercizio il vostro cavallo si sarà abituato cosi tanto, da salire con disinvoltura sul van o sul trailer, apprezzandolo e facendosi trasportare senza più problemi.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao sono Natalia ed ho un cavallo portoghese di 7 anni molto bello il quale mi crea da qualche mese un problema, ossia si impenna mentre lo conduco a mano fuori dal box. La mia preoccupazione più grande e che poi non me lo faccia anche mentre lo monto! Per il momento non lo fa… ma io non ti nascondo che sto in ansia mentre gli sono sopra. Avrei veramente bisogno di un consiglio. Grazie di esistere!
Risposta:
Ciao Natalia,
indubbiamente un cavallo condotto a mano che si impenna non è una cosa bella da vedere; anzi direi che è un bruttissimo vizio e che può diventare anche pericoloso.
Infatti quando a un cavallo gli si insegna di alzarsi in piedi per eseguire la figura della levade è un conto; mentre se lo fa per difesa, bisogna intervenire per togliergli questo vizio.
Ti consiglio di procedere nel seguente modo: procurati un peso in ferro di 2 o 3 kg. e attaccalo sotto la capezza del cavallo con una corda lunga almeno 60 cm e tenendo il peso in mano procedi in avanti insieme al cavallo; nel preciso momento in cui il cavallo si alza in piedi fai cadere dalle tue mani il peso in ferro; il cavallo sentendosi abbassare di colpo la testa perderà il baricentro dell’inpennata rinunciando ad alzarsi in piedi sugli anteriori. Basteranno 5 o 6 sequenze del genere che lo dissuaderanno a ripetere una tale difesa.
Il suddetto sistema non è da ritenersi coercitivo in quanto non provoca al cavallo alcuna ferita o maltrattamento. Bensì si cercherà di fargli capire che quel tipo di difesa lo porta ad uno stato di disagio e che quindi non gli converrà di ripeterlo oltre! Purtroppo non vi sono altri sistemi per spiegare e portare il cavallo a non ripetere tale difesa. Inoltre visto che a volte ci sono cavalli che alzandosi in piedi possono cadere, battere la testa e a volte morire (per non parlare dei danni che potrebbero procurare all’uomo), credo che il mio suggerimento sia il male minore.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Non mi ricordo mai più un anno come questo con tanti insetti e tante zanzare! Non vorrei esagerare, ma mi fanno letteralmente paura!
Ti volevo chiedere se esistono degli accorgimenti più furbi e comunque particolari che possono alleviare i problemi degli insetti durante l’estate in quanto il mio cavallo ne è particolarmente sensibile.
Risposta:
Ciao, questo è un problema tipicamente estivo a cui si può ovviare sia con un sistema pratico che utilizzando un sistema chimico.
Il sistema pratico consiste nell’utilizzare particolari coperte fatte di rete, le quali offrono una discreta protezione al corpo del cavallo; mentre per la testa si possono usare le copriorecchie con delle frange che scendono sulla fronte del cavallo.
Invece il sistema chimico consiste nello spruzzare sul corpo del cavallo un particolare spray antirepellente che respinge per via del suo odore gli insetti fastidiosi.
Oramai in commercio ho visto che l’industria farmaceutica-veterinaria ha creato dei prodotti estremamente validi e funzionali. L’unica controindicazione è quella di utilizzare questi prodotti solo dopo che il cavallo ha finito di lavorare e sia completamente asciutto in quanto il sudore elimina o comunque attenua la protezione dello spray.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao mi chiamo Rosa ed ho un cavallo nero molto bello che curo io particolarmente. Ha la criniera, il pelo e la coda bellissimi, io utilizzo particolari prodotti di igiene e toilettatura molto professionali e di grande qualità che mi fanno ottenere dei bellissimi risultati.
Il mio problema è che malgrado tutte queste mie attenzioni il mio cavallo si frega la coda contro il box strappandosela a dismisura! Tu naturalmente capirai che questo mi fa molto rabbia; mi potresti aiutare con qualche consiglio che mi possa aiutare a risolvere questa situazione? Te ne sarei veramente grata.
Risposta:
Ciao Rosa,
anche a me piacciono moltissimo i cavalli curati ed ordinati; con una criniera fluente e ben curata e con una coda linda e lucente.
Mi da molto fastidio la coda cosiddetta “spelacchiata” e rovinata da strappi o tagliata con le forbici! Però, c’è da dire che a volte subentrano dei fattori legati a dei problemi esterni, e a prescindere dalle cure che uno gli dedica!
Infatti la prima cosa che bisogna osservare è che il cavallo non abbia dei pidocchi sotto la coda, in quanto questo problema porterebbe il cavallo a sfregarsi la coda contro le parete del box.
Inoltre io consiglio specialmente durante il trasporto sul van di utilizzare un paracoda che puoi comprare dal tuo sellaio. Utilizza naturalmente i vari prodotti di bellezza oramai all’avanguardia per la cura della coda e della criniera, non dimenticando di spazzolare sia la coda che la criniera tutti i giorni, usando estrema cura e dedizione.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Buongiorno Dr. Cosentino mi permetto di disturbarla perché avrei bisogno di un suo consiglio. Il mio cavallo mi crea problemi durante la ferratura in quanto non sta fermo e mi ha fatto già cambiare tre maniscalchi, purtroppo però lei capirà che io abitando in un piccolo paese di montagna, che non abbia molta scelta di maniscalchi.
Ne ho trovato uno che ha persino picchiato il mio cavallo, ma io l’ ho mandato via senza neanche pagarlo, pur lasciandomi il cavallo ferrato solo negli anteriori. La prego di darmi dei consigli di qualsiasi tipo purchè possa risolvere il mio problema. Grazie infinite. Sandra.
Risposta:
Ciao Sandra,
io raccomando sempre di abituare i cavalli ad alzare i piedi già ad un anno, facendo finta di battere con un martello sulla corona e sul fettone simulando la ferratura. In tal modo il cavallo si abituerà e stare tranquillo quando arriverà il momento di essere ferrato per la prima volta.
Purtroppo però la negligenza o se vogliamo essere benevoli, la mancanza di tempo, portano gli allevatori o proprietari del cavallo a non praticare quanto suddetto con le conseguenze derivanti.
Nel caso in cui purtroppo il cavallo non e stato abituato bisognerà utilizzare svariati metodi per poterlo ferrare che vanno da quello di stancarlo girandolo alla corda prima di ferrarlo, a quello di applicare il filetto per distrarlo, o se no ricorrere al fatidico secchio di avena che distrae il cavallo dal maniscalco.
Quando ci troviamo però di fronte a dei cavalli che odiano proprio di essere ferrati, allora bisognerà utilizzare le balze con una corda di almeno 2/3 metri di lunghezza che servirà a tenere il piede del cavallo sollevato in alto, mentre un’altra persona trattiene impegnato o legato il cavallo davanti, mentre il maniscalco prova a ferrarlo.
Vi e ancora un altro sistema a mio avviso coercitivo e che io pertanto non consiglio, che consiste nell’utilizzare il terribile torcinaso!!!
Comunque io consiglio sempre di non iniziare una lotta impari con il proprio cavallo, perché la cosa porta solo a traumatizzarlo senza ottenere alcun risultato!
Anzi devo dire che l’unico risultato che si raggiunge
è la repulsione verso la ferratura! Un caro saluto, Rosario Casentino
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Domanda:
Buongiorno mi chiamo Antonio ed ho cinque cavalli tutti bravi ed educati tranne uno che pur essendo un cavallo di 15 anni rampa di brutto facendomi a volte anche paura. Devo dire che l’ ho anche picchiato con il frustino ed è stato peggio. Può contaminare anche gli altri cavalli con questo vizio? Lei ha mai avuto un problema del genere?
Risposta:
Ciao Antonio,
lo ripeterò sempre e fino alla noia che picchiare un cavallo è una cosa inutile e che non porta da nessuna parte.
Premesso ciò ti vorrei spiegare qual è il sistema per
evitare che il cavallo rampi.
Quello che ti illustrerò io, è a mio avviso il più funzionale, e consiste nel formare una specie di anello interno agli avambracci del cavallo il quale passi ben al di sopra dell’articolazione del carpo e che sia legato al sottopancia.
E’ più facile farlo che spiegarlo, in quanto è questo un sistema semplice il quale ha l’utilità sia di ovviare momentaneamente al problema e sia di dissuadere per sempre il cavallo a continuare in questo brutto difetto.
Un caro saluto, Rosario Cosentino.
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Domanda:
Buonasera Dr. Cosentino, vorrei per cortesia sapere se le è mai capitato un cavallo il quale è eccessivamente sensibile in bocca in quanto da circa un mese credo di essermi imbattuto in un cavallo che non tollera nessun tipo di morso o filetto che ci sia in commercio! Ho chiamato il mio veterinario per capire che non avesse problemi alla lingua o al palato ma sembra che sia tutto normale. Io cerco o almeno credo di essere leggero con la mano ma qualsiasi sistema adotti non raggiungo alcun risultato se lei conosce questo tipo di problemi può darmi dei suggerimenti? Grazie tante Rocco.
Risposta:
Ciao Rocco, il tuo cavallo è il tipico animale che è molto sensibile in bocca; non nascondo che questo tipo di difetto è abbastanza raro perché in generale i cavalli dopo un pò di tempo finiscono con l’accettare il morso.
Andando per gradi bisogna prima accertare che il cavaliere senza rendersene conto abbia una mano eccessivamente pesante; in tal caso si può risolvere il problema usando un morso morbido in gomma o in plastica (come si fa con i puledri). Se il problema però sussiste il tuo cavallo è uno di quei rarissimi casi in cui si è costretti ad usare l’hackamore il quale non poggiando affatto nella bocca del cavallo si risolve il problema.
Devo dire però che con l’hackamore non si riesce a raggiungere o meglio ad ottenere il massimo di equilibrio e di addestramento di un cavallo ad esempio all’ alta scuola. Però ciò non toglie che si può montare il cavallo divertendosi in passeggiata, al salto ostacoli, etc.etc.
D’altronde ci sono dei cavalli che non accetteranno mai il morso e quindi onde evitare che non vengano mai montati, credo che la scelta dell’hackamore sia l’unica soluzione esistente. Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Ciao sono Lodovica ed ho una cavalla che quando la monto tende continuamente a tenere aperta la bocca appoggiandosi sul morso e dandomi enormi problemi quando vado in passeggiata. Come posso fargli capire di tenere la bocca chiusa?
Risposta:
Ciao Ludovica, la soluzione al tuo problema esiste già ed è molto semplice; infatti basta recarti presso la tua selleria di fiducia e comprare una testiera con la capezzina ad incrocio e con il cosiddetto “chiudi bocca”, che serve appunto a non dare all cavallo la possibilità di aprire la bocca quando viene montato.
Se vuoi risparmiare del denaro puoi acquistare solo la singola capezzina che potrai sostituire a quella della tua testiera. Spero di esserti stato utile. Un caro saluto
Rosario Cosentino
Domanda:
Ciao il mio cavallo irrigidisce la nuca e a volte cammina con la testa alta come se fosse un cervo. Questa cosa a me da molto fastidio anche perché le mie amiche mi scherzano e ridono di me. Mi può aiutare e darmi delle dritte? Grazie Donatella.
Risposta:
Ciao Donatella, per quanto riguarda i problemi di cui tu parli bisogna intervenire su due fronti: il primo riguardante il fatto di irrigidire la nuca, il quale si risolve in modo molto semplice comprando una martingala scorrevole ad anello, oppure una semplice imbrigliatura combinata. Non ti consiglio di usare la cosiddetta “redine tedesca” in quanto è un aiuto molto complesso che possono utilizzare solo degli esperti addestratori di cavalli.
Il secondo problema riguardante il fatto che cammina con la testa alta, è invece legato all’addestramento.
Infatti la tua cavalla non è stata addestrata al “piego della testa” e quindi alla “riunione”; figure queste che determinano l’inclinatura della testa e dell’incollatura, e che consentano al cavallo di poter lavorare in rettangolo regolarmente e assumendo un aspetto elegante e regale.
Puoi utilizzare la martingala insieme alle redini
lunghe iniziando un riaddestramento da terra. Ci vorranno almeno 2 mesi, ma risolverai il problema con estrema facilità.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Buongiorno da circa un mese il mio cavallo ho notato che ha un pessimo vizio; infatti forse perché non vuole lavorare toglie il morso dal lato della bocca! Ho chiesto agli amici del mio centro ippico e nessuno aveva mai sentito parlare di una cosa così strana. Lei che vedo che ha tanta esperienza ha mai sentito parlare di una cosa del genere? Insomma conosce o esiste un modo per togliere questo vizio al mio cavallo? Con immensa gratitudine Maria.
Risposta:
Ciao Maria, puoi risolvere il tuo problema semplicemente collocando di lato tra la campanella del morso e l’angolo della bocca del cavallo delle cosiddette “rondelle” di gomma o di plastica, le quali dissuadano il cavallo da questo fastidioso vizio che a volte può diventare anche pericoloso perché procura delle ferite con dei conseguenti dolori fastidiosi.
Inizialmente il tuo cavallo sarà un po’ impacciato e infastidito, ma dopo qualche giorno si abituerà alle rondelle ignorandole ed eliminando completamente dopo qualche settimana il vizio di togliere il morso
lateralmente dalla bocca. Un caro saluto, Rosario Cosentino
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Domanda:
Buongiorno Maestro ho letto tutti i suoi libri e me ne compiaccio lei è veramente bravo. Ho notato che lei è contrario a girare il cavallo alla corda ma che invece consiglia di lavorarlo a redine lunghe in quanto come dice lei si ottengono ottimi e migliori risultati.
Io sono molto d’accordo su questo anche se ero stato abituato a lavorare il cavallo alla corda da quando ero ragazzo.
Il mio cavallo in questo periodo lavorandolo alla corda mi sono accorto che tiene la testa bassa, la groppa ferma non distendendosi in avanti. Mi potrebbe dare dei consigli per riuscire a superare questo scoglio che mi ha bloccato nel lavoro di addestramento? Grazie Alberto
Risposta:
Ciao Alberto,
io sul discorso di non girare il cavallo alla corda ne
ho fatto “il mio cavallo di battaglia”!
Tutti quelli che mi conoscono sanno che io sono contrario in quanto ritengo che sia una cosa così difficile e complessa, e che bisognerebbe farla solo se si è veramente preparati e dei professionisti!
Purtroppo invece noto che la prima cosa che fa un ragazzo dopo 3 giorni che ha iniziato a praticare equitazione, è proprio quella di girare il cavallo alla corda!!!
Sicuramente sembra una cosa facile, ma è proprio in tale modo che si “rovina” un cavallo creandogli dei vizi ed un disapprendimento a quello che aveva imparato!
Inoltre per esperienza vi posso assicurare che quello che si ottiene con le redini lunghe non lo si potrà mai ottenere girando il cavallo alla corda.
Pertanto se tu sei un grande esperto e vuoi lavorare il cavallo alla corda…provaci; la soluzione per risolvere il tuo problema consiste nell’ utilizzare un filetto elevatore, insieme a delle redine fisse collocate più in alto del solito e quindi imprimendo un maggiore impulso. Come vedi la cosa non è semplice. Pertanto prova a risolvere il problema con il mio sistema di apprendimento il quale senza ombra di dubbio è più semplice e funzionale.
Un caro saluto, Rosario Cosentino