ROLLERMAN di Rosario Cosentino è stato Proclamato vincitore assoluto nel settore Animazione e per la TV del 10 FESTIVAL INTERNAZIONALE DI EQUUS FILM FEST

 (Sacramento, USA) piazzandosi al primo posto della sua categoria! www.rollerman.it 

ROLLERMAN by Rosario Cosentino was proclaimed overall winner in the Animation and TV sector of the 10th INTERNATIONAL FESTIVAL OF EQUUS FILM FEST

 (Sacramento, USA) placing first in its category! www.rollerman.it


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Blog Rosario Cosentino

CONSIGLI UTILI (DOMA E ADDESTRAMENTO CAVALLI) P. 1

Tramite questo BLOG avrete la possibilità di divenire dei grandissimi conoscitori ed esperti di Equitazione, con la possibilità di saper finalmente curare e risolvere innumerevoli problemi con il vostro cavallo, nonche scegliere i cavalli giusti e idonei alle vostre esigenze, senza prendere delle cosiddette “fregature”!
Un caro saluto Rosario Cosentino



CONSIGLI UTILI

Cari amici miei, quando ho iniziato a scrivere nel lontano 1997 il mio primo Libro "L'Apprendimento Unificato", non credevo che potesse avere un cosi grande successo! Non credevo che poi questo successo potesse allargarsi anche a livello mondiale con l'uscita dei 2 Manuali l'Addestracavalli e il Manuale del Cavaliere!
Non credevo che i miei libri e DVD potessero essere tradotti in 5 lingue ed avere una cosi enorme divulgazione e livello internazionale. Se penso poi che fra non molto entreremo nei mercati Asiatici (Cina, Giappone, India, etc.) dove l'interesse per i cavalli cresce ogni giorno a dismisura...Mi assale letteralmente l'ansia.
Cosa Vi posso dire se non...Grazie...Grazie...E ancora Grazie per la fiducia che mi avete dato, che continuate a darmi e che spero mi darete per il futuro!
Mi viene chiesto da molti anni di aprire uno BLOG per rispondere alle Vs. domande...
Ebbene eccovi accontentati…Ho aperto prima il BLOG sul mio sito ufficiale e poi ho pubblicato questo libro dove ho raccolto le più importanti domande e quesiti che voi mi avete sottoposto negli ultimi anni. Infatti di seguito troverete alcune domande con le relative risposte, a quelli che sono i quesiti più richiesti e che comunque suscitano maggiore interesse alle migliaia di lettrici e di lettori.
Nell’occasione ne approfitto per ringraziare i miei collaboratori per il prezioso aiuto che mi danno e che mi hanno dato sino ad oggi.
Con Affetto Rosario Cosentino


Domande & Risposte

In questo Manuale troverete di seguito una serie di domande dei lettori con le relative risposte dell’autore, in cui sono contenuti di seguito i Consigli Utili per la risoluzione di una serie di problemi con i cavalli.
Come noterete le domande le abbiamo lasciate così come ci sono state poste. Pertanto non avendo apportato delle modifiche: ai testi, ai contenuti, alla sintassi, etc., il modo di esprimersi è quello originale!
Abbiamo a volte volutamente tralasciato anche eventuali errori grammaticali o di espressione, che siamo sicuri che non siano stati altro che il frutto della “ fretta “ di scrivere, dovuta all’ansia di ricevere una risposta.
Le domande sono frammentarie perché abbiamo scelto di pubblicare “il cuore del quesito”, tralasciando quelle parti che non avrebbero avuto senso o che non erano interessanti per il lettore di questo libro, (tipo i complimenti, le curiosità personali sull’autore, etc., etc.).
Abbiamo inoltre eliminato la località, l’indirizzo o comunque quelle frasi che potessero identificare l’utente che pone la domanda.

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Domanda:

Dott. Cosentino, Buongiorno..... Ho ricevuto il suo materiale, e lo trovo molto interessante... proverò a mettere in pratica tutto quello che mi interessa io
posseggo un frisone puro (certificati gialli e verdi) di un anno, ha vinto un secondo premio in Olanda in morfologia; e tengo un Paint di 5 anni anch’ esso con il certificato, le volevo dire che il mio paint è un pò atassico, barcolla, una volta montato in salita va che e" un fulmine, in discesa tende a inciampare quindi devo andare molto piano.... io le volevo chiedere sempre pagando se c ‘era una tecnica ,o una cura x evitare questo barcollamento grazie
Filippo





Risposta:

Ciao Filippo,
come è mia abitudine consiglio sempre (prima di esprimere un parere il quale potrebbe essere legato a problemi di salute), di consultare un medico veterinario per verificare se il cavallo presenta dei problemi di malattie.
Premesso ciò, e se siamo sicuri che invece il problema è legato a fattori di addestramento, vizi acquisiti, difetti caratteriali etc., allora cerco di intervenire io con la mia esperienza e conoscenza. Premetto che il problema del tuo cavallo potrebbe essere legato anche ad altri fattori a volte anche semplicissimi, e che sono da valutare osservando il cavallo mentre lavora!
In ogni caso, dalla descrizione che tu mi dai se il problema non è legato come premesso sopra a problemi di natura fisiologica procederei nel seguente modo:
Ti consiglio prima di ogni cosa di controllare la ferratura, consultando un bravissimo maniscalco il quale deve valutare che il cavallo non presenti dei problemi di “appiombi” , nel cui caso sarebbe necessario l’utilizzo di un tipo di ferratura correttiva.
In secondo luogo sarebbe l’ideale di valutare se il cavallo presenta problemi di equilibrio legati all’addestramento. In tal caso il problema si può risolvere lavorando il cavallo a redini lunghe e ristabilendo una sorta di “equilibrio” concentrandosi sulle andature.
Un caro saluto
Rosario Cosentino


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Domanda:

Gent.mo Cosentino
ho messo in ordine questa mattina tutto il corso, sono ansioso di vederlo e di mettere in pratica i vari suggerimenti. Ho una cavalla trottatrice in doma (5 anni) per cavalcarla a sella; fino a pochi giorni fa tutto molto semplice, buona, vivace ma interessata e dolcissima. Da pochi giorni si rifiuta di ricevere la mia sella da campagna, sicuramente più pesante, mentre con quella inglese classica non fa problemi; prima ho pensato al sottopancia, poi a qualche struttura della sella che possa averle provocato un disturbo ed ora sola alla vista la contrasta, morde, calcia, un vero problema. E' chiaro che occorrerebbe vederla all'opera, ma per sua esperienza cosa potrebbe essere successo, cosa possa fare, è bene insistere o la devo preparare solo con quella inglese?
grazie per la collaborazione,
saluti Oscar.

Risposta:

Ciao Oscar,
con i cavalli a volte quando si presenta un “oggetto” nuovo bisogna procedere lentamente e per gradi.
Io consiglio (e lo faccio tutti i giorni quando domo i miei cavalli), di far “odorare” qualsiasi oggetto che deve essere utilizzato sul cavallo.
Anche la stessa coperta che dovrà essere utilizzata per proteggerlo dal freddo, io consiglio di fargliela prima vedere, poi odorare e poi porla lentamente sul suo corpo; fatto ciò è consigliabile accarezzarlo, fargli un complimento con il tono della voce dolce e suadente e dargli una bella carota. In tal modo siete sicuri che il “nuovo oggetto” sarà apprezzato!
Premesso quanto sopra, ti consiglio nel tuo caso di utilizzare lo stesso sistema per fargli amare la sella. Devi naturalmente pazientare qualche giorno in più perché in tal caso nel tuo cavallo si è creato uno stimolo avversativo verso l’oggetto sella.
Vedrai che in qualche settimana ripetendo ogni giorno la sequenza suddetta, raggiungerai dei risultati sorprendenti.
Un caro saluto
Rosario Cosentino


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Domanda:

Sto cercando il suo primo libro l' addestracavalli, ho anche l'edizione in dvd ma i libri sono libri e a quello ci ero affezionata ,in quanto sono riuscita dove con altri sistemi avevo fallito, solo che nell'ultimo trasloco e' andato perso... e mi manca , come posso fare per avere una copia di quell'edizione?
Ne approfitto dell’occasione per chiederle se secondo il suo parere sia consigliabile iniziare ad addestrare un puledro a 2 anni compiuti.
Grazie veramente, e' sempre un onore leggerla e
apprendere da lei.. Francesca.


Risposta:

Ciao Francesca,
e grazie per la tua devozione nei miei confronti. E’
un piacere ricevere delle lettere come la tua.
In riferimento al quesito che mi poni io sono dell’idea che qualsiasi cavallo non dovrebbe essere iniziato” al lavoro prima dei 3 anni; questo perché un cavallo fino a 3 anni deve essere lasciato libero di sviluppare l’ossatura senza intervenire in alcun modo sottoponendolo a degli sforzi che potrebbero portare il giovane puledro a un ritardo dello sviluppo di crescita naturale.
Purtroppo però in molte discipline (esclusivamente per motivi di interesse economico legati ad una serie di premi in denaro) si tende a destinare i cavalli a delle gare competitive che il più delle volte fanno si guadagnare dei soldi ma a discapito dello sviluppo scheletrico del cavallo!
Per me a quell’età bisognerebbe solo farli “sgambare” per tenerli in movimento senza sottoporli a sforzi e tanto meno a montarli!
Purtroppo però l’egoismo umano e quindi
l’interesse economico portano anche a questo. Un caro saluto
Rosario Cosentino


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Domanda:

Egregio Dott. Cosentino, in Maggio 2010 ho comprato, attraverso il suo sito, la collezione dei DVD da Lei formulati. Mi sono pervenuti 2 cd in cui ho scaricato i libri ( Laddestracavalli e il manuale del cavaliere ) e altri 2 dvd in cui vengono riportati, il filmato del Roller Horse e il filmato delle tecniche di addestramento. Premetto che sono rimasto molto sorpreso dal suo metodo e che mettendolo in pratica, peraltro senza molta frequenza dato che il cavallo lo vedo solamente per il w.e. la sua tecnica, devo concordare che i risultati sono stati finora molto soddisfacenti. Attualmente sono riuscito ad ottenere il saluto, il campo, cosa molto utile data l’altezza del cavallo e adesso ci accingiamo ad eseguire la Riverenza. Dai primi approcci ho notato che il cavallo risponde egregiamente nell’effettuare questa ultima figura ma ancora naturalmente dobbiamo lavorare entrambi per perfezionarci ma con la dovuta pazienza e calma otterremo anche questa figura.Con questa mia e-mail le chiedevo cortesemente se per caso sono usciti dei nuovi dvd, perché mi è sembrato di leggere che forse il corso che ho acquistato risale ad una edizione del 1997 e quindi desideravo sapere se per caso sono usciti dei corsi aggiornati Inoltre la disturbo per chiederle di risolvermi un dubbio. Leggendo naturalmente il libro, viene riportato un esercizio da lei sperimentato chiamato
L’INCHINO REALE e di conseguenza di come fare
INGINOCCHIARE il cavallo.
Ma nel dvd, tale tecnica non viene mostrata, infatti quando lei descrive la tecnica nel fare sdraiare il cavallo si fa riferimento che tale
esercizio deve essere eseguito solamente
dopo che il cavallo ha appreso la tecnica del mettersi in ginocchio. Praticamente ho un salto di un passaggio, infatti il dvd passa dalla Riverenza a come fare Sdraiare il Cavallo ma senza mostrare la tecnica del mettersi in ginocchio. Forse magari sono un po’ troppo preciso e scrupoloso ma vorrei continuare a seguire le Sue tecniche per evitare di sciupare quel tanto di buono che ho fatto, cercando di seguire passo passo i suoi suggerimenti. La ringrazio della collaborazione. Saluti Matteo Bellassai

Risposta:

Ciao Matteo,
io ho messo insieme l’inchino reale e il cavallo in ginocchio perché sono propedeutici. Quindi insegnando per primo l’inchino reale si preparano le basi per insegnare poi la figura del cavallo in ginocchio quindi credo che sia automatico per l’addestratore capire che il passaggio dall’inchino reale alla figura del cavallo in ginocchio sia consequenziale ed oserei dire automatica.
Forse non l’ho troppo sottolineata perché è una figura se vogliamo un po’ “umiliante” per il cavallo. Infatti preferisco la riverenza che la trovo più spettacolare e nello stesso tempo più elegante.
Vedi molte figure come la pesade, la levade la courbette e la cabriole io non li ho insegnate di proposito perché se fatte senza usare un ordine propedeutico e comunque dopo che il cavallo e in buona parte addestrato possono essere pericolose per il cavaliere o addestratore, e coercitive e pesanti per il cavallo.
Vedi, sono delle scelte alla cui base vi è il rispetto e l’amore per i cavalli, che per me viene al primo posto. Io glieli insegno ma utilizzo una grande dose di equilibrio e pazienza, attendendo il momento in cui il cavallo è maturo e pronto a riceverle.
Un caro saluto
Rosario Casentino


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Domanda:

Gentile sig. Cosentino con il suo aiuto vorrei tentare di risolvere un problema. Possiedo da oltre tre anni una bella e intelligente cavalla indigena siciliana docilissima di quindici anni . Da terra è molto brava, fa ciò che le si chiede tranquillamente. I problemi arrivano in passeggiata. Appena montata di solito è calma poi però dopo un po' di tempo comincia a irrigidirsi , alza la testa, schiena rigida ed è faticoso e fastidioso impedirle di partire al galoppo.Durante gite più lunghe( due o più giorni) è instancabile e alterna momenti come sopra descritti ad altri in cui è perfettamente rilassata, aggroppata e spinge potente con i posteriori. All'improvviso però si ripresenta il problema, pronta a partire con un galoppo di fuga. La sella è adatta ( ne ho provate diverse) ,non ha mal di schiena, è sanissima. Il giovanissimo proprietario precedente che l'ha tenuta per cinque anni la mandava sempre al galoppo e la montava a pelo. Io mi sono impegnato molto: lavoro da terra( Parelli ) con risultati molto buoni, equiemozione e isodinamica per migliorare l'assetto, ma il problema permane così in passeggiata spesso scendo da cavallo e vado a piedi: Ho ordinato ieri i suoi libri: La prego di rispondermi.
Andrea

Risposta:

Ciao Andrea,
dalla descrizione che mi fornisci non ci sono dubbi che la tua cavalla ha semplicemente bisogno di essere riaddestrata.
Se tu utilizzi il mio metodo lavorando con la cavalla a redine lunghe, riprendendo le 3 figure di base della BASSA SCUOLA, ossia Alt, Piego della Testa e Riunione, in circa 2 mesi potrai ottenere una cavalla nuova, diversa e quindi più equilibrata.
Solo dopo aver ottenuto i suddetti risultati potrai
ritornare a montarla.
Se ai problemi puoi scrivermi ed affronteremo
insieme le eventuali difficoltà del caso.
Non ti scoraggiare se la cavalla a volte si ribella o la vedi svogliata, in quanto la cosa è normale e comunque finchè non conquisti con costanza la sua “volontà” l’addestramento non e ancora avvenuto e quindi non potrà essere completato.
Un caro saluto, Rosario Cosentino


Domanda:

Ciao, ti ringrazio dei primissimi consigli che mia hai dato, colgo l'occasione per presentarmi. Sono entrato in questo mondo equestre da 3 mesi ed ho preso 15 lezioni di equitazione, e più vado avanti più cresce l'nteresse per questo sport. Premetto che non essendo giovanissimo il mio interesse non è quello di fare gare di salto, ma di fare tranquille passeggiate, confesso però l'attrazione per l'endurance, ma comunque poi si vedrà. Avendo a disposizione del terreno a me piacerebbe avere un cavallo tutto mio, ma il mio istruttore me lo ha sconsigliato, mi consiglia invece di prendere un cavallo a mezza fida. Quello che ti volevo chiedere e' se il tuo corso prevede anche la prima doma, nel caso scegliessi un domani di prendere un cavallo da finire di domare. Non so se al mio stato di preparazione io pretenda troppo, ma mi piacerebbe insegnare al mio cavallo in modo da far crescere il mio rapporto con lui. Dammi tranquillamente tutte le tue impressioni, e scusa se mi sono dilungato troppo, ma per far capire non potevo fare altro. Ti ringrazio e a presto. Sandro


Risposta:

Ciao Sandro,
condivido il tuo sogno di avere un cavallo tutto per te, anche se purtroppo i cavalli necessitano di una profonda conoscenza per poter essere domati e quindi addestrati. Prendersi un cavallo in fida lo ritengo una buona esperienza formativa che aiuta indubbiamente ad instaurare un rapporto diretto con il cavallo senza esserne il proprietario e quindi senza essere gravato da ulteriori costi e problemi di altra natura.
Io ti consiglio di imparare ed acquisire più nozioni possibili iniziando a metterli in pratica sul cavallo preso in fida e poi nel momento in cui hai capito cosa vuoi fare e cosa ti piace di più, comprare un cavallo tutto per te.
L’esperienza con i cavalli è lenta e graduale e si acquisisce solo con il tempo e con la pratica direttamente sui cavalli.
Un caro saluto, Rosario Casentino


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Domanda:

Salve rosario complimenti per i video cd e i libri da te pubblicati....ti vorrei chiedere un consiglio sul mio cavallo io ho un frisone intero di 5 anni l'ho comprato da 2 settimane nessun problema e calmo si con maschi che con femmine mi ha dato un solo problema..quando gli tolgo la briglia non lascia il morso e avvolte di alza e tira cosa può essere ho provato diversi morsi e ho messo anche il morso che usavano prima. i vecchi proprietari ora ho perso il numero e non li posso contattare per sapere se anche con loro faceva cosi..... tu cosi mi consigli ??? ho paura che si può fare male hai denti perchè se lo tengo da colpi violenti se mo lascio e si mette sotto i piedi le retini peggio ancora.... ... aspetto una tua risposta, grazie Lucrezia


Risposta:

Ciao Lucrezia,
non ci sono dubbi che il tuo cavallo ha subito dei traumi dai precedenti proprietari i quali quando gli toglievano la testiera l’avranno fatto più volte sgarbatamente traumatizzando il cavallo e procurandogli un grande dolore con conseguente sofferenza. Purtroppo ho notato che questo succede molto spesso! E’ un problema che puoi risolvere, ma devi avere molto delicatezza nell’affrontarlo.
Dopo aver finito di lavorare con il cavallo conducilo nel box (quindi in uno spazio piccolo) slaccia il sottogola ed eventualmente se lo usi anche il barbazzale, elimina le redini smontandole dalla testiera e procedi avvicinandoti al cavallo parlandogli e dandogli un piccolo pezzo di carota. Dopo qualche minuto con la mano destra slaccia la testiera da sopra le orecchie del cavallo facendola scivolare sulla sua testa e accompagnandola con le mani lentamente. Il cavallo tenderà a spostarsi indietro o ad alzare la testa ma oramai la testiera per forza di cosa sarà scivolata in basso fuoriuscendo il morso dalla bocca del cavallo.
Tranquillizzalo immediatamente accarezzandolo e dandogli 2/3 pezzi di carota. Dopo di che fai combaciare la razione di cibo quotidiana con questo tipo di addestramento.
Ripeti la sequenza suddetta ogni volta che hai finito
di montarlo e per almeno qualche mese.
Il cavallo dovrà capire che malgrado ogni cosa togliere la testiera non è un qualcosa di negativo che gli procura dei danni, anzi al contrario è l’anticamera per ricevere del cibo che lo gratifichi. Purtroppo solo nel momento in cui il cavallo avrà cancellato lo stimolo negativo che lui collegava allo sfilare della testiera, che potrà da ora in avanti rivedere questo nuovo stimolo come positivo;vedrai che in poco tempo inizierà a prendersi di fiducia eliminando ogni reazione negativa.
Un caro saluto
Rosario Cosentino.


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Domanda:

Approfitto di questa email per fare i complimenti al Dr. Cosentino per tutto il lavoro fatto e per i consigli utilissimi trattati. Ho un problema la mia cavalla di 3 anni che stò iniziando ad addestrare seguendo il vostro dvd l’addestracavalli che ho acquistato, quando esco per fare una passeggiata si ferma e non vuole andare avanti cercando in tutti i modi di tornare indietro. A volte quando cerco di spronarla si impenna. E' utile prima di uscire farla lavorare un pò alla longhina? Come posso risolvere il problema visto che non sono tanto esperto? Mi congratulo ancora con lei e la invito a continuare con tutta la sua passione. Grazie. Marcello.


Risposta:

Ciao Marcello,
la tua cavalla deve essere semplicemente addestrata e le sue reazioni sono dovute al fatto di essere troppo giovane e di avere paura di qualsiasi cosa che la circonda.
Solo con l’addestramento si può riuscire a dargli un
senso di equilibrio e di tranquillità.
Pertanto devi iniziare a lavorarla con le redini lunghe da terra avendo la pazienza di seguirla per almeno 3 mesi superando assieme a lei ogni tipo di problema e ogni tipo di situazione di cui la cavalla ha paura. Non montarla se prima la cavalla non sarà in grado di eseguire le basi di addestramento della bassa scuola che vanno dall’ALT, PIEGO DELLA TESTA E RIUNIONE.
Purtroppo è la fretta che rovina i cavalli dando una formazione di base negativa che poi un cavallo si porterà per tutta la vita.
Segui le mie indicazioni e stai tranquillo che in pochi mesi avrai un cavallo sereno ed equilibrato.
Un caro saluto, Rosario Cosentino



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xxx Domanda:

-Buongiorno, ancora grazie per l’aiuto che mi ha fornito con i suoi libri. Ne approfitto dell’occasione di chiederle un consiglio in riferimento al fatto che ho un problema con la mia cavalla.
Io ho una cavalla di 4 anni e mezzo già addestrata che amo moltissimo e passo lunghe giornate con lei. Purtroppo il mio problema è quando sono impegnato con il lavoro e la devo lasciare da sola nel box. Infatti lei mangia le parete in legno del box e quindi la mangiatoia che essendo una mangiatoia antica è anche in legno! Mi potrebbe suggerire un modo per farla smettere? Grazie fin d’ora Rossana


Risposta:

Ciao Rossana,
a prima vista il problema che tu mi descrivi della tua cavalla potrebbe sembrare una piccola cosa; in realtà lo è, però se non intervieni subito potrebbe creare dei disturbi futuri con il susseguirsi della nascita di gravi problemi comportamentali e disturbanti.
Infatti non è la pria volta che un cavallo dopo aver manifestato dei problemi di noia, questi lo portino alla creazione di vizi gravi quali potrebbero essere ad esempio il “ticchio d’appoggio” o il “ballo dell’orso”.
Nel tuo caso ancora non siamo ai livelli suddetti, pertanto l’ideale sarebbe che il tuo cavallo durante il giorno stesse meno tempo possibile chiuso in un box ad oziare e annoiarsi. L’ideale sarebbe costruirgli un piccolo paddock collegato al box o ancora meglio tenerlo al pascolo tutto il giorno.
Se proprio non puoi (ed è proprio un vero peccato) prova a verniciare tutti gli spigoli e gli angoli compresa la mangiatoia con un prodotto che naturalmente non è nocivo per i cavalli, e che trovi in commercio in moltissime sellerie.
Per tenerlo occupato metti attaccato al muro del box o nella stessa mangiatoia un bel blocco di sale che distrae il cavallo avendo l’utilità di fornirle anche degli utilissimi sali minerali. Inoltre puoi ancora aiutarlo comprando una capretta di razza Tibetana (quelle senza corna) la quale gli terra compagnia distraendo il tuo cavallo.
Un caro Saluto, Rosario Cosentino


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Domanda:

-Ho un problema con il mio cavallo di 14 anni di razza maremmana il quale ha pur lavorando una gran pancia! E’ possibile come dice il mio istruttore che mangia troppa paglia? Infatti io ho verificato che quando gli faccio la lettiera il giorno dopo il volume si è quasi dimezzato. Non sarà perché il cavallo è molto grosso e pesante che dormendoci su ne appiattisce il volume? Grazie per l’aiuto che mi potrà dare. Rodolfo.


Risposta:

Ciao Rodolfo,
quasi sicuramente un cavallo che mangia la propria lettiera di paglia finisce con l’avere la pancia gonfia.
Naturalmente prima verifica che il tuo cavallo abbia una alimentazione sufficiente ai suoi bisogni, e che quindi non abbia fame perché le porzioni sono inadeguate al suo appetito; controlla inoltre che non abbia i vermi e quindi che stia bene in salute, dopo di che prova a cambiare il tipo di lettiera utilizzando ad esempio quella di truciolo, di torba o di pula di riso.
Se invece ti piace esclusivamente la lettiera di paglia puoi cospargere la lettiera con della creolina, la quale ha un odore sgradevole per il cavallo e lo porta a non mangiare più la lettiera.
Comunque questo tipo di consigli se leggi bene i miei libri li trovi come suggerimenti per i vizi del cavallo.
Un caro Saluto, Rosario Cosentino


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Domanda:

Ciao scusa se ti disturbo ma secondo te come mai il mio cavallo ha sempre la coda tutta rovinata e poi non gli cresce mai? Io vedo dei cavalli con delle bellissime criniere e delle belle code lunghissime. Come mai al mio non gli cresce ne coda ne criniera? Tu hai dei suggerimenti per avere un cavallo bello come quello tuo che ho visto sul sito? Ti sono grato dell’aiuto che sono sicuro mi darai. Jonathan

Risposta:

Ciao Jonathan,
credo che avere un cavallo bello, ordinato e pulito sia il piacere di chi lo possiede e di chi lo guarda ammirandolo per la sua bellezza.
Oggi giorno esistono grazie all’industria estetica dei prodotti validissimi che puoi acquistare direttamente nella tua selleria o su internet, i quali oltre a curare la criniera, la coda e il pelo del cavallo danno una immagine spettacolare che valorizza il cavallo, dando un segno di soddisfazione al padrone.
Ti consiglio pertanto di utilizzare dei prodotti professionali, ma solo dopo che hai prima scrupolosamente verificato che il tuo cavallo non presenta degli acari sotto la coda, in quanto quest’ultimi sono frequentemente motivo di sfregamento della coda del cavallo!
Se così fosse intervieni con dei lavaggi frequenti , utilizzando dei saponi speciali per criniera e coda che trovi in tutte le sellerie.
Segui le istruzioni di utilizzo e risciacqua sempre bene le parti trattate. Quindi solo dopo aver risolto il problema, utilizza i prodotti di bellezza di cui abbiamo parlato sopra.
Un caro saluto, Rosario Cosentino



Domanda:

Ciao, mi chiamo Claudia ed ho un cavallo Avelignese di 8 anni molto bello e docile mi diverto molto con lui e ne sono affezionatissima. Solo che ogni tanto ha delle piccole colichette che mi preoccupano e mi creano problemi perché non mi fanno essere tranquilla. Ho chiamato la mia veterinaria è mi ha detto di stare attenta e di vedere se il cavallo mangia le sue feci.
Io questo non l’ avevo mai sentito dire! Vista la tua esperienza è possibile una cosa del genere? Io non avevo mai sentito parlare di una cosa così strana. Grazie e scusa il disturbo.


Risposta:

Ciao Claudia,
purtroppo è verissimo, anche se fortunatamente
molto raro.
Infatti alcuni cavalli mangiano gli escrementi più che altro perché hanno una grande carenza di vitamine. Quindi ti consiglio di dare degli integratori alimentari ascoltando i consigli del tuo veterinario.
Inoltre cerca di fornirle una alimentazione completa di tutto il fabbisogno alimentare necessario, che dovrà comprendere oltre al fieno anche delle granaglie schiacciate fresche.
Sarebbe necessario fornirle delle proteine naturali alimentandola con carote, frutta, ecc. Mi raccomando un buon vermifugo ogni 3/4 mesi ricordandoti che i vermi sono causa molto spesso di coliche a volte anche mortali.
Purtroppo i cavalli anche se sono così grandi e grossi presentano molto spesso problemi gastrointestinali. Pertanto deve essere cura di un buon padrone, di accudire e alimentare il proprio cavallo in modo corretto e responsabile adempiendo a quelli che sono i suoi bisogni giornalieri.
Un caro saluto, Rosario Cosentino


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Domanda:

-Buongiorno Dr. Cosentino e scusi per il disturbo. Io ho un problema con la mia cavalla ogni anno in Ottobre, perché quando gli metto la coperta lei cerca sempre di togliersela strappandola via con i denti!
Infatti io ogni anno sono costretta a comprarne una nuova spendendo 80/100 Euro per volta.
Mi hanno consigliato di mettergli una museruola ma a me dispiace e comunque non posso tenerla per tutto l’inverno con una museruola in bocca per poi toglierla quando deve mangiare! Lei avrebbe una soluzione più umana e meno cattiva? Katia.
Risposta:

Ciao Katia,
capisco e conosco molto bene questo problema!
Le soluzioni più semplici non sono quelle di una museruola ma bensì di una capezza (da predisporre tu o da comprare già fatta) la quale è provvista di una bavarola posta proprio sotto il mento che consente la totale respirazione del cavallo, dandogli la possibilità di mangiare il cibo ma non di rosicchiare la coperta essendo la bavarola collocata proprio sotto la mascella inferiore del cavallo.
La trovi in commercio senza problemi.
In ogni caso da qualche anno esistono delle bellissime coperte molto spesse e ben cucite che presentano delle chiusure con delle fibbie in ferro che molte volte dopo diversi tentativi dissuadono il cavallo a mordicchiare la coperta.
Ci potrebbero essere anche altre soluzioni, ma ti consiglio di provare prima con quelle che ti ho già indicato.
Un caro saluto
Rosario Cosentino




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Domanda:

-Ho un puledro di 3 anni e mezzo Appaloosa bellissimo ma molto vivace il quale mi morde continuamente a volte facendomi pure molto male. Non le nascondo che l’altro giorno gli ho dato un bel ceffone ma lui come niente fosse è stato tranquillo per pochi secondi e poi mentre ero girata di spalle ha tentato di mordermi un polpaccio.
Io a volte non le nascondo che ho paura, però lo amo da impazzire e vorrei avere un rapporto diverso con lui. Le sarei grata se mi suggerisse una soluzione che mi consentisse di eliminare questo brutto vizio.
Con profonda stima Valeria.



Risposta:


Ciao Valeria,
nel rispondere a questa tua richiesta lo faccio sorridendo, pur riconoscendo che alcune volte il problema può portare a serie conseguenze! Un pò sbigottita ti chiederai perché?!
Ebbene, semplicemente perché, io avendo a che fare esclusivamente con degli stalloni, mi trovo a vivere quotidianamente questa situazione. Infatti oramai è diventato per me un gioco!
Premesso ciò, non voglio dire che bisogna lasciarsi mordere o comunque sorvolare al problema, specialmente se il cavallo dovesse farlo non per gioco ma per aggressività.
Infatti se dovesse verificarsi la seconda ipotesi allora bisognerebbe intervenire con dei sistemi molto rigidi, tipo quello di una musara da legare alla capezza da scuderia con delle ampie fessure che impediscono al cavallo di mordere, dandogli la possibilità di mangiare.
Questo sarà un rimedio provvisorio perché il miglior sistema è quello di vedere e capire quali siano i motivi che portano il cavallo a questa brutta reazione.
Il più delle volte i motivi sono dovuti al rapporto negativo che hanno avuto con gli uomini. Pertanto bisogna riaddestrarli facendogli riacquisire la fiducia verso gli esseri umani. Il metodo dovrà essere quello basato su un rapporto fatto di amicizia e di riconquista del rapporto uomo-cavallo (vedi i miei libri la psicologia del cavallo e quindi l’Apprendimento Unificato sui cavalli). Nel tuo caso specifico però ti vorrei tranquillizzare, perché questo tipo di atteggiamento e tipico nei puledri. Infatti dopo i 5/6 anni questo vizio progressivamente quasi scompare.
In ogni caso ripeto, se il comportamento è legato al gioco io consiglio di sfruttare questa loro “giocosità” a beneficio dell’addestramento. Diversamente bisogna intervenire controllando e rieducando il cavallo ad una netta e corretta disciplina.
Domanda:

-Ho un grande problema che non mi fa più dormire la notte. Spero che lei sarà in grado di aiutarmi perché sono veramente disperata.
Dopo dieci anni di attesa e sacrifici sono riuscita a mettere i soldi da parte e realizzare il mio sogno che era quello di comprarmi un puledro per crescerlo e domarlo con le mie mani. Felicissima sona andata con mio padre da un allevatore per comprarne uno e l’ho portato a casa piena di speranze e di progetti futuri. Dopo qualche settimana però mi sono accorta che non era così facile come pensavo, pertanto ho chiesto in giro ma ognuno mi dice una cosa diversa! Sono stanca di sentire troppi pareri diversi, su consiglio del mio fidanzato sono andata su internet e digitando la parola addestramento mi è apparso come un miraggio il suo bellissimo sito. Ho comprato subito tutti i suoi libri che me li sto divorando giornalmente imparando veramente tanto. Grazie veramente. Il mio problema però adesso è di sapere da dove devo iniziare in poche parole cosa deve leggere e studiare prima? Perché lei non spiega (almeno credo) da dove iniziare essendo il mio un puledro? Valentina


Risposta:

Ciao Valentina,
sono molto felice di sapere che i miei insegnamenti
ti stanno ritornando utili.
Vedi il mio metodo di addestramento che può essere utilizzato sia per addestrare giovani cavalli che per riaddestrare dei cavalli già adulti o anche anziani, parte dal concetto di stimolo e risposta associato alla ricompensa. Quindi è un sistema oserei dire automatico di apprendimento. Pertanto alla base vi è il rapporto di relazione che si creerà tra il cavallo e il suo addestratore. Come ripeto sempre (forse esagerando, ma non credo) alla base dell’addestramento vi è il lavoro cosiddetto da terra fatto con le redini lunghe. Quindi si parte sempre da questo concetto per poi sviluppare e completare l’apprendimento in qualsiasi forma o misura.
E’ proprio nel momento in cui il cavallo si impossessa di questa serie di meccanismi e stimoli associati alle richieste dell’addestratore, che il metodo prende forma e si concretizza nella teoria dell’Apprendimento Unificato.
Segui alla lettera i miei consigli e vedrai che il tutto funziona facendoti ottenere in pochi mesi dei grandi risultati.
Se Hai problemi non mancare a riscrivermi.
Un caro saluto, Rosario Cosentino



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Domanda:

Ciao sono Giulio ed ho un cavallo di 3 anni baio e credo forse di origine tedesca. L’ho comprato da due mesi però adesso conoscendolo bene ho notato che quando lo striglio tende a scalciare ed a volte a mordere! Il cavallo devo dire che in generale è un pò aggressivo. Probabilmente non avendo esperienza forse non lo so manipolare bene. Secondo te devo essere severo con lui o comportarmi come si fa con un caro amico? Oggi ho comprato i tuoi libri e spero che mi arrivano subito per imparare tutto sui cavalli. Grazie della risposta che mi vorrai dare e scusa per il disturbo.


Risposta:

Ciao Giulio,
sicuramente e come al solito la reazione del tuo cavallo è dovuta alla giovane età, pertanto devi avere un atteggiamento tipico di quello che si ha con i bambini. Cerca di diventare suo amico facendogli capire che la tua attenzione nei suoi confronti è benevola ed affettuosa.
Fagli capire tramite i processi di stimolo e risposta che un suo comportamento da te condiviso lo porta ad avere una ricompensa alimentare e che diversamente un suo atteggiamento negativo quale ad esempio quello di mordere, scalciare ecc. lo porta ad essere sgridato e quindi a non ricevere del cibo. Ho detto sgridare ma non picchiare!
Ci vorranno molti mesi perché il tuo cavallo abbia fiducia e rispetto di te. Alla fine però quando avrai raggiunto i primi risultati ti sentirai ripagato dal tempo che gli avrai dedicato. Infatti credo che la soddisfazione più grande di un addestratore sono i risultati ottenuti con pazienza e nel tempo. Purtroppo nei cavalli non esiste niente di automatico o che si realizzi in un attimo.
Un caro saluto, Rosario Cosentino.


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Domanda:

Ciao mi chiamo Donatella ed ho comprato da un mese una cavalla che si chiama Natascia infatti viene dalla Russia anche se non ha i documenti d’origine. E’ molto brava ed io mi diverto molto con lei. Adesso ho notato però che quando e nel box ed è affacciata sulla mezza porta che muove e dondola la testa a destra e a sinistra. E’ come se ballasse! Non e che per caso sente il ritmo della musica perché io lascio sempre la radio accesa? Scusami ma io non ho esperienza con i cavalli ma mi piacerebbe imparare tanto o meglio quasi tutto. In conclusione questa cosa che fa la mia cavalla e una cosa normale che fanno tutti i cavalli oppure nasconde qualche problema?


Riposta:


Ciao Donatella,
purtroppo la tua cavalla è afflitta da un difetto cosiddetto redibitorio che si chiama “ballo dell’orso”. E un brutto vizio che può portare con il tempo ad un corto logoramento dei tendini e delle articolazioni ed è molto difficile da togliere.
Questo tipo di vizio deriva molto spesso dalla noia e dalla mancanza di movimento del cavallo, il quale è stato abbandonato nel box a logorarsi con la sua solitudine.
L’ideale sarebbe quello di tenere il cavallo occupato e distrarlo facendolo lavorare più spesso del solito.
Io ti consiglio anche di dividere il cibo in più razioni in modo che il cavallo occupi il suo tempo anche a mangiare.
Inoltre l’ideale sarebbe di tenere il cavallo fuori,
sempre al pascolo.
Infine ti consiglio di fornirgli la compagnia di piccoli animali, come ad esempio le simpatiche caprette Tibetane, le quali giocano con il cavallo distraendolo.
Abbi più cura del tuo cavallo cercando di rimanere molto tempo con lui e cerca di non trascurarlo! Purtroppo questo vizio se viene “sottovalutato” può portare nel tempo anche a dei disturbi più gravi di quelli che abbiamo parlato.


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Domanda:

-Sono un pò preoccupato per il mio cavallo perché ho notato che in alcuni giorni ha come delle crisi respiratorie ed è come se cercasse aria da ingerire nei polmoni; non so come spiegarti e non riesco a capire se ha problemi respiratori. Poi l’altro ieri appoggiava i denti sul porta sale e li batteva ingoiando dell’aria mi devo preoccupare?
Dovrei chiamare il veterinario oppure il suo è un semplice vizio e tu mi puoi aiutare? Grazie Antonio


Risposta:

Ciao Antonio,
da quello che tu mi descrivi purtroppo il tuo cavallo sembra che deglutisca aria e quindi si affetto del cosiddetto “ticchio d’appoggio”.
Questo difetto rientra nei vizi redibitori.
Io ti consiglio di far muovere il cavallo il più possibile, tenendolo impegnato e non dando pertanto alcuna possibilità di “appoggio” nel box , avendo cura di verniciare tutti gli spigoli e le superfici con dei prodotti idonei per tenerlo lontano.
L’ideale sarebbe di farlo stare molto al pascolo, cosicché rimanendo impegnato a brucare l’erba eviterebbe di “appoggiarsi” a delle superfici per deglutire aria.
In ogni caso con il tempo, purtroppo, bisognerà usare un bruttissimo collare con rinforzo in acciaio intorno al collo del cavallo, rimovendolo solo quando il cavallo mangia.
Malgrado tutto la soluzione definitiva al ticchio d’appoggio è l’intervento chirurgico da affidare ad un veterinario esperto!
Intervieni subito con il tuo veterinario.
Un caro saluto, Rosario Casentino


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Domanda:


-Ancora complimenti per i tuoi bellissimi libri che mi hanno aiutato a capire moltissimo sui cavalli e ad imparare a gestirli bene. Ti chiedo un piccolo aiuto perché il mio cavallo in qualsiasi posto io lo lega, e che con qualsiasi tipo di corda io lo lega, lui la rompe tirando con tutta la sua forza e indietreggiando, finchè non raggiunge il suo obbiettivo.
Mi vergogno perché le mie amiche ogni volta che usciamo insieme e poi leghiamo i cavalli mi sottolineano questa buffa cosa. Mi puoi aiutare esiste una soluzione? Grazie in anticipo Lorella


Risposta:


Ciao Lorella,
sicuramente il tuo cavallo avrà subito in passato un
trauma dovuto a questo problema.
Anche a me è successo che dei cavalli per una questione prettamente “psicologica” non amassero di essere legati, pertanto rompevano a volte anche le redini pur di “sentirsi” liberi!
Il mio consiglio è semplice ma funzionale.
Prova a legare il cavallo con uno spago sottilissimo e che quindi possa essere rotto con estrema facilità al primo tentativo di rottura da parte del cavallo!
Ti sembrerà strano ma se il cavallo capisce che si può liberare dalla corda quando vuole e con un semplice “strattone”, si sentirà libero e non “costretto”, e pertanto dopo averlo fatto 3/4 volte non ci riproverà più sapendo che se vuole basta strattonare la corda che sarà libero!
E’ indubbiamente un meccanismo psicologico che abitua il cavallo a starsene tranquillo e a poter essere legato in un secondo tempo anche con una corda lunga, in quanto oramai si sente “libero” di decidere lui!
Questi problemi vedi ce li ha anche l’uomo se soffre di claustrofobia o di disturbi legati a fattori di ansia e di panico.
Un caro saluto, Rosario Cosentino


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Domanda:

-Buongiorno, mi scuso anticipatamente per il disturbo ma avrei bisogno di una piccola sua consulenza. Io premetto che facendo parte di una piccola associazione che organizza lunghe passeggiate a volte anche di 3 o 5 giorni, e quindi per forza di cosa siamo costretti a bivaccare e dormire all’aperto con tende e sacchi a pelo. Pertanto per la notte dobbiamo sistemare i cavalli i quali ho notato che specialmente quando vi è un cavallo nuovo che sopraggiunge da un altro maneggio che sono nervosi e il più delle volte litigano.
Io vorrei sapere se esiste un metodo che lei conosce per sistemare i cavalli in modo tale che non rischiano di farsi male. La ringrazio e la saluto cordialmente. Vanessa.


Risposta:


Ciao Vanessa,
premetto che in linea generale i cavalli che non si conoscono tra loro o che comunque non hanno confidenza non dovrebbero rimanere legati vicini! Se però si è costretti conviene sempre mantenere uno spazio di sicurezza cosi detto a” tiro di calcio”; oppure ancora meglio separarli con una cosiddetta “posta” o un semplice palo inclinato a 45 gradi che li separi uno dall’altro.
E’ sempre consigliabile legarli con delle corde non troppo lunghe e con ganci di sicurezza che consentano in caso di pericolo di liberare subito i cavalli.
Ti sembrerà molto strano prendere tutte queste precauzioni, ma credimi che è necessario per evitare delle lesioni irreparabili sia per l’uomo che per il cavallo.
Premesso quanto sopra, nel tuo caso ti consiglio di non legare il tuo cavallo, ma di creargli un recinto provvisorio con delle corde lasciandolo da solo a mangiucchiare un bel pò di fieno o di erbetta fresca.
Dopo che il tuo cavallo si sarà tranquillizzato e avrà capito che non corre alcun pericolo, vedrai che se ne starà buono buono nel suo recinto senza dare più fastidio.
Un caro saluto, Rosario Cosentino


Domanda:


Salve mi chiamo Aurora, ho comprato una cavalla maremmana da circa 20 giorni da un commerciante del mio paese il quale mi aveva garantito che la cavalla è bravissima.
Purtroppo però io non avendo molto tempo e potendola montare solo una volta alla settimana, mi dice mia sorella che la cavalla durante il giorno non fa altro che scalciare contro le parete del box! Cosa significa? E’ un vizio? Cosa bisogna fare sono disperata.
Ciao Aurora.


Risposta :

Ciao Aurora,
questa come tante altre purtroppo è una abitudine procurata dalla noia che può essere alleviata o eliminata con la compagnia di un altro cavallo o di altro piccolo animale come ad esempio la solita capretta Tibetana.
Ti consiglio in ogni caso di rivestire le pareti o gli eventuali pilastri con della gomma per ridurre il pericolo di lesioni gravi al tuo cavallo quando scalcia.
Inoltre ho notato con l’esperienza che i cavalli che si comportano in tal modo trovano soddisfazione a provocare questi rumori acuti!
Esiste anche un ulteriore rimedio molto antico usato dai “birrocciai” che consisteva nel legare dei sacchi pieni di rami secchi spezzettati intorno alle pareti, cosi che potessero dare fastidio al cavallo irritandolo quando scalcia contro le pareti.
E’ un rimedio che ha dato ottimi risultati, anche se devo dire che non funziona con tutti i cavalli, ma solo con alcuni, o forse è meglio dire con la maggior parte.
Provaci, in un modo o nell’altro il problema è
risolvibile.
Un caro saluto, Rosario Cosentino


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Domanda:

Ciao volevo chiederti come mai il mio cavallo manda le orecchie indietro e tende a mordere quando l’uomo di scuderia si avvicina per portargli il cibo!
Abbiamo tutti paura pertanto gli diamo da mangiare sempre in due. Quindi uno si avvicina con il forcone per tenerlo lontano dalla mangiatoia mentre l’altro gli mette velocemente il cibo nella mangiatoia. Secondo te facciamo bene così? Oppure c’è un altro sistema?
Ma scusa ti vorrei chiedere: non gli si potrebbe togliere questo brutto vizio?
Grazie tanto Giulio e Fabio.

Risposta:

Ciao Giulio e Fabio,
certo che gli si può togliere il vizio!
Il problema è che questi cavalli presentano questo tipo di problema proprio perché hanno patito la fame quando erano puledri!
I motivi possono essere molteplici e a volte legati anche al fatto di essere stati allevati con ad esempio dei cavalli più adulti che privavano il puledro più giovane del cibo facendolo mangiare pochissimo e prendendolo a calci quando si avvicinava alla mangiatoia.
La colpa è sempre dell’uomo, perché bisogna fare le cose con giudizio e meticolosità; quindi osservare se tutti i cavalli mangiano nella stessa quantità e comunque dividere le razioni, applicando la regola che ogni cavallo mangi ad almeno due metri di distanza dall’altro.
Premesso ciò, è molto importante utilizzare un pò di astuzia avvicinandosi al cavallo da soli, (mai in due) con il secchio in “avanti”, e quando tenta di aggredirvi buttategli un po’ di mangime sul muso, il cavallo allora tenterà di mangiare a terra e cosi voi con tono fermo gli comanderete di “appoggiare” alla parete del box e di stare fermo; dopo di che gli butterete ancora un po’ di mangime sul muso svuotando il secchio nella mangiatoia.
Mentre fate tutto questo parlate con il cavallo e
mantenetevi calmo senza farvi vedere pauroso o
intimorito.
Ripetete la sequenza suddetta per qualche settimana
fino a quando il cavallo si sarà calmato e quindi si sarà abituato a controllare questo brutto “atteggiamento”. Un caro saluto, Rosario Cosentino


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Domanda:

Ciao mi chiamo Daniela ed ho una bellissima cavalla da tiro che pesa sui 750 kg. Immagina che io ci metto su i miei tre bambini di 8- 9 e 12 anni e li porto a spasso per il mio podere. La cavalla è buonissima ed io cerco di tenerla sempre al pascolo perché sono già due volte che ha delle brutte coliche in quanto il veterinario mi ha detto che ha il brutto vizio di mangiare frettolosamente (specialmente il mangime) procurandosi lei stessa delle indigestioni. Non ci sarebbe secondo te un sistema per abituarla diversamente? Ti sembrerà buffo ma anche il mio secondogenito ha il vizio di ingoiare il cibo senza masticarlo! Quindi io combatto tutto il giorno a sgridare mio figlio e la mia cavalla. Grazie e ancora complimenti per i tuoi libri.


Risposta:


Ciao Daniela,
sia per l’uomo che per i cavalli questo è un pessimo vizio che può portare nel caso dei cavalli anche a delle coliche mortali.
Pertanto è consigliabile di intervenire subito con
una rigida rieducazione alimentare.
Ricordiamoci che il cavallo al contrario delle mucche è monogastrico, non è un ruminante, quindi tutto quello che ingoia va direttamente nell’intestino per poi essere subito evacuato.
L’unico rimedio antico che si conosce è quello di inserire nella mangiatoia dei grossi sassi arrotondati di minerale che consentano al cavallo di rallentare la velocità nel mangiare.
Inoltre ti consiglio di non mettere mai grosse quantità di cibo nella mangiatoia, ma di distribuire il cibo in piccole porzioni. Ad esempio se il tuo cavallo deve mangiare due chilogrammi di mangime, distribuisciglielo nell’arco di mezz’ora in quattro piccole porzioni da circa 500 grammi. In tal modo il cavallo anche se tende a fare dei grandi bocconi, essendo la quantità minima non riuscirà a ingurgitarne più di tanto.
Un caro saluto, Rosario Cosentino


Domanda:



Buongiorno Dr. Cosentino mi chiamo Isaura e le chiedo cortesemente di aiutarmi perché il mio cavallo ho notato da quando l’ ho comprato (sarà circa un mese) che non mangia tutto il cibo che io affettuosamente gli propino. Eppure devo dire che sono molto meticolosa nella scelta delle granaglie o dei mangimi adatti ai cavalli. Dove sbaglio secondo lei? E’ vero che il cibo deve piacere a lui e non a me, ma io non so cosa fare sono preoccupata. Quali sono i cibi più appetibili in genere secondo lei? Grazie e ancora complimenti.


Risposta:

Ciao Isaura,
purtroppo la vita è così: c’è chi ha il problema di mangiare troppo e velocemente e c’è chi invece è inappetente come il tuo cavallo.
Le cose da fare sono molteplici e dovrebbero essere
considerate da caso a caso.
Partiamo dal fatto di valutare prima la qualità del cibo verificando che non abbia un cattivo odore, dopodiché è importante ed è consigliabile pulire sempre molto bene la mangiatoia, lavandola accuratamente almeno ogni 2 o 3 giorni.
Ti consiglio di somministrare la razione in piccole e frequenti quantità, in quanto ti sembrerà strano, ma per certi cavalli vedere delle grosse quantità di cibo o la mangiatoia piena, li porta a sminuire il “valore” del cibo!
Naturalmente non bisogna dimenticare di valutare anche gli altri motivi di inappetenza riguardanti la salute della bocca del cavallo, come ad esempio un cavallo che ha dei problemi ai denti, come succede spesso con le cosiddette “punte” sui molari o come succede nei giovani puledri quando stanno cambiando i denti.
Infine bisognerà valutare la quantità di cibo in base
al lavoro che il cavallo compie, perché se un cavallo lavora poco e sta fermo nel box avrà bisogno di poco cibo, viceversa ne avrà bisogno di molto se invece il cavallo lavora molto oppure è un cavallo da competizione.
Metti sempre un cucchiaio di sale grosso da cucina o ancora meglio predisponi nel box un rullo di sale in quanto il cavallo sudando molto durante il lavoro, deve recuperare i sali minerali persi i quali sono determinanti per i suoi bisogni fisiologici.
Infine prova a cambiare il tipo di mangime o di granaglie in quanto ti sembrerà strano, ma non tutti i cavalli mangiano tutto! Io ho visto cavalli che ad esempio odiano le carrube, o le giuggiole, anche se è pensiero comune che invece quest’ultime siano il cibo preferito dei cavalli!
Un caro saluto, Rosario Cosentino



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Domanda:


Ciao mi chiamo Carlo ed ho un cavallo Frisone da solo 5 giorni e mi sono accorto che è molto diffidente e mi gira sempre la schiena non facendosi accarezzare ne toccare nemmeno per essere pulito. Scusi la domanda un pò ingenua ma non è che gli sono antipatico? Come posso conquistare la sua fiducia? Non le nascondo che mi sento molto depresso perché speravo di trovare un amico con cui passare le mie noiose giornate. Scusi se lo disturbata ma per me è un grande problema.


Risposta:

Ciao Carlo,
ti tranquillizzo in quanto il rapporto con il tuo cavallo è molto semplice risolverlo, in quanto dipende principalmente da te.
Il tuo cavallo non conoscendoti è semplicemente diffidente. Devi pertanto conquistare la sua fiducia e stima con una serie di comportamenti che adesso proverò a suggerirti.
Avvicinati al tuo cavallo sempre fischiettando o parlandogli, cerca di usare un tono amichevole e cordiale; proprio come se ti trovassi di fronte ad una bella donna che hai appena conosciuto e che vorresti conquistare. Quando ti avvicini al cavallo evita di tenere in mano degli oggetti, specialmente se ingombranti o particolarmente strani. Evita di essere precipitoso e se il cavallo cerca di annusarti lascialo fare senza problemi. Osserva sempre il movimento delle sue orecchie, essendo cosciente che se li tiene indietro assumendo un’aria minacciosa, il cavallo è impaurito da qualcosa.
Chiarito ciò accattivati la sua simpatia con una bella carota o uno zuccherino, in quanto sono gli stimoli più idonei a motivarlo e a farlo diventare tuo amico.
Quando il cavallo avrà associato la tua presenza al dispensare continuo di cibo da lui sicuramente apprezzato, non mancherà a diventare il tuo più grande amico!
Il vostro rapporto migliorerà con estrema facilità quotidianamente con l’addestramento e con il rapporto di relazione che si creerà fra tutti e due.
Un caro saluto, Rosario Casentino



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Domanda:


Ciao sono Lucia ed ho una piccola stalla antica in cui tengo il mio cavallo d’inverno che ha una porta molto piccola e che mi crea dei problemi quando la sera devo portare il cavallo dal paddock nel suo box, in quanto il cavallo si rifiuta di passare. Il motivo sarà dovuto al fatto che la porta è troppo stretta?
Visto che con il cavallo che avevo prima questo problema non c’era allora vorrei sapere se è una questione di carattere oppure il problema sia dovuto ad altri fattori? Grazie tante e scusa per il disturbo.


Risposta:

Ciao Lucia,
tieni presente che i cavalli per loro natura sarebbero predisposti a vivere in grandi spazi all’aperto! E’ stato poi l’uomo che per diverse esigenze li ha “costretti a vivere in piccolissimi spazi”.
Pertanto è consigliabile che le porte siano sempre grandi e spaziose.
Se devi però farlo passare attraverso una porta piccola e stretta, conducilo sempre con una corda lunga anticipandolo TU, e rassicurandolo che se prima ci passi TU, potrà passarci anche lui.
Dagli sempre un premio alimentare in prossimità
dell’ingresso e poi dell’uscita dalla porta.
Io sono dell’idea in ogni caso, che bisogna far vivere i cavalli in un ambiente idoneo e spazioso, consentendogli la possibilità di movimento e di naturalezza.
Un caro saluto, Rosario Casentino


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Domanda:


Ciao mi chiamo Gisella e da circa un mese sto utilizzando il tuo corso il quale lo trovo molto interessante ed innovativo. Vorrei sapere come in realtà si deve condurre un cavallo fuori dal box per portarlo ad esempio al pascolo visto che il mio quando usciamo fuori dal box tende a tirarmi o a scappare davanti a me per soffermarsi poi subito dopo davanti ai box degli altri cavalli. Conviene portarlo fuori con la capezza o come mi aveva consigliato una mia amica con la testiera e il morso? Io credo che volendolo portare solo al pascolo e non dovendolo montare, che sarebbe superfluo mettergli il morso per condurlo semplicemente fuori. Tu cosa mi consigli? Grazie ancora.


Risposta:


Ciao Gisella,
si sono d’accordo con te che è superfluo e poco pratico portare una cavallo al pascolo con la testiera e il morso!
I cavalli come i bambini bisogna educarli facendogli capire che ci sono delle regole ben precise da rispettare.
Quando esci dal tuo box con il tuo cavallo con la capezza e la lunghina mantieniti sempre al suo fianco all’altezza della spalla tenendo la corda non troppo lunga. Correggilo con degli “strattoni” se tende ad andare i avanti o a precipitarsi o a distrarsi con altri cavalli vicini; appena sarai arrivata al paddock se si sarà comportato bene gli darai una ricompensa.
Non commettere l’errore di lasciarlo subito libero rimanendo dietro di lui; ma nemmeno troppo vicino al suo fianco; poniti davanti a lui guardandolo in faccia e parlandogli; solo dopo liberalo dalla lunghina, allontanandoti di qualche metro ma sempre rimanendo in direzione del collo del cavallo, in quanto quasi sicuramente (specialmente se non esce dal box da qualche giorno) si metterà a sgroppare o a scalciare giocosamente.
Un caro saluto, Rosario Casentino


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Domanda:


Salve sono la signora Adele ed ho un cavallo tedesco (credo che sia un Hannover) che quando lo metto nel paddock dopo circa 20 minuti tende a saltare il recinto per scappare via. Non le nascondo che sono scioccata in quanto abito in una zona in cui a solo 2 km vi è l’uscita dell’autostrada; si rende conto che questo mi procura una grande ansia? Salta qualsiasi cosa che gli si pone davanti. Non ho il coraggio di lasciarlo sempre nel box chiuso in quanto mi sembra una cosa inumana.
Esiste qualche sistema o qualche metodo di addestramento per non farlo saltare?


Risposta: 


Ciao Adele,
il tuo cavallo sicuramente è un cosiddetto “saltatore nato” pertanto ci sono una serie di rimedi idonei o meno idonei che sono da attuare in quanto nel tuo caso il cavallo saltando il recinto potrebbe provocare dei gravi danni a cose e persone!
Ad esempio in America usano le cosiddette balze, le quali consistono in delle fascette imbottite legate una all’altra e allacciate intorno ai pastorali anteriori, abbastanza distanziate da consentire al cavallo di camminare; in tale modo il cavallo è limitato a correre o saltare!
Io a questo sistema non sono molto d’accordo. Altro metodo più moderno potrebbe essere quello di utilizzare delle bande elettriche alimentate da una batteria a 12 volt. Anche questo sistema a volte viene ignorato da alcuni cavalli perché pur sapendo di prendere la corrente saltano lo stesso lo steccato. L’ideale quindi sarebbe di creare dei recinti estremamente alti che superano i 3 metri. Capisco la spesa a cui uno va incontro, ma se paragonata ai possibili danni che con la fuga potrebbe procurare il cavallo, credo che alla fine i benefici paragonati ai costi siano nettamente superiori.
In ogni caso valuta che un cavallo che è un gran saltatore come il tuo potrebbe essere sfruttato per fare le gare di salto ostacoli. Se tu non hai la possibilità di farlo, parlane con qualche promettente cavaliere professionista.
Un caro saluto, Rosario Casentino.
Domanda:

Ciao ieri sera ci sono volute 3 ore per poter prendere il mio cavallo e rimetterlo nel box dal paddock in quanto io più mi avvicinavo più lui scappava via, ero veramente fuori di me e pensavo di volerlo ammazzare di botte quando l’avrei ripreso.
Esiste un sistema come si vede nei film in cui tu fischi o chiami il cavallo e lui arriva in un attimo?! Ti prego dimmi come si fa ad insegnarglielo.
Con immensa gratitudine Ignazio.


Risposta:

Ciao Ignazio,
capisco il tuo problema e credimi che anche se è possibile e per niente difficile, non è che i cavalli quando li abitui a farli venire al fischio sia sempre così automatico come si vede nei film!
In ogni caso il cavallo come avrai già capito leggendo i miei libri, si lascia sempre prendere dalla “gola” per via della sua ghiottoneria!
Pertanto l’astuzia più semplice che viene utilizzata dall’uomo, conoscendo la sua golosità, è quella di avvicinarsi al cavallo con un secchio di mangime o una bellissima carota in bella vista che lo renderà disponibile a farsi prendere e quindi a farsi portare nel box.
Io ho visto che alcuni utilizzano un sistema molto antico che a me a dire la verità non piace molto, e che consiste di lasciare attaccata alla capezza un cordino di 30/40 cm. (che essendo corto non costituisce pericolo per il cavallo), ma bensì consentirà di prenderlo con più facilità senza avvicinarsi troppo alla testa del cavallo e quindi impaurendolo!
Io sono per il mio sistema, ossia quello di insegnare al cavallo di venire da me quando lo chiamo, utilizzando quel metodo che consiste nel dargli una ricompensa alimentare ogni volta che il cavallo lo chiamo.
Si inizia prima allontanandosi dal cavallo e ponendosi di fronte ad esso ad almeno 2 metri, per poi spostarsi a 3 metri, e quindi a 4 metri ed oltre, chiamandolo e facendogli vedere un premio alimentare che gli verrà fatto mangiare sulla mano dell’addestratore quando si sarà avvicinato.
Bisognerà ripetere quanto suddetto per almeno una settimana e comunque tutti giorni per almeno mezz’ora!
I miei cavalli vengono da me con il semplice gesto della mano e chiamandoli per nome perché sanno che quando mi saranno vicini riceveranno una bella carezza, una grattatina sulla testa e una bella carotona.
Altra cosa importante se vedete che un cavallo non si lascia prendere è quella di accovacciarsi a terra e di chiamarlo con in mano una carota. Questa posizione dell’uomo accovacciato a terra crea nella psicologia del cavallo un messaggio se vogliamo quasi di “sottomissione” che viene giudicato positivamente dell’animale, il quale al 99% dei casi dopo 4/5 tentativi si avvicina all’uomo.
Attenzione non commettete l’errore di picchiare il cavallo dopo che si farà prendere; nemmeno se sarete sudatissimi ed avrete perso un’ora ed oltre del vostro tempo per riprenderlo!
Credetemi, picchiarlo non risolverebbe nulla perché non crea un apprendimento positivo, ma al contrario creerebbe uno stimolo avversativo di cui il cavallo se ne impossesserebbe e che poi fareste fatica ad eliminare.
Un caro saluto, Rosario Casentino


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Domanda:


Buonasera il mio cavallo che è un puledro di circa 5 anni mi sta facendo disperare perché non apre la bocca e non si lascia mettere il filetto. Ho provato con le buone e poi anche con le cattive! Direi che è inutile non ha proprio voglia di lavorare, perché lo sa che al filetto segue la sella e quindi il lavoro. Non e che è troppo vagabondo? Riusciresti tu a darmi dei suggerimenti per risolvere questo mio problema? Ti ringrazio infinitamente. Domenico.
Risposta:


Ciao Domenico, ti trovi come tutti gli addestratori nella fase iniziale dell’addestramento quindi in una fase dedicata che richiede pazienza.
Come ho già suggerito più volte nei miei libri, io ti consiglio di porti sotto la testa del cavallo, e mentre gli metti la testiera, di premere con il dito indice lateralmente tra le labbra in prossimità dove il cavallo presenta lo spazio tra i denti toccando leggermente la lingua; in tale modo produrrai per riflesso condizionato l’apertura della bocca.
Non dimenticare, dopo che gli avrai messo il morso di premiarlo facendogli capire che quello che gli stai chiedendo e semplicemente una cosa positiva un piccolo “gioco” a cui dovrà abituarsi per sempre.
Un caro saluto, Rosario Casentino



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Domanda:


Ciao Rosario scusa se ti disturbo ma volevo sapere se esiste un rimedio al fatto che il mio cavallo non si lascia infilare la testiera. Mi sono accorto però che il problema non è dovuto al morso ma al fatto che è troppo geloso se gli tocchi le orecchie! Infatti lo si può accarezzare ovunque, ma appena gli tocchi le orecchie si sposta drasticamente e ti da la schiena. Io ho questo cavallo solo da circa 3 mesi e non so è scioccato dal suo precedente proprietario in questo sarà forse stato maltrattato o picchiato. Cosa mi consigli di fare? Mi potresti aiutare?
Cordiali saluti Federico.



Risposta:


Ciao Federico, sicuramente il problema come al solito è dovuto all’approccio sbagliato dell’uomo verso il cavallo il quale ha provocato senza ombra di dubbio le reazioni che tu mi dici.
Purtroppo questo problema è molto presente in quei cavalli che hanno la sfortuna di essere manipolati in modo sbagliato da persone ignoranti ed inesperte.
Per eliminare questo problema al tuo cavallo ci vorrà qualche mese. Pertanto inizialmente utilizza una testiera con la fibbia che si può aprire quando si applica il filetto e quindi essere richiusa dietro le orecchie. Oppure prova ad allacciare la testiera rialzandoti da terra con una panca o salendo su una balla di paglia in modo tale da infilare la testiera sopra tutte e due le orecchie, naturalmente prima su una o poi sull’altra. Appena avrai completata l’operazione dagli un premio alimentare e accarezzalo.
Dovrà capire con il tempo che tu nel fare le operazioni suddette non gli provochi del dolore, ma che al contrario che sarà premiato con una carota. Quando avrà associato lo stimolo positivo della ricompensa e si sarà verificato L’Apprendimento Unificato non avrai più problemi.
Ti ripeto che ci vorrà un pò di tempo ma alla fine il tuo cavallo dimenticherà i traumi subiti e si lascerà mettere la testiera con estrema disinvoltura.
Un caro saluto, Rosario Casentino


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Domanda:

Ciao sono Loretta e avevo una curiosità da togliermi. Visto che tu sai tutto sui cavalli e sai come la pensano potresti dirmi perché il mio cavallo da giorni essendo arrivata una nuova cavalla in scuderia non fa altro che nitrire, essere distratto e a me non dare più confidenza? Sarà innamorato? Non credo visto che è un castrone? Grazie e scusa per le domande che possono sembrarti un pò troppo stupide



Risposta:

Ciao Loretta,
le domande sui cavalli non sono mai stupide!
I cavalli hanno dei codici istintivi e delle regole naturalmente non scritte che atavicamente ereditano perché sono depositate nel loro DNA. Vedi il tuo cavallo sta semplicemente comportandosi in modo consone alla sua natura. Quindi cerca di imporre la sua presenza in scuderia “presentandosi” alla nuova arrivata.
Questo suo atteggiamento con il tempo svanirà ed inizierà a darti di nuovo la sua confidenza e “disponibilità”!
In realtà se ci pensi bene anche l’uomo quando sopraggiunge in casa un ospite è un po’ impacciato e distratto, ed a volte fa fatica a muoversi manifestando una certa emozione.
Anche nei cavalli come nell’uomo può succedere
una cosa del genere. Un caro saluto Rosario Cosentino


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Domanda:

Ciao siamo Francesca e Laura e volevamo sapere qual è il miglior sistema per asciugare il cavallo bagnato quando arriva in scuderia.Grazie e compliment. Sei grande!!!


Risposta:

Ciao Francesca e Laura,
grazie per i complimenti che mi fanno sempre piacere.
Vi sembrerà strano, ma essere molto attenti ed utilizzare il metodo giusto di comportamento, diventa importante ed essenziale per la salute del cavallo.
Nel vostro caso io consiglio sempre di asciugare prima il cavallo con della paglia e poi spazzolarlo contro pelo; quindi subito spruzzargli addosso dell’alcol,spazzolandolo energicamente ancora contro pelo. Usate poi una buona coperta la quale se si dovesse inzuppare di sudore, bisognerà sostituirla con una coperta pulita, in modo tale che il cavallo sviluppi calore asciutto.
Un caro saluto, Rosario Cosentino


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Domanda:

Buonasera sono circa un paio di anni che faccio dei concorsi di salto ostacoli interregionali e sono costretto per forza di cosa a spostarmi da una città all’altra. Il mio problema è che perdo una sacco di tempo a caricare il mio cavallo sul van perché ha una paura fobica di entrare dentro.
Sicuramente sarà stato scioccato dai suoi precedenti proprietari…fatto sta che la volta scorsa essendo in ritardo e non avendo del tempo disponibile sono stato costretto a fargli una puntura di calmante per farlo poi salire sul van.
Eiste un sistema per togliergli questa fobia? Grazie tante per l’aiuto.


Risposta:

Ciao, non essendo la lettera firmata mi rivolgo al
maschile.
Come al solito devo dire che se si avesse pazienza ad abituare il cavallo a salire nel modo giusto sul trailer o van, non si avrebbero poi dei problemi futuri.
Il problema diventa molto grande proprio per quei cavalli che sono destinati alle gare, alle competizioni o agli spettacoli equestri. Pertanto visto che occorre tempo e calma, è necessario abituare il cavallo molto prima che vi necessiti di trasportarlo.
Procedete nel seguente modo:
se siete possessori di un van o di un trailer non mancate di lasciarlo in prossimità del pascolo in modo che il cavallo prenda confidenza con la visibilità dello stesso.
Quando avete del tempo disponibile, fate fare al cavallo dei lunghi girotondi intorno al trailer o al van cibandolo in prossimità della rampa di carico. Dopo qualche settimana all’ora del pasto giornaliero dategli da mangiare in un secchio proprio vicino al van, avvicinandovi alla rampa di carico e salendovi lentamente su mentre il cavallo mangia nel secchio.
Fatelo entrare dentro proprio mentre mangia nel secchio e accarezzatelo, parlategli e distraetelo.
Fategli associare la gradevolezza del cibo a quella
del van o del trailer.
State attenti a non far scivolare il cavallo in prossimità della rampa di carico, in quanto il tutto andrebbe a discapito del lavoro e del tempo che avete investito! Infatti il cavallo potrebbe traumatizzarsi e non salire più su un van o un trailer.
Dopo qualche settimana di esercizio il vostro cavallo si sarà abituato cosi tanto, da salire con disinvoltura sul van o sul trailer, apprezzandolo e facendosi trasportare senza più problemi.
Un caro saluto, Rosario Cosentino


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Domanda:

Ciao sono Natalia ed ho un cavallo portoghese di 7 anni molto bello il quale mi crea da qualche mese un problema, ossia si impenna mentre lo conduco a mano fuori dal box. La mia preoccupazione più grande e che poi non me lo faccia anche mentre lo monto! Per il momento non lo fa… ma io non ti nascondo che sto in ansia mentre gli sono sopra. Avrei veramente bisogno di un consiglio. Grazie di esistere!

Risposta:


Ciao Natalia,
indubbiamente un cavallo condotto a mano che si impenna non è una cosa bella da vedere; anzi direi che è un bruttissimo vizio e che può diventare anche pericoloso.
Infatti quando a un cavallo gli si insegna di alzarsi in piedi per eseguire la figura della levade è un conto; mentre se lo fa per difesa, bisogna intervenire per togliergli questo vizio.
Ti consiglio di procedere nel seguente modo: procurati un peso in ferro di 2 o 3 kg. e attaccalo sotto la capezza del cavallo con una corda lunga almeno 60 cm e tenendo il peso in mano procedi in avanti insieme al cavallo; nel preciso momento in cui il cavallo si alza in piedi fai cadere dalle tue mani il peso in ferro; il cavallo sentendosi abbassare di colpo la testa perderà il baricentro dell’inpennata rinunciando ad alzarsi in piedi sugli anteriori. Basteranno 5 o 6 sequenze del genere che lo dissuaderanno a ripetere una tale difesa.
Il suddetto sistema non è da ritenersi coercitivo in quanto non provoca al cavallo alcuna ferita o maltrattamento. Bensì si cercherà di fargli capire che quel tipo di difesa lo porta ad uno stato di disagio e che quindi non gli converrà di ripeterlo oltre! Purtroppo non vi sono altri sistemi per spiegare e portare il cavallo a non ripetere tale difesa. Inoltre visto che a volte ci sono cavalli che alzandosi in piedi possono cadere, battere la testa e a volte morire (per non parlare dei danni che potrebbero procurare all’uomo), credo che il mio suggerimento sia il male minore.
Un caro saluto, Rosario Cosentino



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Domanda:

Non mi ricordo mai più un anno come questo con tanti insetti e tante zanzare! Non vorrei esagerare, ma mi fanno letteralmente paura!
Ti volevo chiedere se esistono degli accorgimenti più furbi e comunque particolari che possono alleviare i problemi degli insetti durante l’estate in quanto il mio cavallo ne è particolarmente sensibile.

Risposta:

Ciao, questo è un problema tipicamente estivo a cui si può ovviare sia con un sistema pratico che utilizzando un sistema chimico.
Il sistema pratico consiste nell’utilizzare particolari coperte fatte di rete, le quali offrono una discreta protezione al corpo del cavallo; mentre per la testa si possono usare le copriorecchie con delle frange che scendono sulla fronte del cavallo.
Invece il sistema chimico consiste nello spruzzare sul corpo del cavallo un particolare spray antirepellente che respinge per via del suo odore gli insetti fastidiosi.
Oramai in commercio ho visto che l’industria farmaceutica-veterinaria ha creato dei prodotti estremamente validi e funzionali. L’unica controindicazione è quella di utilizzare questi prodotti solo dopo che il cavallo ha finito di lavorare e sia completamente asciutto in quanto il sudore elimina o comunque attenua la protezione dello spray.
Un caro saluto, Rosario Cosentino


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Domanda:

Ciao mi chiamo Rosa ed ho un cavallo nero molto bello che curo io particolarmente. Ha la criniera, il pelo e la coda bellissimi, io utilizzo particolari prodotti di igiene e toilettatura molto professionali e di grande qualità che mi fanno ottenere dei bellissimi risultati.
Il mio problema è che malgrado tutte queste mie attenzioni il mio cavallo si frega la coda contro il box strappandosela a dismisura! Tu naturalmente capirai che questo mi fa molto rabbia; mi potresti aiutare con qualche consiglio che mi possa aiutare a risolvere questa situazione? Te ne sarei veramente grata.


Risposta:


Ciao Rosa,
anche a me piacciono moltissimo i cavalli curati ed ordinati; con una criniera fluente e ben curata e con una coda linda e lucente.
Mi da molto fastidio la coda cosiddetta “spelacchiata” e rovinata da strappi o tagliata con le forbici! Però, c’è da dire che a volte subentrano dei fattori legati a dei problemi esterni, e a prescindere dalle cure che uno gli dedica!
Infatti la prima cosa che bisogna osservare è che il cavallo non abbia dei pidocchi sotto la coda, in quanto questo problema porterebbe il cavallo a sfregarsi la coda contro le parete del box.
Inoltre io consiglio specialmente durante il trasporto sul van di utilizzare un paracoda che puoi comprare dal tuo sellaio. Utilizza naturalmente i vari prodotti di bellezza oramai all’avanguardia per la cura della coda e della criniera, non dimenticando di spazzolare sia la coda che la criniera tutti i giorni, usando estrema cura e dedizione.
Un caro saluto, Rosario Cosentino

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Domanda:


Buongiorno Dr. Cosentino mi permetto di disturbarla perché avrei bisogno di un suo consiglio. Il mio cavallo mi crea problemi durante la ferratura in quanto non sta fermo e mi ha fatto già cambiare tre maniscalchi, purtroppo però lei capirà che io abitando in un piccolo paese di montagna, che non abbia molta scelta di maniscalchi.
Ne ho trovato uno che ha persino picchiato il mio cavallo, ma io l’ ho mandato via senza neanche pagarlo, pur lasciandomi il cavallo ferrato solo negli anteriori. La prego di darmi dei consigli di qualsiasi tipo purchè possa risolvere il mio problema. Grazie infinite. Sandra.


Risposta:


Ciao Sandra,
io raccomando sempre di abituare i cavalli ad alzare i piedi già ad un anno, facendo finta di battere con un martello sulla corona e sul fettone simulando la ferratura. In tal modo il cavallo si abituerà e stare tranquillo quando arriverà il momento di essere ferrato per la prima volta.
Purtroppo però la negligenza o se vogliamo essere benevoli, la mancanza di tempo, portano gli allevatori o proprietari del cavallo a non praticare quanto suddetto con le conseguenze derivanti.
Nel caso in cui purtroppo il cavallo non e stato abituato bisognerà utilizzare svariati metodi per poterlo ferrare che vanno da quello di stancarlo girandolo alla corda prima di ferrarlo, a quello di applicare il filetto per distrarlo, o se no ricorrere al fatidico secchio di avena che distrae il cavallo dal maniscalco.
Quando ci troviamo però di fronte a dei cavalli che odiano proprio di essere ferrati, allora bisognerà utilizzare le balze con una corda di almeno 2/3 metri di lunghezza che servirà a tenere il piede del cavallo sollevato in alto, mentre un’altra persona trattiene impegnato o legato il cavallo davanti, mentre il maniscalco prova a ferrarlo.
Vi e ancora un altro sistema a mio avviso coercitivo e che io pertanto non consiglio, che consiste nell’utilizzare il terribile torcinaso!!!
Comunque io consiglio sempre di non iniziare una lotta impari con il proprio cavallo, perché la cosa porta solo a traumatizzarlo senza ottenere alcun risultato!
Anzi devo dire che l’unico risultato che si raggiunge
è la repulsione verso la ferratura! Un caro saluto, Rosario Casentino


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Domanda:

Buongiorno mi chiamo Antonio ed ho cinque cavalli tutti bravi ed educati tranne uno che pur essendo un cavallo di 15 anni rampa di brutto facendomi a volte anche paura. Devo dire che l’ ho anche picchiato con il frustino ed è stato peggio. Può contaminare anche gli altri cavalli con questo vizio? Lei ha mai avuto un problema del genere?


Risposta:

Ciao Antonio,
lo ripeterò sempre e fino alla noia che picchiare un cavallo è una cosa inutile e che non porta da nessuna parte.
Premesso ciò ti vorrei spiegare qual è il sistema per
evitare che il cavallo rampi.
Quello che ti illustrerò io, è a mio avviso il più funzionale, e consiste nel formare una specie di anello interno agli avambracci del cavallo il quale passi ben al di sopra dell’articolazione del carpo e che sia legato al sottopancia.
E’ più facile farlo che spiegarlo, in quanto è questo un sistema semplice il quale ha l’utilità sia di ovviare momentaneamente al problema e sia di dissuadere per sempre il cavallo a continuare in questo brutto difetto.
Un caro saluto, Rosario Cosentino.


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Domanda:

Buonasera Dr. Cosentino, vorrei per cortesia sapere se le è mai capitato un cavallo il quale è eccessivamente sensibile in bocca in quanto da circa un mese credo di essermi imbattuto in un cavallo che non tollera nessun tipo di morso o filetto che ci sia in commercio! Ho chiamato il mio veterinario per capire che non avesse problemi alla lingua o al palato ma sembra che sia tutto normale. Io cerco o almeno credo di essere leggero con la mano ma qualsiasi sistema adotti non raggiungo alcun risultato se lei conosce questo tipo di problemi può darmi dei suggerimenti? Grazie tante Rocco.

Risposta:

Ciao Rocco, il tuo cavallo è il tipico animale che è molto sensibile in bocca; non nascondo che questo tipo di difetto è abbastanza raro perché in generale i cavalli dopo un pò di tempo finiscono con l’accettare il morso.
Andando per gradi bisogna prima accertare che il cavaliere senza rendersene conto abbia una mano eccessivamente pesante; in tal caso si può risolvere il problema usando un morso morbido in gomma o in plastica (come si fa con i puledri). Se il problema però sussiste il tuo cavallo è uno di quei rarissimi casi in cui si è costretti ad usare l’hackamore il quale non poggiando affatto nella bocca del cavallo si risolve il problema.
Devo dire però che con l’hackamore non si riesce a raggiungere o meglio ad ottenere il massimo di equilibrio e di addestramento di un cavallo ad esempio all’ alta scuola. Però ciò non toglie che si può montare il cavallo divertendosi in passeggiata, al salto ostacoli, etc.etc.
D’altronde ci sono dei cavalli che non accetteranno mai il morso e quindi onde evitare che non vengano mai montati, credo che la scelta dell’hackamore sia l’unica soluzione esistente. Un caro saluto, Rosario Cosentino


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Domanda:

Ciao sono Lodovica ed ho una cavalla che quando la monto tende continuamente a tenere aperta la bocca appoggiandosi sul morso e dandomi enormi problemi quando vado in passeggiata. Come posso fargli capire di tenere la bocca chiusa?


Risposta:

Ciao Ludovica, la soluzione al tuo problema esiste già ed è molto semplice; infatti basta recarti presso la tua selleria di fiducia e comprare una testiera con la capezzina ad incrocio e con il cosiddetto “chiudi bocca”, che serve appunto a non dare all cavallo la possibilità di aprire la bocca quando viene montato.
Se vuoi risparmiare del denaro puoi acquistare solo la singola capezzina che potrai sostituire a quella della tua testiera. Spero di esserti stato utile. Un caro saluto
Rosario Cosentino


Domanda:


Ciao il mio cavallo irrigidisce la nuca e a volte cammina con la testa alta come se fosse un cervo. Questa cosa a me da molto fastidio anche perché le mie amiche mi scherzano e ridono di me. Mi può aiutare e darmi delle dritte? Grazie Donatella.


Risposta:

Ciao Donatella, per quanto riguarda i problemi di cui tu parli bisogna intervenire su due fronti: il primo riguardante il fatto di irrigidire la nuca, il quale si risolve in modo molto semplice comprando una martingala scorrevole ad anello, oppure una semplice imbrigliatura combinata. Non ti consiglio di usare la cosiddetta “redine tedesca” in quanto è un aiuto molto complesso che possono utilizzare solo degli esperti addestratori di cavalli.
Il secondo problema riguardante il fatto che cammina con la testa alta, è invece legato all’addestramento.
Infatti la tua cavalla non è stata addestrata al “piego della testa” e quindi alla “riunione”; figure queste che determinano l’inclinatura della testa e dell’incollatura, e che consentano al cavallo di poter lavorare in rettangolo regolarmente e assumendo un aspetto elegante e regale.
Puoi utilizzare la martingala insieme alle redini
lunghe iniziando un riaddestramento da terra. Ci vorranno almeno 2 mesi, ma risolverai il problema con estrema facilità.
Un caro saluto, Rosario Cosentino



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Domanda:


Buongiorno da circa un mese il mio cavallo ho notato che ha un pessimo vizio; infatti forse perché non vuole lavorare toglie il morso dal lato della bocca! Ho chiesto agli amici del mio centro ippico e nessuno aveva mai sentito parlare di una cosa così strana. Lei che vedo che ha tanta esperienza ha mai sentito parlare di una cosa del genere? Insomma conosce o esiste un modo per togliere questo vizio al mio cavallo? Con immensa gratitudine Maria.


Risposta:

Ciao Maria, puoi risolvere il tuo problema semplicemente collocando di lato tra la campanella del morso e l’angolo della bocca del cavallo delle cosiddette “rondelle” di gomma o di plastica, le quali dissuadano il cavallo da questo fastidioso vizio che a volte può diventare anche pericoloso perché procura delle ferite con dei conseguenti dolori fastidiosi.
Inizialmente il tuo cavallo sarà un po’ impacciato e infastidito, ma dopo qualche giorno si abituerà alle rondelle ignorandole ed eliminando completamente dopo qualche settimana il vizio di togliere il morso
lateralmente dalla bocca. Un caro saluto, Rosario Cosentino


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Domanda:

Buongiorno Maestro ho letto tutti i suoi libri e me ne compiaccio lei è veramente bravo. Ho notato che lei è contrario a girare il cavallo alla corda ma che invece consiglia di lavorarlo a redine lunghe in quanto come dice lei si ottengono ottimi e migliori risultati.
Io sono molto d’accordo su questo anche se ero stato abituato a lavorare il cavallo alla corda da quando ero ragazzo.
Il mio cavallo in questo periodo lavorandolo alla corda mi sono accorto che tiene la testa bassa, la groppa ferma non distendendosi in avanti. Mi potrebbe dare dei consigli per riuscire a superare questo scoglio che mi ha bloccato nel lavoro di addestramento? Grazie Alberto


Risposta:


Ciao Alberto,
io sul discorso di non girare il cavallo alla corda ne
ho fatto “il mio cavallo di battaglia”!
Tutti quelli che mi conoscono sanno che io sono contrario in quanto ritengo che sia una cosa così difficile e complessa, e che bisognerebbe farla solo se si è veramente preparati e dei professionisti!
Purtroppo invece noto che la prima cosa che fa un ragazzo dopo 3 giorni che ha iniziato a praticare equitazione, è proprio quella di girare il cavallo alla corda!!!
Sicuramente sembra una cosa facile, ma è proprio in tale modo che si “rovina” un cavallo creandogli dei vizi ed un disapprendimento a quello che aveva imparato!
Inoltre per esperienza vi posso assicurare che quello che si ottiene con le redini lunghe non lo si potrà mai ottenere girando il cavallo alla corda.
Pertanto se tu sei un grande esperto e vuoi lavorare il cavallo alla corda…provaci; la soluzione per risolvere il tuo problema consiste nell’ utilizzare un filetto elevatore, insieme a delle redine fisse collocate più in alto del solito e quindi imprimendo un maggiore impulso. Come vedi la cosa non è semplice. Pertanto prova a risolvere il problema con il mio sistema di apprendimento il quale senza ombra di dubbio è più semplice e funzionale.
Un caro saluto, Rosario Cosentino
21 dicembre 2022
ROLLERMAN di Rosario Cosentino è stato Proclamato vincitore assoluto nel settore Animazione e per la TV del 10 FESTIVAL INTERNAZIONALE DI EQUUS FILM FEST (Sacramento, USA) piazzandosi al primo posto della sua categoria! www.rollerman.it ROLLERMAN by Rosario Cosentino was proclaimed overall winner in the Animation and TV sector of the 10th INTERNATIONAL FESTIVAL OF EQUUS FILM FEST (Sacramento, USA) placing first in its category! www.rollerman.it
Autore: Rosario Cosentino 28 ottobre 2022
In viaggio dall´America per conoscere un addestratore di cavalli italiano... L´incontro emozionante con il dott. Rosario Cosentino, ricercatore, scrittore e addestratore di cavalli, è raccontato nelle righe di questo articolo scritto dalla giornalista Daisy Turner: -Mi chiamo Daisy Turner e scrivo per una importante Rivista Americana che conta una grande rete di distribuzione mensile (350.000 copie/mese). La mia rivista tratta principalmente di Equitazione ed addestramento di Cavalli. Circa un mese fa, visto che conosco diverse lingue, il direttore mi disse di fare una ricerca in Europa per trovare nuovi spunti per scrivere interessanti ed innovativi articoli sul mondo dei cavalli. Consultando il motore di ricerca Google.it ho scritto “addestramento cavalli”, ed in testa alla ricerca ho visto questo risultato: “Corso di Addestramento Cavalli, come addestrare il tuo cavallo direttamente a casa tua” www.laddestracavalli.it by Rosario Cosentino. Incuriosita ho deciso di visitare il sito ed entrando ho subito notato una persona con un cavallo sulle spalle, poi ancora un meraviglioso cavallo baio che si impennava, e nella gallery, trovai tantissime altre curiose foto, (persino di un cavallo che sale su una scala!), per non parlare di una ragazza che si faceva trainare dal suo cavallo con dei particolari pattini in linea ai piedi! In pochi minuti mi sono appassionata ed ho letto e spulciato tutte le pagine ed i Video del Sito-web! Ho scoperto così che il sito Presenta diversi lavori di Rosario Cosentino, un’addestratore professionale con un curriculum davvero invidiabile. Più leggevo e più ero assalita dall’entusiasmo. Mi ha colpito molto la pagina “il Mio Blog” dove sono state pubblicate molte domande di lettori “in crisi” e le relative risposte del dott. Cosentino. Per cui decisi subito di contattarlo per un’intervista. Chiamai alla Casa Editrice che pubblicava i suoi Libri e mi dissero che era in Spagna, ma insistei per organizzare un’incontro. Ne parlai con il mio direttore e circa 3 ore più tardi avevo già il biglietto aero per partire alla volta dell' Italia, dove Rosario Cosentino vive. Dopo una nottata in Hotel giunsi in anticipo nella sua FARM in Romagna dove vive. Lui non era ancora arrivato, così, nell’attesa, mi guardai intorno e rimasi forse un po’ delusa, mi aspettavo un Ranch enorme, come quelli della mia terra natia! Ovviamente diedi anche uno sguardo ai cavalli e vidi degli esemplari di razza PRE (pura razza spagnola) veramente molto belli e sereni. Chiesi al sig. Hassan (lo stalliere) se erano tutti stalloni e lui mi rispose di si, che lo erano. Poi gli chiesi come era possibile che quei cavalli fossero cosi tranquilli e sereni, lui subito mi rispose che da loro questo era normale, infatti era semplicemente una questione di “metodo” di addestramento”. Mentre li accarezzavo vidi arrivare un grosso fuori-strada, scese un Signore dalla corporatura robusta e pensai fra me: “Sarà lui?” Dalle foto lo facevo più giovane! Mi si avvicinò sorridendo, tendendomi la mano. Io gliela strinsi leggermente, mentre lui me la strinse in modo deciso guardandomi negli occhi. Mi sentivo un pò intimidita da quest’uomo. Dopo alcuni convenevoli andammo nella sua Club House dove, affisse alle pareti, c’erano decine di sue foto con dei cavalli. Il dott. Cosentino iniziò a raccontare la sua storia senza bisogno di incoraggiamenti. Parlò del suo metodo di addestramento, dei suoi cavalli e delle sue esperienze lavorative nel cinema e negli spettacoli equestri. Dopo circa un’ora ero veramente colpita da quell’uomo, il suo modo di parlare dei cavalli veniva dall’anima e la sua preparazione e cultura in materia traspariva da ogni parola. Rimasi di stucco quando mi disse, dopo oltre 1 ora di monologo, che ormai “avevamo rotto il ghiaccio” e potevo iniziare a fargli le domande. Rosario Cosentino è un ricercatore indipendente e si occupa dei sistemi di apprendimento e memoria, e questa sua formazione trapelava dal suo modo di porsi e di parlare, pensai che poteva essere proprio questo il suo punto di forza durante le sue sedute di addestramento. Non persi ulteriore tempo ed iniziai a fargli decine di domande, andammo avanti per un’altra ora e mezza. Il Dott. Cosentino parlava in modo chiaro e conciso, usava un linguaggio semplice e chiaro, lo stesso che poi ebbi modo di conoscere tramite i suoi libri (tradotti in inglese). Finite le domande mi chiese se volevo vedere qualche suo esercizio di addestramento applicato ai suoi cavalli, così fece lavorare uno dei suoi cavalli a redini lunghe, e poi montò un puledro che era in addestramento nel Centro Equestre. Mentre guardavo quei meravigliosi cavalli, ero colpita sempre di più dalla loro serenità, dal metodo “naturale” che Rosario Cosentino usava per montarli e addestrarli. Sembrava quasi lui fosse un tutt’uno con il cavallo che montava. E fu proprio in quel momento che capii di trovarmi di fronte a una persona fuori dal comune, una persona piena di talento che avrebbe veramente fatto parlare di sè, una persona che è nata con questa missione nel cuore! Questo è il sito da cui è iniziato tutto: www.laddestracavalli.it Daisy Turner
Autore: Rosario cosentino 21 ottobre 2022
Cari amici miei, quando ho iniziato a scrivere nel lontano 1997 il mio primo Libro "L'Apprendimento Unificato", non credevo che potesse avere un cosi grande successo! Non credevo che poi questo successo potesse allargarsi anche a livello mondiale con l'uscita dei 2 Manuali l'Addestracavalli e il Manuale del Cavaliere! Non credevo che i miei libri e Video potessero essere tradotti in 5 lingue ed avere una cosi enorme divulgazione e livello internazionale. Se penso poi che fra pochi mesi entreremo nei mercati Asiatici (Cina, Giappone, India, etc.) dove l'interesse per i cavalli cresce ogni giorno a dismisura...Mi assale letteralmente l'ansia. Cosa Vi posso dire...Grazie...Grazie...E ancora Grazie per la fiducia che mi avete dato, che continuate a darmi e che spero mi darete per il futuro! Mi viene chiesto da molti anni di aprire uno BLOG per rispondere alle Vs. domande... Ebbene eccovi accontentati. Di seguito troverete alcune domande con le relative risposte a quelli che sono i quesiti più richiesti e che comunque suscitano maggiore interesse alle migliaia di lettrici e di lettori. Ricevendo oltre 3.500 e-mail all'anno, non posso certamente pubblicarle tutte, e non posso per ragioni di tempo rispondere direttamente a tutti (ne approfitto per ringraziare Valentina e Francesca per il prezioso aiuto che mi danno), ma vi prometto che cercherò di farmi in quattro cercando di rispondervi il più possibie su questo meraviglioso BLOG, ma più che altro su Facebook... Con affetto Rosario Cosentino Domanda:La ricompensa dovrà essere usata per sempre o dopo che il cavallo ha completato l'addestramento non bisognerà usarla più? Ho notato che il mio cavallo continua a chiedermi il premio anche quando non stiamo lavorando...quando ad esempio entro nel box, e se non gli do nulla inizia a fare da solo degli esercizi tipo il saluto, il passo spagnolo, etc. di sua spontanea volontà! Non è strana la cosa?... -Risposta: Non è strano perchè i cavalli sono dei ghiottoni, infatti per comunicare con loro il miglior sistema è proprio quello di rafforzare con il cibo (premio) quando fanno quello che gli chiediamo, e non premiarli (punizione) invece se non eseguono i ns. comandi. A lungo andare quando subentra l'Insight ed il cavallo comprende il meccanismo dell'Apprendimento Unificato, il metodo diventa (come avete visto) incisivo e ci fa raggiungere dei risultati che ci eravamo prefissi! Per quanto riguarda l'utilizzo del rinforzo, bisogna capire che più si va avanti nell'addestramento e quindi nell'apprendimento, e meno frequente deve essere il premio. Quando passerete alle figure del cavallo "montato", le ricompense che darete "sulla sella" dovranno essere non più di una o al massimo due. In ogni caso ogni volta che lo montate, se fa bene (anche una vecchia figura) non mancate a dargli almeno tre premi, ossia all'inizio, durante, ed in particolar modo dopo che avrete finito il lavoro. Domanda: Approfitto di questa email per complimentarmi con il Dr. Cosentino, per i dvd che ha creato, per i consigli e per gli argomenti trattati. Grazie al videocorso l'addestracavalli sono riuscito finalmente a soddisfare un sogno che avevo sin da bambino ed anche a vincere una sfida lanciatami dal precedente propretario del mio attuale cavallo. Lui lo vendette perchè sosteneva che fosse un soggetto (da macello), lento e svogliato. Dopo averlo preso, grazie al Vostro Corso, io invece sono riuscito ad ottenere da lui l'inchino, il campo, salire sull'asse, fare splendide appoggiate, distendersi a terra a ed ora siamo alle prese con il passo spagnolo ed il piaffe! Preciso che sono soltanto un appassionato di cavalli e non un addestratore, sono felicissimo e fierissimo di essere riuscito ad ottenere questi splenditi risultati, mantenendo il cavallo sempre in piena tranquillita, con i pochissi strumenti a mia disposizione. Volevo sarer come mai non insegna la impennata che la trovo bellissima e mi entusiasma molto? Risposta: grazie per i suoi complimenti. Non ho insegnato nel mio Corso la Levade, la Pesade e la courbette di proposito, e per diversi motivi! Innanzitutto perchè ho saputo che a volte molti allievi passano ad insegnare al proprio cavallo direttamente quegli esercizi più "sfiziosi" e più "spettacolari" senza prima aver fatto acquisire e maturare nel proprio cavallo quelle che sono le basi dell'Addestramento!!! Questo è gravissimo! Non lo fate mai! Seguite sempre il sacrosanto "ordine propedeutico dell'addestramento". Faccio sempre il solito esempio: un bambino non può imparare a leggere se prima non impara le vocali e l'ABC!. Secondo perchè a volte (direi spesso) i cavalli utilizzano la cosiddetta "impennata" come difesa o come scusa per non lavorare! Allora Voi mi direte: "quindi è meglio non insegnarla?" No, gli si può insegnare, anzi è facilissimo fargliela apprendere, ma bisogna farlo solo ed esclusivamente quando il cavallo è già alla fine dell'addestramento, o comunque quando il cavaliere è entrato in relazione ed ha una grande intesa con il proprio cavallo. Domanda: ...Gentilissimi, volevo sapere se il Dr. Cosentino si trova a Bologna, magari dalle parti della clinica veterinaria dell'università (ho il cavallo li!) perchè vorrei congratularmi per i suoi eccellenti metodi di addestramento! Grazie a lui finalmente, dopo molti anni, sono riuscita ad avere delle enormi soddisfazioni con il mio cavallo! Vorrei chiedergli a quanti anni conviene iniziare ad addestrare i cavalli da terra con le redini lunghe e se secondo lui conviene comprare un maschio o una femmina. Inoltre vorrei sapere qual è la migliore razza in assoluto? Grazie e scusate il disturbo. Risposta: Grazie non mi disturba affatto. I cavalli da terra possono essere lavorati già a 3 anni. Io preferisco farlo a 4/5 anni quando sono più "maturi" e un pò meno "giocherelloni". In ogni caso, sembra strano, ma c'è differenza da una razza all'altra. Sul sesso e sulla razza io preferisco gli stalloni PRE (cosiddetti Andalusi) In ogni caso dipende anche dalla disciplina Equestre che uno ha scelto. Ad esempio io ho visto molte cavalle che sono bravissime e vincenti nelle discipline di monta western. Certo che se uno vuole fare Alta Scuola, le razze più idonee sono quella Andalusa, Lusitana e Lipizzana. Invece per il Dressage classico primeggiano le razze Tedesche tipo Hannover, Oldenburg, etc. Domanda: ...a Dicembre ho acquistato il libro e il dvd l'addestracavalli. Volevo ringraziare Rosario Cosentino per questo fantastico libro!! Il mio fidanzato va dal nostro cavallo almeno 5/6 volte la settimana e da dicembre ad oggi con questo metodo Carigno fa saluto, campo e reverenza e stiamo proseguendo perchè naturalmente la reverenza l'abbiamo appena iniziata e dopo aver fatto l'inchino il nostro cavallo si sdraia e si siede :)) Volevo ringraziare Rosario per l'ottimo libro e dvd perchè solo grazie a lui abbiamo ottenuto questi fantastici risultati. Carigno è un Lipizzano di quasi 4 anni, abbiamo un cavallo fantastico perchè non era mai stato domato da nessuno e pultroppo o per fortuna lo stiamo facendo noi con i metodi che riteniamo più opportuni e quello di Rosario per il nostro cavallo è stato perfetto. Carigno è così attento a quello che vogliamo da lui, non scalcia, non si annoia, non cerca di venirci mai contro perchè sa che se lavoriamo insieme ottiene le sue carotine o caramelline:) Appena abbiamo iniziato col saluto appena ci vedeva dal box iniziava subito a salutare sapendo che quel gesto gli procurava le carotine :) ora che i comandi sono più di uno ha capito che deve aspettare che noi chiediamo per eseguire :) Carigno tra l'altro fa un bellissimo passo spagnolo senza redini, semplicemente camminandogli di fianco. Certo non un campo intero ma 5/7 passi continui li fa tutti da solo :)) Aver scoperto questo libro e questo metodo ci ha permesso di migliorare il nostro lavoro e avere un rapporto molto diverso tra noi e Carigno. Carigno è davvero felice di uscire e di lavorare con noi, se fosse per lui non tornerebbe mai nel box e questo è davvero il risultato migliore che potessimo ottenere da un cavallo: il fatto che preferisca noi al suo box. So che riceverai tantissime lettere come questa quindi non voglio rubarti altro tempo ma ti volevo solo chiedere se mi consigli di proseguire nell'addestramento chiedendo al cavallo il massimo di quello che può darmi, oppure fermarmi ed accontentarmi di quello che già fa? Cioè esiste un limite un livello a cui il cavallo deve fermarsi? Grazie ancora per il tuo lavoro. Fiorella Risposta: Grazie per i complimenti. Sono felice quando raggiungete dei risultati grazie all'Apprendimento Unificato. Vedi i cavalli in questo caso sono come gli uomini; ossia dipende tutto dalle proprie capacità. Ci sono persone che finiscono gli studi, invece degli altri che si fermano prima e si accontentano! Nel caso del tuo cavallo io ti consiglio di continuare (senza costrizioni naturalmente) cercando di insegnargli al massimo più cose possibili, avendo però cura di capire che alcune cose, alcune figure gli possono non piacere, pertanto tu non gliele far fare. Vedi sai perchè in alcuni Film usiamo 4/5 cavalli diversi per fare più scene? Perchè non tutti i cavalli fanno TUTTO! Ad esempio in LUCKY LUKE la gente crede che si tratta di un unico cavallo...ma in realta sono quattro! Questo perchè Jolly Jumper alcune cose non li voleva fare oppure non gli venivano troppo bene, mentre in altre era eccezionale, unico! Domanda: ...alla cortese attenzione del Sig. Rosario Cosentino, vorrei complimentarmi con lei per il contenuto dei suoi dvd e libri elettronici. Ecco quello che sono riuscito a inseganre al mio cavallo nel giro di 2 settimane(vedere video allegato) mi farebbe piacere se mi tenesse informato su eventuali pubblicazioni di altri esercizi e figure da insegnare al mio cavallo. cordiali saluti Risposta: Grazie, ho visto il video e sono felice per Te; però devo dire che hai avuto troppo fretta nell'insegnargli subito la Riverenza, e il Campo; infatti 2 settimane sono poche per fargli fare subito i suddetti esercizi! Non so se il cavallo sapesse fare tutto il resto? Però nell'addestrameno bisogna usare un ordine propedeutico, Non è consigliabile saltare alcuni esercizi a discapito di figure più plateali per il solo gusto di andare di fretta! I cavalli sono generosi, però a volte andando di fretta corriamo il rischio di pregiudicarci l'esito positivo delle altre figure che poi vorremo insegnargli! Continua ad andare avanti ma ti prego di seguire un ordine di marcia e non saltare le basi dell'Addestramento solo per il gusto di credere di "arrvare prima"! Ti ricordi cosa raccomando io sul libro l'Addestracavalli? PAZIENZA, UMILTA' ED EQUILIBRIO? Ecco questi sono alcuni degli elementi necessari ed indispensabili per diventare un grande addestratore. Auguri. Domanda: Sono una ragazza di 30 anni e finalmente il mio sogno si è avverato ho acquistato un cavallo da anni desiderato, è un puledro di 2 anni precisamente un quorter house color palommino, è oltre un anno che sono entrata nel mondo dei cavalli facendo anche corsi prettamente di monta americana. Non ho mai avuto paura dei cavalli ma ultimamente, forse con l'approccio del puledro, mi sono accorta che non ho piu sangue freddo come prima. Nonostante la sua tenera età sono riuscita a domarlo e a montarlo,non mi ha fatto nessuno scherzo, ma ho il timore che un giorno di questo mi faccia cadere. Ho bisogno di un consiglio: perchè mi sta succedendo questo? Ho comprato i suoi dvd con la speranza di una soluzione, ma avrei bisogno di una risposta diretta se è possibile. N.B. Essendo la mia monta americana, avrei bisogno di materiale di corsi da renning. Grazie per la sua disponibilità e complimenti per la sua preparazione. Distinti saluti Daiana Risposta: LA PAURA NASCE DALLA MANCANZA DI CONOSCENZA! DA SEMPRE SI HA PAURA DI QUELLO CHE NON SI SA, DI QUELLO CHE NON SI CONOSCE! La paura che hai provato tu è umana e l'abbiamo vissuta un pò tutti sia con i cavalli che in altre situazioni. Vedrai che scomparirà come per incanto in poco tempo, e comunque con l'acquisizione della padronanza del "montare" sempre più frequentemente il tuo cavallo. D'altronde si diventa bravi addestratori e bravi cavalieri solo con l'esperienza, solo con la pratica, e quindi con il passare del tempo. Ti tranquillizzo garantendoti che i cavalli non sono per niente cattivi, anzi sono disponibili e generosi. Il più delle volte le loro reazioni sono frutto della paura, che noi dobbiamo essere bravi a sminuire, facendogli capire che siamo li per loro, e quindi pronti ad amarli e se serve anche a proteggerli! Più entrerai in relazione con il tuo cavallo e più il Vs. rapporto sarà completo e indivisibile. Leggi i miei consigli sui miei libri e credimi che non passerà giorno in cui non mi darai ragione. Un caro saluto. Domanda: Salve,sono Paolo, un vostro cliente,gia' abbiamo avuto modo di conoscerci,poche settimane fa ho mandato dei video con esercizi che ho insegnato al mio cavallo. Oggi scrivo per porre una domanda al sig. Rosario Cosentino:vorrei sapere cosa è giusto fare al ritorno di una passegiata,è bene lavare il cavallo ancora sudato con acqua di rubinetto a temperatura ambiente?molti consigliano di si,ma a me nn pare una cosa giusta,lei che dice? Colgo l'occasione per salutarla.... Risposta: vedi i cavalli sono come degli atleti; pertanto se un atleta è sudato deve prima raffreddarsi e poi progressivamente quando il corpo ha raggiunto una temperatura idonea farsi la doccia, etc. etc. Se uno invece vuole lavare le gambe del cavallo lo può pure fare, l'importante è non bagnare i reni e la zona dorsale. Un caro saluto Domanda: Buongiorno, ho comperato il suo DVD e sto partendo ad insegnare qualche piccola cosa al mio cavallo, come il saluto: devo dire che pur non facendolo bene in 4 volte ha già collegato il gesto con lo spostamento dell'anteriore in avanti... devo confessare che è stato facile! ma c'è ancora da lavorare... questa è per me la parte più divertente dell'avere un cavallo.Tuttavia le scrivo per chiederle un parere su un'altra natura di problema. Io faccio equitazione di campagna, e il mio cavallo (un argentino) è buonissimo e affidabile. Ma lo è solo se esce in compagnia, e possibilmente come gregario (nel senso che per primo ci va malvolentieri e dipende molto dalle giornate...): altrimenti si gira violentemente indietro e cerca di tornare a casa. Per ora non scappa al galoppo, ma cmq in certe situazioni è pericoloso. Poichè io invece amerei moltissimo anche uscire da sola, fermarmi in un bel prato a leggere con il mio cavallo che pascola, le chiedo se ha qualche suggerimento per migliorare la cosa. Le premetto che facciamo parecchio lavoro da terra, anche in tondino, ove fa le tre andature senza frusta, ma solo con il comando vocale e della mia postura del corpo, compresi i cambi di direzione al trotto e al galoppo. La ringrazio per l'attenzione che vorrà prestarmi. Saluti, Sara Risposta: vedi il tuo cavallo da come lo descrivi non è un cosiddetto "capobranco" ma è un "gregario". Malgrado ciò, con l'addestramento si può riuscire in pochi mesi a modellare questa sua caratteristica. Se guardi bene sui miei Libri e precisamente nei consigli di "COSA FARE SE...?! trovi come correggere codesto "vizio". In generale, in questi casi, il 50% della colpa è da imputare a chi lo ha addestrato, mentre il restante 50% è dovuto al suo carattere! Il lavoro da fare innanzitutto è quello da terra con le solite redini lunghe, il cinghione da lavoro e naturalmente la testiera con il morso che utilizzi per montarlo.Ti consiglio di percorrere esclusivamente le zone in cui esci in passeggiata, procedendo prima al passo e poi al trotto, non dimenticandoti di portare con te delle carote che serviranno come ricompensa. Quando il cavallo ha paura di un qualcosa o di qualcuno, fermati accarezzalo, mettiti davanti alla sua testa e fagli sempre odorare l'oggetto che lo impaurisce. Immaginati che io una volta con un puledro Andaluso che aveva paura di un contadino vestito con una tuta rossa, mi sono avvicinato ed ho pregato il contadino a dargli lui una carotina accarezzando il cavallo, (non ti dico quest'ultimo come mi guardava chiedendomi a cosa servisse tutto ciò! ) e cosi facendogli capire che quel "oggetto" malgrado tutto era un "amico" e che non costituiva alcun pericolo! Da quel giorno il puledro non ha avuto più paura di niente e nessuno! Vedi, tornando a noi, cosi facendo fortifichi e tranquilizzi il tuo cavallo! Procedi per decine di volte facendo superare al tuo cavallo tutte quelle "zone d'ombra" che serviranno a fortificarlo nel carattere, a renderlo più sicuro, a non affidarsi più a gli altri, e quindi ad andare lui avanti quando ci sono gli altri cavalli!Ci vuole tempo e pazienza, umiltà ed equilibrio...ed il gioco è fatto. Un caro saluto. Domanda: Buongiorno Maestro!La ringrazio moltissimo per i consigli PREZIOSI.Innanzi tutto vorrei scusarmi per il mio modo di scrivere. come ha capito sono una straniera, da 8 anni sto in Italia ma ancora faccio tanti errori nel parlare e scrivere.Vorrei dire anche un altra cosa:mi colpisce il fatto che dopo aver acquistato il Suo libro Lei continua ad assistermi. che dire...è una cosa rarissima e si vede che Lei ci tiene molto al suo lavoro e sopra tutto lo ama veramente. io salvo tutto quello che trovo sul Suo sito. lo salvo stampo e leggo.... ho fatto la scuola dell'equitazione anni fa quando ero ancora piccola. poi ho smesso un po perchè sono stata trascinata dalla cariera (sono una pittrice e grafica pubblicitaria) e un po perchè no funzionava. solo adesso mi rendo conto perchè non funzionava. non ci insegnavano ad avere un rapporto amichevole tra uomo e il suo cavallo. il cavallo era un Mezzo per ottenere un risultato e basta. un po come una macchina. adesso sono passati gli anni e ho capito che dentro dentro è rimasta voglia di ricominciare ma in modo mio. non ho tanti soldi per comprare un cavallo di razza. nemmeno per comprare un box bello e carino mi arrangio grazie al prezioso aiuto di mio suocero che costruisce piano piano il box. ha un'azienda con gli animali. ho preso da poco un puledro a luglio farà soltanto un anno. l'ho portato in condizioni disperate. stava male fisicamente e mentalmente. in 2 mesi sono riuscita a "togliere" quella paura di noi gli esseri umani. l'ho pulito gli do da mangiare quello che deve mangiare. perchè prima era terrorizzato dal fatto che qualcuno potrebbe portare via la sua pappa. Forse non avendo l'esperienza per allevare un puledro ho fatto una mossa azzardata di prenderlo così piccolo. non lo so. ma una cosa è certa qui con me ha tutto per fare una vita normale e avere tutto l'amore che merita. ecco perchè mi sono messa a fare delle ricercche ho comprato il Suo libro. è vero che è ancora piccolo ma io ho troppe cose da imparare prima che crescerà. ho tanta paura di sbagliarmi ma nello stesso tempo ho tanta pazienza e voglia di imparare ad addestrare il mio cavallo in modo Umano e corretto. mi scuso con Lei se Le ho fatto perdere il Suo tempo prezioso per leggere quello che ho scritto. ma mi sembrava che Le dovevo dire quanto serve il Suo lavoro per quelli come me. Vorrei essere aggiornata per tutto quello che fa, mi tanga in considerazione per favore e ancora una volta grazie di cuore per la Sua vita dedicata ai cavalli che ci puo aiutare a non fare gli errori che io personalmente ho fatto nel passato seguendo i consigli sbagliati della gente incompetente. Le auguro buona giornata cordiali saluti Yuliya Odynokaya Risposta: Gentilissima Yuliya, sono così felice di ricevere lettere come la tua che non posso fare altro che ringraziarti di cuore! Dalla tua lettera si denota un amore per i cavalli che non può che farmi piacere. Se hai problemi oppure hai bisogno di aiuto nell'addestramento del tuo cavallo non mancare di contattarmi tramite il mio sito internet. Resto a tua DISPOSIZIONE per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto affettuoso Dr. Rosario Cosentino ********** Domanda: Ho 36 anni padre di tre bambini di cui la mia figlia di 6 anni (la più grande) è appassionata di cavalli tanta da farmi adottare uno di razza Appaloosa per lei, e trasmettendomi la sua passione mi sono adottato un Paint per me, entrambi di 3 anni , maschi (interi), io di cavalli non capisco niente, non ho esperienza di equitazione ed non ho la possibilità di fare dei corsi di equitazione, solo informazione da internet e da un ragazzo della Romania (mio socio) che mi da una mano nella gestione per il loro benessere, non nascondo ho paura ed non riesco ad superarlo mia figlia no, li cavalca in presenza del mio socio, ed io in 4 mesi sono riuscito ad cavalcarlo una volta ma affiancato a terra del mio socio che lo teneva dalla capezza. Mi avvicino per pulirli,dare loro da bere,mangiare,accarezzare,dare zollette di zucchero ecc. ma ad un minimo di movimento del cavallo che mi sembra un minaccia, mi batte il cuore come se scoppiasse e quindi mi allontano. Quindi ti chiedo di aiutarmi (se puoi) ad superare questa mia paura.saluti Risposta: Caro Mario,come ho sempre sostenuto (anche nei miei Libri), la "PAURA NASCE DALLA MANCANZA DI CONOSCENZA!"Tu hai paura perchè non conosci i cavalli, perchè non capisci quale reazione potrebbe avere un cavallo ad una tua semplice carezza, ad un tuo semplice gesto!Se io ti spiegassi ad esempio che il cavallo è un animale generosissimo e che non è in grado di aggredire gli esseri umani proprio perchè è stato sempre aggredito (divenendo quindi una preda), e proprio perchè è nella sua natura (da erbivoro qual è) di non attaccare mai...Tu scometto che già saresti più tranquillo!Questo prova quello che ti dicevo sopra, ossia che PIU' COSE SAI sui cavalli, più cose capisci su di loro e meno paura hai...E quindi più li ami!Sono animali meravigliosi che si possono impossessare della tua esistenza e non lasciarti mai più solo!Quindi vale la pena di correre questo meraviglioso rischio. Impara a conoscerli più che puoi, impara a stare con loro e vivere la vita con loro e ti renderai conto di quanto sono meravigliosi.Un caro salutoRosario CosentinoDomanda: ciao rosario,io ho un psi di 3 anni,ha fatto solo i tempi,è stata scartata,io l ho recuperata è da tre mesi che cè l ho,la monto nel tondino ed è tranquilla,si vede che non è abituata alle passeggiate e hai luoghi nuovi,si agita e se scendi da cavallo non ti fa piu risalire come posso fare per risolvere questo problema,ah dimenticavo ha paura dei cani anche perchè stesso il mio cane l ha fatta spaventare come risolvere.buona serata e grazie.Risposta:il problema è semplicissimo, la tua cavalla deve essere solo riaddestrata!La MAGIA ed il SEGRETO dell'Addestramento sono proprio le Redini Lunghe; pertanto con 3 mesi di lavoro alle redini lunghe (NO GIRO ALLA CORDA) il cavallo cambia completamente e non ha più paura di niente e di nessuno.Naturalmente è un lavoro in cui si richiede da parte dell'Addestratore 3 qualità essenziali di cui io ne parlo sempre, ossia: PAZIENZA, UMILTA' ED EQUILIBRIO.La fretta ed il voler fare senza le 3 qualità suddette non porta a nulla!Buon lavoroDomanda: Gentili signori ho un problema con la mia cavalla; ha il vizio di impennrsi; vorrei sapere dove poter acquistare l'imbracatura giusta per fargli togliere questo vizio.Rimango in attesa di un vostro riscontro porgendovi distinti saluti AlessandroRisposta: ma guarda che non devi assolutissimamente acquistare alcuna "imbracatura"!!! Inoltre non credo che esista alcuna "imbracatura" in commercio ...e se esiste chi l'ha prodotta è solo un pazzo!!!Un cavallo "imbracato" che si impenna è a rischio morte del cavallo (per soffocamento) e del cavaliere (per caduta certa)!Un cavallo che come difesa si impenna è un cavallo che sta vivendo un DISAGGIO e che quindi bisogna capire perchè lo vive e quale ne sia il motivo!Bisogna partire prima di tutto dal capire se fisicamente sta bene e quindi se ha dolori di schiena, di reni, di collo, etc.Prima si fa una visita veterinaria dalla quale risulti che il cavallo sia sano e non abbia disturbi, poi si passa a valutare il caso dal punto di vista psicologico e quindi capire quali traumi ha subito e quindi come intervenire!Calcola che al 99% un cavallo è generoso e disponibile a farsi montare e a farsi addestrare, pertanto se si ribella i motivi sono da ricercare a traumi che gli sono stati inflitti dagli esseri umani.Dovresti raccogliere informazioni e capire da chi e come sia stato addestrato, quanti anni ha il cavallo e raccogliere più informazioni possibili sulle sue reazioni in box, al paddock con gli altri cavalli etc. etc.Non si può fare un quadro "clinico" senza elementi, e non si può nemmeno procedere alla cieca andando per tentativi.Un caro salutoDr. Rosario Cosentino Domanda: CIAO SONO FRANCESCO DI RIMINI, DA POCO MI E' SORTO UN PROBLEMA COL MIO CAVALLO E VORREI SAPERE SE LA RISPOSTA LA TROVO NEI TUOI DVD.. HO UN HANNOVER DI 7 ANNI CHE NON MI HA DATO MAI PROBLEMI, PERO' QUESTO ANNO SI FA SENTIRE PERCHE' E' INTERO ED HA INIZIATO AD IMPENNARSI. HO DECISO DI CASTRARLO DA APPENA 20 GG E GIA' PIU CALMO MA IL VIZIO DELLE IMPENNATE CE L'HA SEMPRE .. COSA POSSO FARE SONO UN PO' AVVILITO NON RIESCO A LAVORARLO CON TRANQUILLITA GRAZIE ANTICIPATAMENTE.....FRANCESCO Risposta: Ciao Francesco, sono molto dispiaciuto che tu abbia "castrato" il tuo cavallo credendo di risolvere così il problema "dell'impennata" e menomando così la fierezza del tuo ex stallone!Il tuo cavallo se reagiva "difendendosi" e quindi alzandosi in piedi, è perchè stava vivendo un DISAGGIO, è perchè cercava la tua "attenzione" che non gli hai saputo dare! Castrando il cavallo hai commesso un errore gravissimo aumentando i suoi problemi "psicologici interni" e traumatizzandolo di più!!!Vedi non è distruggendo il coltello o la pistola di chi ha assassinato una persona che si commette giustizia, ma bensì è punendo chi ha usato le armi che si può forse fare giustizia!Quindi nel tuo caso è come se avessi punito il tuo cavallo perchè ti chiedesse dell'aiuto, perchè ti chiedesse dell'attenzione!Se un cavallo si difende i motivi possono essere tanti e possono andare da un disturbo fisico legato a volte alla salute, o ad un problema di rapporto comunicativo con il proprio cavaliere e addestratore!In ogni caso adesso se lo ami veramente devi iniziare da zero usando il massimo della comprensione, lavorandolo a redini lunghe e seguendo i miei 3 consigli: PAZIENZA, UMILTA' ED EQUILIBRIO.Nei miei libri io suggerisco un metodo capace, semplice e funzionale che ti da la possibilità di comunicare con i cavalli. Pertanto se tu lo ritieni opportuno utilizzalo e risana il rapporto con il tuo cavallo.Nella sezione "COSA FARE SE:::?! vi sono elencati i VIzi, Difetti e malattie del cavallo, e quindi le soluzioni per risolvere i problemi, tra cui anche quella dell'impennata e di decine di altre difese o vizi.Spero che tu mi riscriverai fra 3/6 mesi dandomi delle belle notizie del tuo magnifico cavallo.Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: Salve egregio sig. Rosario Cosentino, sono un giovane ragazzo nato per la passione dei cavalli e il mio sogno e sempre stato addestrare il mio cavallo all'alta scuola,infatti una volta ho notato questo fantastico maestro col suo stupendo cavallo bianco in televisione e dall'epoca l'ho sempre pensata,infatti mi si è riempito il cuore appena ho scoperto che lei aveva un sito personale e che aveva scritto un libro su come addestrare e aveva inciso dei dvd....inanzitutto la contatto per l'ordine dei seguenti prodotti:1)VIDEO RIVISTA EQUESTRE,composta da due fantastici dvd di servizi girati nel mondo dove si esibiscono i migliori addestratori, costo 29,00 euro2) L'ADDESTRA CAVALLI & IL MANUALE DEL CAVALIERI, che comprende due libri e due dvd.p.s.( naturalmente io ordino la versione cartacea). Costo 69,00 euroVolevo anke aggiungere ke lei ha specificato che non ha mai svelato i trucchi per la pesade ,levade ecc ,perche qualke pazzo ha la furba idea di iniziare a far correre un cavallo prima di insegnarlo ad andare a passo, ma caro maestro se un giorno lei svelerà i trucchi come insegnare gli altri esercizi più complicati io sarò ben lieto di essere un suo allievo anke se virtuale, e proprio per questo che ci terrei se lei potesse scrivere qualcosina su come imparare a fare i piu starordinari esercizi tutto cio pagando sempre......su questo ci tengo molto.A tal fine volevo augurarle tanta buona fortuna e farle tanti immensi complimenti per l'uomo che è, perchè anke se non ho ancora visto i suoi capolavori sò con certezza che saranno,anzi sono un gran successo.e spero un giorno di conoscerla di presenza....baci dal suo futuro allievo giuseppe Risposta: Carissimo e devoto Giuseppe grazie di cuore. Le lettere come la tua mi fanno andare avanti e non fermarmi mai. Grazie e ancora Grazie!Spero che mi riscriverai fra 5/6 mesi dicendomi che hai ottenuto con il mio sistema enormi risultati e che il tuo cavallo è felice di ubbidire ai tuoi insegnamenti. Non avere fretta di arrivare, sappi aspettare perchè ci sarà sicuramente la possibilità di imparare tutti i segreti di un bravo addestratore. Abbi pazienza, umiltà ed equilibrio.I cavalli hanno bisogno di tempo per apprendre...loro non sanno cosa è la fretta come noi uomini, è questo credimi è un bene!!!Un caro salutoRosario Cosentino Domanda: Sig. Rosario buongiorno, La ringrazio per i consigli ricevuti, e Le chiedo cortesemente se mi può indicare qualche esercizio che possa essere utile al mio caso, Le spiego la mia situazione:io non ho mai poseduto un cavallo e sono completamente ignorante in materia, ma da qualche mese ho acquistato una puledra ( incrocio paint/quarter ) che ora ha 16 mesi. La puledra è molto docile e socializzata, si lascia avvicinare e toccare da chiunque, si lascia condurre con la capezza anche se a volte, quando la si conduce con la longhina tende ad andare per suo conto e vorrebbe sgroppare. Riesco anche a farmi dare tutti e quattro i piedi, ma solo per pochi secondi, poi tende ad indietreggiare e a volerli riposare a terra. Le chido pertanto cortesemente, se mi potrebbe indicare qualche semplice esercizio da poter effettuare per cominciare ad avere un buon contollo sulla puledra, come ad esempio insegnarle a stare legata, a dare i piedi in modo prolungato e tutto quello che ad un cavollo di 16 mesi si possa già insegnare. Pensa inoltre che possa già essere utile acquistare il suo libro, ho posso aspettare ancora qualche mese, vista la giovane età della cavalla?graziesalutiRaniero Risposta: Ciao Raniero, il tuo giovane puledro si comporta semplicemente in modo normale, ossia come deve fare un qualsiasi cavallino che deve essere domato e poi addestrato!No è che te lo dico per venderti il mio corso di addestramento per cavallli, ma sui miei libri trovi esattamente come devi fare e quindi come comportarti per addestrare il tuo cavallo.Inoltre nei libri troverai gli introvabili e preziosi consigli di COSA FARE SE...?! dove ci sono proprio le soluzioni ai problemi quotidiani del puledro, nonchè ai Vizi e ai difetti del Cavallo.Non ti posso dare a casaccio qualche consiglio sporadico perchè ne avresti bisogno di almeno uno al giorno; infatti un programma di doma e addestramento è composto da innumerevoli fasi di lavoro che uno deve seguire appunto con "UN CORSO DI ADDESTRAMENTO".NATURALMENTE OVE NON DOVESSI CAPIRE O TI SERVISSE DELL'AIUTO SCRIVIMI SENZA PROBLEMI.Un caro salutoR. Cosentino Domanda: Buongiorno Sig. Rosario Cosentino,sono qui a comunicarle quanto sono soddisfatta dell'acquisto dei suoi libri che mi stanno aiutando nel percorso che ho scelto e cominciato ad affrontare con questi splendidi animali che sono i cavalli!!!Neofita dell'ambiente, ho deciso di intraprendere il lavoro coicavalli frequentando un Corso Base di Formazione "Attività e terapie con asini e cavalli".Attualmente sto svolgento un tirocinio presso un maneggio ospite (di fatti la struttura equivale ad un albergo a cinque stelle!!!) che mi permette così di comprendere appieno la valenza delle coterapie, il lavoro in équipe interdisciplinare e nello specifico il benessere umano ed animale.Lo studio dei suoi libri mi ha quindi permesso di verificareautonomamente tutte quelle domande che ci si pone (senza annoiare nessuno!) e rendere più piacevole e soddisfacente il rapporto sia con gli animali e pure con il personale addetto alla loro cura !Sono qui ora a farle una richiesta particolare: mi domandavo se fosse possibile ricevere, tramite pdf, una copia dei volumi"L'addestracavalli" e "Il manuale del cavaliere" chiaramente ad uso strettamente personale, come da lei richiesto.La ringrazio anticipatamente per la sua risposta, e colgo l'occasione per porle un cordiale saluto.M.P. Risposta: Buongiorno,sono le lettere come la tua che mi danno forza, entusiasmo e mi aiutano ad andare avanti sperimentando sempre degli strumenti nuovi e dei prodotti innovativi per i ns. amici cavalli.Mi riempe di gioia sapere che ogni giorno in tutto il mondo ci sia qualcuno che mi scriva testimoniandomi con benevolezza ed affetto che i miei consigli sui cavalli gli sono stati utili.Si mette in contatto con la mia segreteria e richieda quello che più le serve compilando il FORM sul mio sito ufficiale.Un caro salutoRosario Cosentino Domanda: Buona sera dott. rosario cosentino sono molto interessato al suo corso , io posseggo una cavalla di 10 anni e la figli di anni 2 da premettere che non è mai stata montata e non voglio chiedere aiuto a nessuno qui in zona perche conosco i metodi brutali che usano per poter domane una puledra ,io non ho mai montato quindi esperienza zero il suo corso mi da pure le nozioni basilari per poter montare e domare la mia puledra?certo di una sua risposta colgo l'occasione per porgergli distinti saluti gaetano Risposta: Ciao Gaetano, Il mio corso è diviso in 2 Libri e 2 DVD:-un primo Libro dal titolo "L'ADDESTRACAVALLI" che insegna in modo molto semplice ed intuitivo come addestrare i cavalli.-Un secondo Libro dal titolo "IL MANUALE DEL CAVALIERE" che insegna al cavaliere comescegliere e montare correttamente il cavallo.-Ci sono inoltre tutti i consigli con le relative soluzioni di COSA FARE SE...?! In caso di problemi di malattie, vizi e difetti del cavallo.-Infine ci sono a supporto 2 bellissimi DVD.Quindi se uno non ha fretta ed esegue meticolosamente i miei insegnamenti e consigli, riesce in soli 6 mesi ad essere un bravo addestratore ed un promettente cavaliere.Se ti interessa il mio corso lo puoi ordinare sul sito www.laddestracavalli.itUn caro salutoRosario Cosentino Domanda: ciao Rosario, sono Marilena. io avevo un cavallo avellinese e so andare a cavallo, ma vorrei lezionipiu approffondite su stalloni che mi fanno un po' paura perche' non so gestire io. tu dai lezioni e dove ti trovi?SARREBBE POSSIBILE fissare un appuntamento e saperne di piu facendo pratica?aspetto tua risposta a presto ciao Marilena. cani e cavalli sono la mia passione grazie Risposta: Ciao Marilena, gli stalloni sono i cavalli più bravi e più facili d'addestrare proprio perchè hanno un grande istinto a comunicare con il loro addestratore!Ti sembrerà strano ma loro da sempre ubbidiscono nel branco alla "CAVALLA GUIDA", ossia ad una delle cavalle che hanno scelto dal loro "HAREM" come la cosiddetta "PREFERITA"; pertanto se tu con una serie di tecniche ti collochi nella loro "FORMA MENTIS" come il loro capobranco, si sottopongono al tuo volere con estrema facilità! D'altronde anche fra gli uomini (che si illudono di essere loro a comandare) alla fine le grandi decisioni li prendono sempre le donne! Io dico sempre (e lo vedo ogni giorno) che il mondo in un futuro imminente sarà nelle mani delle donne! Non voglio addentrarmi nell'argomento perchè sarebbe lunghissimo da affrontare adesso, ma credimi è così.Sul fatto di dare lezioni e fare degli STAGE di addestramento sui cavalli pultroppo per adesso non posso, ma credimi che ci penso da anni rinunciandoci e rinviando la cosa proprio per mancanza di tempo.Se hai bisogno di consigli non mancare a scrivermi.Un caso salutoRosario Cosentino Domanda: Ciao Rosario e complimenti per i tuoi libri. Ho acquistato da poco il primo cavallo,un criollo bellissimo di 14 anni,che mi hanno descritto come bravissimo. Da me ,in mezzo ai boschi e in tratti non piani si blocca e qualche volta devo tornare indietro. Il vecchio proprietario mi ha detto che lui non ha mai usato gli speroni.E' pericoloso per me usarne un tipo appena accennato? Grazie Risposta: Ciao, vedi con i cavalli non bisogna usare dei metodi coercitivi; non serve a niente scontrarsi con la forza cercando dei sistemi che li obblighino a fare qualcosa!Alla fine un cavallo di 500/600 kg. è più forte in assoluto di un uomo. Pertanto il cavallo deve essere "convinto" e deve capire che lui hai bisogno di collaborare con te per un fine comune.Tu mi dirai: "ma come posso fargli capire tutto questo?!".Semplicemente con l'addestramento basato sui premi, sulle ricompense. Non cercare mai dei punti di forza...Non ti misurare con lui, ne usciresti in ogni caso perdente, anche quando ti illudi di aver ottenuto qualcosa con la forza, perchè è proprio in quel momento che hai perso tutte le battaglie.Andiamo al sodo. Il segreto dell'addestramento sono le REDINI LUNGHE, pertanto percorri i tuoi itinerari giornalieri con il tuo cavallo senza montarlo ma procedendo a redini lunghe con naturalmente il cinghione e la testiera con il morso. Ogni volta che il tuo cavallo si oppone lo inciti in avanti esclusivamente da terra senza mai picchiarlo, ma battendo le redini lateralmente sul suo costato, come hai imparato (spero) sui miei libri.Quando accetta i tuoi comandi lo premi con una carota e lo accarezzi usando un timbro di voce dolcissima e suadente. Se si oppone mettilo in circolo per massimo 2 minuti, poi ritorna indietro di qualche metro e ripeti l'esercizio. In una buona settimana (senza montarlo) lavorandolo come sopra otterrai grandi soddisfazioni.ATTENZIONE: PAZIENZA, UMILTA' ED EQUILIBRIO. Se però vai di fretta non raggiungerai mai niente.Ricordati l'addestrtamento è un'arte!Un caro salutoRosario Cosentino Domanda: Egregio Dott. Cosentino, in Maggio 2010 ho comprato, attraverso il suo sito, la collezione dei DVD da Lei formulati.Mi sono pervenuti 2 cd in cui ho scaricato i libri ( addestra cavalli e il manuale del cavaliere ) e altri 2 dvd in cui vengono riportati, il filmato del RollerHorse e il filmato delle tecniche di addestramento.Premetto che sono rimasto molto sorpreso dal suo metodo e che mettendolo in pratica, peraltro senza molta frequenza dato che il cavallo lo vedo solamente per il w.e. la sua tecnica, devo concordare che i risultati sono stati finora molto soddisfacenti.Attualmente sono riuscito ad ottenere il saluto, il campo, cosa molto utile data l’altezza del cavallo e adesso ci accingiamo ad eseguire la Riverenza. Dai primi approcci ho notato che il cavallo risponde egregiamente nell’effettuare questa ultima figura ma ancora naturalmente dobbiamo lavorare entrambi per perfezionarci ma con la dovuta pazienza e calma otterremo anche questa figura.Con questa mia e-mail le chiedevo cortesemente se per caso sono usciti dei nuovi dvd, perché mi è sembrato di leggere che forse il corso che ho acquistato risale ad una edizione del 1997 e quindi desideravo sapere se per caso sono usciti dei corsi aggiornati.Inoltre la disturbo per chiederle di risolvermi un dubbio. Leggendo naturalmente il libro, viene riportato un esercizio da lei sperimentato chiamato L’INCHINO REALE e di conseguenza di come fare INGINOCCHIARE il cavallo. Ma nel dvd, tale tecnica non viene mostrata, infatti quando lei descrive la tecnica nel fare sdraiare il cavallo si fa riferimento che tale esercizio deve essere eseguito solamente dopo che il cavallo ha appreso la tecnica del mettersi in ginocchio. Praticamente ho un salto di un passaggio, infatti il dvd passa dalla Rivrenza a come fare Sdraiare il Cavallo ma senza mostrare la tecnica del metterersi in ginocchio.Forse magari sono un po’ troppo preciso e scrupoloso ma vorrei continuare a seguire le Sue tecniche per evitare di sciupare quel tanto di buono che ho fatto, cercando di seguire passo passo i suoi suggerimenti.La ringrazio della collaborazione.SalutiMatteo Risposta: Ciao Matteo,innanzi tutto grazie per i complimenti e gli apprezzamenti al mio sistema di addestramento.Per quanto riguarda il discorso delle figure di cui tu parli è vero io non ho di proposito spiegato diverse cose e ti dico perchè.Alcune figure come la Levade, Pesade, Courbette, Cabriole, il cavallo inginocchio etc., sono figure belle da vedere, spettacolari, ma se usate in "MALO MODO", o TROPPO A LUNGO possono danneggiare il cavallo sottoponendolo ad uno sforzo eccessivo, ed il cavaliere a dei rischi enormi, a volte anche della vita.Ho intenzione (forse) un giorno di pubblicare un libro e un video rivolto solo ai professionisti, in cui spiego il modo in cui si ottengono le arie alte e quelle figure particolari, ma ho paura di dare in mano (a chi non lo sa usare) uno strumento pericoloso e dannoso che possa ritorcersi sia contro i cavalli che contro i cavalieri!Vedi addestrare ed andare a cavallo è la cosa più bella del mondo, ma se uno non fa le cose con equilibrio rischia di farsi male, di far male al cavallo e a chi gli sta intorno!Continua con la tua serietà e miniziosità ad addestrare i cavalli e se hai bisogno scrivimi senza problemi.Un caro salutoDr. Rosario Cosentino Domanda: All'attenzione del Sig. Rosario CosentinoBuongiorno, mi chiamo Mirella e abito a Genova,vorrei farle i miei complimenti per il sito web e per la sua attività di addestratore, perchè a mio parere è uno dei pochi rimasti ad usare un addestramento dolce.Mi permetto di dirlo perchè anche io addestro cavalli per alta scuola e mi trovo spesso a confrontarmi con dei clienti che mi chiedono un addestramento rapidissimo, assolutamnete incompatibile con il mio metodo dolce.Mi farebbe piacere scambiare quattro chiacchiere con lei e sapere se il suo sistema di doma e addestramento è nato per caso o da dove trae origina. Saluti.Mirella Risposta: Ciao Mirella, e grazie per i complimenti che mi fai.Si è proprio vero che i sistemi di addestramento naturali e non coercitivi sono oramai rimasti in pochi!Questa cosa mi dispiace molto perché i cavalli hanno bisogno di molto tempo per apprendere e quindi per essere seriamente addestrati!Anche i cavalli subiscono la fretta dell’uomo, la sua ansia di correre, di andare di fretta…Ma io mi chiedo sempre perché bisogna correre? E poi correre per andare dove?Quando tutti ci accorgeremo che è stato tutto inutile sarà troppo tardi; perché il tempo sarà passato e nessuno ce lo potrà più restituire!Ecco perché io dico che ogni giorno che non si passa a cavallo è un giorno perso.Il mio sistema è nato proprio per non far soffrire più i cavalli fornendo un metodo di "Comunicazione non Verbale".Un caro salutoRosario Cosentino ********** Domanda: Ciao Rosario, ho acquistato e sto leggendo i tuoi libri. Ho trovato molto interessante ed assolutamente fondamentale l'approccio di comprensione scientifica - seppure estremamente riassuntivo - delle modalità di apprendimento animali, in quanto "apre" la nostra mente ad un approccio di insegnamento più che addestramento inteso come semplice schema ripetitivo. Ieri ho subito messo in pratica qualche suggerimento con il mio Sameh el asil, stallone purosangue arabo-egiziano, di 15 anni. Io e lui siamo molto uniti ed abbiamo un rapporto riconosviuto da tutti come assolutamente "personale" ed unico: lui si fida di me - concordo con te che la fiducia non sarà mai totale ed assoluta - ed io di lui; è estremanete sensibile e ricettivo alle pressioni a cui risponde immediatamente, lo monto sia con morso spagnolo che in semplice capezza. Non devo arrivare alla "sfida troppo aperta" con lui e devo cercare di non essere ripetitiva e di non costringerlo per troppo tempo al solito esercizio (soprattutto da terra) perchè altrimenti dopo un po' tende a ribellarsi perchè si annoia...Ieri ho preparato pezzettini di carote ed ho lavorato in maneggio coperto per quasi 2 ore, ad intervalli, sia da sella che da terra, prima da soli poi mentre c'erano 2 femmine in campo a lavorare e, tramite l'uso frequente del rinforzo, prima sistematico poi intermittente, sui diversi esercizi, Sameh non si è mai ribellato, dimostrava chiaramente apprendimento ed ho sempre mantenuto il suo interesse! Così che anche il mio stress è stato zero! Finora avevo lavorato rielaborando un po' il natural horseman natural ship di Parelli, di cui ho frequentato i corsi - ma mi pare che l'approccio di apprendimento unificato e l'uso del rinforzo positivo possa assolutamente aggiungere molto alla mia cultura e metodo. Ho dato un'occhiata veloce ai dvd e mi pare tuttavia che le imboccature che usi siano un po' pesanti e che quindi queste rischino di " deviare" l'apprendimento del cavallo in parte ad una ricerca di evitare situazioni dolorose... Non credi? Alessandra Risposta: Ciao Alessandra, leggo con piacere la tua lettera che pubblico con immenso piacere sul mio Blog. Ci tengo a precisare (come ho ripetuto più volte) che inizialmente io avevo scritto un Manuale di oltre 500 pagine e che parlava molto tecnicamente dei sistemi di Apprendimento, però il mio Editore mi ha consigliato (giustamente) che io non stavo scrivendo per degli addetti ai lavori, per dei Fisiologi, Psocologi, Etologi, etc., ma bensì per appassionati di Cavalli, e che pertanto dovevo solo "riassumere" e sunteggiare per sommi capo quello che dovevo dire! Infatti scrivere in modo "difficile" per poi non essere capito credo che non mi avrebbe portato poi ad ottenere gli enormi risultati che ho raggiunto. Condivido quello che hai espresso invitandoti a continuare perchè hai capito e sei entrata nel meccanismo giusto e corretto di Approccio con il tuo cavallo. Sul discorso del morso che potrebbe sembrarti pesante ti spiego perchè non lo è! Innanzi tutto vedi, un oggetto dipende sempre da come lo usi! Un coltello può servire per tagliare il pane (fine utile e indispensabile), oppure per uccidere un essere umano (fine vergognoso e criminoso). Noi tutti lo usiamo per il primo fine e mai per il secondo! In un cavallo il morso (che rappresenta la quinta gamba del cavallo) se usato da subito con estrema dolcezza e con mano leggera, verrà visto come uno strumento positivo e di utile importanza per il raggiungimento dell'addestramento, e non ci porterà a cambiare continuamente dei morsi andando per "gradi" che costituiscono una perdità di tempo e di riadattamento del cavallo per ogni volta che si fa il cambio. Capisco che la cosa può far paura e pensare che potrebbe essere difficile come inizio; ma non dimenticate che io insegno di addestrare i cavalli da terra e poi di montarli; questo proprio perchè da terra si riesce con estrema facilità ad essere dolci e con la mano leggera. Infine vorrei fare un altro esempio dicendo che anche uno stimolo come gli speroni o il frustino possono essere (se usati male) coercitivi! Però senza alcun dubbio io credo di insegnare ad essere dolci e rispettosi con i cavalli; infatti l'unica punizione che suggerisco nell'Apprendimento Unificato è quella di non premiare il cavallo se non Vi ascolta o non si concentra nel lavoro, oppure quella di usare un tono duro della voce se non vi ascolta! NON CREDO CHE TUTTO CIO' SIA DA CONSIDERARE COERCITIVO PER UN ADDESTRATORE! Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: Ciao Rosario, io ho già ordinato e ricevuto 2 libri elettronici (L'ADDESTRACAVALLI e IL MANUALE DEL CAVALIERE) più un DVD in un eccezionale cofanetto che custodisco gelosamente fra le cose più preziose e dal quale attingo continuamente i tuoi utilissimi insegnamenti. Ultimamente ho anche ordinato e ricevuto il tuo E-book "CONSIGLI UTILI" che ho trovato molto interessante ed istruttivo. Ti ringrazio per l'aiuto che mi hai dato e che continui a darmi con i tuoi insegnamenti e ti saluto cordialmente, Andrea Risposta: Ciao Andrea e grazie di cuore per le bellissime parole che hai speso per me. lo ripeto sempre che sono le lettere come le tue che mi fanno andare avanti ed entusiasmare verso questo mondo meraviglioso dei cavalli. Pubblicherò la tua lettera nel mio BLOG perchè la sento sincera ed istintiva, piena di voglia di apprendere sempre di più e di conoscere sempre meglio i cavalli. Devo dire che ricevo molte lettere come le tue quasi ogni settimana, e che mi riempiono di gioia e di entusiasmo, e che a volte vorrei pubblicarle tutte, ma ho paura che alcuni maligni potrebbero pensare che siano lettere di comodo, lettere di amici o parenti; invece sono lettere reali e sincere che vengono dal profondo del cuore e quindi dall'entusiasmo che provate Voi tutti a verificare che il vostro cavallo risponde alle vostre richieste e che quindi riuscite a comunicare con lui in modo non verbale, sentendolo ogni giorno più vicino e dando a me la prova che la mia TEORIA DELL'APPRENDIMENTO UNIFICATO funziona, e che quindi diviene sempre di più, uno dei metodi e strumenti di Addestramento più utilizzato al mondo da cavalieri ed addestratori. Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: salve,vi contatto di nuovo questa volta pero'vorrei un consiglio se possibile,da premettere che ho preso sia tutto il corso dell'addestracavalli e' sia l'addestracani, solo che ancora non lo letto tutto,ho comprato un puledro pre che e abbastanza vivace deve fare due anni ad aprile,vorrei sapere come farlo stare piu' calmo vicino alle cavalle e'quando posso iniziare a domarlo,poi possono convivere tranquillamente due stalloni insieme?non nello stesso paddock ovviamente io vedo che negli spettacoli lavorano insieme anche piu' di due,questo perche' piu' avanti vorrei acquistare anche un frisone,in attesa di una vostra risposta vi saluto e'complimenti per il libro ed i dvd. Maria Grazia. Risposta: Salve Maria Grazia, il tuo puledro è giovane, pertanto ha diritto di essere irrequieto! Anzi sarebbe preoccupante se non lo fosse! Vedi il tuo puledro è come un bambino che ha voglia di saltate, giocare, correre, etc. La differenza è che per i cavalli questo periodo dura poco, infatti è molto breve, mentre per i bambini è enormemente più lungo. La cosa positiva è che tu puoi approfittare di questo momento per giocare con lui addestrandolo nelle cose più semplici che possono essere veramente tantissime! Non ti privare di questo meraviglioso momento e stai il più possibile con lui. E' in questo momento che potrà nascere una "relazione" tra voi due, e che ti porterà poi a raggiungere dei grandissimi risultati nell'addestramento. Io consiglio di iniziare a lavorare un cavallo alle redini lunghe (no montato) dopo i 3 anni, e comunque di non montarlo prima dei 4/5 anni. Moltissima gente li monta prima, ossia nel momento in cui il cavallo sta sviluppando il suo apparato scheletrico, la sua ossatura, traumatizzandoli e rovinandoli per sempre! Io sono molto arrabbiato di questo, però l'egoismo umano e la fretta di utilizzarli per fare le gare oramai ha portato a questo uso infame e inumano di giovanissimi puledri!!! Due stalloni possono convivere insieme se abituati e se vivono da soli, senza la presenza di cavalle o peggio fattrici. Negli spettacoli tu li vedi lavorare insieme, ma ciò non significa che vivono poi insieme. Infatti generalmente ogni cavallo da show vive da solo nel proprio paddock o box. Un caro saluto Dr. Rosario Cosentino Domanda: Qualche tempo fa vi avevo scritto x chiedervi una soluzione ad un mio problema, ma lei era impegnato fuori Italia per un film e mi e' stato detto di ricontattarla piu avanti,ed eccomi qua. La mia frisona nel piaffer alza molto il davanti e molto poco il dietro, ho provato per l'ennesima volta con la frusta ma appena vede la frusta si innervosisce cosi tanto che nn la controllo piu. Faccia il conto che con tanta pasienza sn riuscito a fargli fare il passo spagnolo con le redini e il comando vocale, ma nn riesco a far fare il piaffer coordinato come si deve. Sicuro di una Vs.risposta le porgo i miei piu sentiti saluti e la ringrazio di cuore per quello che fa per noi appassionati di questi spendidi animali e amici cavalli . Risposta: Gentile Amico, grazie molte per le belle parole In riferimento alla rtua richiesta premetto che il PIAFFER è una figura che non tutti i cavalli accettano e che quindi vogliono fare. In ogni caso a prescindere da questo, mi meraviglio che il tuo cavallo abbia paura della frusta, in quanto se il cavallo è stato addesrtrato secondo il mio metodo dell'Apprendimento Unificato, non dovrebbe avere paura o presentare dei problemi, in quanto il frustino è un semplice stimolo e basta! Entro ora nel problema suggerendoti di non usare il frustino ma di battere sulla groppa del cavallo le redini lunghe mentre il cavallo è legato a " 220" (ossia da destra e da sinistra) in mezzo a 2 pali. Incita il cavallo con la voce e batti a ritmo di battuta le 2 redini lunghe sulla sua groppa prima stando dietro a lui e poi di lato. Non dimenticare di premiarlo appena noti un minimo di risposta.Addestrarlo uyn giorno si e uno no per massimo di 15 minuti al giorno. Ciao e fammi conoscere i risultati ottenuti. Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: CARISSIMO ROSARIO SONO MOLTO CONTENTO E FELICE DI VEDERE E DI SENTIRE E SOPRATTUTTO LEGGERE DELLE NOTIZIE MOLTO INTERESSANTI DI CUI SI PARLA DI CAVALLI , TI VOGLIO SOLO DIRE CHE IO PURTROPPO ANCORA NON SONO ARRIVATO AL TUO LIVELLO MA PIANO PIANO CI ARRIVERO E PER CAUSA DI FORZA MAGGIORE MI SONO TRASFERITO IN BRASILE DOVE IO VIVO MA LA COSA PIU BELLA E SPERO CHE TI FARA MOLTO PIACERE CHE IO STO APPLICANDO IL TUO METODO DI INSEGNAMENTO E GRAZIE DEI TUOI CD CHE MI STANNO AIUTANDO TANTISSIMO.MA NON APPENA SARA POSSIBILE ED IO FARO UN CD PER TE DOVE POTRAI VEDERE IL TUO ADDESTRACAVALLI E SATO MOLTISSIMO EFFICACE NON AGGIUNGO ALTRO CHE RINGRAZIARTI E SPERO PRESTO DI POTERTI INVIARE QUANDO SCRITTO BUONA GIORNATA A TUTTI VOI DELLA ADDESTRA CAVALLI Alessandro Palladino Risposta: Caro Alessandro, cosa dirti se non grazie e ancora grazie. Sono le lettere come la tua che mi fanno andare avanti con orgoglio in questo meraviglioso mondo dei cavalli pieno di inside e gelosie fra chi pratica questo meraviglioso sport. I cavalli sono stupendi ed unici e ci insegnano veramente tanto! Se riuscissimo per un giorno ad essere più cavalli e meno uomini, credo che miglioreremo di molto! Adesso sono io che ringrazio te per portare il mio nome nel mondo, pregandoti di farmi avere al più presto i filmati dei tuoi cavalli. Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: Gentile Signor. Cosentino,mi chiamo Francesco e sono un ragazzo di 23 anni, suo grande ammiratore che ha da poco ha comprato i suoi 2 volumi comprensivi di DVD( ancora non visti perchè sto leggendo i libri). Monto a cavallo da molto tempo,circa dieci anni, anche se in maniera discontinua. Molti suoi insegnamenti mi erano del tutto sconosciuti. E' da un pò che mi sono avvicinato alla cosiddetta equitazione Naturale di Pat Parelli, o per meglio dire all'aspetto psico-conoscitivo della personalità del cavallo cui lei fa riferimento. Sono cose interessantissime,anche se per essere immagazzinate non le nascondo che necessitano di molto tempo,sacrificio e disponibilità... Ho da poco preso in fida un cavallo andaluso di 3 anni con il quale mi sono voluto avvicinare al mondo dell'equitazione naturale ed al quale vorrei insegnare i movimenti che si vedrò nei dvd. Quali sono i consigli che si sente di dare ad un neofita addestratore di cavalli? Inoltre volevo chiederle quale era la differenza tra cavallo andaluso,lusitano e minorchino e cosa hanno di differente le omonime selle. Nel ringraziarLA anticipatamente, LA saluto cordialmente. Francesco Risposta: Caro Francesco, come avrai avuto modo di leggere nel mio libro, e come io sempre ripeto, il segreto dell'addestramento sono le redini lunghe e poi tanto, tanto lavoro basato su: PAZIENZA, UMILTA' ED EQUILIBRIO. I cavalli apprendono molto lentamente e il loro apprendimento è legato al rapporto di relazione che si è creato con il loro addestratore. Il mio consiglio quindi è di dedicare molto tempo al cavallo perchè diversamente non si ottiene nulla. La fretta nell'addestramento è l'anticamera dell'insuccesso. Il cavallo PRE (andaluso), il lusitano e il minorchino sono tutti cavalli di derivazione Iberica, quindi dell'impronta dei cosiddetti "conquistatores", quindi cavalli di origine Spagnola. Sono tutti e tre eccezionali e versatili per l'addestramento. Le selle io le ho praticamente tutte. Non ci sono grosse differenze tra spagnola, Portoghese e Minorchina; certamente sono indispensabili se uno vuole praticare l'alta Scuola o fare figure tipo PESADE, LEVADE, Courbette, etc. Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: Qualora non riuscissi in qualcosa che avete scritto nel libro come posso contattarla? In attesa che giunga il materiale già in ordine (cioè l'offerta n.3) vorrei chiederle, se posso, due cose : se per arrivare a lavorare ad una mano ( cosìdetta " a mazzetta") bisogna passare per la guida a due mani (cioè all'inglese)? o se esiste una via più breve, se si, quale? In attesa di una sua risposta, la ringraziamo comunque per averci contattato. P.s. = Quali sono i tempi previsti per l'arrivo del materiale? Visto che da diversi giorni abbiamo lavorato da terra un maschio P.S.E. all'oggi pronto per la sella, pertanto avrei piacere di ricevere una risposta a breve per sapere come muovermi, ecco il perchè della domanda. Risposta: Ciao Tania, io non mi occupo delle spedizioni ma so di certo che i corsi vengono spediti dopo 24 ore dall'ordine e giungono a voi lettori entro 3/5 giorni. Se hai bisogno di consigli puoi scrivermi senza problemi. Ti prego però di non avere fretta e di ragionare come fanno in tanti che pensano che avendo i libri in mano, con un tocco di magia il cavallo si addestra!!! Non è cosi! il lavoro è lungo e i risultati sono lenti e costanti. Fai attenzione ad assimilare prima la teoria e poi a mettere in atto la pratica.Il fatto che stai lavorando il cavallo alla sella non significa che con il mio Corso potrai come d'incanto addesrtrarlo se prima non inizi a lavorarlo con le redini lunghe per almeno 3 mesi, per poi salirgli in sella. Non avere fretta perchè rischi di "ingranare" il tuo cavallo. I cavalli apprendono molto lentamente e il loro apprendimento è legato al rapporto di relazione che si è creato con il loro addestratore. Il mio consiglio quindi (LO RIPETO ANCORA FINO ALLA NOIA) è di dedicare molto tempo al cavallo perchè diversamente non si ottiene nulla. La fretta nell'addestramento è l'anticamera dell'insuccesso. Se hai bisogno d'aiuto scrivimi. Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: salve dottor rosario ho acquistato il suo nuovo libro,ma volevo soltanto un consiglio io ho una puledra pre di 14 mesi gia domata a capezza .dato ke non posso ancora domarla a sella ke kosa posso insegniargli? Risposta: Buongiorno, le può insegnare da terra il saluto, l'incrocio delle gambe, farla salire sull'asse...Ossia tutte quelle cose che servono a farla entrare in relazione con lei e quindi prepararla al futuro addestramento quando avrà compiuto i 3 anni. Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: Salve Dr. Cosentino grazie di aver preso in considerazione il mio problema. Il mio cavallo è un Appaloosa puro, non si è mai accoppiato visto l'istinto forte che ha sempre manifestato con vari episodi di aggressività verso chi cercava di calmarlo. Nonostante ciò a tre anni già era in grado di fare gli esercizi proposti nel suo video "L'Addestracavalli": saluto, inchino, il morto e il seduto. Nessuna altra persona all'infuori di me lo ha addestrato; ha sempre manifestato molta intelligenza ma nello stesso tempo furbizia e cattiveria. Dopo la castrazione (avvenuta con anestesia parziale e senza problemi post- operatori), purtroppo ha avuto una tendinite che lo ha costretto ad un riposo di tre mesi. Dopo la guarigione da terra è diventato gestibile e il problema è passato a sella. Al minimo rifiuto si impenna e nel tentativo di piegarlo lateralmente morde le gambe. Questo modo di fare mi pregiudica anche fare con lui delle passeggiate visto il pericolo che possiamo correre. Ci hanno messo al corrente che il padre del mio cavallo è altrettanto "esuberante", chiamato il Killer per aver ramponato e ucciso il padrone. Ho rischiato altrettanto prendendo un brutto morso al braccio e un calcio alla schiena. Nonostante ciò volevo tenerlo intero ma tutti quelli che ho interpellato, amici e persino Pat Parelli, mi hanno dato lo stesso giudizio. Qualcuno addirittura mi consiglia di venderlo ma ho un altro modo di pensare a riguardo e non mi piace cambiare l'animale come se fosse una macchina. Ho anche un'altra cavalla anziana con la quale ho imparato a montare ma non la "rottamo" per nessuna ragione al mondo. Mi scusi se sono qui a riscriverLe ma mi piacerebbe tornare a gestire questo mio cavallo cresciuto con amore e pazienza. Un suo consiglio sul procedimento o sulla linea di risoluzione a questo genere di vizio potrebbe essere di grande aiuto poiché finora ho ricevuto da "esperti" solo soluzioni con maniere "decise" anziché il mio modo di fare spesso deriso di ricorrere a premi nelle situazioni positive. Come dice un mio amico, è possibile che l'animale si sia abituato a questo genere di rifiuto e possa essere difficilissimo toglierlo? devo contrastare questo vizio o imparare a non aver paura di queste sue impennate e quindi prendere casomai a balzo la situazione per fargliele fare di proposito col tempo anche a comando come per esempio voi fate con la figura della PESADE. Saluti Andrea Risposta: Salve Andrea, i cavalli non hanno pazienza, pertanto un bravo addestratore con la costanza e la pazienza vince sempre! Vedi io uso i difetti del cavallo per FARNE DEI PREGGI! Se un cavallo si impenna per difesa, credimi che sapendolo fare te lo farà sempre! Pertanto se uno aggira l'ostacolo sfruttando questa difesa, alla fine non solo avrà risolto il problema, ma nello stesso tempo farà capire al cavallo che il suo modo di fare non gli procura altro che un aumento di lavoro e di sforzo!!! Vedi dipende tutto dall'amore che nutre l'addestratore verso il cavallo, e poi anche dal carattere che ha l'addestratore. Io non mi arrendo mai; almenoche il cavallo non mi interessa o non ne valga la pena. A proposito della gente che dice e parla a vanvera; io ti consiglio di sfidarli a risolvere loro il problema in cambio di qualsiasi cifra di denaro! Pultroppo vedi nei cavalli quello che conta sono i fatti! Sono i risultati reali! Infatti a livello mondiale siamo veramente pochi a raggiungere dei veri risultati nell'addestramento!!! Ricordati la mia frase: Io non uso il sistema del bastone e della carota, ma quello del premio e del non premio! Se un cavallo esegue un mio ordine ha un premio, se non lo esegue non ha alcun premio. Mi chiedono quale sia la migliore punizione da impartire ad un cavallo, ebbene io rispondo semplicemente dicendo che la migliore punizione e' quella di non premiarlo. Spesso mi guardano allibiti senza capire cosa significa quello che gli ho appena detto, ed ogni volta io rispondo che lo possono capire solo dopo aver provato ed applicato il mio innovativo sistema di addestramento! La gente spesso ride di questo, ma credimi che poi alla fine si arrende all'evidenza per via dei risultati che loro non raggiungono, ma che io invece raggiungo, e che anche tu credo raggiungerai.Spero che avrai capito cosa intendevo dire, pertanto leggi tra le righe i miei suggerimenti. Un caro saluto. Dr. R. Cosentino Domanda: Salve Dott.Cosentino ho acquistato il suo dvd/libro..ho difficoltà sull'insegnare alla mia cavalla il campo..nel senso che appena la tocco istintivamente alza la zampa come per darmela e poi successivamente la tiene sollevata..non riesco diciamo a farla avanzare...potrebbe darmi qualche consiglio...e trovo difficoltà anche a farle fare l'inchino.. grazie veronica Risposta: Salve, senza alcun dubbio il cavallo non ha capito il comando! Infatti quando non capiscono eseguono quello che già conoscono, come ad esempio nel tuo caso il saluto. Se tu leggi bene sul libro ed esegui alla lettera i comandi che io insegno ci riesci in pochissimo tempo. Infatti il "CAMPO" è una figura semplice da insegnare! A proposito devi tenere tirate le redini mentre coplisci lentamente con il frustino dietro le ginocchia del cavallo. Fatti aiutare da un tuo amico il quale si colloca davanti al cavallo mentre esegui i comandi correttamente. In ogni caso se vuoi inviami un video mentre esegui l'addestramento che ti dico dove probabilmente sbagli. Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: Dott.Cosentino ho notato che la mia cavalla non risponde benissimo alle gambe...nel senso di quando ci sono sopra..i tocchi dei talloni sui fianchi..c'è esercizio da farle fare,magari da terra...mi hanno suggerito gli speroni ai quali non sono d'accordo,preferisco magari avere pazienza nel rispolverarle i tocchi ai fianchi piuttosto che passare ad un metodo che io giudico brusco..e poi soprattutto in passeggiata è sempre molto distratta e inciampa..cerco di variarle il lavoro ma non è facile grazie ancora e mi scusi per il disturbo. Veronica. Risposta: Salve Veronica, gli speroni sono un aiuto, uno stimolo a cui dei cavalli non possono rinunciare. Ogni cosa se usata con moderazione e nel giusto modo non è mai coercitiva. Un coltello se tu lo usi per tagliare il pane è un utensile utile, se invece tu lo usi per fare del male a qualcuno è un utensile nocivo! Quindi uno sperone se usato come stimolo ed in modo corretto non è uno strumento coercitivo, anzi è un grande aiuto per l'addestramento di un cavallo. Infatti la tua cavalla è distratta ed inciampa proprio perchè non si interessa al lavoro e si annoia. Lavora prima la tua cavalla per 1 mese con le redini lunghe e poi montala con gli speroni variando di molto il tipo di lavoro, e vedrai che otterrai ottimi risultati. Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: dott.Cosentino ho riprovato per quanto riguarda il campo;mi sono messa a fianco a lei all'altezza della spalla sinistra..quando colpivo dietro alle ginocchia tiravo le redini contemporaneamente;la cavalla però a questo punto torna indietro e non so se lo faccia semplicemente perchè rifiuta il comando..o sinceramente non lo so; può aiutarmi? Per quanto riguarda il resto ora sto lavorando a redini lunghe sull'alt e sul piego della testa.. grazie ancora Veronica Risposta: la cavalla non ha capito, quindi mettila con i posteriori al muro, oppure se non calcia fai mettere un tuo amico dietro che la blocca. Se la cavalla però è ancora a fare l'alt e il piego della testa, non è pronta per fare il CAMPO!!! Non fate fare mai ai cavalli le lezioni o le figure successive che più vi piacciono...ma seguite come io vi ho insegnato io un ORDINE PROPEDEUTICO! Un bambino non può leggere se prima non apprende le vocali e l'Alfabeto! Umilta, Pazienza ed Equilibrio mia cara Veronica...ricordi queste parole sull'Addestracavalli? Un caro saluto R. cosentino Domanda: ciao, ho cominciato da qualche giorno l'addestramento del mio frisone di nove anni, dopo aver letto per intero il tuo libro "l'addestracavalli", ma nei cambi di mano del cavallo scosso lui non si vuole muovere ne' a mano destra, ne' a mano sinistra. Premetto che con la lunghina gira benissimo in entrambi i sensi, ma quando la tolgo non ne vuole sapere di girare, ne' con lo stimolo, ne' con il rinforzo. Mi puoi aiutare? Grazie Daniele Risposta: Ciao Daniele, è molto semplice, bisogna aiutarsi con lo spostamento del corpo dell'addestratore facendo schioccare la frusta in aria incitando il cavallo. Guarda bene il mio DVD che capisci meglio. Un caro saluto R. Cosentino Domanda: colgo l'occasione x salutarla e' x chiedergli qualche consiglio ho visto qualcosa su internet e reputo sia una persona conpetente .anche se io non mi occupo di addestramento vero e proprio ma semplicemente sono un amatore di questi splendidi animali e' mi piace molto uscire con loro a passeggiare. ho comprato una cavalla di 6 anni p.s.a da un giovane che credo l'a addestratab male facendola vincere cioe' non facendosi mai ubbidire infatti ogni volta che troviamo dell'aqua a terra non se ne parla di attraversare nonostante qualche volta riesco a convincerla subita dopo siamo punto e a capo ed e' un problema xrche' rischiamo di farci male ed io vorrei evitare le brutte maniere quindi la passeggiata si trasforma in una uscita da stress e di inimicizia .se puo' darmi qualche consiglio glie ne sono grato distinti saluti salvatore ragazzo Risposta: Ciao Salvatore, scusami per il ritardo nella risposta ma ricevendo centinaia di e-mail alla settimana faccio fatica a rispondere velocemente! D'altronde mi devo dividere tra la mia professione, i miei cavalli, i miei Stage e gli innumerevoli viaggi all'estero. Il tuo problema io l'ho gia affrontato più volte dandone la soluzione anche nel mio Libro Cosa fare se...?! e in Consigli Utili! Prova a leggere bene e capirai, infatti io nel libro Consigli utili ho raccolto proprio i più comuni problemi e vizi che manifestano i cavalli con le relative soluzioni. In ogni caso ricorda che i Vizi e i Problemi dei cavalli, nonchè l'addestramento, si risolvono solo con l'aiuto delle redini lunghe. Dovresti pertanto recarti da solo insieme al tuo cavallo nei luoghi in cui si ribella o non vuole lavorare per "metterlo sotto" e spronarlo con le redini lunghe ed il cinghione da maneggio con la testiera ed il morso; proprio come se lo lavorassi nel maneggio di casa tua. Basteranno 3/4 giorni e 7/8 riprese per risolvere i problemi da terra per poi semplicemente montarlo. Un caro saluto R. Cosentino Domanda: Ciao ROSARIO , scusami se mi permetto di darti del tu ma per me’ sei e sarai sempre una persona molto RISPETTOSA e GENTILE . Mi hai gia’ mandato il tuo coupon dove mi ho imparato molte cose grazie a te’ , mi farebbe piacere avere il tuo contatto su facebook almeno ti potro’ tenere aggiornato su i cambiamenti del cavallo . Avrei il piacere di poterti incontrare cosi’ ti potrei conoscere di presenza . Spero di non deluderti nel farti vedere i progressi del cavallo , anche se tutti fino ad ora me lo hanno sconsigliato dicendomi che non potra’ mai fare ALTA SCUOLA perche’ non e’ il cavallo adatto . Spero di poterti avere fra i miei contatti cosi’ ti terro’ sempre aggiornato , anche se di tempo ne ho pochissimo per motivi di lavoro , comunque ti posso assicurare che io personalmente ho usato ed usero’ solo ed escusivamente i metodi che mi ho imparato grazie ai tuoi cd e dvd che ho preso da un po’ di tempo . NB. CONTINUA SEMPRE COSI’ PERCHE’ DI GENTE IN GIRO CAPACI DI FAR FARE CERTE COSE HAI CAVALLI SENZA CASTIGARLI NON NE HO VISTI FINO AD ORA. Risposta: Ciao Francesco e grazie per le tue bellissime parole. Io a volte faccio fatica a pubblicare questo tipo di lettere perchè ho paura che qualcuno creda che siano lettere "non vere"! Invece credimi che ne ricevo migliaia all'anno, tutte belle e care come la tua. Pertanto ne approfitto per ringraziare veramente a tutti. Io avevo un account su FACEBOOK , ma ricevendo troppe richieste e non riuscendo a rispondere a tutti per i miei troppi impegni lo abbiamo chiuso. Infatti io vorrei rispondere a tutti ma pultroppo non ci riesco malgrado abbia due persone che mi aiutano. Spero anche io che ci conosceremo di persona appena sarà possibile. Inviami le foto del tuo cavallo e non preoccuparti perchè qualsiasi cavallo se preso nel modo giusto può fare molto di più di quanto pensiamo. Un caro saluto Rino Cosentino Domanda: circa un anno fa ho dovuto vendere il mio cavallo purtroppo a male in cuore.dopo un anno sono andata a trovarlo ma furia non mi ha riconosciuto, è possibile dopo 5 anni insieme.rampava solo con la zampa destra a terra.potete rispondermi.solo all' idea impazzisco.la sogno tutte le notti e ho deciso di riprenderla perche la mia vita senza di lei non ha senso.io ricordo tutto possibile che lei abbia dimenticato tutto? Arianna. Risposta: Ciao Arianna,il tuo problema è quello tipico di migliaia di persone (specialmente le donne) le quali credono e pensano che i cavalli abbiano "la mentalità dei cani"! Pultroppo il cavallo da sempre ragiona per "scopi" e chi gli da da mangiare e gli sale sopra è il suo "padrone"! Il cavallo non è fedele come il cane! Pensa se fosse stato diversamente come avrebbero fatto nel FARWEST i cosiddetti "pony express"! Lo so che è una delusione e che ti farà star male, ma pultroppo è cosi. Consolati però perchè se ti riprendi il tuo cavallo si riaffezionerà a te in pochi minuti! Questa è l'altra faccia della medaglia, non credi? Io consiglio di vedere la cosa in modo diverso, ossia che se un cavallo sta con noi per una vita e non vede altre persone, non li ascolta ma ubbidisce solo a noi, gioca con noi, si diverte con noi, etc. ci riconosce come il suo "capo branco" e quindi è uno della nostra famiglia, NON CI STA DANDO TANTO? E allora perchè commettere l' errore di umanizzarlo? Dobbiamo capire che siamo noi che dobbiamo addattarci a lui, e no viceversa. Un caro Saluto R. Cosentino ********** Domanda: CARISSIMO ROSARIO SONO MOLTO CONTENTO E FELICE DI VEDERE E DI SENTIRE E SOPRATTUTTO LEGGERE DELLE NOTIZIE MOLTO INTERESSANTI DI CUI SI PARLA DI CAVALLI , TI VOGLIO SOLO DIRE CHE IO PURTROPPO ANCORA NON SONO ARRIVATO AL TUO LIVELLO MA PIANO PIANO CI ARRIVERO E PER CAUSA DI FORZA MAGGIORE MI SONO TRASFERITO IN BRASILE DOVE IO VIVO MA LA COSA PIU BELLA E SPERO CHE TI FARA MOLTO PIACERE CHE IO STO APPLICANDO IL TUO METODO DI INSEGNAMENTO E GRAZIE DEI TUOI CD CHE MI STANNO AIUTANDO TANTISSIMO.MA NON APPENA SARA POSSIBILE ED IO FARO UN CD PER TE DOVE POTRAI VEDERE IL TUO ADDESTRACAVALLI E SATO MOLTISSIMO EFFICACE NON AGGIUNGO ALTRO CHE RINGRAZIARTI E SPERO PRESTO DI POTERTI INVIARE QUANDO SCRITTO BUONA GIORNATA A TUTTI VOI DELLA ADDESTRA CAVALLI Alessandro Palladino Risposta: Caro Alessandro, cosa dirti se non grazie e ancora grazie. Sono le lettere come la tua che mi fanno andare avanti con orgoglio in questo meraviglioso mondo dei cavalli pieno di inside e gelosie fra chi pratica questo meraviglioso sport. I cavalli sono stupendi ed unici e ci insegnano veramente tanto! Se riuscissimo per un giorno ad essere più cavalli e meno uomini, credo che miglioreremo di molto! Adesso sono io che ringrazio te per portare il mio nome nel mondo, pregandoti di farmi avere al più presto i filmati dei tuoi cavalli. Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: Gentile Signor Cosentino,mi chiamo Francesco e sono un ragazzo di 23 anni, suo grande ammiratore che ha da poco ha comprato i suoi 2 volumi comprensivi di DVD( ancora non visti perchè sto leggendo i libri). Monto a cavallo da molto tempo,circa dieci anni, anche se in maniera discontinua. Molti suoi insegnamenti mi erano del tutto sconosciuti. E' da un pò che mi sono avvicinato alla cosiddetta equitazione Naturale di Pat Parelli, o per meglio dire all'aspetto psico-conoscitivo della personalità del cavallo cui lei fa riferimento. Sono cose interessantissime,anche se per essere immagazzinate non le nascondo che necessitano di molto tempo,sacrificio e disponibilità... Ho da poco preso in fida un cavallo andaluso di 3 anni con il quale mi sono voluto avvicinare al mondo dell'equitazione naturale ed al quale vorrei insegnare i movimenti che si vedrò nei dvd. Quali sono i consigli che si sente di dare ad un neofita addestratore di cavalli? Inoltre volevo chiederle quale era la differenza tra cavallo andaluso,lusitano e minorchino e cosa hanno di differente le omonime selle. Nel ringraziarLA anticipatamente, LA saluto cordialmente. Francesco Elia. Risposta:Caro Francesco, come avrai avuto modo di leggere nel mio libro, e come io sempre ripeto, il segreto dell'addestramento sono le redini lunghe e poi tanto, tanto lavoro basato su: PAZIENZA, UMILTA' ED EQUILIBRIO. I cavalli apprendono molto lentamente e il loro apprendimento è legato al rapporto di relazione che si è creato con il loro addestratore. Il mio consiglio quindi è di dedicare molto tempo al cavallo perchè diversamente non si ottiene nulla. La fretta nell'addestramento è l'anticamera dell'insuccesso. Il cavallo PRE (andaluso), il lusitano e il minorchino sono tutti cavalli di derivazione Iberica, quindi dell'impronta dei cosiddetti "conquistatores", quindi cavalli di origine Spagnola. Sono tutti e tre eccezionali e versatili per l'addestramento. Le selle io le ho praticamente tutte. Non ci sono grosse differenze tra spagnola, Portoghese e Minorchina; certamente sono indispensabili se uno vuole praticare l'alta Scuola o fare figure tipo PESADE, LEVADE, Courbette, etc. Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: Qualora non riuscissi in qualcosa che avete scritto nel libro come posso contattarla? In attesa che giunga il materiale già in ordine (cioè l'offerta n.3) vorrei chiederle, se posso, due cose : se per arrivare a lavorare ad una mano ( cosìdetta " a mazzetta") bisogna passare per la guida a due mani (cioè all'inglese)? o se esiste una via più breve, se si, quale? In attesa di una sua risposta, la ringraziamo comunque per averci contattato. P.s. = Quali sono i tempi previsti per l'arrivo del materiale? Visto che da diversi giorni abbiamo lavorato da terra un maschio P.S.E. all'oggi pronto per la sella, pertanto avrei piacere di ricevere una risposta a breve per sapere come muovermi, ecco il perchè della domanda. Risposta: Ciao Tania, io non mi occupo delle spedizioni ma so di certo che i corsi vengono spediti dopo 24 ore dall'ordine e giungono a voi lettori entro 3/5 giorni. Se hai bisogno di consigli puoi scrivermi senza problemi. Ti prego però di non avere fretta e di ragionare come fanno in tanti che pensano che avendo i libri in mano, con un tocco di magia il cavallo si addestra!!! Non è cosi! il lavoro è lungo e i risultati sono lenti e costanti. Fai attenzione ad assimilare prima la teoria e poi a mettere in atto la pratica.Il fatto che stai lavorando il cavallo alla sella non significa che con il mio Corso potrai come d'incanto addesrtrarlo se prima non inizi a lavorarlo con le redini lunghe per almeno 3 mesi, per poi salirgli in sella. Non avere fretta perchè rischi di "ingranare" il tuo cavallo. I cavalli apprendono molto lentamente e il loro apprendimento è legato al rapporto di relazione che si è creato con il loro addestratore. Il mio consiglio quindi (LO RIPETO ANCORA FINO ALLA NOIA) è di dedicare molto tempo al cavallo perchè diversamente non si ottiene nulla. La fretta nell'addestramento è l'anticamera dell'insuccesso. Se hai bisogno d'aiuto scrivimi. Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: salve dottor rosario ho acquistato il suo nuovo libro,ma volevo soltanto un consiglio io ho una puledra pre di 14 mesi gia domata a capezza .dato ke non posso ancora domarla a sella ke kosa posso insegniargli? Risposta: Buongiorno, le può insegnare da terra il saluto, l'incrocio delle gambe, farla salire sull'asse...Ossia tutte quelle cose che servono a farla entrare in relazione con lei e quindi prepararla al futuro addestramento quando avrà compiuto i 3 anni. Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: Salve Dr. Cosentino grazie di aver preso in considerazione il mio problema. Il mio cavallo è un Appaloosa puro, non si è mai accoppiato visto l'istinto forte che ha sempre manifestato con vari episodi di aggressività verso chi cercava di calmarlo. Nonostante ciò a tre anni già era in grado di fare gli esercizi proposti nel suo video "L'Addestracavalli": saluto, inchino, il morto e il seduto. Nessuna altra persona all'infuori di me lo ha addestrato; ha sempre manifestato molta intelligenza ma nello stesso tempo furbizia e cattiveria. Dopo la castrazione (avvenuta con anestesia parziale e senza problemi post-operatori), purtroppo ha avuto una tendinite che lo ha costretto ad un riposo di tre mesi. Dopo la guarigione da terra è diventato gestibile e il problema è passato a sella. Al minimo rifiuto si impenna e nel tentativo di piegarlo lateralmente morde le gambe. Questo modo di fare mi pregiudica anche fare con lui delle passeggiate visto il pericolo che possiamo correre. Ci hanno messo al corrente che il padre del mio cavallo è altrettanto "esuberante", chiamato il Killer per aver ramponato e ucciso il padrone. Ho rischiato altrettanto prendendo un brutto morso al braccio e un calcio alla schiena. Nonostante ciò volevo tenerlo intero ma tutti quelli che ho interpellato, amici e persino Pat Parelli, mi hanno dato lo stesso giudizio. Qualcuno addirittura mi consiglia di venderlo ma ho un altro modo di pensare a riguardo e non mi piace cambiare l'animale come se fosse una macchina. Ho anche un'altra cavalla anziana con la quale ho imparato a montare ma non la "rottamo" per nessuna ragione al mondo. Mi scusi se sono qui a riscriverLe ma mi piacerebbe tornare a gestire questo mio cavallo cresciuto con amore e pazienza. Un suo consiglio sul procedimento o sulla linea di risoluzione a questo genere di vizio potrebbe essere di grande aiuto poiché finora ho ricevuto da "esperti" solo soluzioni con maniere "decise" anziché il mio modo di fare spesso deriso di ricorrere a premi nelle situazioni positive. Come dice un mio amico, è possibile che l'animale si sia abituato a questo genere di rifiuto e possa essere difficilissimo toglierlo? devo contrastare questo vizio o imparare a non aver paura di queste sue impennate e quindi prendere casomai a balzo la situazione per fargliele fare di proposito col tempo anche a comando come per esempio voi fate con la figura della PESADE. Saluti Andrea Risposta: Salve Andrea, i cavalli non hanno pazienza, pertanto un bravo addestratore con la costanza e la pazienza vince sempre! Vedi io uso i difetti del cavallo per FARNE DEI PREGGI! Se un cavallo si impenna per difesa, credimi che sapendolo fare te lo farà sempre! Pertanto se uno aggira l'ostacolo sfruttando questa difesa, alla fine non solo avrà risolto il problema, ma nello stesso tempo farà capire al cavallo che il suo modo di fare non gli procura altro che un aumento di lavoro e di sforzo!!! Vedi dipende tutto dall'amore che nutre l'addestratore verso il cavallo, e poi anche dal carattere che ha l'addestratore. Io non mi arrendo mai; almenoche il cavallo non mi interessa o non ne valga la pena. A proposito della gente che dice e parla a vanvera; io ti consiglio di sfidarli a risolvere loro il problema in cambio di qualsiasi cifra di denaro! Pultroppo vedi nei cavalli quello che conta sono i fatti! Sono i risultati reali! Infatti a livello mondiale siamo veramente pochi a raggiungere dei veri risultati nell'addestramento!!! Ricordati la mia frase: Io non uso il sistema del bastone e della carota, ma quello del premio e del non premio! Se un cavallo esegue un mio ordine ha un premio, se non lo esegue non ha alcun premio. Mi chiedono quale sia la migliore punizione da impartire ad un cavallo, ebbene io rispondo semplicemente dicendo che la migliore punizione e' quella di non premiarlo. Spesso mi guardano allibiti senza capire cosa significa quello che gli ho appena detto, ed ogni volta io rispondo che lo possono capire solo dopo aver provato ed applicato il mio innovativo sistema di addestramento! La gente spesso ride di questo, ma credimi che poi alla fine si arrende all'evidenza per via dei risultati che loro non raggiungono, ma che io invece raggiungo, e che anche tu credo raggiungerai.Spero che avrai capito cosa intendevo dire, pertanto leggi tra le righe i miei suggerimenti. Un caro saluto. Dr. R. Cosentino Domanda: Salve Dott.Cosentino ho acquistato il suo dvd/libro..ho difficoltà sull'insegnare alla mia cavalla il campo..nel senso che appena la tocco istintivamente alza la zampa come per darmela e poi successivamente la tiene sollevata..non riesco diciamo a farla avanzare...potrebbe darmi qualche consiglio...e trovo difficoltà anche a farle fare l'inchino.. grazie veronica Risposta: Salve, senza alcun dubbio il cavallo non ha capito il comando! Infatti quando non capiscono eseguono quello che già conoscono, come ad esempio nel tuo caso il saluto. Se tu leggi bene sul libro ed esegui alla lettera i comandi che io insegno ci riesci in pochissimo tempo. Infatti il "CAMPO" è una figura semplice da insegnare! A proposito devi tenere tirate le redini mentre coplisci lentamente con il frustino dietro le ginocchia del cavallo. Fatti aiutare da un tuo amico il quale si colloca davanti al cavallo mentre esegui i comandi correttamente. In ogni caso se vuoi inviami un video mentre esegui l'addestramento che ti dico dove probabilmente sbagli. Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: Dott.Cosentino ho notato che la mia cavalla non risponde benissimo alle gambe...nel senso di quando ci sono sopra..i tocchi dei talloni sui fianchi..c'è esercizio da farle fare,magari da terra...mi hanno suggerito gli speroni ai quali non sono d'accordo,preferisco magari avere pazienza nel rispolverarle i tocchi ai fianchi piuttosto che passare ad un metodo che io giudico brusco..e poi soprattutto in passeggiata è sempre molto distratta e inciampa..cerco di variarle il lavoro ma non è facile grazie ancora e mi scusi per il disturbo. Veronica. Risposta: Salve Veronica, gli speroni sono un aiuto, uno stimolo a cui dei cavalli non possono rinunciare. Ogni cosa se usata con moderazione e nel giusto modo non è mai coercitiva. Un coltello se tu lo usi per tagliare il pane è un utensile utile, se invece tu lo usi per fare del male a qualcuno è un utensile nocivo! Quindi uno sperone se usato come stimolo ed in modo corretto non è uno strumento coercitivo, anzi è un grande aiuto per l'addestramento di un cavallo. Infatti la tua cavalla è distratta ed inciampa proprio perchè non si interessa al lavoro e si annoia. Lavora prima la tua cavalla per 1 mese con le redini lunghe e poi montala con gli speroni variando di molto il tipo di lavoro, e vedrai che otterrai ottimi risultati. Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: dott.Cosentino ho riprovato per quanto riguarda il campo;mi sono messa a fianco a lei all'altezza della spalla sinistra..quando colpivo dietro alle ginocchia tiravo le redini contemporaneamente;la cavalla però a questo punto torna indietro e non so se lo faccia semplicemente perchè rifiuta il comando..o sinceramente non lo so; può aiutarmi? Per quanto riguarda il resto ora sto lavorando a redini lunghe sull'alt e sul piego della testa.. grazie ancora Veronica Risposta: la cavalla non ha capito, quindi mettila con i posteriori al muro, oppure se non calcia fai mettere un tuo amico dietro che la blocca. Se la cavalla però è ancora a fare l'alt e il piego della testa, non è pronta per fare il CAMPO!!! Non fate fare mai ai cavalli le lezioni o le figure successive che più vi piacciono...ma seguite come io vi ho insegnato io un ORDINE PROPEDEUTICO! Un bambino non può leggere se prima non apprende le vocali e l'Alfabeto! Umilta, Pazienza ed Equilibrio mia cara Veronica...ricordi queste parole sull'Addestracavalli? Un caro saluto R. Cosentino Domanda: ciao, ho cominciato da qualche giorno l'addestramento del mio frisone di nove anni, dopo aver letto per intero il tuo libro "l'addestracavalli", ma nei cambi di mano del cavallo scosso lui non si vuole muovere ne' a mano destra, ne' a mano sinistra. Premetto che con la lunghina gira benissimo in entrambi i sensi, ma quando la tolgo non ne vuole sapere di girare, ne' con lo stimolo, ne' con il rinforzo. Mi puoi aiutare? Grazie Daniele Risposta: Ciao Daniele, è molto semplice, bisogna aiutarsi con lo spostamento del corpo dell'addestratore facendo schioccare la frusta in aria incitando il cavallo.Guarda bene il mio DVD che capisci meglio. Un caro saluto R. Cosentino Domanda: colgo l'occasione x salutarla e' x chiedergli qualche consiglio ho visto qualcosa su internet e reputo sia una persona conpetente .anche se io non mi occupo di addestramento vero e proprio ma semplicemente sono un amatore di questi splendidi animali e' mi piace molto uscire con loro a passeggiare. ho comprato una cavalla di 6 anni p.s.a da un giovane che credo l'a addestratab male facendola vincere cioe' non facendosi mai ubbidire infatti ogni volta che troviamo dell'aqua a terra non se ne parla di attraversare nonostante qualche volta riesco a convincerla subita dopo siamo punto e a capo ed e' un problema xrche' rischiamo di farci male ed io vorrei evitare le brutte maniere quindi la passeggiata si trasforma in una uscita da stress e di inimicizia .se puo' darmi qualche consiglio glie ne sono grato distinti saluti Salvatore Risposta: Ciao Salvatore, scusami per il ritardo nella risposta ma ricevendo centinaia di e-mail alla settimana faccio fatica a rispondere velocemente! D'altronde mi devo dividere tra la mia professione, i miei cavalli, i miei Stage e gli innumerevoli viaggi all'estero. Il tuo problema io l'ho gia affrontato più volte dandone la soluzione anche nel mio Libro Cosa fare se...?! e in Consigli Utili! Prova a leggere bene e capirai, infatti io nel libro Consigli utili ho raccolto proprio i più comuni problemi e vizi che manifestano i cavalli con le relative soluzioni. In ogni caso ricorda che i Vizi e i Problemi dei cavalli, nonchè l'addestramento, si risolvono solo con l'aiuto delle redini lunghe. Dovresti pertanto recarti da solo insieme al tuo cavallo nei luoghi in cui si ribella o non vuole lavorare per "metterlo sotto" e spronarlo con le redini lunghe ed il cinghione da maneggio con la testiera ed il morso; proprio come se lo lavorassi nel maneggio di casa tua. Basteranno 3/4 giorni e 7/8 riprese per risolvere i problemi da terra per poi semplicemente montarlo. Un caro saluto R. Cosentino Domanda: Ciao ROSARIO , scusami se mi permetto di darti del tu ma per me’ sei e sarai sempre una persona molto RISPETTOSA e GENTILE . Mi hai gia’ mandato il tuo coupon dove mi ho imparato molte cose grazie a te’ , mi farebbe piacere avere il tuo contatto su facebook almeno ti potro’ tenere aggiornato su i cambiamenti del cavallo . Avrei il piacere di poterti incontrare cosi’ ti potrei conoscere di presenza . Spero di non deluderti nel farti vedere i progressi del cavallo , anche se tutti fino ad ora me lo hanno sconsigliato dicendomi che non potra’ mai fare ALTA SCUOLA perche’ non e’ il cavallo adatto . Spero di poterti avere fra i miei contatti cosi’ ti terro’ sempre aggiornato , anche se di tempo ne ho pochissimo per motivi di lavoro , comunque ti posso assicurare che io personalmente ho usato ed usero’ solo ed escusivamente i metodi che mi ho imparato grazie ai tuoi cd e dvd che ho preso da un po’ di tempo . NB. CONTINUA SEMPRE COSI’ PERCHE’ DI GENTE IN GIRO CAPACI DI FAR FARE CERTE COSE HAI CAVALLI SENZA CASTIGARLI NON NE HO VISTI FINO AD ORA. Risposta: Ciao Francesco e grazie per le tue bellissime parole. Io a volte faccio fatica a pubblicare questo tipo di lettere perchè ho paura che qualcuno creda che siano lettere "non vere"! Invece credimi che ne ricevo migliaia all'anno, tutte belle e care come la tua. Pertanto ne approfitto per ringraziare veramente a tutti. Io avevo un account su FACEBOOK , ma ricevendo troppe richieste e non riuscendo a rispondere a tutti per i miei troppi impegni lo abbiamo chiuso. Infatti io vorrei rispondere a tutti ma pultroppo non ci riesco malgrado abbia due persone che mi aiutano. Spero anche io che ci conosceremo di persona appena sarà possibile. Inviami le foto del tuo cavallo e non preoccuparti perchè qualsiasi cavallo se preso nel modo giusto può fare molto di più di quanto pensiamo. Un caro saluto Rino Cosentino Domanda: circa un anno fa ho dovuto vendere il mio cavallo purtroppo a male in cuore.dopo un anno sono andata a trovarlo ma furia non mi ha riconosciuto, è possibile dopo 5 anni insieme.rampava solo con la zampa destra a terra.potete rispondermi.solo all' idea impazzisco.la sogno tutte le notti e ho deciso di riprenderla perche la mia vita senza di lei non ha senso.io ricordo tutto possibile che lei abbia dimenticato tutto? Arianna. Risposta: Ciao Arianna,il tuo problema è quello tipico di migliaia di persone (specialmente le donne) le quali credono e pensano che i cavalli abbiano "la mentalità dei cani"! Pultroppo il cavallo da sempre ragiona per "scopi" e chi gli da da mangiare e gli sale sopra è il suo "padrone"! Il cavallo non è fedele come il cane! Pensa se fosse stato diversamente come avrebbero fatto nel FARWEST i cosiddetti "pony express"! Lo so che è una delusione e che ti farà star male, ma pultroppo è cosi. Consolati però perchè se ti riprendi il tuo cavallo si riaffezionerà a te in pochi minuti! Questa è l'altra faccia della medaglia, non credi? Io consiglio di vedere la cosa in modo diverso, ossia che se un cavallo sta con noi per una vita e non vede altre persone, non li ascolta ma ubbidisce solo a noi, gioca con noi, si diverte con noi, etc. ci riconosce come il suo "capo branco" e quindi è uno della nostra famiglia, NON CI STA DANDO TANTO? E allora perchè commettere l'errore di umanizzarlo? Facciamogli vivere la sua vita secondo i codici del suo istinto, secondo il suo modo di intendere e vedere il mondo. D'altronde ci ripaga con la sua eleganza, i suoi movimenti, la sua grazia, la sua bellezza, il suo splendore...NON E' MOLTO TUTTO QUESTO? Un caro saluto Dr. Rino Cosentino Domanda: Salve signor Cosentino mi chiamo Jessica e ho 17 anni le scrivo prima di tutto per ringraziarla perchè con i suoi libri ho fatto diventare realtà il mio sogno che mi sembrava impossibile realizzare! Sin da quando sono nata nutrivo un amore sconfinato per i cavalli e volevo entrare all'alta scuola di Vienna però da quello che so accettano solo uomini e in più la mia famiglia non può permettersi un cavallo costoso. Alla fine, guardando diversi siti mi sono imbattuta nel suo, devo ammettere che all'inizio ero molto scettica perchè il suo metodo era così diverso e mi rimaneva un altro problema: il cavallo.A 16 anni ho iniziato ad addestrare due cavalle di razza frisona e uno stallone andaluso che erano in un maneggio ma che nessuno muoveva; i primi risultati hanno tardato a venire perchè ho dovuto lavorare molto sulla nostra relazione, loro non mi rispettavano oppure avevano paura ma poi sono rimasta così contenta! Mi scoppia il cuore di gioia solo ripensando a quello che possiamo fare grazie a lei, adesso Kikko ,lo stallone andaluso, si inchina anche senza che io gli chieda di fare prima il campo e adesso ci apprestiamo a imparare il passo spagnolo! Spero di diventare bravi come lei e il suo cavallo che fa il passo spagnolo persino quando cammina andando indietro mi piace tanto!Devo dire che con questi tre cavalli non è stato molto difficile perchè comunque avevano un addestramento di base però alcune di queste cose non le sapevano fare o le facevano male.Avrei una domanda da porle Kikko ,quando è felice, spesso si impenna ma lo fa in modo irregolare e molto pericoloso perchè è cieco dall'occhio sinistro il problema non è per me perchè sapendolo gli sto sempre a destra ma per gli altri però non vorrei che smettesse di farlo perchè è tanto bello vederlo fare queste cose e poi è una sua naturale espressione di ciò che sente per me e mi si stringe il cuore reprimere una cosa che lui fa per felicità e non per rabbia o difesa, quindi la mia domanda o meglio richiesta è un consiglio per fare in modo che si impenni ma in modo regolare e controllato così da prevedere dove si abbasserà dopo non le sto chiedendo di insegnarmi la pesade o la levade perchè sono ancora molto giovane e inesperta quando arriverà il momento per queste cose lo sapremo io e i miei cavalli e sarà una cosa spontanea che verrà da sola poi col tempo, per adesso mi accontento di quello che c'è nel libro è tanto anche quello!Mi spiace non avere foto o video da mandarle per farle vedere quello che sappiamo fare ma pultroppo nessuno è disposto a stare con me per vedere quello che faccio perchè non interessa i miei genitori non mi accompagnano al maneggio (a mia madre non piacciono i cavalli neanche si avvicina) e non penso neanche di farle da sola perchè è meglio concentrarsi sul cavallo ma spero di poterle inviare qualcosa un giorno o l'altro.La ringrazio dal profondo del cuore per quello che ha fatto per me e per i cavalli e mi scuso per la mail biblica. Cordiali saluti Jessica Risposta: Cara Jessica, ti ringrazio infinitamente per le tue bellissime parole. L'ho già detto e lo ripeto, sono le lettere come le tue che mi danno forza di andare avanti e di continuare nella mia attività di ricercatorere sui cavalli e sui cani. A volte ho quasi paura di pubblicare delle lettere come le tue perchè non vorrei che pensasero che sono lettere di "comodo"! Invece ne ricevo veramente tante e tutti i giorni. Pertanto a prova dei maligni ti prego di farmi avere il prima possibile delle tue foto con il tuo cavallo da pubblicare sul mio sito. Premesso ciò, vorrei risponderti a proposito delle impennate di Kikko. Vedi io non sono assolutamente per la repressione nei cavalli. Infatti quando mi trovo di fronte ad un cavallo "in avanti" e quindi molto insanguato, uso queste sue caratteristiche per trasformarle in puro ADDESTRAMENTO. Ad esempio da 3 mesi sto addestrando un bellissimo Frisone per conto di una mia cliente, ed ho notato mentre lo iniziavo al Piaffer che cercava di "sgroppare" calciando con i posteriori! la cosa mi ha incuriosito ed ho provato a farlo alzare in piedi insegnandogli la Courvette che ha appreso in poche riprese! Fatto ciò mentre si alzava in piedi ho provato a colpirlo con il frustino sulla groppa facendolo "sgroppare e "rinculare", e quindi calciare all'indietro con i posteriori...MI SONO TROVATO A FARGLI COSI ESEGUIRE UNA STUPENDA FIGURA RARA E COMPLESSA CHE FA UN CAVALLO SU 5.000 CHE SI CHIAMA "CAPRIOLE"!!!! Eccezionale!!!! Non ho mai visto o sentito dire in giro che un Frisone abbia mai fatto la Capriole! Vedi se io avessi represso la forza e l'istinto del cavallo mi sarei trovato ad avere un animale che avrebbe potuto utilizzare una difesa verso di me. Invece ho usato le sue reazioni per trasformarle in puro Addestramento. Umn caro saluto Dr. Rosario Cosentino Domanda: Sig. Cosentino buongiorno, Ho un poblema con una cavalla angloaraba di 18 mesi che non sopporta l'imboccatura, perchè il proprietario precedente la troppo stressata da piccola. Cosa mi consiglia di fare? Nel web ho sentito parlare bitless bridle funziona? Le prego risponda, perche anche l'anno scorso ho acquistato il suo manuale. Cordiali saluti. Risposta: Salve, ti ringrazio di avermi scritto e mi scuso se in passato non ho risposto a qualche tua richiesta. Ricevendo però migliaia di e-mail, il mio Staff mi "passa" solo quelle che possono interessare a tutti i lettori, oppure quelle che trattano nuovi argomenti e che in passato non sono mai stati trattati. E' per tale motivo che abbiamo creato il Libro "CONSIGLI UTILI" dove vengono raccolte tutte le domande e risposte più signifivative di tutti i lettori. Vengo al dunque e rispondo con piacere alla tua richiesta: -Un cavallo di 18 mesi non deve essere assolutamente iniziato all'addestramento con una imboccatura! Se tu dici che hai comprato il mio Corso, come mai non hai letto che io consiglio di iniziare ad addestrare un cavallo minimo a 30 mesi? Se lo vuoi puoi "addestrare" il tuo cavallo anche ad un anno, ma solamente entrando in relazione con lui; ad esempio abituarlo alla futura ferratura sollevandogli le zampe. Oppure accarezzandolo su tutto il corpo e fargli sentire il "dominio" della tua presenza. Se è un maschio manipolargli i testicoli facendoti riconoscere come il suo "capo branco"....e mille alre cose che io dico e consiglio sui miei libri. Se poi il vecchio e rude proprietario come mi dici tu ha "stressato la puledra", ti invito ancor di più (se gli vuoi bene) a lasciarla in pace fino a 30 mesi e di giocare insieme a lei facendoti riconoscere come suo capo branco e futuro addestratore. Io naturalmente consiglio il mio metodo di addestramento che è scentifico ed etologico; degli altri metodi non ne parlo e quindi non li consiglio rimanendo neutro. Un cario saluto Dr. Rosario Cosentino ********** Domanda: Salve sig. Rosario, le scrivo per la prima volta dopo aver acquistato l'offerta n°3 del suo corso di addestramento per cavalli. Premetto che amo tantissimo tutti gli animali e che mi sono cimentato in piu'di una occasione nell'addestramento di falchi , pappagallini, cagnolini ottenendo discreti risultati.Pur non conoscendo la tecnica dell'apprendimento unificato cosi' ben descritto nei suoi libri , io l'ho applicata inconsapevolmente per cui mi trova pienamente d'accordo con lei e con la sua teria.Il mondo del cavallo mi ha sempre affascinato ed il sogno di possederne uno tutto mio, mi ha accompagnato fino al mese scorso quando l'ho potuto coronare acquistandone uno.La sua casa adesso è un bel paddock di circa 1500 mq ed un box di 20 mq che trovandosi all'interno del paddock lascio sempre aperto.Sto parlando di una cavalla murgese di circa 4 anni percio' givanissima.Credo che sia stata solo domata per cui molto probabilmente dovro' dedicarmi a lei per addestrarla e voglio farlo seguendo il suo metodo che come ho gia' detto,ritengo validissimo .Non mi piace improvvisare in genere e dopo aver letto i volumi del corso di addestramento ed aver visto i dvd ho capito che con i cavalli , questa è l'ultima cosa da fare.Conto sulla sua disponibilita' e sul suo aiuto a far si che riesca al meglio nel mio intento.Non le nascondo che avrei gia' tante domande da porle ma che al momento non le pongo per non sembrarla impaziente(Metodo,Pazienza ,Comprensione).La mia cavalla si chiama Baluana , ha il pedigree ed e' di carattere " credo " affettuosa.Dico " credo " perche' quando entro nel paddock lei mi viene subito incontro e comincia ad annusarmi,a sfregare la sua testa sul mio corpo al punto quasi che mi fa perdere l'equilibrio.Non riesco a muovere un passo senza che lei mi segua ed a volte mi fa spaventare perche' mi lascia prima un po' di vantaggio e poi mi raggiunge al galoppo come se volesse travolgermi ed ogni voltache puo'mi viene sempre talmente vicina che mi impedisce di muovermi girandomi intorno, appoggiandosi di forza e strusciandosi sul mio corpo. Io non ho paura di lei e la tratto sempre con molta dolcezza anche se la sua altezza, circa 1.80 al garrese,incute un po' di timore.Come mai si comporta in questo modo e come posso fare per evitare il suo modo di fare metta a rischio la mia sicurezza e quella di chi gli si avvicina?Mi scusi se mi sono un po' dilungato ma ho ritenuto giusto presentarmi in questi termini per creare le basi ,se a lei fara' piacere ,di un duraturo rapportodi amicizia e stima .A presto risentirla Carmine Della Vista. Risposta: Ciao Carmine e grazie veramente di cuore della tua bellissima lettera. Io ripeto e ripeterò sempre che sono queste lettere come la tua che mi danno voglia di andare avanti e non fermarmi. Vorrei farti anche io un complimento dicendoti che si evince dalla tua lettera un grande amore per i cavalli e una buona dose di cultura e serietà che denotà che hai letto i libri e che ne hai acquisito i concetti! Io pultroppo mi arrabbio quando mi scrivono dicendomi: -come devo fare che il mio cavallo non riesco a farlo sedere o inginocchiare? Io allora chiedo ma da quanto tempo hai iniziato ad addestrarlo? Mi rispondono: 5 giorni!!!! Questo mi fa andare su tutte le furie. Non esiste nulla nell'Equitazione che si possa fare in poco tempo! Un cavallo si doma in 1 mese, si addestra in bassa scuola in minimo 6 mesi, in alta scuola in minimo 1 anno, e si completa (non sempre) dopo almeno 2 anni! Domanda: salve le faccio i complimenti per la sua raccolta di libri che ho acquistato già da alcuni mesi, con la mia cavalla senza correre troppo le ho già insegnato il saluto e il campo. volevo chiederle se gli esercizi a cui la cavalla associa il tocco di frustino e la voce, riuscirò a farglieli comprendere solo con l'uso della voce, per es. io dico campo e lei esegue il campo,senza usare alcun mezzo. La ringrazio saluti anastasia Risposta: Ciao Anastasia, si dopo molto tempo si riesce anche solo con la voce. Anzi a volte basta un movimento del corpo che il cavallo intuisce quello che gli stiamo chiedendo. Alcuni Etologi e Psicologi credevano inizialmente che il cavallo avesse doti telepatiche, ma poi si è scoperto che sono alcuni movimenti spontanei ed anticipatori della postura del ns. corpo che gli fanno intuire in anticipo il futuro comando, o meglio la ns. intenzionalità. Il cavallo non è un animale intelligente (per fortuna o per sfortuna), però è molto arguto ed istintivo! Inoltre la sua vera forza è la memoria! "CONSIGLI UTILI" PER CAVALIERI E ADDESTRATORI ORDINALO ORA DIRETTAMENTE DA QUESTO SITO... Domanda: Buonasera, sono Stefania e di recente ho acquistato i due manuali e il dvd per l'addestramento del cavallo.Ho gia letto meta del libro "L'Addestracavalli" ed è veramente tutto molto interessante soltanto che mi manca ancora un passaggio fondamentale importante che pensavo di trovare nel suddetto manuale:come far indossare la cavezza alla mia puledrina di 8 mesi (chiamiamola puledrina..........è gia alta comela mamma) e come condurla con la longhina! Le ho fatto indossare la cavezza già all'età di 5 mesi che hotolto e rimesso varie volte con qualche difficoltà ma ora , dopo avergliela tolta perchè ormai troppo piccola,non c'è verso di fargliela ripassare sulle orecchie.Dato che non voglio assolutamente farmi odiare da lei costrigendola in qualsivoglia maniera a farle indossarequesta benedetta cavezza, le chiedo se mi può dare dei consigli preziosi per ottenere tutto ciò.Fiduciosa in una sua risposta certamente preziosa ed esauriente, la saluto con immensa stima. Stefania Risposta: Ciao Stefania, usa il metodo più semplice del mondo, l'unico che ci consente di comunicare in forma non verbale con gli animali, ossia IL PREMIO, LA RICOMPENSA. Per mettergli la Capezza, dopo averla aperta da tutti i lati, avvicinati con in mano un premio e lentamente parlandogli gliela metti prima dal muso e poi dalle orecchie. Non metterti di fronte al cavallo, ma rimani di lato abbracciandolo dal collo e procedendo lentamente. Subito dopo conducila con la lunghina nei campi e allungagli prima ogni metro e poi sempre ad una distanza più lunga uno zuccherino, un pezzo di carota, del pezzo di pane duro...o QUALSIASI COSA DI CUI E' GHIOTTA! Vedrai che ti seguira senza alcun trauma o problema. Alla fine non esagerare perchè diventerà un cagnolino. Sostituisci poi il premio alle carezze e ai complimenti fatti con voce dolce ma decisa. Ogni tanto dopo che ha imparato non dimenticare di premiarla ma non troppo. Un caro saluto Dr. R. cosentino Domanda: Buongiorno sono lara, sono gia due anni che ho i vostri dvd, però volevo chiedervi un consiglio. ho una cavalla che ha 13 anni e sono 4 anni che fa solo fattrice, e possibile rimetterla in lavoro con la sella?. grazie nell'attesa porgo cordilai saluti. Risposta: Salve Lara, si puoi rimetterla al lavoro senza problemi. Rimarrai meravigliata per il fatto che la cavalla (nel bene e nel male) ricorderà tutto quello che aveva appreso, in quanto i cavalli hanno una memoria infinita. In ogni caso ti consiglio prima di montarla di lavorarla per una settimana a redini lunghe. Un caro saluto Dr. Rosario Cosentino Domanda: salve sig cosentino.le ho gia scritto tempo fa avrei bisogno di un suo consiglio. Ho comperato una bella cavalla murgese di 9 anni,soltanto che il padrone che aveva prima la picchiava.all inizio era molto spaventata aveva degli occhi pieni di rabbia oramai sono 5 mesi che ce lo.e cambiata in meglio grazie ai suoi consigli,e solo che io non sono piu la stessa non riesco a montarla che ho paura.forse ho sbagliato a chiamarla e a trovarmi un cavallo uguale a quello che avevo nel 2008 e poi ho dovuto vendere per colpa del mio ex. Io e laltra furia avevamo un bel rapporto e ogni gg, penso a lei.pero poi ho avuto la fortuna di trovare una cavalla simile anzi sembrano gemelle.e che io forse ero diversa avavo piu grinta.ce un ragazzo qui che ha un maneggio ed addestra anche mi dice solo mettiti sopra e vai quando ce lui salgo ma ho fatica perche quando parte nn riesco a fermarla con tutto che ha un morso a d.vede qualcosa e subito prende il galoppo.forse sbaglio io.adesso sto facendo il tondino per incominciare da terra con lei perche ne ha passate lei ma anche io ho troppi ricordi che non mi lascio alle spalle.allinizio avevo problemi anche a srtigliarla che subito scoppiavo a piangere.ho bisogno ancora dei suoi consigli maestro.ho tutti i suoi libri e dvd.e funzionano il saluto il campo ecc,ma qui si tratta daltro come faccio a perdere questa paura che mi e arrivata.le mando un abbraccio a presto arianna,attendo sue notizie grazie. Arianna Risposta: Ciao Arianna, stai tranquilla e rilassati. Mi dispiace molto per le tue preoccupazioni, ma credimi che il tuo problema è legato esclusivamente ad un tuo stato emotivo interiore, pertanto è un problema di natura psicologica. Tu riponi impropriamente e leghi alla tua cavalla una serie di conflitti personali che sicuramente da come ti descrivi non li hai mai rimossi. La tua cavalla basta lavorarla 1 mese a redini lunghe, cambiargli il morso e poi avere tanta pazienza entrando in relazione con lei e creando un rapporto di stima e rispetto tra voi due!Io in questo periodo sono impegnato a Rimini perchè stiamo preparando una serie di Spettacoli con i cavalli, in quanto se invece fossi stato libero avresti potuto affidarmi la tua cavalla in addestramento per qualche mese, in modo tale da corregergli questi piccoli difetti caratteriali. Inoltre non mi dici da dove mi scrivi, pertanto non capisco se siamo geograficamente vicini. In ogni caso rillassati e ricomincia con il lavoro da terra con le redini lunghe, partendo dal concetto che i cavalli sono buonissimi e che le loro reazioni sono legate a delle paure rivolte verso l'uomo, il quale il più delle volte non riesce a capire le esigenze del proprio cavallo. Un caro saluto Rosario Cosentino Domanda: Salve, sono una studentessa bergamasca di quinta superiore e quest'anno completerò gli studi. Il mio desiderio sarebbe quello di diventare tecnico addestratore di cavalli e le scrivo perché lei potrebbe, previa disponibilità, darmi qualche consiglio in merito a studi da affrontare, garanzie economiche che tale lavoro mi può offrire (se posso svolgerlo come lavoro esclusivo o devo fare altri lavoro). Inoltre mi piacerebbe avere informazioni relative agli stage che lei organizza. Grazie della disponibilità Monica Risposta: Gent.ma Monica,la ringrazio di avermi contattato.In merito alla sua domanda vorrei spiegarle che il "mestiere o meglio la professione" dell'addestratore in Italia (come al solito) non è riconosciuta e non le da alcuna prospettiva per il futuro! Purtroppo chi fa questo "lavoro" lo fa per passione o per ricerca, come nel mio caso.Lei si crei una professione e poi contemporaneamente si perfezioni con gente capace e che ha una storia nel settore seguendo STAGE e CORSI seri di formazione.Poi se proprio vorrebbe fare della sua passione un'arte dovrebbe andare in Francia (dove l'equitazione viene sentita e fatta con grande professionalità) oppure ancora meglio in America. In ogni caso non glielo consiglio perchè non è un lavoro che le garantirebbe un futuro facile, a meno che lei non entri nel Cinema, ma li la strada è ancora più complessa e bisogna essere certamente fortunati,ma anche veramente bravi e speciali.In ogni caso deve provare e farlo praticamente toccando con mano l'arte del domare e dell'addestrare i cavalli, perchè non basta avere solo la passione, ma bisogna avere principalmente la "stoffa" dell'addestratore, arte eccezionale ma estremamente complicata. Io ho visto più gente iniziare che poi continuare! Infatti il 99.99% si stancano e lasciano dopo pochi mesi.Se riesce diventi un bravo Veterinario, Etologo, Psicologo o roba simile, e poi faccia, se lo riterrà di suo gradimento anche l'addestratore!!! Un abbraccio Dr. R. Cosentino NB= PER QUANTO RIGUARDA GLI STAGE CON ME, SI FANNO SU PRENOTAZIONE E PUO' CONTATTARE LA MIA ASSISTENTE VALENTINA PARLATO PER I COSTI E PER UN EVENTUALE APPUNTAMENTO: firh@laddestracavalli.it
Autore: Rosario Cosentino 12 ottobre 2022
CONSIGLI UTILI (Doma e Addestramento Cavalli) P. 2 ******* Domanda: Ho notato che il mio cavallo presenta delle ferite leggere ma che appena lo tocco le fanno male in prossimità di dove metto la sella. Lo stalliere mi ha detto che sono delle fiaccature. Devo crederci? Cosa sono queste fiaccature? Inoltre è vero che potrebbe essere stata la sella? Io ho una sella di 12 anni di vita che mi ha venduto un signore anziano dicendomi che ha l’arcione di legno e che è il migliore in assoluto. E’ vero? Grazie e scusi il disturbo Paolo. Risposta: Ciao Paolo, probabilmente dalla descrizione che tu mi dai sembrano delle fiaccature. Pertanto ti consiglio di intervenire velocemente per guarirle utilizzando dei prodotti idonei e che potrai farti prescrivere dal tuo veterinario. Prima di riprendere a montare aspetta che il cavallo sia completamente guarito. Dopo di chè ti consiglio di collocare una imbottitura di ovatta o di pelliccia sintetica sotto la sella in modo che questa non tocchi le fiaccature. Inoltre controlla la sella, la quale da quello che mi riferisci tu è un po’ vecchiotta e credo che avrebbe bisogno di essere rifatta l’imbottitura. Falla valutare al tuo sellaio o qualche tuo amico esperto, e se è il caso comprati una sella nuova, di quelle moderne con l’arcione in microfibra, garantito 5 anni, e che è molto più leggero ed elastico di quello in legno. Infine ti raccomando di usare dei sotto sella sempre asciutti e ben puliti. Infatti la mancanza di pulizia è uno degli elementi e quindi dei motivo che provocano nei cavalli le cosiddette fiaccature. Un caro saluto, Rosario Casentino ******* Domanda: Ciao ho un cavallo di salto ostacoli che utilizzo per divertirmi senza fare concorsi. Fino a qualche settimana fa mi saltava qualsiasi cosa nell’ambito di 1 mt. , 1,20 mt. !!! Ora invece si rifiuta continuamente e non c’è più nulla da fare. Non è che l’ ho ingranato? Mi puoi dare dei suggerimenti? Grazie Federico. Risposta: Ciao Federico, anche se non mi considero un grande esperto di salto ostacoli, credo che ti posso dare dei consigli per via del fatto che io ho iniziato da ragazzino proprio con dei cavalli da salto. Sicuramente il tuo cavallo si è un pò nauseato per via di qualche errore che abbia potuto commettere tu o altre persone che lo avete montato. Ti consiglio come è mia abitudine e come è il mio “modus operanti” di consultare prima un veterinario e vedere se lo stato generale del tuo cavallo è buono, e se presenta dei dolori alla schiena o alle gambe. Se la risposta sullo stato di salute sarà buona allora ti consiglio di riprendere con il tuo cavallo il lavoro in piano facendogli fare delle barriere a terra e dei piccoli ostacoli. Evita naturalmente ogni tipo di punizione corporale che non farebbe altro che bloccarlo a livello psicologico, in quanto le punizioni servono solo in questi casi a peggiorare il rapporto tra cavallo e cavaliere. Infatti in questi casi solo la calma, la pazienza e l’equilibrio del cavaliere portano a dei buoni risultati. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Ciao, malgrado ho ferrato da poco la mia cavalla vedo che in campagna inciampa spesso. Vorrei fargli fare una visita dal mio veterinario tu cosa mi consigli? Secondo te potrebbe trattarsi di un vizio oppure la cavalla si è ammalata di colpo? Attendo una tua risposta grazie Valeria. Risposta Ciao Valeria, dopo aver verificato che i piedi del cavallo siano in ordine e che le unghie non siano troppo lunghe e che comunque il cavallo non abbia problemi di salute, controlla se il cavallo quando lo monti è distratto e non si concentra sul lavoro, in quanto ho notato che alcuni cavalli inciampano anche perché non si impegnano nel lavorare e si distraggono da qualsiasi cosa vedano o da qualsiasi cosa li incuriosisca. In tal caso dovresti far !”interessare” il cavallo al lavoro in piano stimolandolo con dei “giochi” cosiddetti da maneggio, che lo portino a partecipare all’addestramento. Ti consiglio inoltre di lavorare molto con le mani giocando con i polsi e non tenere mai le redini troppo corte o troppo lunghe, ma riprendere il cavallo continuamente con le gambe animandolo e sollecitandolo nei movimenti. È un lavoro abbastanza lungo che è legato molto all’addestramento e al carattere del cavallo, il quale il più delle volte è svogliato e non presta attenzione. Un caro saluto Rosario Cosentino ******* Domanda: Buongiorno mi chiamo Ornella ed ho un cavallo luisitano che utilizzo per fare delle lunghe passeggiate in campagna; è un cavallo molto in avanti ma nello stesso tempo è docile. Il mio problema è che quando rientro in scuderia dalla passeggiata lui diventa ansioso e vuole affrettare il rientro tortignando ansiosamente e innervosendo anche gli altri cavalli. Esiste un sistema per togliergli questo brutto vizio? Grazie. Risposta: Ciao Ornella, l’atteggiamento che manifesta il tuo cavallo è tipico della maggior parte dei cavalli, i quali sono felici di ritornare in scuderia e quindi di aver finito di lavorare; associano inoltre il rientro a casa al cibo, alla razione di fieno e di mangime che solitamente ricevono! Se vuoi attenuare questo suo atteggiamento, ti consiglio di ritornare a casa sempre da strade diverse e sempre al passo, di modo che il tuo cavallo perda, per cosi dire, un certo orientamento al rientro in scuderia. Non commettere l’errore che fanno alcune persone, che consiste di avere paura e di scendere da cavallo! In tal modo non faresti altro che commettere un grosso errore e confondere e ampliare questo vizio al tuo cavallo. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Buongiorno ho comprato un cavallo la scorsa settimana e sto avendo dei grossi problemi per salire in sella pur essendo un cavallo anziano e abbastanza addestrato. In poche parole il cavallo non mi fa salire in sella indietreggiando, spostandosi di lato, scartando alla meglio, etc. per salirgli su mi devo far aiutare da qualcuno. Esiste un sistema per riuscire a risolvere questo problema? Grazie di cuore, Nunzia. Risposta: Ciao Nunzia, generalmente succede questo quando i cavalli non vogliono lavorare oppure abbiano subito un trauma e sono nauseati dal lavoro. Può succedere in altri casi che il cavallo si rifiuti dall’essere montato perché ha dei dolori alla schiena o perché il cavaliere ha modi rozzi e pesanti. Certamente non è il tuo caso. Ti consiglio di lavorarlo per qualche settimana a redini lunghe con la sella, senza stringere molto il sottopancia, e dandogli dei premi ogni qualvolta gli stringerai la sella di un buco. Dopo qualche giorno utilizza una parete o un muro facendolo appoggiare con il lato destro verso di questo e provando a salirci su delicatamente con le redini accorciate, rimanendo leggera sulle staffe e sedendoti lentamente. Potrebbe essere utile farsi aiutare da un amico; però te lo sconsiglio perché se poi ti dovessi trovare da sola faresti fatica a salire sul cavallo. Stai veramente attenta e cerca di montare leggera sulla sella, specialmente quando vai a galoppo; inoltre non battere forte sulla sella ma siediti delicatamente. Cerca di avere un assetto il più delicato possibile perchè il tuo cavallo dovrà dimenticare quei traumi che l’ hanno portato nella situazione da te descritta! Un caro saluto, Rosario Casentino ******* Domanda: Buongiorno sono una sua assidua lettrice ed ammiratrice pertanto ho solo fiducia in lei . Ho un problema con il mio puledro di 4 anni il quale ha il pessimo vizio di sgroppare nei momenti in cui uno meno se lo aspetta! Esiste un sistema per fargli capire che io non voglio assolutamente che lui si comporti così? Conto veramente sul suo aiuto grazie Lia. Risposta: Ciao Lia, indubbiamente questa è una forma di difesa che non è molto bella; però se si tratta di un puledro come nel tuo caso la cosa diventa abbastanza più “tollerante”. In ogni caso bisogna stare attenti e sapere che il cavallo può sgroppare solo se riesce a incurvare il dorso abbassando la testa e pertanto l’incollatura, quindi prova a chiedere al cavallo di avanzare in avanti stando attenta a non fargli abbassare l’incollatura al di sotto dell’ altezza del garrese, tirando le redini da un lato e tenendole corte; ti consiglio per non cadere quando lui sgroppa di rimanere sollevata sulla sella. In ogni caso ti consiglio anche di far “scaricare” il cavallo nel tondino prima di montarlo, in modo tale che possa essere più tranquillo. Poi non ti preoccupare perché i cavalli con l’età si calmano, divenendo meno irruenti e più disponibili verso il cavaliere. Inoltre ho notato che se il cavaliere è costante e dimostra di non avere paura, che alla fine i cavalli capiscono che è uno sforzo inutile quello di sgroppare! Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Ciao sono Sara e ti scrivo perché ho un problema. La mia passione è di uscire in passeggiata con le mie amiche ogni sabato pomeriggio; purtroppo però per andare in mezzo ai boschi dobbiamo passare un ruscello d’acqua profondo circa 50/60 cm. Ogni volta il mio cavallo si rifiuta di passare mettendomi in ridicolo con le mie amiche perché i loro cavalli passano il ruscello con disinvoltura! Ti prego di suggerirmi un modo per aiutare il mio cavallo a non avere più paura dell’acqua. Risposta: Ciao Sara, è normale per il tuo cavallo avere paura dell’acqua, d’altronde è un animale da prateria e no d’acqua! A prescindere dalla mia battuta, io credo che come tutte le cose bisogna abituarlo facendogli capire che in realtà l’acqua non costituisce alcun pericolo, ma anzi al contrario che può essere un qualcosa di gradevole, specialmente in estate. Inizialmente bisogna provare e fare avanzare il cavallo con i soliti aiuti degli speroni e del frustino, avendo cura di spronarlo spingendo con i polpacci ai fianchi del cavallo. Bisogna dimostrarsi naturalmente decisi e non manifestare dei segni di incertezza o di paura. Se non raggiungi alcun risultato in tal modo non ti spazientire e tranquillizzalo con delle carezze parlandogli e utilizzando un tono rassenerante. Fagli fare un giro in volta attorno a se stesso e procedi in avanti avvicinandoti all’acqua e premiandolo in prossimità della stessa man mano che si avvicina. Quando ti avvicini all’acqua generalmente il cavallo tenderà a scalpitare sfiorando e battendo sulla superficie dell’acqua, quasi come se la volesse toccare per capirne la consistenza. Generalmente dopo 3/4 tentativi il cavallo dovrebbe entrare nell’acqua e guadare il torrente. Non ti dimenticare di premiarlo per ogni passo in avanti che riuscirai a conquistare. Naturalmente utilizza anche l’astuzia di far andare avanti un cavallo più esperto che lo indurrà per gregarietà a farsi seguire. Un caro saluto., Rosario Cosentino ******* Domanda: Buonasera mi chiamo Gianmaria ed ho comprato un bellissimo cavallo di 8 anni da un mio amico, però non riesco a divertirmi in quanto nel più bello il cavallo mi dicono che mi prende la mano e reagisce in modo strano creandomi un senso di paura che mi fa scendere dalla sella. Mi sento ridicolo ed oramai da più di due settimane ho deciso di non montare finchè non risolverò il problema. Vorresti essere così carino ad aiutarmi? Io ho comprato tutti i tuoi libri e sono un tuo assiduo lettore. Risposta: Ciao Gian Maria, indubbiamente il cavallo ti prende la mano perché si è accorto che tu non sei molto esperto e che quindi hai paura. In ogni caso i motivi però possono essere tanti altri come ad esempio quelli legati all’imboccatura; pertanto prova a cambiare il morso facendoti consigliare dal tuo istruttore o da qualche tuo amico più esperto, e procedi nel montare il cavallo inforcando bene le staffe, mantenendo un assetto regolare e preciso con i talloni in giù, spronandolo a procedere in avanti con delle andature lente, e quando tende a prenderti la mano mettilo in circo facendogli fare delle volte e delle mezze fermate, cercando di riunirlo sempre di più. Le mani quando lo mandi in avanti devono essere elastiche e cedere quando il cavallo te lo richiede; non mancare però di “riprendero” quando occorre, ed in particolar modo nelle girate e nelle curve. Continua con quanto suddetto per qualche settimana non mancando mai di premiarlo appena vedi che si comporterà bene. Utilizza quella parte del maneggio dove c’è molta sabbia e quindi il terreno è più pesante, in quanto il tutto servirà a farlo impegnare di più. Un caro saluto, Rosario Casentino ******* Domanda: Ciao sono Alessia ed ho 16 anni anche se oramai e da 7 anni che vado a cavallo. Premetto che non ho paura dei cavalli e mi dicono anzi che monto benino. Adesso da qualche mese sono rimasta bloccata con un cavallo in quanto dopo 10 minuti che lo monto si ferma e si rifiuta di andare in avanti! Ho provato anche a picchiarlo ma è inutile e come se gli avessero incollato i piedi a terra. Sono sicura che tu sei bravo e mi aiuterai. Grazie, grazie tante. Risposta: Ciao Alessia, certamente quello che mi descrivi è un brutto difetto ed è tipico del cavallo che si rifiuta di andare in avanti. Se si tratta di un cavallo da competizione la cosa diventa più problematica e seria; io ti consiglio di lavorare il tuo cavallo in un corridoio e di farlo indietreggiare per 4 5 metri facendolo battere contro una apposita barriera che avrai collocato dietro; dopo di che il cavallo spronalo ad andare in avanti. Ripeti la sequenza 3/4 volte. Fatti aiutare da un amico il quale starà davanti al cavallo con il secchio dell’avena, e tu cercando di spingere il cavallo in avanti ti avvicinerai verso il tuo amico mentre lui si allontana. Naturalmente ogni tanto dai una carota come premio facendo capire al cavallo che avanzando ottiene dei premi e che invece stando fermo non ottiene nulla. Vedi i cavalli si spazientiscono e il più delle volte capiscono che il male minore è proprio quello di lavorare con il loro addestratore che alla fin fine li premia, e che invece rifiutandosi di lavorare non ottengono nulla! E’ il cosiddetto SCOPO della mia Teoria dell’Apprendimento Unificato. Un caro saluto, Rosario Casentino ******* Domanda: Ciao io sono Giorgia e devo dire che purtroppo ho iniziato molto tardi ad andare a cavallo sia per problemi economici che per problemi di tempo e quindi di lavoro. Malgrado ciò da un anno ho comprato una cavalla di 16 anni che pensavo non mi potesse dare alcun problema! Invece nel più bello, mentre mi sto divertendo lei si alza in piedi (mi pare che si dice che si impenna) e io dalla paura scendo e la rimetto nel box. Non ti nascondo che vedendo le tue belle foto in cui fai alzare in piedi i cavalli che mi fa un pò rabbia in senso buono; infatti pensare che tu glielo insegni e invece io che vorrei che non lo facesse, me lo fa….mi trovo ad avere un bel problema…SOS AIUTAMI. Grazie per la tua sicura disponibilità. Risposta: Ciao Giorgia, ho affrontato molte volte questo problema con molti lettori e i miei consigli sono sempre gli stessi. Inanzitutto state molto attenti quando il cavallo attua questa difesa stringendo bene le ginocchia inclinandovi in avanti, ed evitate di aggrapparvi tirando le redini; se proprio avete paura afferratevi alla criniera del cavallo o in caso di inpennata dritta non mancate di abbracciare il cavallo dal collo per non perdere l’equilibrio e scivolare all’indietro sotto le gambe del cavallo, o peggio cadere insieme a lui ribaltandovi. Non usate mai delle imboccature troppo severe e non tiratelo troppo in bocca, in quanto generalmente questi tipi di cavalli sono molto sensibili; pertanto siate molto delicati e fategli fare molto passo e delle lunghe passeggiate in campagna abituandolo a disciplinarsi e a dimenticare con il tempo questa terribile difesa che a volte può essere pericolosa. Il miglior rimedio in ogni caso è quello di lavorarlo con le redini lunghe da terra, e dissuadendolo quando si alza in piedi, battendo con forza le redini lunghe sui suoi fianchi per almeno 4/5 volte di seguito. E’ un lavoro lungo e complesso che richiede tempo ed impegno da parte dell’addestratore, però alla fine si riesce a risolvere ogni cosa. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Ciao mi hanno invitato alcuni miei amici ad un trakking di 3 giorni in Abruzzo ed io ci vorrei veramente andare. Il problema è che mi dicevano che bisognava affrontare dei terreni con molti sassi e a volte anche invece dei terreni molli, tipo paludi questo mi fa un pò paura, però mi hanno detto che bisogna organizzarsi con dei ferri particolari. E’ vero? Esistono delle attrezzature che io non conosco? Grazie della tua gentile consulenza ciao Iris. Risposta: Ciao Iris, credo che sia necessario ed indispensabile che il cavallo sia ferrato da poco tempo cosicché abbia dei ferri saldi e resistenti. Ti consiglio di usare i ramponi se praticate in dei terreni scivolosi o peggio ghiacciati; inoltre vi consiglio quando vi troverete ad oltrepassare dei sentieri con molti sassi di procedere con il cavallo a mano per risparmiargli i tendini e le articolazioni. Abbiate molto rispetto per i cavalli e non pensate solo a divertirvi ma principalmente pensate di riportare il cavallo in scuderia perfettamente sano e in forma. Ti auguro un buon divertimento. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Buongiorno mi chiamo Barbara ed ho comprato una cavalla da appena 10 giorni rendendomi conto solo adesso che una cavalla di carattere un pò nervosa. Però mi sorge anche un dubbio che la cavalla non sia tranquilla in quanto io purtroppo abitando in un terreno agricolo che però confina con l’autostrada in cui passano continuamente dei tir la cavalla possa risentire di questo problema come fare ad abituarla a tutti i rumori degli automezzi che passano? Inoltre non oso immaginare come farò a montarla nel mio piccolo maneggio accanto al box adiacente anche esso all’autostrada. Purtroppo non ho la possibilità di portarla in un centro ippico in campagna. Cosa devo fare? Mi puoi aiutare. Risposta: Ciao Barbara, la cosa dovrà essere fatta per gradi senza traumatizzare la cavalla. Non montare la cavalla prima di averla fatta ambientare; quindi abituare ai rumori, alle luci intense ecc., e solo dopo qualche settimana che la cavalla si sarà ambientata al nuovo contesto, procedi a lavorarla in prossimità della strada trafficata esclusivamente con le redini lunghe. Probabilmente la cavalla manifesterà un certo senso di paura vedendo passare delle automobili a grande velocità, sbruffando e scalpitando sensibilmente. Tu accarezzala dagli da mangiare in prossimità della strada parlandogli dolcemente e rassicurandola che non corre alcun pericolo. Naturalmente ripeti la cosa per almeno 2 settimane. Con un pò di tempo e di pazienza la cavalla si abituerà a questa nuova realtà. Un caro saluto, Rosario Casentino ******* Domanda: Ciao sono Margherita, ho notato che il mio cavallo dopo che finisco di montarlo presenta delle ferite nei posteriori! Io premetto che lo monto sempre in maneggio su una sabbia morbidissima e quasi sempre bagnata in quanto la bagniamo per togliere la polvere. Mi diceva un mio amico che la cavalla si tocca; cosa significa si tocca? E se si tocca io cosa posso fare. Attendo un tuo consiglio grazie. Risposta: Ciao Margherita, la cavalla si “tocca” quando essendo strutturalmente stretta nei posteriori, nell’avanzare in avanti si sfrega i nodelli. Il problema si risolve semplicemente con delle stinchiere che io consiglio del tipo impermeabile. Non ti consiglio di usare i paraglomi ne le fasce, in quanto spesso hanno delle controindicazioni. Attenzione che la cavalla inizialmente avrà bisogno di essere montata con le stinchiere per almeno 2/3 volte. Non ti preoccupare se inizialmente la vedrai muovere in modo goffo, si deve solo abituare. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Ciao sono Arturo e ho un piccolo centro ippico di 15 cavalli. L’altro ieri ho avuto una disputa con i miei amici i quali sostengono che è obbligatorio tenere un kit di pronto soccorso in scuderia per ogni cavallo e che deve essere da me reso disponibile! Ti risulta a te e se è vero cosa conviene tenere di utile ed obbligatorio? Risposta: Ciao Arturo, è oramai obbligatorio tenere un Kit di pronto soccorso in tutti i luoghi in cui ci sono contatti con il pubblico. Pertanto anche in una scuderia bisogna averne disponibile almeno uno per tutti i cavalli. Infatti se succede un incidente ad un cavallo è utile (in attesa del veterinario), di avere un minimo di materiale che dovrebbe consistere in almeno del cotone, delle garze, del cerotto, delle fasce mediche, di un disinfettante antibiotico, di un paio di forbici, di alcune siringhe con ago, etc. etc. Inoltre io consiglierei anche delle pomate più comuni, come quelle ad esempio per le contusioni, per gli ematomi, gli edemi, ecc ecc. Inoltre io consiglio di tenere anche delle iniezioni contro le coliche, in quanto è uno di quei problemi più frequenti e pericolosi nell’ambito dei cavalli. In conclusione io direi che è meglio essere ben forniti dell’occorrente minimo necessario, in quanto è meglio prevenire che curare. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Buongiorno vorrei porle una domanda di natura veterinaria sperando che lei possa rispondermi. Pochi giorni fa il mio cavallo ha avuto una colica ed ho chiamato con urgenza il veterinario il quale è intervenuto facendogli delle punture di non so che cosa. Il cavallo adesso sta molto meglio, però lo vedo inappetente con lo sguardo triste che non ha voglia di fare nulla. I miei amici mi dicono che è un cavallo soggetto alle coliche! Allora io vorrei sapere se tutto questo è vero e se quindi esistono dei cavalli predisposti alle coliche ed altri no? Se così fosse come si può prevenire le coliche ad un cavallo? Grazie molte se mi risponderà, Amelia. Risposta: Ciao Amelia, il problema delle coliche nei cavalli non è cosa da poco, pertanto ti consiglio di stare molto attenta intervenendo subito e chiamando con urgenza il veterinario. D'altronde i sintomi tipici di un cavallo che è in procinto di una colica sono quelli di scalpitare con irrequietezza, di guardarsi spesso intorno scalciando con i posteriori verso il ventre, accasciarsi a terra rotolandosi per poi rialzarsi; le orecchie gli arti sono freddi e sudano, mentre il battito cardiaco e il respiro sono più veloci del solito. Appena intravisto i suddetti stimoli chiama il veterinario e nell’attesa non farlo mangiare, ma fagli bere solo dell’acqua tiepida; fallo camminare lentamente e non lasciarlo fermo, impediscigli di buttarsi a terra. Fagli dei massaggi al ventre e ai fianchi con della paglia. Dopo l’intervento del veterinario il cavallo deve rimanere tranquillo e a riposo. Se la tua cavalla è “soggetta alle coliche”, stai attenta all’alimentazione la quale dovrà essere sana, di qualità e contenuta nella quantità che dovrà essere distribuita in almeno 4/5 dosi giornaliere. Inoltre il cavallo ha bisogno di avere disponibile sempre dell’acqua pulita e fresca. Non utilizzare mai sei secchi per abbeverare il cavallo in quanto il più delle volte si possono depositare nel fondo del secchio dei residui calcari o della semplice sporcizia. Attieniti a queste regole e non sottovalutare mai l’inizio di una colica chiamando tempestivamente (anche di notte) un medico veterinario. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Ciao sono Benito ed ho una grande passione per i cavalli come te. Sia il mio nonno che il mio papà Avevano dei cavalli. Anche mio figlio ha la passione per i cavalli, insomma amiamo tutti i cavalli. Volevo chiederti che io ho sia un puledro di 3 anni che una cavalla di 23 anni che hanno problemi alla bocca, infatti anche se io gli do roba tenera vedo che fanno fatica a masticare. Prima di chiamare il veterinario vorrei un tuo consiglio. Risposta: Ciao Benito, nel tuo caso, ma anche in generale, bisogna fare distinzione tra i puledri fino a 5 anni i quali sono soggetti al cambio dei denti e che quindi gli procura sofferenza e problemi alla bocca in riferimento alla masticazione, e ai cavalli invece adulti o vecchi i quali per via delle cosiddette “punte” non riescono a masticare bene producendosi delle lesioni sulle gengive e nella parte interna dei molari inferiori, nonché sulla parte esterna di quelli superiori. In ambedue i casi l’intervento dell’uomo deve essere tempestivo aiutando i poveri cavalli ad alleviare il dolore che gli viene provocato dai disturbi su citati. Naturalmente l’alimentazione dovrà essere in questi particolari momenti leggera, di qualità e distribuita in piccole dosi. Alla fine l’alleviarsi del disturbo è legato all’accortezza e alla saggezza di chi governa i cavalli. Un caro saluto, Rosario Casentino ******* Domanda: Buonasera secondo te il mio cavallo potrebbe avere il corneggio? Mi spiego meglio, ho notato che lui sbuffa di continuo ed emette una specie di fischio cosa significa secondo te? A me non da fastidio anzi ci ridiamo su perché mi sembra che il cavallo quasi si diverta. Grazie tante. A, dimenticavo complimenti per i tuoi libri, Natale. Risposta: Ciao Natale, ti prego di non sottovalutare alcuni tipi di disturbi o di malattie del tuo cavallo, in quanto se un cavallo non sta bene non potrà mai impegnarsi in un lavoro giornaliero di addestramento. Se il tuo cavallo soffre del cosiddetto corneggio, che oltre ad essere un vizio REDIBITORIO (vedi sulle mie pubblicazioni quali sono i vizi redibitori), è anche una grave malattia dell’apparato respiratorio. In generale il corteggio si caratterizza da una serie di buffi fischi che sono prodotti dalla laringe, con difficoltà di respirazione per cui il cavallo è soggetto ad un fenomeno di paralisi della laringe. Non essendoci purtroppo ancora una vera e propria cura, bisogna ricorrere ad un delicato intervento chirurgico. Osservando la laringe attraverso una immagine speculare generalmente si determina la giusta diagnosi. Ti prego pertanto di non sottovalutare questo disturbo e di ricorrere ad un bravo veterinario, il quale ti consiglierà come intervenire per alleviare i disturbi del cavallo. ******* Domanda: Ciao mi chiamo Maddalena ed ho comprato tutti i tuoi libri che mi hanno insegnato veramente tanto. Io ho un cavallo di 11 anni molto grande di statura che ha un grosso problema ai piedi cioè gli si sgretola il fettone ed io credimi le ho provate tutte! Esiste qualcosa di speciale che possa aiutarmi a risolvere questo grande problema che ho? Risposta: Ciao Maddalena, un buon 30% dei cavalli soffre di disturbi al fettone, che a volte sono così gravi che sgretolandosi può portare addirittura ad un cancro. La pulizia in questi casi è determinante sia per quanto riguarda la lettiera che per gli zoccoli. Esiste un rimedio casalingo ma molto funzionale per disinfettare le parti cornee del fettone con una soluzione che puoi preparare tu direttamente mescolando del comune aceto di vino (7 parti) e dello zolfo (3 parti), e che potrai utilizzare senza problemi anche per alcuni mesi in quanto si conserva in modo naturale non avendo delle controindicazioni. Pertanto prendi della ovatta imbevuta di disinfettante e mettila nelle spaccature e nelle aperture riempiendo i solchi del fettone dove si presenta marcito. Dopo aver fatto il trattamento per qualche settimana e quindi dopo aver rilevato che il fettone è completamente guarito, cospargi la zona interessata con del catrame vegetale tramite un pennello. Ti consiglio inoltre di trattare anche le parti laterali sotto lo zoccolo impedendo così all’aria di passare, e proteggendo cosi la parte deteriorata. Attenzione che purtroppo l’infiammazione del fettone favorisce anche l’insorgere del piede incasellato pertanto se vedi che non ottieni dei risultati immediati chiama il veterinario proprio per prevenire quello stadio finale ed inrreversibile denominato (cancro del fettone). Comunque ti voglio tranquillizzare dicendoti che nel 99% dei casi il problema si risolve con il metodo che ti ho descritto sopra. Un caro saluto, Rosario Casentino ******* Domanda: Ciao non vorrei disturbarti perché sicuramente ai molto da fare, però qui nella mia zona non essendoci dei veterinari molto preparati io non ho fiducia di nessuno. Pertanto vorrei chiederti cosa sono quei piccoli gonfiamenti che il cavallo ha vicino al tendine. Mi hanno detto di bagnare il cavallo con un getto di acqua fresca dopo che finisco di lavorare è vero? Inoltre volevo sapere cosa sono le schinelle grazie. Dario. Risposta: Ciao Dario, penso che tu ti riferisca alle cosiddette mollette che vengono definite come dei rigonfiamenti pieni di liquido e che si presentano inizialmente morbidi per poi divenire duri in un secondo tempo. Queste si formano sulle articolazioni e sulle guaine tendinee essendo dovuti a sforzi eccessivi o a prolungate infiammazioni delle stesse. Purtroppo non vi è una vera e propria cura, pertanto anche il veterinario suggerisce degli interventi palliativi. Invece le schinelle le quali sono di due tipi, ossia quelle che si osservano sui lati dello stinco, le quali sono molto spesso innocue, al contrario di quelle che toccano i tendini flessori che vanno prese molto seriamente in quanto spesso possono portare ad una zoppia incurabile. Ti consiglio l’intervento di un bravo veterinario il quale ti potrà suggerire quale potrebbe essere la cura necessaria nel tuo caso. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Buongiorno mi chiamo Matteo ed ho un cavallo di 13 anni a cui ho notato che nelle feci ci sono una specie di animaletti bianchi che si muovono. Cosa sono? Mi devo preoccupare? Cosa mi consigli di fare grazie e scusa per il disturbo. Risposta: Ciao Matteo, dal caso che tu mi descrivi il cavallo sembra che soffri di una forma di parassitosi verminosi. Sono i cosiddetti vermi per i quali bisogna intervenire con delle apposite “ paste” contro appunto i vermi, ed sono da somministrare al cavallo almeno ogni 3/4 mesi per via orale. Nei casi più gravi il cavallo si presenta dimagrito, ha la diarrea o altri disturbi della digestione; il mantello è opaco e ruvido. Il cavallo è inappetente, ha movimenti stanchi e strascica i piedi ed ha la pancia dilatata verso il basso. Conviene sempre fare le analisi delle feci per capire come debellare la verminosi. In ogni caso non bisogna mai arrivare ai sintomi suddetti perché basta prevenire i possibili disturbi sverminando il cavallo e stando quindi tranquilli, prevenendo così quei danni irreparabili come le coliche dovute ad eccesso di parassiti. Ti consiglio inoltre di rimuovere settimanalmente lo sterco anche dal pascolo, e soprattutto giornalmente dal box del cavallo, cosicché si riduca la verminosi. D'altronde prevenire e sempre meglio che curare. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Buongiorno sono Debora e vorrei chiederti dato che ne sento parlare molto spesso dai miei amici, quali sono i vizi redibitori del cavallo? E precisamente sono 3 o 4, visto che alcuni mi hanno detto che sono solamente due? Ti ringrazio e ti chiedo scusa del disturbo. AH dimenticavo, complimenti per i tuoi libri. Fammi saper quando ne scrivi uno nuovo. Risposta: Ciao Debora, dei vizi redibitori del cavallo ne ho parlato spesso anche in altre mie pubblicazioni. Pertanto non posso che ripetermi dicendoti che i vizi redibitori del cavallo sono: -LA MORVA, -L’IDROCEFALIA CRONICA. -LA BOLSAGINE. -L’OFFITALMITE PERIODICA. -IL CORNEGGIO. -IL TICCHIO D’APPOGGIO. -IL BALLO DELL’ORSO. Però in realtà quelli che vengono più riconosciuti da tutti sono quattro: la bolsaggine, il ticchio d’appoggio il corneggio e il ballo dell’orso. Tu ti chiederai perché? Bene il motivo è molto semplice, ossia perché si fa riferimento ai regolamenti in uso nelle camere di commercio provinciali o regionali di appartenenza e che pertanto variano da una località all’altra! Quindi quando si acquista un cavallo il venditore è tenuto a denunciare i vizi redibitori del cavallo proprio perché essendo occulti l’acquirente all’atto della vendita non è in grado di vederli e quindi accorgersene. Qualora però il venditore non è stato onesto nell’informare l’acquirente, quest’ultimo può contestare i vizi del cavallo entro 8 giorni dall’avvenuto acquisto inviando prima un telegramma e conteporaneamente una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno in cui si invita il venditore a venire a ritirare il cavallo rifondendo l’acquirente della somma pagata e comprensiva dell’eventuale trasporto. Qualora il venditore si dovesse rifiutare sarà soggetto a denuncia penale per truffa. Per tutti questi motivi e per la complessità dell’argomento io consiglio sempre di andare a comprare i cavalli avvalendosi della consulenza di esperti conoscitori, nonché chiedendo sempre una visita veterinaria cosiddetta di compravendita. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* DOMANDA: La ricompensa dovrà essere usata per sempre o dopo che il cavallo ha completato l'addestramento non bisognerà usarla più?... -...Ho notato che il mio cavallo continua a chiedermi il premio anche quando non stiamo lavorando...quando ad esempio entro nel box, e se non gli do nulla inizia a fare da solo degli esercizi tipo il saluto, il passo spagnolo, etc. di sua spontanea volontà! Non è strana la cosa?... Saluti. Grazie Nicoletta Risposta: Ciao Nicoletta, non è strano. Vedi i cavalli sono dei ghiottoni, infatti per comunicare con loro il miglior sistema è proprio quello di rafforzare con il cibo (premio) quando fanno quello che gli chiediamo, e non premiarli (punizione) invece se non eseguono i ns. comandi. A lungo andare quando subentra l'Insight ed il cavallo comprende il meccanismo dell'Apprendimento Unificato, il metodo diventa (come avete visto) incisivo e ci fa raggiungere dei risultati che ci eravamo prefissi! Per quanto riguarda l'utilizzo del rinforzo, bisogna capire che più si va avanti nell'addestramento e quindi nell'apprendimento, e meno frequente deve essere il premio. Quando passerete alle figure del cavallo "montato", le ricompense che darete "sulla sella" dovranno essere non più di una o al massimo due. In ogni caso ogni volta che lo montate, se fa bene (anche una vecchia figura) non mancate a dargli almeno tre premi, ossia all'inizio, durante, ed in particolar modo dopo che avrete finito il lavoro. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Approfitto di questa e-mail per complimentarmi con il Dr. Cosentino, per i dvd che ha creato, per i consigli e per gli argomenti trattati. Grazie al videocorso l'addestracavalli sono riuscito finalmente a soddisfare un sogno che avevo sin da bambino ed anche a vincere una sfida lanciatami dal precedente propretario del mio attuale cavallo. Lui lo vendette perchè sosteneva che fosse un soggetto (da macello), lento e svogliato. Dopo averlo preso, grazie al Vostro Corso, io invece sono riuscito ad ottenere da lui l'inchino, il campo, salire sull'asse, fare splendide appoggiate, distendersi a terra a ed ora siamo alle prese con il passo spagnolo ed il piaffer! Preciso che sono soltanto un appassionato di cavalli e non un addestratore, sono felicissimo e fierissimo di essere riuscito ad ottenere questi splenditi risultati, mantenendo il cavallo sempre in piena tranquillità, con i pochissimi strumenti a mia disposizione. Volevo sapere come mai non insegna la impennata che la trovo bellissima e mi entusiasma molto? Distinti saluti Luca Risposta: Ciao Luca, e grazie per i tuoi complimenti. Non ho insegnato nel mio Corso la Levade, la Pesade e la courbette di proposito, e per diversi motivi! Innanzitutto perchè ho saputo che a volte molti allievi passano ad insegnare al proprio cavallo direttamente quegli esercizi più "sfiziosi" e più "spettacolari" senza prima aver fatto acquisire e maturare nel proprio cavallo quelle che sono le basi dell'Addestramento!!! Questo è gravissimo! Non lo fate mai! Seguite sempre il sacrosanto "ordine propedeutico dell'addestramento". Faccio sempre il solito esempio: un bambino non può imparare a leggere se prima non impara le vocali el'ABC!. Secondo perchè a volte (direi spesso) i cavalli utilizzano la cosiddetta "impennata" come difesa o come scusa per non lavorare! Allora Voi mi direte: "quindi è meglio non insegnarla?" No, gli si può insegnare, anzi è facilissimo fargliela apprendere, ma bisogna farlo solo ed esclusivamente quando il cavallo è già alla fine dell'addestramento, o comunque quando il cavaliere è entrato in relazione ed ha una grande intesa con il proprio cavallo. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Gentilissimi, volevo sapere se il Dr. Cosentino si trova a Bologna, magari dalle parti della clinica veterinaria dell'università (ho il cavallo li!) perchè vorrei congratularmi per i suoi eccellenti metodi di addestramento! Grazie a lui finalmente, dopo molti anni, sono riuscita ad avere delle enormi soddisfazioni con il mio cavallo! Vorrei chiedergli a quanti anni conviene iniziare ad addestrare i cavalli da terra con le redini lunghe e se secondo lui conviene comprare un maschio o una femmina. Inoltre vorrei sapere qual è la migliore razza in assoluto? Grazie e scusate il disturbo. Gabriella Risposta: Ciao Gabriella, grazie e sappia che non mi disturba affatto. I cavalli da terra possono essere lavorati già a tre anni. Io preferisco farlo a 4/5 anni quando sono più "maturi" e un pò meno "giocherelloni". In ogni caso, sembra strano, ma c'è differenza da una razza all'altra. Sul sesso e sulla razza io preferisco gli stalloni PRE (cosiddetti Andalusi. In ogni caso dipende anche dalla disciplina Equestre che uno ha scelto di praticare. Ad esempio io ho visto molte cavalle che sono bravissime e vincenti nelle discipline di monta western. Certo che se uno vuole fare Alta Scuola, le razze più idonee sono quella Andalusa, Lusitana e Lipizzana. Invece per il Dressage classico primeggiano le razze Tedesche tipo Hannover, Oldenburg, etc. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Salve, a Dicembre ho acquistato il libro e il dvd l'addestracavalli.Volevo ringraziare Rosario Cosentino per questo fantastico libro!! Il mio fidanzato va dal nostro cavallo almeno 5/6 volte la settimana e da dicembre ad oggi con questo metodo Carigno fa saluto, campo e reverenza e stiamo proseguendo perchè naturalmente la reverenza l'abbiamo appena iniziata e dopo aver fatto l'inchino il nostro cavallo si sdraia e si siede. Volevo ringraziare Rosario per l'ottimo libro e dvd perchè solo grazie a lui abbiamo ottenuto questi fantastici risultati. Carigno è un Lipizzano di quasi 4 anni, abbiamo un cavallo fantastico perchè non era mai stato domato da nessuno e pultroppo o per fortuna lo stiamo facendo noi con i metodi che riteniamo più opportuni e quello di Rosario per il nostro cavallo è stato perfetto. Carigno è così attento a quello che vogliamo da lui, non scalcia, non si annoia, non cerca di venirci mai contro perchè sa che se lavoriamo insieme ottiene le sue carotine o caramelline:) Appena abbiamo iniziato col saluto appena ci vedeva dal box iniziava subito a salutare sapendo che quel gesto gli procurava le carotine :) ora che i comandi sono più di uno ha capito che deve aspettare che noi chiediamo per eseguire :) Carigno tra l'altro fa un bellissimo passo spagnolo senza redini, semplicemente camminandogli di fianco. Certo non un campo intero ma 5/7 passi continui li fa tutti da solo :) Aver scoperto questo libro e questo metodo ci ha permesso di migliorare il nostro lavoro e avere un rapporto molto diverso tra noi e Carigno. Carigno è davvero felice di uscire e di lavorare con noi, se fosse per lui non tornerebbe mai nel box e questo è davvero il risultato migliore che potessimo ottenere da un cavallo: il fatto che preferisca noi al suo box. So che riceverai tantissime lettere come questa quindi non voglio rubarti altro tempo ma ti volevo solo chiedere se mi consigli di proseguire nell'addestramento chiedendo al cavallo il massimo di quello che può darmi, oppure fermarmi ed accontentarmi di quello che già fa? Cioè esiste un limite un livello a cui il cavallo deve fermarsi? Grazie ancora per il tuo lavoro. Fiorella Risposta: Ciao Fiorella, e grazie per i complimenti. Sono felice quando raggiungete dei risultati grazie all'Apprendimento Unificato. Vedi i cavalli in questo caso sono come gli uomini; ossia dipende tutto dalle proprie capacità. Ci sono persone che finiscono gli studi, invece degli altri che si fermano prima e si accontentano! Nel caso del tuo cavallo io ti consiglio di continuare (senza costrizioni naturalmente) cercando di insegnargli al massimo più cose possibili, avendo però cura di capire che alcune cose, alcune figure gli possono non piacere, pertanto tu non gliele far fare. Vedi sai perchè in alcuni Film usiamo 4/5 cavalli diversi per fare più scene? Perchè non tutti i cavalli fanno TUTTO! Ad esempio in LUCKY LUKE la gente crede che si tratta di un unico cavallo...ma in realta sono quattro! Questo perchè Jolly Jumper alcune cose non li voleva fare oppure non gli venivano troppo bene, mentre in altre era eccezionale, unico! Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: ...alla cortese attenzione del Sig. Rosario Cosentino, vorrei complimentarmi con lei per il contenuto dei suoi dvd e libri elettronici. Ecco quello che sono riuscito a inseganre al mio cavallo nel giro di 2 settimane (vedere video allegato) mi farebbe piacere se mi tenesse informato su eventuali pubblicazioni di altri esercizi e figure da insegnare al mio cavallo. Cordiali saluti Ignazio Risposta: Ciao Ignazio, grazie, ho visto il video e sono felice per Te; però devo dire che hai avuto troppo fretta nell'insegnargli subito la Riverenza, e il Campo; infatti 2 settimane sono poche per fargli fare subito i suddetti esercizi! Non so se il cavallo sapesse fare tutto il resto! Però nell'addestrameno bisogna usare un ordine propedeutico, Non è consigliabile saltare alcuni esercizi a discapito di figure più plateali per il solo gusto di andare di fretta! I cavalli sono generosi, però a volte andando di fretta corriamo il rischio di pregiudicarci l'esito positivo delle altre figure che poi vorremo insegnargli! Continua ad andare avanti ma ti prego di seguire un ordine di marcia e non saltare le basi dell'Addestramento solo per il gusto di credere di "arrivare prima"! Ti ricordi cosa raccomando io sul libro l'Addestracavalli? PAZIENZA, UMILTA' ED EQUILIBRIO? Ecco questi sono alcuni degli elementi necessari ed indispensabili per diventare un grande addestratore. Un caro saluto Rosario Cosentino ******* Domanda: Sono una ragazza di 30 anni e finalmente il mio sogno si è avverato ho acquistato un cavallo da anni desiderato, è un puledro di 2 anni precisamente un quarter horse color palomino, è oltre un anno che sono entrata nel mondo dei cavalli facendo anche corsi prettamente di monta americana. Non ho mai avuto paura dei cavalli ma ultimamente, forse con l'approccio del puledro, mi sono accorta che non ho piu sangue freddo come prima. Nonostante la sua tenera età sono riuscita a domarlo e a montarlo,non mi ha fatto nessuno scherzo, ma ho il timore che un giorno di questo mi faccia cadere. Ho bisogno di un consiglio: perchè mi sta succedendo questo? Ho comprato i suoi dvd con la speranza di una soluzione, ma avrei bisogno di una risposta diretta se è possibile. N.B. Essendo la mia monta americana, avrei bisogno di materiale di corsi da rening. Grazie per la sua disponibilità e complimenti per la sua preparazione. Distinti saluti, Daiana Risposta: Ciao Daiana, LA PAURA NASCE DALLA MANCANZA DI CONOSCENZA! DA SEMPRE SI HA PAURA DI QUELLO CHE NON SI SA, DI QUELLO CHE NON SI CONOSCE! La paura che hai provato tu è umana e l'abbiamo vissuta un pò tutti sia con i cavalli che in altre situazioni. Vedrai che scomparirà come per incanto in poco tempo, e comunque con l'acquisizione della padronanza del "montare" sempre più frequentemente il tuo cavallo. D'altronde si diventa bravi addestratori e bravi cavalieri solo con l'esperienza, solo con la pratica, e quindi con il passare del tempo. Ti tranquillizzo garantendoti che i cavalli non sono per niente cattivi, anzi sono disponibili e generosi. Il più delle volte le loro reazioni sono frutto della paura, che noi dobbiamo essere bravi a sminuire, facendogli capire che siamo li per loro, e quindi pronti ad amarli e se serve anche a proteggerli! Più entrerai in relazione con il tuo cavallo e più il Vostro rapporto sarà completo e indivisibile. Leggi i miei consigli sui miei libri e credimi che non passerà giorno in cui non mi darai ragione. Un caro saluto Rosario Cosentino ******* Domanda: Salve,sono Paolo, un vostro cliente,già abbiamo avuto modo di conoscerci,poche settimane fa ho mandato dei video con esercizi che ho insegnato al mio cavallo. Oggi scrivo per porre una domanda al sig. Rosario Cosentino:vorrei sapere cosa è giusto fare al ritorno di una passeggiata,è bene lavare il cavallo ancora sudato con acqua di rubinetto a temperatura ambiente?molti consigliano di si,ma a me non pare una cosa giusta,lei che dice? Colgo l'occasione per salutarla.... Risposta: Ciao Paolo, vedi i cavalli sono come degli atleti; pertanto se un atleta è sudato deve prima raffreddarsi e poi progressivamente quando il corpo ha raggiunto una temperatura idonea fare la doccia, etc. Se uno invece vuole lavare le gambe del cavallo lo può pure fare, l'importante è non bagnare i reni e la zona dorsale. Se poi uno vuole fargli la doccia completa, può farlo utilizzando dell’acqua calda e subito dopo asciugare il cavallo sotto delle lampade dopo avere tirato giù con la “striglia tira sudore” l’acqua in eccesso. Un caro saluto, Rosario Casentino ******* Domanda: Salve signor Rosario, Ho un puledro di 2 anni e mezzo, tra un pò lo devo far domare. Io sono un principiante ed non ho mai montato a cavallo. Lei crede che con il suo corso potrò superare questa difficoltà? Mi piacciono tanto i cavalli....... Il mio cavallo è un incrocio tra cavallino della giara e anglo arabo sardo, pertanto vorrei sapere se una razza diversa dagli Andalusi, Lusitani o Frisoni che utilizza lei siano idonei ad essere addestrati all’alta scuola e al dressage? Distinti Saluti Gian-Franco Risposta: Ciao Gian Franco, il Corso è nato proprio per aiutare chi inizia e si appassiona ai cavalli per la prima volta. Quindi può utilizzare questo corso anche che non sa niente di cavalli. Trattandosi di un Manuale il corso se seguito con attenzione e se è messo in pratica con serietà ed impegno, da in pochi mesi degli enormi risultati. In riferimento alla razz; vedi sarò sincero dicendoti che un cavallo Andaluso o Lusitano è più predisposto a recepire un certo tipo di addestramento nei confronti di un’altra razza che invece da svariati secoli viene utilizzata per altre discipline. Ciò però non toglie che si possano ottenere dei discreti risultati anche con altre razze che sono state destinate dall’uomo in altre specialità. Inoltre dobbiamo tener presente che ci sono delle eccezioni in tutte le razze. Infatti io ricordo di aver ottenuto in passato dei risultati molto soddisfacenti anche con degli asini! In ogni caso, male che vada, gli esercizi di Alta Scuola Circense si ottengono con tutti i tipi e con tutte le razze di cavalli. Grazie per avermi scritto. Un caro saluto, Rosario Casentino. ******* Domanda: Buongiorno, ho comperato il suo DVD e sto partendo ad insegnare qualche piccola cosa al mio cavallo, come il saluto: devo dire che pur non facendolo bene in 4 volte ha già collegato il gesto con lo spostamento dell'anteriore in avanti... devo confessare che è stato facile! ma c'è ancora da lavorare... questa è per me la parte più divertente dell'avere un cavallo. Tuttavia le scrivo per chiederle un parere su un'altra natura di problema. Io faccio equitazione di campagna, e il mio cavallo (un argentino) è buonissimo e affidabile. Ma lo è solo se esce in compagnia, e possibilmente come gregario (nel senso che per primo ci va malvolentieri e dipende molto dalle giornate...): altrimenti si gira violentemente indietro e cerca di tornare a casa. Per ora non scappa al galoppo, ma cmq in certe situazioni è pericoloso. Poichè io invece amerei moltissimo anche uscire da sola, fermarmi in un bel prato a leggere con il mio cavallo che pascola, le chiedo se ha qualche suggerimento per migliorare la cosa. Le premetto che facciamo parecchio lavoro da terra, anche in tondino, ove fa le tre andature senza frusta, ma solo con il comando vocale e della mia postura del corpo, compresi i cambi di direzione al trotto e al galoppo. La ringrazio per l'attenzione che vorrà prestarmi. Saluti, Sara Risposta: Ciao Sara, vedi il tuo cavallo da come lo descrivi non è un cosiddetto "capobranco" ma è un "gregario". Malgrado ciò, con l'addestramento si può riuscire in pochi mesi a modellare questa sua caratteristica. Se guardi bene sui miei Libri e precisamente nei consigli di "COSA FARE SE...?! trovi come correggere codesto "vizio". In generale, in questi casi, il 50% della colpa è da imputare a chi lo ha addestrato, mentre il restante 50% è dovuto al suo carattere! Il lavoro da fare innanzitutto è quello da terra con le solite redini lunghe, il cinghione da lavoro e naturalmente la testiera con il morso che utilizzi per montarlo. Ti consiglio di percorrere esclusivamente le zone in cui esci in passeggiata, procedendo prima al passo e poi al trotto, non dimenticandoti di portare con te delle carote che serviranno come ricompensa. Quando il cavallo ha paura di un qualcosa o di qualcuno, fermati accarezzalo, mettiti davanti alla sua testa e fagli sempre odorare l'oggetto che lo impaurisce. Immaginati che io una volta con un puledro Andaluso che aveva paura di un contadino vestito con una tuta rossa, mi sono avvicinato ed ho pregato il contadino a dargli lui un pezzo di carota accarezzando il cavallo, (non ti dico quest'ultimo come mi guardava chiedendomi a cosa servisse tutto ciò! ) e cosi facendogli capire che quel "oggetto" malgrado tutto era un "amico" e che non costituiva alcun pericolo! Da quel giorno il puledro non ha avuto più paura di niente e nessuno! Vedi, tornando a noi, cosi facendo fortifichi e tranquillizzi il tuo cavallo! Procedi per decine di volte facendo superare al tuo cavallo tutte quelle "zone d'ombra" che serviranno a fortificarlo nel carattere, a renderlo più sicuro, a non affidarsi più a gli altri, e quindi ad andare lui avanti quando ci sono gli altri cavalli! Ci vuole tempo e pazienza, umiltà ed equilibrio...ed il gioco è fatto. Un caro saluto, Rosario Casentino ******* Domanda: Buongiorno Maestro! La ringrazio moltissimo per i consigli PREZIOSI. in anzi tutto vorrei scusarmi per il mio modo di scrivere. come ha capito sono una straniera, da 8 anni sto in Italia ma ancora faccio tanti errori nel parlare e scrivere, vorrei dire anche un altra cosa: mi colpisce il fatto che dopo aver acquistato il Suo libro Lei continua ad assistermi. che dire...è una cosa rarissima e si vede che Lei ci tiene molto al suo lavoro e sopra tutto lo ama veramente. Io salvo tutto quello che trovo sul Suo sito. lo salvo stampo e leggo....ho fatto la scuoladell'equitazione anni fa quando ero ancora piccola. poi ho smesso un pò perchè sono stata trascinata dalla carriera (sono una pittrice e grafica pubblicitaria) e un po’ perchè non funzionava. solo adesso mi rendo conto perchè non funzionava. non ci insegnavano ad avere un rapporto amichevole tra uomo e il suo cavallo. Il cavallo era un Mezzo per ottenere un risultato e basta. un pò come una macchina. Adesso sono passati gli anni e ho capito che mi è rimasta dentro la voglia di ricominciare ma in modo mio. Non ho tanti soldi per comprare un cavallo di razza. nemmeno per comprare un box bello e carino mi arrangio grazie al prezioso aiuto di mio suocero che costruisce piano piano il box. ha un'azienda con gli animali. Ho preso da poco un puledro a luglio farà soltanto un anno. l'ho portato in condizioni disperate. stava male fisicamente e mentalmente. in 2 mesi sono riuscita a "togliere" quella paura di noi gli esseri umani. L’ ho pulito gli do da mangiare quello che deve mangiare. perchè prima era terrorizzato dal fatto che qualcuno potrebbe portare via la sua pappa. Forse non avendo l'esperienza per allevare un puledro ho fatto una mossa azzardata di prenderlo così piccolo. non lo so. ma una cosa è certa qui con me ha tutto per fare una vita normale e avere tutto l'amore che merita. ecco perchè mi sono messa a fare delle ricerche ho comprato il Suo libro. è vero che è ancora piccolo ma io ho troppe cose da imparare prima che crescerà. ho tanta paura di sbagliarmi ma nello stesso tempo ho tanta pazienza e voglia di imparare ad addestrare il mio cavallo in modo Umano e corretto. mi scuso con Lei se Le ho fatto perdere il Suo tempo prezioso per leggere quello che ho scritto. ma mi sembrava che Le dovevo dire quanto serve il Suo lavoro per quelli come me. Vorrei essere aggiornata per tutto quello che fa, mi tanga in considerazione per favore e ancora una volta grazie di cuore per la Sua vita dedicata ai cavalli che ci può aiutare a non fare gli errori che io personalmente ho fatto nel passato seguendo i consigli sbagliati della gente incompetente. Le auguro buona giornata cordiali saluti Yuliya Odynokaya Risposta: Gentilissima Yuliya, sono così felice di ricevere lettere come la tua che non posso fare altro che ringraziarti di cuore! Dalla tua lettera si denota un amore per i cavalli che non può che farmi piacere. Se hai problemi oppure hai bisogno di aiuto nell'addestramento del tuo cavallo non mancare di contattarmi tramite il mio sito internet. Resto a tua DISPOSIZIONE per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto affettuoso, Rosario Cosentino Domanda: Ho 36 anni padre di tre bambini di cui la mia figlia di 6 anni (la più grande) è appassionata di cavalli tanta da farmi adottare uno di razza Appaloosa per lei, e trasmettendomi la sua passione mi sono adottato un Paint per me, entrambi di 3 anni , maschi (interi), io di cavalli non capisco niente, non ho esperienza di equitazione ed non ho la possibilità di fare dei corsi di equitazione, solo informazione da internet e da un ragazzo della Romania (mio socio) che mi da una mano nella gestione per il loro benessere, non nascondo ho paura ed non riesco ad superarlo mia figlia no, li cavalca in presenza del mio socio, ed io in 4 mesi sono riuscito ad cavalcarlo una volta ma affiancato a terra del mio socio che lo teneva dalla capezza. Mi avvicino per pulirli, dare loro da bere, mangiare, accarezzare, dare zollette di zucchero ecc. ma ad un minimo di movimento del cavallo che mi sembra un minaccia, mi batte il cuore come se scoppiasse e quindi mi allontano. Quindi ti chiedo di aiutarmi (se puoi) ad superare questa mia paura. saluti Risposta: Caro Mario, come ho sempre sostenuto (anche nei miei Libri), la "PAURA NASCE DALLA MANCANZA DI CONOSCENZA!" Tu hai paura perchè non conosci i cavalli, perchè non capisci quale reazione potrebbe avere un cavallo ad una tua semplice carezza, ad un tuo semplice gesto! Se io ti spiegassi ad esempio che il cavallo è un animale generosissimo e che non è in grado di aggredire gli esseri umani proprio perchè è stato sempre aggredito (divenendo quindi una preda), e proprio perchè è nella sua natura (da erbivoro qual è) di non attaccare mai...Tu scommetto che già saresti più tranquillo! Questo prova quello che ti dicevo sopra, ossia che PIU' COSE SAI sui cavalli, più cose capisci su di loro e meno paura hai...E quindi più li ami! Sono animali meravigliosi che si possono impossessare della tua esistenza e non lasciarti mai più solo! Quindi vale la pena di correre questo meraviglioso rischio. Impara a conoscerli più che puoi, impara a stare con loro e vivere la vita con loro e ti renderai conto di quanto sono meravigliosi. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: ciao Rosario, io ho una psi di 3 anni, ha fatto solo i tempi, è stata scartata, io l’ ho recuperata ed è da tre mesi che ce l’ho; la monto nel tondino ed è tranquilla, si vede che non è abituata alle passeggiate ed ai luoghi nuovi, si agita e se scendi da cavallo non ti fa più risalire. Come posso fare per risolvere questo problema? Ah dimenticavo, ha paura dei cani, forse perché il mio cane l’ha fatta spaventare! Come posso risolvere. Buona serata e grazie Rodolfo Risposta: Ciao Rodolfo, il problema è semplicissimo; infatti la tua cavalla deve essere solo riaddestrata! La MAGIA ed il SEGRETO dell'Addestramento sono proprio le Redini Lunghe; pertanto con 3 mesi di lavoro alle redini lunghe (NO GIRO ALLA CORDA) il cavallo cambierà completamente e non avrà più paura di niente e di nessuno. Naturalmente è un lavoro in cui si richiede da parte dell'Addestratore una grande dose di PAZIENZA ED EQUILIBRIO. La fretta ed il voler fare diversamente non porta a nulla! La paura dei cani si supera semplicemente abituando il cavallo ed il cane a vivere assieme. Prova a cibare il cane nel Box insieme al cavallo mentre mangia il fieno. In una situazione del genere tutti e due penseranno che è meglio mangiare ognuno la propria razione di cibo che azzuffarsi. Sono sicuro che dopo qualche settimana o si ignoreranno o saranno divenuti dei grandi amici! Buon Lavoro Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Gentili signori ho un problema con la mia cavalla; ha il vizio di impennasi; vorrei sapere dove poter acquistare l'imbracatura giusta per fargli togliere questo vizio. Rimango in attesa di un vostro riscontro porgendovi distinti saluti Alessandro Risposta: Ciao Alessandro, guarda che non devi assolutissimamente acquistare alcuna "imbracatura"!!! Inoltre non credo che esista alcuna "imbracatura" in commercio ...e se esiste chi l'ha prodotta è solo un pazzo!!! Un cavallo "imbracato" che si impenna è a rischio morte del cavallo (per soffocamento) e del cavaliere (per caduta certa)! Un cavallo che come difesa si impenna è un cavallo che sta vivendo un DISAGGIO e che quindi bisogna capire perchè lo vive e quale ne sia il motivo! Bisogna partire prima di tutto dal capire se fisicamente sta bene e quindi se ha dolori di schiena, di reni, di collo, etc. Prima si fa una visita veterinaria dalla quale risulti che il cavallo sia sano e non abbia disturbi, poi si passa a valutare il caso dal punto di vista psicologico e quindi capire quali traumi ha subito e quindi come intervenire! Calcola che al 99% un cavallo è generoso e disponibile a farsi montare e a farsi addestrare, pertanto se si ribella i motivi sono da ricercare a traumi che gli sono stati inflitti dagli esseri umani. Dovresti raccogliere informazioni e capire da chi e come sia stato addestrato, quanti anni ha il cavallo e raccogliere più informazioni possibili sulle sue reazioni in box, al paddock con gli altri cavalli etc. etc. Non si può fare un quadro "clinico" senza elementi, e non si può nemmeno procedere alla cieca andando per tentativi. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Ciao sono Francesco di Rimini, da poco mi è' sorto un problema col mio cavallo e vorrei sapere se la risposta la trovo nei tuoi dvd.. Ho un hannover di 7 anni che non mi ha dato mai problemi, però questo anno si fa sentire perche' e' intero ed ha iniziato ad impennarsi. Ho deciso di castrarlo da appena 20 gg ed è già piu calmo; il vizio delle impennate ce l'ha sempre... cosa posso fare?Sono un po' avvilito,non riesco a lavorarlo con tranquillità. Grazie anticipatamente Francesco Risposta: Ciao Francesco, sono molto dispiaciuto che tu abbia "castrato" il tuo cavallo credendo di risolvere così il problema "dell'impennata" e menomando così la fierezza del tuo ex stallone! Il tuo cavallo se reagiva "difendendosi" e quindi alzandosi in piedi, è perchè stava vivendo un DISAGGIO, è perchè cercava la tua "attenzione" che non gli hai saputo dare! Castrando il cavallo hai commesso un errore gravissimo aumentando i suoi problemi "psicologici interni" e traumatizzandolo di più!!! Vedi non è distruggendo il coltello o la pistola di chi ha assassinato una persona che si commette giustizia, ma bensì è punendo chi ha usato le armi che si può forse fare giustizia! Quindi nel tuo caso è come se avessi punito il tuo cavallo perchè ti chiedesse dell'aiuto, perchè ti chiedesse dell'attenzione! Se un cavallo si difende i motivi possono essere tanti e possono andare da un disturbo fisico legato a volte alla salute, o ad un problema di rapporto comunicativo con il proprio cavaliere e addestratore! In ogni caso adesso se lo ami veramente devi iniziare da zero usando il massimo della comprensione, lavorandolo a redini lunghe e seguendo i miei 3 consigli: PAZIENZA, UMILTA' ED EQUILIBRIO. Nei miei libri io suggerisco un metodo capace, semplice e funzionale che ti da la possibilità di comunicare con i cavalli. Pertanto se tu lo ritieni opportuno utilizzalo e risana il rapporto con il tuo cavallo. Nella sezione "COSA FARE SE:::?! vi sono elencati i VIzi, Difetti e malattie del cavallo, e quindi le soluzioni per risolvere i problemi, tra cui anche quella dell'impennata e di decine di altre difese o vizi. Spero che tu mi riscriverai fra 3/6 mesi dandomi delle belle notizie del tuo magnifico cavallo. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Salve egregio Sig. Rosario Cosentino, sono un giovane ragazzo nato per la passione dei cavalli e il mio sogno e sempre stato addestrare il mio cavallo all'alta scuola,infatti una volta ho notato questo fantastico maestro col suo stupendo cavallo bianco in televisione e dall'epoca l'ho sempre pensata,infatti mi si è riempito il cuore appena ho scoperto che lei aveva un sito personale e che aveva scritto un libro su come addestrare e aveva inciso dei dvd....inanzitutto la contatto per l'ordine dei seguenti prodotti: 1)VIDEO RIVISTA EQUESTRE. 2) L'ADDESTRA CAVALLI & IL MANUALE DEL CAVALIERI, che comprende due libri e due dvd. Volevo anke aggiungere ke lei ha specificato che non ha mai svelato i trucchi per la pesade, levade ecc., perché qualche pazzo ha la furba idea di iniziare a far correre un cavallo prima di insegnarlo ad andare a passo, ma caro maestro se un giorno lei svelerà i trucchi come insegnare gli altri esercizi più complicati io sarò ben lieto di essere un suo allievo anke se virtuale, e proprio per questo che ci terrei se lei potesse scrivere qualcosina su come imparare a fare i piu starordinari esercizi tutto cio pagando sempre......su questo ci tengo molto.A tal fine volevo augurarle tanta buona fortuna e farle tanti immensi complimenti per l'uomo che è, perchè anke se non ho ancora visto i suoi capolavori sò con certezza che saranno,anzi sono un gran successo.e spero un giorno di conoscerla di presenza....baci dal suo futuro allievo Giuseppe Risposta: Carissimo e devoto Giuseppe, grazie di cuore per i tuoi complimenti e complimenti per la tua simpatia e spontaneità! Le lettere come la tua mi fanno andare avanti e non fermarmi mai. Grazie e ancora Grazie! Spero che mi riscriverai fra 5/6 mesi dicendomi che hai ottenuto con il mio sistema enormi risultati e che il tuo cavallo è felice di ubbidire ai tuoi insegnamenti. Non avere fretta di arrivare, sappi aspettare perchè ci sarà sicuramente la possibilità di imparare tutti i segreti di un bravo addestratore. Abbi pazienza, umiltà ed equilibrio. I cavalli hanno bisogno di tempo per apprendre...loro non sanno cosa è la fretta come noi uomini, è questo credimi è un bene!!! Un caro saluto Rosario Cosentino ******* Domanda: Sig. Rosario buongiorno, La ringrazio per i consigli ricevuti, e Le chiedo cortesemente se mi può indicare qualche esercizio che possa essere utile al mio caso, Le spiego la mia situazione:io non ho mai posseduto un cavallo e sono completamente ignorante in materia, ma da qualche mese ho acquistato una puledra ( incrocio paint/quarter ) che ora ha 16 mesi. La puledra è molto docile e socializzata, si lascia avvicinare e toccare da chiunque, si lascia condurre con la capezza anche se a volte, quando la si conduce con la longhina tende ad andare per suo conto e vorrebbe sgroppare. Riesco anche a farmi dare tutti e quattro i piedi, ma solo per pochi secondi, poi tende ad indietreggiare e a volerli riposare a terra. Le chiedo pertanto cortesemente, se mi potrebbe indicare qualche semplice esercizio da poter effettuare per cominciare ad avere un buon controllo sulla puledra, come ad esempio insegnarle a stare legata, a dare i piedi in modo prolungato e tutto quello che ad un cavallo di 16 mesi si possa già insegnare. Pensa inoltre che possa già essere utile acquistare il suo libro, ho posso aspettare ancora qualche mese, vista la giovane età della cavalla? Grazie e cordiali saluti da Raniero. Risposta: Ciao Raniero, il tuo giovane puledro si comporta semplicemente in modo normale, ossia come deve fare un qualsiasi cavallino che deve essere domato e poi addestrato! Non è che te lo dico per venderti il mio corso di addestramento per cavallli, ma sui miei libri trovi esattamente come devi fare e quindi come comportarti per addestrare il tuo cavallo. Inoltre nei libri troverai gli introvabili e preziosi consigli di COSA FARE SE...?! dove ci sono proprio le soluzioni ai problemi quotidiani del puledro, nonchè ai Vizi e ai difetti del Cavallo. Non ti posso dare a casaccio qualche consiglio sporadico perchè ne avresti bisogno di almeno uno al giorno; infatti un programma di doma e addestramento è composto da innumerevoli fasi di lavoro che uno deve seguire appunto con "UN CORSO DI ADDESTRAMENTO". NATURALMENTE OVE NON DOVESSI CAPIRE O TI SERVISSE DELL'AIUTO SCRIVIMI SENZA PROBLEMI. Un caro saluto, R. Casentino ******* Domanda: Buongiorno Sig. Rosario Cosentino, sono qui a comunicarle quanto sono soddisfatta dell'acquisto dei suoi libri che mi stanno aiutando nel percorso che ho scelto e cominciato ad affrontare con questi splendidi animali che sono i cavalli!!! Neofita dell'ambiente, ho deciso di intraprendere il lavoro coi cavalli frequentando un Corso Base di Formazione Attività e terapie con asini/cavalli. Attualmente sto svolgendo un tirocinio presso un maneggio ospite (di fatti la struttura equivale ad un albergo a cinque stelle!!!) che mi permette così di comprendere appieno la valenza delle coterapie, il lavoro in équipe interdisciplinare e nello specifico il benessere umano ed animale. Lo studio dei suoi libri mi ha quindi permesso di verificare autonomamente tutte quelle domande che ci si pone (senza annoiare nessuno!) e rendere più piacevole e soddisfacente il rapporto sia con gli animali e pure con il personale addetto alla loro cura! Sono qui ora a farle una richiesta particolare: mi domandavo se fosse possibile ricevere, tramite pdf, una copia dei volumi "L'addestracavalli" e "Il manuale del cavaliere" chiaramente ad uso strettamente personale, come da lei richiesto e poi sapere se il suo sistema trova applicazione sugli asini. La ringrazio anticipatamente per la sua risposta, e colgo l'occasione per porle un cordiale saluto. M.P. Risposta: Buongiorno M.P., sono le lettere come la tua che mi danno forza, entusiasmo e mi aiutano ad andare avanti sperimentando sempre degli strumenti nuovi e dei prodotti innovativi per i ns. amici cavalli. Mi riempie di gioia sapere che ogni giorno in tutto il mondo ci sia qualcuno che mi scriva testimoniandomi con benevolenza ed affetto che i miei consigli sui cavalli gli sono stati utili. Si mette in contatto con la mia segreteria e richieda quello che più le serve compilando il FORM sul mio sito ufficiale: www.laddestracavalli.it Per quanto riguarda la tua domanda se anche gli Asini possono essere addestrati con il mio sistema, ti confermo con certezza di si; infatti io oltre 15 anni fa ho fatto degli esperimenti con gli asini perché volevo dimostrare che non sono cosi stupidi come vuole il pensiero comune! Infatti ho raggiunto dei grandi risultati e ne ho addestrato uno anche in Alta scuola circense! Inoltre il mio sistema può essere applicato ai CANI ai gatti, ai delfini e ad ogni altro genere di animale che necessiti di comunicazione non verbale, di apprendimento e quindi di addestramento. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Buona sera Dott. Rosario Cosentino sono molto interessato al suo corso ; io posseggo una cavalla di 10 anni e la figlia di 2 anni ; da premettere che non è mai stata montata e non voglio chiedere aiuto a nessuno qui in zona perchè conosco i metodi brutali che usano per poter domane una puledra ,io non ho mai montato quindi esperienza zero il suo corso mi da pure le nozioni basilari per poter montare e domare la mia puledra? Certo di una sua risposta colgo l'occasione per porgergli distinti saluti Gaetano Risposta: Ciao Gaetano, Il mio corso è diviso in 2 Libri e 2 DVD: -un primo Libro dal titolo "L'ADDESTRACAVALLI" che insegna in modo molto semplice ed intuitivo come addestrare i cavalli. -Un secondo Libro dal titolo "IL MANUALE DEL CAVALIERE" che insegna al cavaliere come scegliere e montare correttamente il cavallo. -Ci sono inoltre tutti i consigli con le relative soluzioni di COSA FARE SE...?! In caso di problemi di malattie, vizi e difetti del cavallo. -Infine ci sono a supporto 2 bellissimi DVD. Quindi se uno non ha fretta ed esegue meticolosamente i miei insegnamenti e consigli, riesce in soli 6 mesi ad essere un bravo addestratore ed un promettente cavaliere. Se ti interessa il mio corso lo puoi ordinare sul sito www.laddestracavalli.it Un caro saluto, Rosario Cosentino Domanda: ciao Rosario, sono Marilena. io avevo un cavallo avelignese e so andare a cavallo, ma vorrei lezioni più approfondite su gli stalloni che mi fanno un po' paura perche' non li so gestire. Ti vorrei chiedere come fare a vincere tale paura proprio verso gli stalloni? Tu dai delle lezioni e dove ti trovi? Sarebbe possibile fissare un appuntamento e saperne di più facendo pratica? Aspetto una tua risposta a presto ciao Marilena. PS= cani e cavalli sono la mia passione grazie Risposta: Ciao Marilena, gli stalloni sono i cavalli più bravi e più facili d'addestrare proprio perchè hanno un grande istinto a comunicare con il loro addestratore! Ti sembrerà strano ma loro da sempre ubbidiscono nel branco alla "CAVALLA GUIDA", ossia ad una delle cavalle che hanno scelto dal loro "HAREM" come la cosiddetta "PREFERITA"; pertanto se tu con una serie di tecniche ti collochi nella loro "FORMA MENTIS" come il loro capo branco, si sottopongono al tuo volere con estrema facilità! D'altronde anche fra gli uomini (che si illudono di essere loro a comandare) alla fine le grandi decisioni li prendono sempre le donne! Io dico sempre (e lo vedo ogni giorno) che il mondo in un futuro imminente sarà nelle mani delle donne! Non voglio addentrarmi nell'argomento perchè sarebbe lunghissimo da affrontare adesso, ma credimi è così. Sul fatto di dare lezioni e fare degli STAGE di addestramento sui cavalli pultroppo per adesso non posso, ma credimi che ci penso da anni rinunciandoci e rinviando la cosa proprio per mancanza di tempo. Se hai bisogno di consigli non mancare a scrivermi. Un caso saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: Ciao Rosario e complimenti per i tuoi libri. Ho acquistato da poco il primo cavallo,un criollo bellissimo di 14 anni,che mi hanno descritto come bravissimo. Da me , in mezzo ai boschi e in tratti non piani si blocca e qualche volta devo tornare indietro. Il vecchio proprietario mi ha detto che lui non ha mai usato gli speroni. E' pericoloso per me usarne un tipo appena accennato? Grazie Risposta: Ciao, vedi con i cavalli non bisogna usare dei metodi coercitivi; non serve a niente scontrarsi con la forza cercando dei sistemi che li obblighino a fare qualcosa! Alla fine un cavallo di 500/600 kg. è più forte in assoluto di un uomo. Pertanto il cavallo deve essere "convinto" e deve capire che lui hai bisogno di collaborare con te per un fine comune. Tu mi dirai: "ma come posso fargli capire tutto questo?! Semplicemente con l'addestramento basato sui premi, sulle ricompense. Non cercare mai dei punti di forza...Non ti misurare con lui, ne usciresti in ogni caso perdente, anche quando ti illudi di aver ottenuto qualcosa con la forza, perchè è proprio in quel momento che hai perso tutte le battaglie. Andiamo al sodo. Il segreto dell'addestramento sono le REDINI LUNGHE, pertanto percorri i tuoi itinerari giornalieri con il tuo cavallo senza montarlo ma procedendo a redini lunghe con naturalmente il cinghione e la testiera con il morso. Ogni volta che il tuo cavallo si oppone lo inciti in avanti esclusivamente da terra senza mai picchiarlo, ma battendo le redini lateralmente sul suo costato, come hai imparato (spero) sui miei libri. Quando accetta i tuoi comandi lo premi con una carota e lo accarezzi usando un timbro di voce dolcissima e suadente. Se si oppone mettilo in circolo per massimo 2 minuti, poi ritorna indietro di qualche metro e ripeti l'esercizio. In una buona settimana (senza montarlo) lavorandolo come sopra otterrai grandi soddisfazioni. ATTENZIONE: PAZIENZA, UMILTA' ED EQUILIBRIO. Se però vai di fretta non raggiungerai mai niente. Ricordati l'addestrtamento è un'arte e chi la compie è un artista! Un caro saluto, Rosario Casentino ******* Domanda: Al Dott. Rosario Cosentino. Ho letto le Sue interessanti pubblicazioni. Vorrei sapere come affrontare le paure del cavallo nei confronti dei grandi mezzi meccanici camion trattori ecc. Lei potrebbe fornirmi una consulenza al riguardo? Grazie. Adele. Risposta: Ciao Adele, ho avuto anche io dei cavalli con queste paure e sono riuscito a fargliele passare con molta calma e pazienza. Infatti occorre del tempo, ma si ottengono dei grandi risultati. Se ci pensi bene anche all’uomo succede di avere molte fobie e di avere bisogno di molto tempo per rimuoverle; ti faccio alcuni esempi come quello di andare in aereo, di entrare in ascensore, etc. etc. Il cavallo teme in modo particolare quelle cose che non conosce e che gli sembrano degli oggetti che possono fargli del male! Tutto ciò o perché li vede per la prima volta e non li conosce, o perché ne è venuto a conoscenza in dei momenti particolari che lo hanno traumatizzato creandogli uno stimolo avversativo. Il sistema più semplice per cancellare uno stimolo avversativo è quello di cancellarlo o meglio farlo compensare o sostituire con uno stimolo positivo. Pertanto ti consiglio di far mangiare il tuo cavallo in prossimità di quei mezzi meccanici che gli fanno paura, avendo però cura di accarezzarlo e di tranquillizzarlo con il tono dolce della tua voce; dopodiché avvicinati con il secchio pieno di mangime al mezzo meccanico che teme, cercando di fargli consumare il cibo a 2/3 metri dallo stesso mezzo meccanico. Subito dopo fallo avvicinare al mezzo e faglielo odorare girando in circolo e facendo quindi un cerchio intorno ad esso! Dagli delle carote o degli zuccherini appoggiandoli e facendoglieli mangiare a ridosso del mezzo meccanico! Ci vorranno 4/5 settimane per rimuovere la paura; ma credimi che dopo che lo avrà fatto non li temerà più! Mi raccomando fai il tutto da terra, non montarlo e se sei capace fallo avvicinare al mezzo utilizzando le redini lunghe e compiendo dei grandi girotondi intorno ad esso. Un caro saluto, Rosario Cosentino ******* Domanda: All'attenzione del Sig. Rosario Cosentino Buongiorno, mi chiamo Mirella e abito a Genova, vorrei farle i miei complimenti per il sito web e per la sua attività di addestratore, perchè a mio parere è uno dei pochi rimasti ad usare un addestramento dolce. Mi permetto di dirlo perchè anche io addestro cavalli per alta scuola e mi trovo spesso a confrontarmi con dei clienti che mi chiedono un addestramento rapidissimo, assolutamnete incompatibile con il mio metodo dolce. Mi farebbe piacere scambiare quattro chiacchiere con lei e sapere se il suo sistema di doma e addestramento è nato per caso o da dove trae origina. Saluti, Mirella Risposta: Ciao Mirella, e grazie per i complimenti che mi fai. Si è proprio vero che i sistemi di addestramento naturali e non coercitivi sono oramai rimasti in pochi! Questa cosa mi dispiace molto perché i cavalli hanno bisogno di molto tempo per apprendere e quindi per essere seriamente addestrati! Anche i cavalli subiscono la fretta dell’uomo, la sua ansia di correre, di andare di fretta…Ma io mi chiedo sempre perché bisogna correre? E poi correre per andare dove? Quando tutti ci accorgeremo che è stato tutto inutile sarà troppo tardi; perché il tempo sarà passato e nessuno ce lo potrà più restituire! Ecco perché io dico che ogni giorno che non si passa a cavallo è un giorno perso. Il mio sistema è nato dalla mia passione verso i cavalli che si è aggiunta con utilità ai miei studi scientifici e professionali. Non è stato facile essere credibili ed essere ascoltati dai cosiddetti “grandi” luminari e grandi professori Universitari che storcono sempre il naso quando sono gli altri ad intuire delle grandi idee, e purtroppo non loro direttamente o i loro grandi “pupilli”! Alla fine però i risultati, le mie deduzioni e spiegazioni scientifiche e pratiche sono state cosi evidenti e naturali da non poter più essere negati. Ma alla fine è solo grazie a Voi che sono riuscito ad “imporre”(in senso buono) la mia teoria scientifica dell’Apprendimento Unificato. Questo vuoi sia perché avete comprato e continuate a comprare ancora dopo molti anni i miei Manuali, e sia perché mi testimoniate ogni giorno che passa a livello nazionale ed Internazionale che il mio Metodo funziona. Ecco perché io dico sempre di esistere grazie a Voi, per Voi e insieme a Voi. Quindi grazie veramente a tutti VOI. Un caro saluto, Dr. Rosario Cosentino
Autore: Rosario Cosentino 12 ottobre 2022
COSA FARE SE ...?! IN CASO DI MALATTIE... Cosa fare se ... per il cavallo si sospetta una colica? I sintomi tipici ed inequivocabili sono quelli di un cavallo che scalpita con irrequietezza, che si guarda spesso intorno scalciando con i posteriori verso il ventre, poi si accascia a terra rotolandosi per poi dopo un po’ rialzarsi, mentre le orecchie e gli arti sono freddi e sudano, il battito cardiaco e il respiro sono più veloci. Non c’è dubbio che ci troviamo di fronte ad una colica vera e propria e che pertanto vista la pericolosità della situazione per i cavalli, bisogna telefonare subito al veterinario e nell’attesa non farlo mangiare, ma solo fargli bere dell’acqua tiepida, dopodiché farlo camminare lentamente e non lasciarlo fermo o a buttarsi violentemente a terra. Fargli dei massaggi al ventre e ai fianchi con della paglia. Nell’occasione vorrei smentire la diceria popolare la quale sostiene ignorantemente che il cavallo non deve rotolarsi a terra, in quanto l’intestino potrebbe attorcigliarsi, etc., etc.. Non è vero, se il cavallo si rotola lasciatelo fare. Dopo l’intervento del veterinario comunque lasciatelo tranquillo e concedetegli qualche giorno di riposo. Cosa fare se ... per il cavallo ci sono malattie dell’apparato digerente? I sintomi sono quelli di feci maleodoranti, movimenti peristaltici udibili, inappetenza, catarro gastro-intestinale, etc.. Bisogna pertanto, nell’attesa del veterinario, non dargli niente da mangiare, coprirlo e tenerlo a riposo in scuderia. Cosa fare se ... il cavallo ha problemi alla bocca o ai denti e mostra difficoltà di masticazione? Bisogna in questo caso fare distinzione tra il puledro fino a cinque anni il quale è soggetto al cambio dei denti che quindi gli procura sofferenze e problemi alla bocca in riferimento alla masticazione, e cavalli adulti o invecchiati i quali per via delle cosiddette “punte” non riescono a masticare bene e che talvolta producono lesioni sulle gengive e sulle mucose che si sviluppano nella parte interna dei molari inferiori e sulla parte esterna di quelli superiori. In ogni caso chiamate il veterinario il quale provvederà a limare i denti e a controllare che non vi siano altri difetti. Cosa fare se ... il cavallo ha la bocca infiammata? Dopo aver verificato se la causa è dovuta alle azioni del cavaliere o addestratore, o ad una imboccatura troppo severa, basterà usare una mano più leggera ed un morso meno severo o più “dolce” per diminuire questo problema, non mancando di controllarsi per il futuro. Se invece il problema è dovuto ad altri motivi ed eventuali altre ferite, si può intervenire trattando la bocca con dello iodio. Cosa fare se ... nel cavallo si sospetta una congiuntivite? I sintomi nel cavallo sono quelli di occhi doloranti e particolarmente sensibili alla luce, si presentano gonfi e arrossati intorno alle palpebre, con presenza di materiale tipico in caso di congiuntivite. In questo caso bisogna proteggere il cavallo dalla luce intensa ed ispezionare se la causa dell’infiammazione può essere la presenza di un corpo estraneo il quale dovrà essere subito rimosso. In ogni caso chiamare il veterinario e farsi prescrivere i giusti farmaci a gocce per gli occhi. Cosa fare se ... il cavallo soffre di offitalmite periodica chiamata in gergo “mal della luna”? Non esistendo ancora una vera e propria cura per questa malattia è consigliabile chiamare subito un veterinario il quale potrà effettuare tramite i sintomi la giusta diagnosi. E’ uno dei tanti vizi redibitori, pertanto in caso di acquisto il cavallo può essere restituito o comunque ridurre notevolmente il suo valore. Questo disturbo è sottolineato da una infiammazione periodica degli occhi, quindi per alleviare le sofferenze, il cavallo dovrà rimanere protetto dalla luce intensa. Comunque si riesce a volte ad evitare che si producano delle lesioni permanenti individuando la malattia precocemente ed intervenendo subito. Cosa fare se ... il cavallo soffre di malattie dell’apparato respiratorio, detto “corneggio”? Il corneggio è caratterizzato da una serie di buffi fischi prodotti dalla laringe, con difficoltà di respirazione per cui il cavallo dà da pensare ad un fenomeno di paralisi della laringe. Non vi è una vera e propria cura ed infatti si deve ricorrere ad un intervento chirurgico. Comunque essendo un vizio redibitorio il cavallo può essere restituito e sarà la visita del veterinario osservando la laringe attraverso un’immagine speculare a determinare la giusta diagnosi. Cosa fare se ... il cavallo ha la tosse ed altri sintomi di raffreddamento? L’atteggiamento giusto da mantenere è quello di risparmiare al cavallo qualsiasi fatica, anche se è utile fargli fare lunghe passeggiate al passo e all’aperto possibilmente non montato, o se montato, usare molta delicatezza. La guarigione è lenta e laboriosa pertanto l’intervento del veterinario dovrà avvenire immediatamente ai primi sintomi. Cosa fare se ... il cavallo ha difficoltà di respirazione facendo pensare alla cosiddetta “bolsaggine”? I sintomi sono quelli della tosse con una serie di visibili contraccolpi sulla parete laterale del ventre accompagnate da grosse difficoltà di respirazione. E’ questo il cosiddetto enfisema polmonare chiamato “bolsaggine” la cui causa è quasi sempre una bronchite cronica in stato molto avanzato e pertanto non guaribile. Questi tipi di cavalli possono essere montati, ma con attenzione e ad andature lente, non facendoli eccessivamente sudare. Essendo un vizio redibitorio, il cavallo in fase di acquisto può essere restituito. Cosa fare se ... il cavallo ha i sintomi della “adenite equina”? Essendo questa una malattia contagiosa bisogna che il cavallo malato sia subito isolato e la scuderia disinfettata. E’ utile ed indispensabile chiamare il veterinario il quale provvederà subito sul da farsi. I sintomi per riconoscerla sono quelli in cui il cavallo è apatico ed ha una leggera febbre, presenta inappetenza, tossisce secernendo materiale sieroso dal naso e contemporaneamente i gangli linfatici della gola sono gonfi e duri al semplice tatto; è necessario pertanto assicurare al cavallo un riposo completo e molta aria fresca. Dare da mangiare del buon fieno, foraggio verde fresco, crusca inumidita e carote. Cosa fare se ... il cavallo si sospetta che abbia il tetano? Il tetano è una delle malattie più terribili per il cavallo, infatti può provocare la paralisi dell’apparato respiratorio con la conseguente morte. Il tetano viene contratto quando il bacillo entra in qualche ferita, pertanto l’unico sistema di prevenzione è quello di effettuare delle vaccinazioni antitetaniche prima che accada l’irreparabile. I sintomi sono quelli del cavallo che suda, che ha difficoltà di respirazione e di deglutizione mentre la muscolatura e il corpo sono rigidi. In questi casi il veterinario non può fare molto se non intervenire prima con un buon vaccino. Cosa fare se ... il cavallo presenta i sintomi dell’influenza? Anche qui è il caso di vaccinare preventivamente il cavallo prima che succeda l’irreparabile, in quanto ho visto cavalli passare da una semplice influenza ad una “bolsaggine” vera e propria! Dopo aver verificato che il cavallo non ha la febbre, è il caso di portarlo al pascolo per tenerlo così fuori da ambienti privi di polvere e quindi all’aria aperta. Chiamate il veterinario il quale prescrivendo la giusta cura impedirà che la malattia si estenda al cuore e polmoni. Dopo che la febbre e l’eventuale tosse è passata lasciate il cavallo in movimento al pascolo all’aria fresca, senza farlo però affaticare. Cosa fare se ... il cavallo soffre del cosiddetto “male del lunedì” o mioglobinuria parossistica? In un caso del genere si osserva nel cavallo un’andatura rigida ed impacciata con sudorazione abbondante, l’urina ha il colore del sangue e la muscolatura della groppa del cavallo è indurita con sintomi di paralisi. E’ assolutamente necessario dopo aver chiamato il veterinario che il cavallo rimanga coperto in un box caldo e spazioso con un’abbondante lettiera. Dargli da mangiare solo fieno di ottima qualità e crusca bagnata. Questa malattia insorge in seguito ad uno sforzo fisico eccessivo dopo alcuni giorni di riposo nei quali il cavallo ha mangiato foraggio ricco ed abbondante, (ecco da questo il nome di “mal di lunedì”). Cosa fare se ... il cavallo zoppica a seguito di malattie degli arti? Si può in questo caso effettuare un piccolo test di prova il quale consiste nel condurre il cavallo al trotto osservandolo attentamente; il cavallo in questo caso per forza di cosa cercherà di caricare meno l’arto dolorante rispetto a quelli sani, infatti se si tratta di un anteriore, il cavallo si “poggerà” nell’anteriore sano abbassando contemporaneamente la testa. Se invece la gamba malata è uno dei posteriori, abbasserà la groppa maggiormente dal lato della gamba sana in cui il cavallo tenderà ad appoggiarsi di più. Osservate in ogni caso se il punto dolorante è caldo o gonfio, tenendo presente che se l’arto è dolorante nella parte superiore è più facile individuarlo sul terreno morbido, mentre se è malato nella parte inferiore si evidenzierà con maggior chiarezza su un terreno duro. Non mancate di chiamare il veterinario e di ridurre subito il mangime concentrato. Cosa fare se ... il cavallo ha delle lesioni ai talloni o in corona? Ciò avviene spesso in seguito ad una ferita la quale potrebbe dare atto alla formazione di setole. E’ molto importante la pulizia dello zoccolo con dello spray disinfettante o prodotti similari (non usare acqua) per le ferite. Dopo la disinfettazione può essere indicato applicare una fasciatura protettiva per evitare che la zona si sporchi, oppure una fasciatura fermata da un cerotto. Chiamate subito dopo il veterinario e fategli effettuare una vaccinazione preventiva contro il tetano. Cosa fare se ... il cavallo ha lesioni sulla suola dello zoccolo? Se dovute a corpi estranei, estrarre questi ultimi accertandosi che non rimangano nello zoccolo pezzi o schegge. Pennellare la ferita con iodio ed evitare che questa si sporchi applicando dopo il trattamento alla suola dello zoccolo una fasciatura protettiva lasciando il cavallo a riposo in scuderia. E’ indispensabile chiamare il veterinario e far praticare subito una vaccinazione protettiva contro il tetano. Cosa fare se ... il cavallo ha delle setole? Queste piccole spaccature che percorrono l’unghia del cavallo nella sua lunghezza possono essere eliminate con un opportuno intervento del maniscalco, oppure producendo una scanalatura trasversale nella parte alta dello zoccolo parallela alla corona. Attenzione alle setole molto pronunciate che possono arrivare fino al “vivo” dello zoccolo, nel qual caso è indispensabile l’intervento del veterinario. Cosa fare se ... il fettone si sgretola o si teme addirittura un cancro? La pulizia in questo caso è determinante sia per quanto riguarda la lettiera che gli zoccoli. E’ indispensabile disinfettare le parti cornee del fettone con una soluzione casalinga che potrete preparare mescolando del comune aceto di vino (sette parti) e dello zolfo (tre parti) che potete utilizzare senza problemi per mesi in quanto si conserva “naturalmente” non avendo controindicazioni particolari; trattate con della ovatta imbevuta di disinfettante spaccature, aperture e solchi i quali dovranno essere riempiti. Dopo il trattamento e ad avvenuta guarigione utilizzate del catrame vegetale da passare con un pennello sul fettone e nelle parti laterali sotto lo zoccolo in quanto in questo modo si impedisce all’aria di passare e così proteggere la parte. L’infiammazione del fettone favorisce l’insorgere del piede incastellato. Non mancate di coinvolgere il veterinario in casi gravi del cosiddetto “cancro del fettone”. Cosa fare se ... il cavallo zoppica o si pensa ad una giarda? Il cavallo zoppica e mostra una formazione callosa scura, il materiale liquido purulento deve essere rimosso con un’incisione della zona ammalata. Lo zoccolo deve poi essere immerso in una soluzione disinfettante a temperatura corporea e deve essere tenuto pulito fino alla guarigione della ferita. Il veterinario stabilisce comunque la diagnosi con l’uso di una speciale tenaglia. Cosa fare se ... il cavallo presenta tendini caldi e ispessiti che sembrano infiammati? In questo caso è indispensabile lasciare il cavallo in assoluto riposo, e nell’attesa del veterinario è importante fasciare la zona interessata delle gambe. Cosa fare se ... il cavallo ha una evidente zoppia e si pensa che soffra di artrite? La prima cosa da fare è quella di mettere il cavallo a riposo applicandogli degli impacchi rinfrescanti. Quando le ossa presentano dei gonfiori si parlerà di “soprosso” nella parte esterna del garretto, in quella interna di “spavenio”, nell’articolazione della corona o in quella del pastorale di “formelle” o di osteoartrite della prima o della seconda falange. E’ indispensabile chiamare subito il veterinario il quale provvederà tramite delle particolari medicine a risolvere il problema. Cosa fare se ... il cavallo mostra delle mollette? Questi li possiamo definire come dei rigonfiamenti pieni di liquido che all’inizio si presentano morbidi e più tardi diventano duri e si formano sulle articolazioni e sulle guaine tendinee. Sono dovuti generalmente a sforzi eccessivi o a prolungate infiammazioni delle guaine tendinee e delle articolazioni stesse. Purtroppo anche con l’intervento del veterinario la cura non sempre garantisce il successo ed in ogni caso è molto lunga. Cosa fare se ... il cavallo presenta delle schinelle? Abbiamo due tipi di schinelle, ossia quelle che si osservano sui lati dello stinco, le quali sono spesso innocue, e quelle che toccano i tendini flessori le quali vanno prese molto seriamente in quanto spesso possono portare ad una zoppia incurabile. Cosa fare se ... nel cavallo si sospetta un’infiammazione dell’unghia? Il cavallo presenta gli zoccoli caldi e doloranti, si riesce a muovere a stento, sposta gli anteriori molto in avanti per caricare il posteriore che tiene abbassato, si sospetta un’infiammazione del corion. In questo caso il cavallo conviene portarlo in un box con lettiera morbida e tenuto completamente a riposo senza mangiare né bere. Nell’attesa del veterinario si possono applicare su tutto lo zoccolo degli impacchi di creta. Comunque dopo la guarigione è il caso di fargli fare dal maniscalco una particolare ferratura appropriata alla situazione. E’ importante intervenire subito in quanto il destino del futuro di un cavallo affetto da questo disturbo si decide nelle prime ore in cui insorgono i primi sintomi. Cosa fare se ... il cavallo ha un piede incastellato? Esistono diversi tipi di ferrature da adattare alle varie forme di piede incastellato, pertanto è necessario affidarsi ad un bravo maniscalco. Non dimenticate comunque di curare il fettone e di applicare delle giuste correzioni allo zoccolo. Cosa fare se ... nel cavallo la parte laterale dello zoccolo si stacca dalla suola? Anche in questo caso è indispensabile una corretta ferratura, bisogna inoltre proteggere lo zoccolo dall’umidità, quindi evitare i “tipici” lavaggi che si effettuano nelle varie scuderie con le intenzioni di curare lo zoccolo! Bisogna rimuovere i pezzi cornei di zoccolo colpiti ed evitare che la parte vuota dello zoccolo vada in putrefazione. Cosa fare se ... nel cavallo si suppone una infiammazione dell’osso navicolare? Dopo aver verificato con una radiografia lo stato in cui si trova l’osso navicolare, si può in fase iniziale con una corretta ferratura speciale dare sollievo al cavallo. In questo caso l’aiuto dei farmaci serve solo ad alleviare il dolore temporaneamente ma non si arriva purtroppo ad una completa guarigione. L’intervento chirurgico di nevrechitomia può eliminare il dolore senza rimuovere il danno provocato. Cosa fare se ... nel cavallo si sviluppano delle borsiti? Le borsiti sono rigonfiamenti pieni di liquido causate dalla pressione dei ramponi quando il cavallo è sdraiato (è questo il caso quando sviluppa il rigonfiamento nella punta del gomito), invece nella punta del garretto (quando calcia nel box contro i pali e le pareti). Ricorrete subito ad un buon veterinario tenendo presente che la cura è uguale a quella dei gonfiori. Se volete prevenire la cosa non mancate ad imbottire le zone pericolose dove vive il cavallo. Cosa fare se ... il cavallo zoppica e si pensa ad un flemmone? Il cavallo zoppica ed ha le gambe molto gonfie (soprattutto i posteriori), presenta una leggera febbre, sono i sintomi di un’infiammazione provocata da un’infezione di ferite a volte anche piccolissime del tessuto epidermico. Bisogna chiamare subito il veterinario in quanto se il gonfiore persiste per molto tempo c’è pericolo che l’arto rimanga ispessito per sempre in quanto il tessuto cartilagineo se dilatato nel cavallo non si restringe più. Comunque nell’attesa il primo intervento è quello di applicare delle fasciature imbevute in una miscela di acqua ed aceto. Cosa fare se ... il cavallo ha un’infiammazione nella piega del pastorale? Dovendo proteggere il pastorale e la piega del pastorale dalla sporcizia e dall’umidità, il miglior rimedio è quello di effettuare due volte alla settimana dei lavaggi con una soluzione disinfettante diluita, aggiungendo una buona fasciatura di completamento dopo aver cosparso la zona con polvere sulfamidica. Non somministrate al cavallo del foraggio ricco di proteine. Cosa fare se ... il cavallo presenta delle fiaccature dovute alla sella o al sottopancia? Tenete pulite rigorosamente le zone dove appoggia la bardatura, lavate frequentemente la pelle con una miscela fredda di acqua ed aceto che ha un effetto indurente. Inoltre le fiaccature provocate dalla bardatura devono essere lavate con una soluzione disinfettante. Il cavallo deve essere lasciato in assoluto riposo e fino alla completa guarigione, mentre per il futuro usate un tipo di sella diverso oppure cambiate il sottopancia, se è il caso imbottitelo con un materiale particolare che potete farvi confezionare senza problemi dal vostro sellaio di fiducia. Cosa fare se ... il cavallo ha delle verruche? Consultate subito il veterinario in quanto le verruche vanno e vengono in varie e diverse quantità. Molte volte le verruche vengono rimosse chirurgicamente anche se si riformano mentre con i farmaci si ottengono risultati a volte utili ed a volte insignificanti. Cosa fare se ... il cavallo in fase di ferite perde sangue? Nel caso in cui il cavallo si è procurato una ferita bisogna subito fermare l’emorragia e proteggere la ferita dallo sporco. Pulitela accuratamente con un prodotto idoneo (non usate acqua) e disinfettate bene. Se ci si trova in campagna e non si ha del materiale per la fasciatura si può limitare l’emorragia applicando neve o ghiaccio. In caso di emorragia abbondante o nel caso in cui sia interessata un’arteria, il vaso sanguigno sopra la ferita deve essere legato con un laccio e poi rimosso più tardi dopo un’ora onde evitare la cancrena. Chiamate in ogni caso il veterinario e tenete presente come sia importante che il cavallo sia sempre vaccinato contro il tetano! Cosa fare se ... in caso di parassitosi verminosi? Il cavallo si presenta in questo caso dimagrito, ha la diarrea o altri disturbi della digestione, il mantello è opaco e ruvido, è inappetente, ha movimenti stanchi e strascica i piedi ed ha la pancia dilatata verso il basso. Fate le analisi delle feci e chiamate il veterinario il quale non mancherà con i giusti farmaci a debellare la verminosi. In ogni caso la prevenzione è il miglior sistema, pertanto due volte all’anno date al vostro cavallo un cosiddetto vermifugo il quale vi farà stare tranquilli da danni più irreparabili come le coliche dovute ad eccesso di parassiti. Non mancate a rimuovere lo sterco dal pascolo e soprattutto dalla scuderia cosicché si riduca la verminosi. Cosa fare se ... il cavallo perde il pelo e si teme la rogna? Vi accorgete subito che i sintomi sono simili a quelli dell’eczema e dell’infestazione da funghi, il cavallo perde il pelo, presenta eruzioni cutanee e manifesta prurito. Bisogna essendo una malattia contagiosa sia per l’uomo che per gli altri animali isolare il cavallo e l’attrezzatura, la sella, l’imboccatura e gli utensili per la pulizia. Il box dovrà essere subito disinfettato tenendo presente che purtroppo gli acari della rogna non muoiono prima dei due mesi. Cosa fare se ... quali sono i vizi redibitori del cavallo? I vizi redibitori del cavallo sono: la morva, l’idrocefalia cronica, la bolsaggine, l’offitalmite periodica, il corneggio e il ticchio d’appoggio. Si fa riferimento quando si acquista o si vende un cavallo a quelli che sono i regolamenti di uso in riferimento alle Camere di Commercio delle Province o delle Regioni di appartenenza; in ogni caso il venditore è tenuto a denunciare i vizi redibitori del cavallo nell’atto della vendita. Per i cavalli da macello invece è obbligatorio denunciare solo la cosiddetta morva. Il veterinario in ogni caso dopo che effettua una visita approfondita e quindi fa una diagnosi precisa aiuterà ad assicurare la cura ottimale per il cavallo.
Autore: Rosario Cosentino 12 ottobre 2022
VIZI E DIFETTI MOLTO COMUNI NEI CAVALLI... In questa parte del testo sono stati raggruppati insieme, centinaia di soluzioni riguardanti vizi, difetti, e problemi molto comuni nei cavalli, oltre che ad alcune malattie e problemi quotidiani che un cavallo ha, ed ai quali spesso non si pensa o non si sa come risolverli, Tutto ciò potrà farvi risparmiare tempo e denaro in quanto non sempre i cosiddetti esperti o pratici di cavalli sono disponibili nel momento in cui ci serve la loro consulenza; mentre quelle poche volte che sono disponibili ci fanno pagare delle tariffe eccessivamente salate! I nostri rimedi vanno da conoscenze scientifiche, ai più piccoli trucchi e sapienti idee venute fuori da “gente pratica”, la quale si è trovata ad affinare “l'astuzia del bisogno” per uscire da certe situazioni non sempre facili e a portata di mano. Non penso di avere esaurientemente risolto tutti i problemi che un cavallo presenta, ma sono certo che quando uno deve fare un lungo lavoro ed è già arrivato a metà strada, si trova più verso il traguardo che verso la partenza! E noi con queste risposte abbiamo di certo già dato e segnato un percorso verso il sapere, il conoscere, che ci sta portando verso una meta e verso l’erudirsi, il che credo faccia sempre bene. Il mio intento è quello di dare uno “strumento” tramite il quale renda un servizio ed apra una via per avvicinarsi di più a capire i miei amici cavalli. Io tutte queste piccole ed utili soluzioni le ho raccolte assieme, sperando di aver reso un buon servizio sia ai cavalli, che ai cavalieri, che a gli addestratori; in quanto penso che i primi avranno più sollievo e meno sofferenze, mentre i secondi più soddisfazione e meno impegni. L'autore COSA FARE SE ...?! IN CASO DI VIZI E DIFETTI... Cosa fare se ... il cavallo rosicchia il legno? Innanzi tutto è necessario che il cavallo in questo caso si possa muovere sufficientemente durante il giorno, pertanto è necessario creargli un piccolo paddock collegato al box o tenerlo al pascolo onde consentirgli di distrarsi e non rimanere in ozio. E’ necessario inoltre verniciare tutti gli spigoli o tutti gli angoli a portata del cavallo; comunque si potrà in ogni caso ricorrere anche a prodotti già preconfezionati che potrete acquistare senza problemi dal vostro sellaio di fiducia. Non dimenticare inoltre di lasciare nella mangiatoia o in prossimità di questa anche un buon blocco di sale il quale oltre a distrarre il cavallo gli fornisce i sali minerali necessari ai suoi bisogni fisiologici. Cosa fare se ... il cavallo si sfrega la coda o la criniera? Questo è il caso più comunemente e frequentemente dovuto agli acari, pertanto è necessario lavare con un buon sapone che troverete in commercio, sia la coda che la criniera, non dimenticando di risciacquare bene ed abbondantemente con acqua. Ripetete l’operazione per almeno cinque o sei giorni e poi dopo due settimane per almeno altri tre giorni. Cosa fare se ... il cavallo mangia troppa paglia? Le cause che determinano questo fatto sono molteplici ed a volte di natura soggettiva per ogni cavallo, comunque in linea generale si può intervenire sostituendo la lettiera di paglia con quella di segatura o trucioli, o con quella di torba o di pula di riso; per chi invece preferisce indiscutibilmente la paglia può cospargere la lettiera con della creolina, la quale avendo un odore non troppo gradevole per il cavallo lo condiziona a non mangiarla rendendola “inappetibile”. Cosa fare se ... il cavallo mangia gli escrementi? La causa di questo problema è dovuta ad una certa carenza vitaminica nel cavallo, pertanto nell’attesa di fare le analisi ricorrendo ad un buon veterinario e ad una buona cura che sopperisca a tale mancanza reintegrando le giuste vitamine, si può legare sotto la capezza della scuderia una musara in pelle o plastica con delle aperture che lo costringano però a non mangiare, staccandola per forza di cosa nell’ora dei pasti; naturalmente questa è una soluzione provvisoria, che però aiuta nell’attesa di danni all’apparato gastro-intestinale del cavallo e quindi dell’intervento del veterinario e della giusta cura. Cosa fare se ... il cavallo calpesta la corda a cui è legato? In questo caso bisogna far scorrere la corda attraverso un anello legando dall’altro capo della stessa un peso che può essere rappresentato da una boccia di gomma o da un peso in ferro o altro materiale. Pertanto il cavallo sarà costretto per forza di cosa a muoversi seguendo la corda, la quale, se mollata, non potrà resistere al peso attaccato dall’altro lato della stessa, mentre inversamente, se tirata, non può essere calpestata dal cavallo. Cosa fare se ... il cavallo rosicchia la coperta? Per questo problema esiste già in commercio un ottimo e funzionale rimedio che è costituito da una capezza la quale provvista di una bavarola consente al cavallo di mangiare il cibo ma non di rosicchiare la coperta, essendo la bavarola collocata sotto la mascella inferiore del cavallo. Basterà richiederla al vostro sellaio di fiducia o nella varie fiere locali e nazionali di equitazione. Cosa fare se ... il cavallo morde? Anche in questo caso si ricorre ad una soluzione, prima provvisoria, che consiste in una musara da legare sotto la capezza da scuderia con delle ampie fessure che impedisce al cavallo di mordere, ma di mangiare, ed una definitiva che consiste nella rieducazione e presa di fiducia del cavallo “riaddestrandolo” al rapporto relazionale con il cavaliere o proprietario, che lo accudisce. Il tutto avviene con delle carezze e premi che danno un senso di amicizia e di riconquista del rapporto uomo-cavallo. (Vedi “L’Addestracavalli” di Rosario Cosentino, Edizioni Promoter 1997). Cosa fare se ... il cavallo è in generale aggressivo ed in particolare scalcia? Bisogna come sopra ridefinire il rapporto con il cavallo, in quanto la sua reazione è sempre dovuta a traumi e chock avuti con l’uomo ... Nell’attesa, quando entrerete nel box, entrate con uno “scudo” in legno colorato a portata di mano, ed avvicinatevi dando una ricompensa accompagnata da una carezza e parlando dolcemente. In fase iniziale il cavallo sarà un po’ impaurito, ma dopo cinque o sei volte si tranquillizzerà e nello stesso tempo eviterà per riflesso di scalciare o aggredire per via dello scudo che gli incute “rispetto” e curiosità, distraendolo da reazioni aggressive. Cosa fare se ... il cavallo deglutisce aria (ticchio d’appoggio)? Questo difetto per aprire una parentesi rientra nei “vizi redibitori” i quali consentono dopo aver comprato un cavallo di restituirlo se il vizio non è stato denunciato dal proprietario o comunque se è stato nascosto. In ogni caso bisogna far muovere il cavallo il più possibile non consentendo alcuna possibilità di “appoggio” nel box verniciando spigoli, supporti e superfici con prodotti idonei a tenerlo lontano. Inoltre bisogna usare un collare con rinforzo in acciaio intorno al collo da rimuovere solo quando il cavallo mangia. Comunque la soluzione definitiva al “ticchio d’appoggio” è l’intervento chirurgico da affidare ad un buon veterinario. Cosa fare se ... il cavallo ha il “ballo dell’orso”? Anche questo è un vizio cosiddetto “redibitorio” e pertanto vale quanto detto sopra. E’ un vizio che col tempo porta ad un certo logoramento dei tendini e delle articolazioni oltre ad essere molto difficile da togliere. Essendo un vizio che deriva spesso dalla mancanza di movimento e dalla noia è necessario pertanto distrarre il cavallo facendolo spesso lavorare e dividendo in più parti le razioni di cibo giornaliere. Io consiglio di tenere questi cavalli al pascolo ed in compagnia di piccoli animali, come le simpatiche caprette tibetane le quali giocosamente si affezionano al cavallo tenendogli compagnia. Cosa fare se ... il cavallo tira o rompe la corda che lo tiene legato? Questo vizio deriva da una situazione “psicologica” in cui il cavallo si trova a vivere una sensazione di costrizione, pertanto è necessario legare la corda all’anello tramite un leggero cordoncino sottile che si rompa al semplice strappo del cavallo, cosicché dia all’animale il senso di potersi liberare quando vuole. Ripetete la sequenza di fargli rompere la cordicella per cinque o sei volte fin quando come per incanto, (anche se lo legherete poi saldamente senza più la cordicella), non strapperà, togliendosi il vizio, in quanto sa che si può liberare sempre e quando vuole! Sembra strano, ma funziona molto bene. Cosa fare se ... è necessario legare il cavallo vicino a cavalli che non conosce? A prescindere dal fatto, che i cavalli che non si conoscono non dovrebbero rimanere mai legati vicini, però se si è costretti e se è necessario bisogna mantenere uno spazio di sicurezza a tiro di calcio, o meglio ancora separarli con una “posta” o un semplice palo inclinato a 45° che separa un cavallo dall’altro. Io consiglio di legarli con corde non troppo lunghe e comunque con ganci di sicurezza che consentano di liberare subito i cavalli in caso di bisogno o di pericolo, infatti a volte si provocano lesioni irreparabili sia per i cavalli che per l’uomo. Cosa fare se ... il cavallo calcia contro pareti e pilastri? Questa è un’abitudine provocata dalla noia e a volte la compagnia di un altro cavallo o piccolo animale può eliminare il tutto senza problemi; in ogni caso bisogna rivestire i pilastri e le pareti con gomma o stuoie di cocco, sia per ridurre il pericolo di lesioni gravi, sia per non produrre quel fastidioso rumore, che sembra strano, al cavallo fa piacere di provocare. Vi è inoltre un rimedio molto antico che consiste nel legare dei sacchi di rami secchi spezzettati intorno alle pareti, che colpite dal cavallo lo irritano al punto da abbandonare questa brutta abitudine. Cosa fare se ... il cavallo è aggressivo contro chi entra a portargli il cibo? E’ questa una situazione che può diventare pericolosa, pertanto è utile agire con tono fermo (non con cattiveria) e con un po’ di astuzia. Avvicinatevi al cavallo con il secchio in “avanti” e quando tenta di aggredirvi buttategli un po’ di mangime o avena sul muso, il cavallo allora tenterà di mangiare a terra ciò che è rimasto del cibo, e così voi con tono fermo gli comanderete di “appoggiare” alla parete del box e di stare fermo, dopodiché, se necessario, gli butterete ancora del mangime sul muso e in ogni caso gli distribuirete direttamente la razione nella mangiatoia invitandolo con tono fermo e deciso di stare “calmo”. Ripetete la sequenza suddetta per alcuni giorni e fin quando il cavallo non si sarà calmato ed abituato a controllare questo, ripeto, pericoloso “atteggiamento”. Cosa fare se ... il cavallo mangia affrettatamente? Considerando la negatività della cosa, per via dei problemi digestivi che il cavallo per natura ha, è il caso di intervenire subito per una questione di abitudine alimentare ed anche per non sprecare il cibo. Comunque l’unico rimedio antico che si conosce è quello di inserire nella mangiatoia delle grosse pietre cosiddette “vive” o di “minerale” arrotondate che consentono al cavallo di rallentare la velocità del mangiare. Cosa fare se ... il cavallo è inappetente o mangia solo parte di cibo? In questo caso le cose da fare sono molteplici e vanno considerate caso per caso. Incominciate a considerare la qualità del cibo e che non abbia un cattivo odore, dopodiché pulite sempre bene la mangiatoia almeno ogni due o tre giorni. Se non basta somministrate la razione in piccole e frequenti quantità. Non dimenticate di considerare anche la salute del cavallo ed in particolar modo, se è puledro, al problema dei denti in riferimento al cambio, o se adulto, alle “punte” che si possono formare sui molari. Considerate che se avete un cavallo che lavora molto avrà bisogno necessariamente di almeno un cucchiaio di sale grosso da cucina o di un rullo di sale collocato nel box, in quanto sudando molto durante il lavoro, deve recuperare i sali minerali persi i quali sono determinanti per i suoi bisogni fisiologici. Cosa fare se ... il cavallo non conoscendovi è diffidente? In questo caso avvicinatevi al cavallo fischiettando e parlando con tono amichevole evitando di tenere in mano oggetti strani come cappelloni od ombrelli, etc., evitate inoltre rumori particolari, e se il cavallo cerca di fiutarvi, lasciatelo fare senza problemi. Osservate le sue orecchie e se le tiene indietro assumendo un’aria minacciosa, state attenti, è come un radar che presagisce un pericolo. Cercate di accattivarvi la sua simpatia con una “leccornia”, in quanto è la cosa che più lo stimola e lo motiva a diventare vostro amico, non dimenticando di parlargli piano e con tono dolce ed amichevole. Cosa fare se ... il cavallo deve passare attraverso un protone o una porta stretta? Tenendo presente che le porte devono sempre essere aperte totalmente ed assicurate con un “fermo” onde evitare che si aprano al passaggio del nostro amico, bisogna inoltre considerare che il cavallo è stretto davanti ma più largo nei fianchi, pertanto bisogna misurare “ad occhio”, le uscite ed i passaggi. In ogni caso conducetelo con una corda lunga anticipandolo e rassicurandolo che se passate voi può passare anche lui, inoltre ricompensatelo in prossimità dell’uscita con una carota. Cosa fare se ... il cavallo deve essere condotto al pascolo? Procedete uscendo dal suo box e mantenendovi al suo fianco all’altezza della spalla con la corda non troppo lunga. Appena arrivate nel paddock non commettete l’errore di lasciarlo libero rimanendo dietro di lui e nemmeno troppo vicino al suo fianco, ma bensì ponetevi davanti e dopo averlo liberato della lunghina, allontanatevi in quanto il cavallo (non per cattiveria) per gioia si metterà a sgroppare, scalciando giocosamente. State molto attenti in quanto è una situazione che in passato ha provocato gravi danni al cavaliere ma anche al cavallo. Cosa fare se ... il cavallo tende a saltare il recinto del paddock per scappare? In questo caso si usa un sistema molto diffuso in America, ossia le cosiddette balze. Queste consistono in delle fascette imbottite legate una all’altra allacciate intorno ai pastorali anteriori, ma abbastanza distanziate da consentire al cavallo di camminare. In questo modo il cavallo anche se in parte limitato potrà rimanere all’aperto e non in scuderia. Oltre a questo metodo antico vi è un metodo moderno che consiste nell’utilizzare delle bande elettriche alimentate da una batteria a 12 volt; il problema però in questo caso consiste nel fatto che molti cavalli ignorano la scarica elettrica o a volte saltano lo steccato protetto dall’elettricità essendo cavalli molto nevrili e insanguati! In ogni caso è un metodo abbastanza valido. Cosa fare se ... il cavallo al pascolo non si lascia prendere? Bisogna utilizzare in un caso del genere un po’ di astuzia conoscendo la ghiottoneria del cavallo, pertanto avvicinatevi con un secchio di buona avena o con una carota che lo renderà disponibile a farsi prendere e portare in box. Se il vostro cavallo continua in questo suo “atteggiamento” lasciategli attaccata alla capezza una corda di circa 30-40 cm. che essendo corta non costituirà pericolo per il cavallo, ma bensì vi consentirà di prenderlo con più facilità senza avvicinarvi troppo alla testa e quindi ad impaurirlo. Cosa fare se ... il cavallo non si lascia mettere il filetto? E’ questo un caso frequente quando il nostro “amico” è ancora un puledro, anche se ho visto cavalli adulti che addestrati male rifiutano ancora il filetto! In ogni caso mettetevi sotto il collo del cavallo ed alla sua sinistra con la sua testa appoggiata sulla vostra spalla destra e non guardatelo mai in faccia. Infilategli la testiera con la vostra mano destra ed il morso con la vostra mano sinistra insieme ad uno zuccherino il quale farà da esca al suo avvicinarsi per mangiarselo, in quella occasione aprendo la bocca gli infilerete dentro anche il filetto. Continuando in questa sequenza per 5 o 6 volte alla fine assocerà il rinforzo positivo (lo zuccherino) alla vostra richiesta di risposta associata allo stimolo in questione (come vedete ci troviamo ancora e come sopra di fronte allo schema tradizionale del famoso “Apprendimento unificato” di Rosario Cosentino, edizioni Promoter 1997, che vi consiglio di richiedere all’editore in quanto utile ed essenziale nell’addestramento del vostro cavallo). Cosa fare se ... il cavallo non apre la bocca? Non vorrei ripetermi ma vi rinvio ancora una volta all’“Apprendimento unificato” di Rosario Cosentino e vi suggerisco di mettere il vostro dito indice tra le labbra in prossimità dove il cavallo non ha più denti; toccando leggermente la lingua produrrete per riflesso condizionato la fuoriuscita della stessa (vedi linguacce nel libro l’“Apprendimento unificato” sui cavalli) e quindi l’apertura della bocca. Se dovete invece ispezionare la bocca o la gola tenete la lingua del cavallo in fuori tra le vostre mani e procedete oltre. Non mancate poi a premiarlo e a fargli capire che quello che gli chiedete non è una brutalità bensì un “giochino” semplice, ma utile per voi. Cosa fare se ... il cavallo sensibile sulle orecchie non si lascia infilare la testiera? Si usarà (nell’attesa di abituarlo con gli zuccherini) una testiera con la fibbia che si può aprire quando si applica il filetto e quindi essere richiusa dietro le orecchie. Oppure si può provare rialzandosi con una panca o balla di paglia ad infilare la testiera sopra tutte e due le orecchie, prima su una o poi sull’altra. Cosa fare se ... il cavallo arriva sudato in scuderia? Bisogna prima asciugarlo con della paglia e poi spazzolarlo contropelo, dopodiché spruzzategli dell’alcool e spazzolatelo ancora contropelo. Usate poi una buona coperta la quale se troppo imbevuta di sudore bisognerà assolutamente sostituirla con una coperta pulita cosicché il cavallo sviluppi calore asciutto. Cosa fare se ... il cavallo deve essere abituato al van, ma senza costrizione? In particolar modo per il cavallo che è destinato alle gare, competizioni e spettacoli, non salire o avere paura del van è veramente il colmo, oltre ad innervosirvi e a farvi perdere tempo nel caricarlo. Pertanto è necessario abituare il vostro cavallo prima che vi occorra di trasportarlo, e allora procedete nel seguente modo: se siete possessori di un van o di un trailer non mancate di lasciarlo in prossimità del pascolo, cosicché il cavallo prenda confidenza con la semplice visibilità dello stesso. Non dimenticate di far girare intorno al van il vostro cavallo e nello stesso tempo a cibarlo in prossimità della rampa di carico. Dopo qualche settimana all’ora del pasto dategli da mangiare in prossimità del van, fino a costringerlo senza rendersene conto aiutandovi con il secchio dell’avena di farlo entrare dentro e di fargli così associare la gradevolezza del cibo a quella dell’associazione-stimolo del van. Mi raccomando di essere accorti a non far scivolare il cavallo nel van o in prossimità della rampa di carico in quanto il tutto andrebbe a discapito del nostro lavoro e ci troveremmo a fargli odiare quello che in realtà vorremmo fargli amare. Dopo qualche settimana di esercizio e di abitudine il vostro cavallo amerà il van che riconoscerà subito e ne apprezzerà il fatto di esserne trasportato. Cosa fare se ... il cavallo tira in avanti con irruenza e non si lascia condurre alla mano? In questo caso l’irruenza del cavallo, la quale è dovuta in buona parte al fatto di essere eccessivamente “insanguato”, è da controllare con due sistemi, di cui il primo un po’ coercitivo, il quale consiste nell’effettuare tramite la lunghina un anello che passa sul naso del cavallo stringendolo quando l’addestratore tira la lunghina e costringendolo così a diminuire l’andatura. Il secondo sistema invece consiste nel procedere in avanti con il cavallo munito di testiera, redine e morso e camminando al suo fianco tirare le redini per decelerare la sua andatura e così cadenzarla al passo, facendolo fermare ogni tre-quattro metri per poi procedere in avanti su comando del suo addestratore. Ripetendo questa sequenza per sette-otto giorni il nostro amico si disciplina al controllo dell’andatura facendo diminuire la sua irruenza. Cosa fare se ... il cavallo quando condotto a mano non va avanti? Questo caso contrario al precedente usa un sistema semplice e funzionale legato agli schemi del nostro indiscusso “Apprendimento unificato” di Rosario Cosentino, Edizioni Promoter 1997, il quale consiste nel fare procedere il cavallo per alcuni passi e poi quando si ferma allungare ad un metro dal suo naso la mano con un pezzo di carota o zuccherino la quale adocchiata dal cavallo lo farà andare in avanti per mangiarla, appena raggiunta la ricompensa accarezzatelo e ripetete la sequenza allontanandovi di almeno il doppio della distanza precedente fino ad arrivare nella situazione in cui voi girati di spalle con la mano dietro la schiena lo farete avanzare come si fa con un cagnolino, non dimenticando ogni tanto di ricompensarlo. Cosa fare se ... il cavallo condotto a mano si impenna? Essendo questo un bruttissimo vizio che può diventare anche pericolosissimo procedete con astuzia e nel seguente modo: dopo avervi procurato un peso in ferro o in pietra di almeno due-tre chilogrammi attaccatelo sotto la capezza del cavallo con una corda lunga almeno 60 cm. e tenendo il peso in mano procedete in avanti insieme al cavallo e senza perdere tempo liberate il peso dalle vostre mani mentre il cavallo si alza; il cavallo pertanto sentendo il peso sul collo abbasserà per forza la testa perdendo il baricentro dell’impennata e non potendosi così alzare sulle gambe. Basteranno cinque o sei sequenze del genere che lo nauseeranno a ripetere una tale difesa. Cosa fare se ... il cavallo è sensibile agli insetti? E’ questo un problema che si può ovviare sia con un sistema pratico, che consiste nell’utilizzare particolari coperte fatte di rete, le quali offrono una discreta protezione al corpo, mentre per la testa si possono usare le copriorecchie con le frange sulla fronte; sia con un sistema chimico spruzzando il corpo del cavallo con un particolare spray, che respinge, per via del suo odore gli insetti fastidiosi. L’unica controindicazione è quella di non far sudare poi il cavallo, in quanto il sudore annulla al protezione dello spray! Cosa fare se ... il cavallo scivola sulla neve o sul ghiaccio? Per i cavalli sferrati questo problema non sussiste in quanto si muovono sulla neve con disinvoltura e sicurezza non avendo il problema della formazione di blocchi. Mentre se il cavallo è ferrato è utile spalmare abbondantemente la suola di grasso e calzare sopra i ferri delle solette di feltro. Cosa fare se ... il cavallo si frega la coda? In questo caso dopo aver visto con oculatezza che il cavallo non abbia dei vermi o pidocchi o altri problemi sotto la coda, si procede utilizzando un paracoda che potete senza problemi comperare dal vostro sellaio di fiducia. Cosa fare se ... il cavallo “sale” sulla corona? E’ questo un problema che si verifica frequentemente durante il trasporto sul van, pertanto oltre ai parastinchi di trasporto che coprono pure la corona bisogna applicargli delle cosiddette “ciambelle” imbottite che potete trovare in commercio, le quali si attaccano intorno al pastorale proteggendo la corona dello zoccolo dalle lesioni. Cosa fare se ... il cavallo deve mangiare e bere fuori dalla scuderia? Si usa in questo caso una musetta in tela impermeabile con una cinghia che si allaccia intorno al collo del cavallo; è un sistema pratico e funzionale collaudato da sempre dai famosi carrettieri. Cosa fare se ... il cavallo non deve odiare i viaggi? Innanzi tutto bisogna guidare con attenzione e garbatamente per non scoraggiare il cavallo ai futuri viaggi; pertanto è necessario mantenere una velocità costante e leggera, partire lentamente senza sbalzi avendo cura di effettuare le curve diligentemente, frenando con cautela e delicatamente. Infine è necessario che il pavimento del rimorchio o van non sia scivoloso e comunque che abbia una buona lettiera. Cosa fare se ... il cavallo non sta fermo durante la ferratura? Quando il cavallo è ancora puledro si deve abituare alla ferratura, pertanto è normale armarsi di sana pazienza ed aspettare che tutto ciò avvenga. In ogni caso vorrei aprire una parentesi dicendo che la colpa è sempre dell’allevatore o dell’addestratore il quale dovrebbe tutti i giorni sollevare i piedi del cavallo e “batterci” su facendo finta di ferrarlo, cosicché poi non si avranno più problemi quando il cavallo è oramai maturo e pronto per essere ferrato. Comunque si usano svariati metodi quando un cavallo non si lascia ferrare, come ad esempio quello di stancarlo girandolo alla corda, o applicare il filetto per distrarlo, o il fatidico secchio di avena (che è sempre funzionale e distrae certamente il cavallo dal maniscalco); a quelli più coercitivi come la corda intorno al muso che stringe il cavallo o al terribile torcinaso (che io non consiglio assolutamente). Cosa fare se ... il cavallo rampa? Si utilizzano vari sistemi per evitare che il cavallo rampi, a mio avviso il più funzionale consiste nel formare una specie di anello intorno agli avambracci del cavallo il quale passi ben al di sopra dell’articolazione del carpo e sia legato al sottopancia. E’ questo un sistema semplice ma molto funzionale, il quale ha l’utilità sia di ovviare momentaneamente al problema e sia di dissuadere per sempre il cavallo a continuare in questo brutto difetto. Cosa fare se ... il cavallo scalcia quando gli si alza un posteriore per ferrarlo? Generalmente in questo caso si utilizza la coda del cavallo (se abbastanza lunga) per avvolgere il pastorale posteriore per così trattenere il piede, in questo modo se il cavallo dovesse scalciare si procura un forte dolore alla radice della coda! Un altro sistema è quello (facendosi aiutare da un amico) di legare una balza in cuoio sulla pastoia con una corda lunga almeno due metri che servirà a tenere il piede del cavallo tirato in “su” e comunque sostenuto anche dal maniscalco il quale procederà alla ferratura. Comunque sappiate che se dovete ribattere un ferro o effettuare un medicamento sui posteriori del vostro cavallo senza correre rischi, che basterà alzargli un anteriore e il cavallo non potrà più, per forza di cosa, scalciare. Lo stesso sistema si può usare anche nel caso doveste effettuare una visita veterinaria o una fasciatura particolare. Invece nei casi più estremi di un cavallo eccessivamente irruento gli si può somministrare un calmante o un prodotto analogo. Cosa fare se ... il cavallo ha problemi alla lingua? Dopo aver verificato e risalito alla causa, e quindi, ad esempio se può essere dovuto all’imboccatura, o se la lingua appoggia sul palato che è troppo piatto, oppure se tocca delle ferite interne della bocca, si può in caso diverso applicare un morso estensore della lingua oppure il cosiddetto “cucchiaio di gomma”. Cosa fare se ... il cavallo è sensibile in bocca? Dopo aver accertato che non sia il cavaliere ad avere una mano eccessivamente “pesante” sul povero cavallo, si può risolvere il problema o usando un morso morbido in gomma o plastica, come si fa con i puledri, o se il problema non si risolve si potrà usare l’hackamore il quale non poggia affatto nella bocca del cavallo e risolve così il problema. Purtroppo il problema è che per raggiungere certi livelli di addestramento si può solo con un buon morso-filetto, comunque per esperienza vi posso assicurare che nel 99,99% dei casi la colpa è del cavaliere il quale usa una “mano” troppo pesante! Cosa fare se ... il cavallo tiene la bocca aperta? Per la soluzione di questo problema esistono già delle semplici ed affidabili testiere con capezzina ad incrocio o combinate, le quali risolvono la situazione senza usare troppa coercizione sul cavallo. Quindi basterà rivolgersi al vostro sellaio di fiducia il quale potrà fornirvi la soluzione già bella e pronta. Cosa fare se ... il cavallo irrigidisce la nuca? Anche in questo caso il problema lo può risolvere il vostro sellaio al quale potrete chiedere una martingala scorrevole ad anello oppure una imbrigliatura combinata. Non usate la cosiddetta “redine tedesca” a meno che non siate dei veri ed esperti addestratori di cavalli, infatti il suo uso è complesso ed è a scopo correttivo di alcuni difetti. Cosa fare se ... il cavallo toglie il morso di lato dalla bocca? E’ il caso questo di usare, collocando di lato tra la campanella del morso e l’angolo della bocca del cavallo delle rondelle di gomma o plastica le quali evitano questo problema dissuadendo il cavallo da questo fastidioso vizio che a volte gli può procurare delle ferite o dei dolori abbastanza fastidiosi. Cosa fare se ... il cavallo nel lavoro alla corda tiene la testa bassa? Può essere molto d’aiuto in questo caso il filetto elevatore, comunque usate le redini fisse collocate nella giusta posizione più in alto dal solito, imprimendo un maggior impulso. Cosa fare se ... il cavallo nel lavoro alla corda tiene la groppa ferma e non si distende in avanti? Il rimedio a questo problema si chiama chambon, che potrete comperare o farvi costruire dal vostro sellaio di fiducia. Lavorate per diverse settimane il vostro cavallo per così orientarlo verso il basso. Tenete però presente che questo sistema rappresenta un aiuto (non definitivo) e che il resto dovrete farlo con il lavoro in piano e con la sana e dovuta pazienza che si richiede ad un vero addestratore. Cosa fare se ... il cavallo nel salto ad ostacoli rifiuta continuamente gli ostacoli? Sicuramente in questi casi il cavallo si è nauseato per via di qualche “errore” del suo addestratore, oppure perché non sta bene o ha dei dolori alla schiena o peggio alle gambe. In ogni caso dopo aver verificato lo stato di salute ricominciate tutto daccapo lavorando molto in piano o facendogli fare delle barriere a terra e dei piccoli ostacoli molto bassi. Evitate ogni punizione che non farebbe altro che bloccarlo anche psicologicamente (a proposito vi invito alla lettura ancora una volta del libro “L’apprendimento unificato” sui cavalli di Rosario Cosentino, Edizioni Promoter 1997) in quanto le punizioni non servono a niente, se non a peggiorare il rapporto con il vostro cavallo il quale è alla base dell’addestramento! Cosa fare se ... se la sella produce delle fiaccature al vostro cavallo? Dopo essere intervenuti velocemente e perspicacemente per guarire le fiaccature sul vostro cavallo, prima di riprendere a montare collocate una imbottitura di ovatta o di pelliccia sintetica sotto la vostra sella in modo che questa non tocchi le fiaccature. Non mancate di farvi controllare la sella, e rifare, se è il caso, l’imbottitura o ancora meglio cambiare la sella se non idonea al vostro cavallo. Usate dei sottosella sempre asciutti e puliti. Cosa fare se ... la sella non sta nella giusta posizione? Se la sella scivola indietro è il caso di utilizzare un pettorale. Se invece la sella scivola in avanti è indispensabile utilizzare un sottocoda. Questo non è un difetto ma è una soluzione ad un problema dovuto sempre alla conformazione anatomica particolare del cavallo. Cosa fare se ... il cavallo in campagna inciampa spesso mostrando insicurezza nelle gambe? Dopo aver verificato che il piede del cavallo sia in ordine e che non abbia quindi l’unghia troppo lunga o i ferri super consumati osservate accuratamente se insorgono segni di affaticamento. Non tenete mai le redini troppo corte e usate le staffe di sicurezza le quali vi possono garantire che se il cavallo inciampa non rimarrete staffati. Cosa fare se ... il cavallo si ferma di fronte ad oggetti che gli fanno paura? Tranquillizzatelo subito battendogli una mano sul collo e parlandogli in modo dolce e rassicurante, incoraggiatelo a superare l’oggetto che gli incute paura. Se la cosa persiste avvicinatevi a piedi insieme al cavallo facendogli odorare l’oggetto e cibandolo con carote o zuccherini in prossimità dello stesso cosicché colleghi la valenza positiva del premio all’oggetto stesso (vedi “Apprendimento unificato” sui cavalli di Rosario Cosentino, Edizioni Promoter 1997). Cosa fare se ... il cavallo ritornando nella scuderia affretta eccessivamente il passo? E’ questo un classico che si riscontra nella maggior parte dei cavalli, ed in particolar modo se all’arrivo a casa sanno che li aspetta del buon cibo! Un rimedio semplice e funzionale a ciò consiste nel tornare a casa sempre per strade diverse e al passo cosicché il cavallo perda, per così dire, un certo orientamento al rientro in scuderia. Non commettete l’errore di aver paura e scendere dal cavallo, sarebbe lo sbaglio più grosso che un cavaliere o peggio un addestratore possa fare! Cosa fare se ... il cavallo non si fa con facilità montare in sella? Generalmente succede questo quando i cavalli iniziati in malo modo nell’addestramento vengono scioccati o meglio nauseati dal loro per così dire “addestratore”. Pertanto iniziate di nuovo con la fantomatica pazienza che contraddistingue il vero addestratore, a girarlo alla corda e a rimettergli delicatamente la sella senza stringere molto il sottopancia e somministrandogli sempre uno zuccherino o una carota; dopodiché sempre utilizzando una parete o un muro fatelo appoggiare con il lato destro verso di questo e provate a salirci su delicatamente con le redini corte rimanendo leggeri sulle staffe e sedendovi molto lentamente. Alcuni suggeriscono di farsi aiutare da un “amico” che dall’altro lato tiene ferma la staffa destra ed il cavallo, io però consiglio di fare da soli in quanto che se poi questo fatidico aiutante non c’è ed il cavallo si è abituato avreste dei problemi! Ripetete questa sequenza per qualche mese con delicatezza e dolcezza premiando sempre il cavallo con carote o zuccherini e parlandogli con tono dolce tranquillizzandolo. I risultati non mancheranno a venire e a gratificarvi dell’attesa. Cosa fare se ... il cavallo sgroppa? E’ questa una difesa non molto bella che può avvenire per troppa irruenza o anche per cattiveria contro l’uomo. In ogni caso state attenti e sappiate che il cavallo può sgroppare solo se riesce a incurvare il dorso abbassando la testa e quindi l’incollatura, pertanto dopo aver chiesto al cavallo di avanzare in avanti state attenti a non fargli abbassare l’incollatura al di sotto dell’altezza del garrese tirando le redini da un lato e tenendole accorciate. Onde cadere tenetevi sollevati sulla sella. Se il vizio di sgroppare persiste nel vostro cavallo, attuate alcune accortezze che vanno da un’alimentazione leggera con pochissima avena, ad un certo moto e alla possibilità di tenerlo al pascolo, in ogni caso prima di montarlo non mancate di girarlo per 10-15 minuti alla corda. Cosa fare se ... il cavallo ha paura dell’acqua? Dopo avere provato di fare avanzare il cavallo con i soliti aiuti che vanno dallo sperone, al tocco del frustino con la stretta dei polpacci ai fianchi del cavallo ecc... Se non raggiungete alcun risultato in quanto il cavallo continua a non avanzare, non spazientitevi e tranquillizzatelo con delle carezze parlandogli con tono sereno; dopodiché fategli fare un giro in volta intorno a se stesso e procedete in avanti rasentando l’acqua e premiandolo in prossimità della stessa man mano che vi avvicinate. Il cavallo avvicinandosi con gli anteriori tenderà a “scalpitare” toccandola e poi pian piano tenderà ad “immergersi”. Fatevi aiutare da un amico il quale procedendo con un cavallo più esperto davanti a voi lo indurrà per gregarietà a farsi seguire quasi subito. In caso di persistente resistenza procedete con il cavallo a piedi facendolo avanzare e premiandolo con degli zuccherini o carote ad ogni passo che guadagnate in più in avanti, non mancando di parlargli con tono tranquillizzante, usando la proverbiale pazienza del vero addestratore. Cosa fare se ... il cavallo vi prende la mano? E’ questo considerato un brutto difetto per un cavallo nel qual caso è indispensabile riaddestrarlo a delle regole che sono alla base dell’equitazione. Procedete inizialmente ad utilizzargli una imboccatura diversa, senza ricercare cose troppo particolari o coercitive le quali spesso peggiorano la situazione. Dopodiché nel montarlo inforcate bene le staffe e con assetto regolare e deciso con i talloni in giù fatelo procedere ad andature lente (non il galoppo) e quando tende e prendervi la mano mettetelo in circolo facendoli fare delle cosiddette “volte” e “mezze volte” alternandovi con mezze fermate riunendolo sempre di più e tirando e cedendo con le mani a redini corte. Continuate così per qualche settimana e non mancate a premiarlo ai primi risultati che non mancheranno a venire, utilizzate pure dei terreni pesanti che lo fanno impegnare di più. Cosa fare se ... il cavallo trottigna? Come la precedente anche questa è una difesa che il cavallo attua e che nel correggerla si richiede un lungo lavoro con il quale non sempre si raggiungono i risultati prefissi. Pertanto armatevi di pazienza e di tempo e procedete con il fare avanzare il cavallo in avanti (tenendo presente che lui tiene il dorso insellato e tende ad andare indietro) con assetto costante e sciolto, con le mani leggerissime e dialogando con il cavallo, tranquillizzandolo e tentando così di distrarlo dalla sua posizione sul “chi va là”. Fatelo trottare in avanti dandogli molto impulso con le gambe e fin quando non si stancherà tornando al passo. Lasciatelo allora con le redini lunghe di procedere in avanti riprendendolo appena “trottigna” e ripetendo la suddetta sequenza. Non mancate di lavorarlo da solo senza altri cavalli e di rientrare in scuderia sempre al passo. Ci vorranno almeno 30-40 giorni di buon lavoro per riabituarlo regolarmente alla giusta andatura eliminandogli questo terribile vizio. Cosa fare se ... il cavallo si rifiuta di andare in avanti? Considerandolo un pessimo difetto, in particolar modo se si tratta di un cavallo da competizione, cerchiamo dopo aver verificato che non sia legato ad un problema di salute, come intervenire. Fate indietreggiare il cavallo per almeno 4-5 metri facendolo così sbattere contro un palo o una semplice staccionata, dopodiché il cavallo per forza di cosa andrà in avanti; alternate anche dei circoli e delle mezze volte con cambi di direzione laterali girando dall’una e dall’altra parte. Ripetendo le suddette sequenze usando un sistema non coercitivo, ma bensì che tenda a tranquillizzare il cavallo e a renderlo disponibile a capirvi e di impegnarsi con voi in quello che gli chiedete (vedi “Apprendimento unificato” sui cavalli di Rosario Cosentino, Edizioni Promoter 1997), otterrete degli ottimi risultati in 15-20 giorni. Cosa fare se ... il cavallo montato si impenna? (Vedi “il cavallo condotto a mano che si impenna”). Tenendo presente quanto detto qualche pagina prima e usando più o meno la stessa tecnica, state attenti quando montate il cavallo se si impenna di stringere bene le ginocchia inclinandovi in avanti evitando categoricamente di aggrappavi tirando le redini, invece afferratevi dalla criniera del cavallo o in casi di impennata cosiddetta “a candela” non mancate di abbracciare il cavallo dal collo per non perdere l’equilibrio e scivolare così pericolosamente all’indietro sotto le gambe posteriori o peggio cadere insieme a lui ribaltandovi. Appena il cavallo riappoggia a terra gli anteriori spingetelo in avanti standogli un po’ sul collo e poi fategli fare delle volte; usate delle imboccature dolci e non tiratelo molto in bocca, anzi siate eccessivamente delicati e fategli fare molto passo e delle lunghe passeggiate in campagna abituandolo a disciplinarsi a voi e così a dimenticare col tempo questa terribile difesa che a volte può essere pericolosissima. Cosa fare se ... il cavallo deve superare terreni duri o sassosi o paludosi? E’ praticamente essenziale ed indispensabile che il cavallo sia ferrato da poco tempo cosicché abbia dei ferri saldi e resistenti. Inoltre è consigliabile usare i ramponi se praticate dei terreni scivolosi o peggio ghiacciati. Conducetelo esclusiva-mente al passo portandolo se è possibile a mano per risparmiargli i tendini e le articolazioni. A confronto con terreni paludosi se vi trovate in sella, smontate subito da cavallo e cercate di coprire il terreno con dei grossi rami onde consentire una superficie di appoggio agli arti anteriori del povero cavallo, tranquillizzatelo con la voce e con qualche carezzina che come sapete non guasta mai. Cosa fare se ... il cavallo ha un ferro allentato? Se non avete un maniscalco a portata di mano e se il ferro è troppo allentato è consigliabile staccarlo completa-mente cercando di non rovinare l’unghia. Dopo di ciò procedete al passo su terreni morbidi e se ve la sentite o se il terreno è scosceso procedete a piedi e risparmiate il vostro “amico” il quale più “leggero” può camminare meglio riducendosi la probabilità di danni gravi ai piedi. Non vi improvvisate maniscalchi se non avete una buona conoscenza della cosa, in quanto a volte si possono procurare dei brutti danni e delle ferite all’unghia con dei chiodi messi male! Cosa fare se ... il cavallo deve essere “abbeverato”? Fate attenzione in quanto che se il cavallo è sudato e lo “abbeverate”, potete procurargli dei terribili danni o delle coliche che possono pure portare alla morte. Pertanto prima fatelo raffreddare e poi fategli bere delle piccolissime quantità d’acqua e a sorsi, mai in grosse quantità. Se siete in passeggiata e non è sudato non mancate a lasciarlo bere con il filetto, in quanto con questo in bocca beve più lentamente. Cosa fare se ... il cavallo mostra segni di “sobbattitura”? Questo problema avviene generalmente dopo il percorso di una lunga tappa e con i segni di una leggera zoppia causata da dolore nei piedi. Intervenite subito con acqua fresca e relative docce sui pastorali e quindi sugli zoccoli. Se siete in campagna e non disponete di un tubo in gomma immergete il cavallo in un corso d’acqua corrente o in un piccolo ruscello poco profondo. Se proprio non sapete cosa fare imbevete delle fasce con acqua tenendo i piedi del cavallo bagnati. Cosa fare se ... il cavallo bisogna abituarlo ai rumori del traffico stradale? La cosa deve essere fatta per gradi e comunque con un certo che di tempo prima dell’occorrenza. Iniziate con il creare delle situazioni “tipo” nel vostro maneggio, ad esempio provocando rumori tipici del traffico, o facendo rimanere il cavallo a contatto con il motore della vostra macchina o del vostro van, abituatelo anche ai colori vivaci, alle luci intense e a cose simili. Ripetete tutto ciò per alcuni giorni e poi fatelo pascolare in vicinanza di una strada in cui transitano auto e camion cosicché il cavallo prenda dimestichezza con queste situazioni per lui nuove, ma alle quali dovrà abituarsi. Quando lo porterete fuori per la prima volta iniziate con delle strade prima provinciali, in cui l’affluenza del traffico sia limitata, e poi con strade con più affluenza di veicoli. vedrete che così facendo e prestando un po’ di attenzione tranquillizzandolo con la voce e con qualche carezzina di fronte a situazioni nuove e sconosciute, che in qualche mese non temerà più il traffico stradale e i rumori con i quali conviverà abituandosi. Cosa fare se ... il cavallo montando tende a sgroppare? Stringete le ginocchia, inforcando bene la sella, incrociando le redini ed appoggiandovi sul collo del cavallo. Tenete i piedi con i talloni in giù e cercate di fare andare in avanti il cavallo. Parlategli facendogli capire che quel tipo di difesa è sbagliata e che comunque con coraggio non la temete. Cosa fare se ... le vostre redini “vi risultano” bagnate o scivolose? Utilizzate delle redini cosiddette da caccia cucite doppie e con passanti le quali anche se scivolose o bagnate sono molto maneggevoli. Infatti le redini di gomma possono diventare rigide e gli altri tipi non risolvono il problema per svariati motivi. Cosa fare se ... il cavallo si “tocca”? Si risolve generalmente questo problema con delle stinchiere che io consiglio però del tipo impermeabile. Non consiglio i paraglomi né le fasce, in quanto spesso hanno delle controindicazioni. Cosa fare se ... in caso di pronto soccorso? Nell’attesa del veterinario (se ci troviamo di fronte a un caso grave) o se invece potete fare da soli, è indispensabile necessariamente avere almeno un minimo di materiale che consiste in: 1 - cotone, garze, cerotto e alcune fasce mediche; 2 - un buon disinfettante antibiotico che si può utilizzare per più usi; 3 - delle pomate comuni per i tendini, le contusioni, gli edemi, etc. 4 - una forbice, un nettapiedi e qualche siringa con ago; 5 - un composto per la pulizia del fettone che potete preparare da soli con 7 parti di aceto e 3 parti di polvere di zolfo; se poi riuscite ad avere pure qualche iniezione contro coliche etc., la cosa è più completa in quanto i cavalli sono sempre imprevedibili.
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